sabato 25 maggio 2019

Quando un quadro creato più di vent'anni fa spiega meglio di qualsiasi politico e giornalista i motivi che non mi faranno mai votare la Lega.

 E' un grande quadro, direi profetico, realizzato nel 1997 ed esposto al Museo Zavattini quell'anno: uno scheletro su un cumulo di macerie suona la tramba, in mano ha la bandiera verde, in mezzo alle macerie molti cadaveri: uno ha anche un cartello al collo con scritto "terrone". Oggi sarebbe un extracomunitario, un clima di distruzione regna nel quadro. Un piccolo mostriciattolo che sta crescendo, che simboleggia il razzismo e che ha in bocca un ciuccio verde e il "pistolino duro". E ora? Sono al vertice del potere, sono riusciti a suscitare una paura enorme per i nuovi "barbari" che ci stanno invadendo, come erano poi i meridionali in quegli anni, i barbari non sono più i terroni come me: sono riusciti prendere voti anche da noi sia al nord che al sud per questo clima da paura, che non è giustificato. Si, hanno quasi fermato gli sbarchi, ma a che prezzo: delle libertà di tutti noi: rimettono in discussione l'aborto, il ruolo della donna, i diritti civili degli omosessuali, rivalutano il ventennio e tanto altro. Davvero cari italiani non vi rendete conto del pericolo che stiamo correndo? Certo, questo quadro starebbe bene in compagnia dei quadri espressionisti tedeschi che denunciavano l'arrivo del nazismo. Nel quadro c'è anche un militare tedesco con il tipico elmo. Si è un clima da paura come allora. Si pensavo agli espressionisti tedeschi quando dipingevo questo quadro di denuncia, la seconda opera è di Grosz, un artista degenerato per i nazisti. Di Maio che errore madornale hai fatto ad allearti con loro, li hai aiutati a farli crescere, anche con il mio voto, ma mai avrei pensato che ti alleavi con loro. Se dentro ai musei non ci mettessero stronzate, come sono dentro al MAMBO di Bologna, ma opere serie come queste, forse non ci sarebbe questo clima. Poi ci sarebbe da sorridere se non parlassimo di cose serie come le morti sul lavoro: Salvini che rimprovera a Di Maio Ministro del lavoro la scarsa attenzione per i morti sul lavoro, mentre non sa neppure che oltre il 30% dei morti sui Luoghi di Lavoro sono nelle Politiche Agricole guidate dal Ministro Centinaio, già 141 gli schiacciati dal trattore da quando è ministro: che sta morendo in queste settimane un agricoltore al giorno schiacciato da questo mezzo. Sembra già di essere nei libri di Orwell. Anche oggi ci sono morti sul lavoro

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