In questi primi 5 mesi del 2019 sono morti 535 lavoratori
per infortuni, di questi 270 sono morti sui LUOGHI DI LAVORO (esclusi i morti
sulle strade e in itinere). Registriamo un calo dell’8,17 rispetto ai primi 5
mesi del 2018. Ma occorre su questo aspetto delicatissimo fare la massima
chiarezza. Il 2018 è stato un anno disastroso, l’Osservatorio monitora tutti i
morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL. Partendo da un numero molto
più alto di vittime rispetto alle denunce che arrivano all’INAIL (sono denunce
che arrivano dal territorio e molte di queste non verranno riconosciute) e non
riconoscimento dell’infortunio mortale. Quindi è per questo che noi registriamo
un calo e non un aumento: partiamo da un numero molto più elevato di morti sui
LUOGHI DI LAVORO. E poi che nessuno si prenda il merito di questo calo: è dovuto
solo alla casualità e all’enorme numero di morti sul lavoro registrai nel 2018,
il più disastroso in assoluto da quando è stato aperto l’Osservatorio. Anche da
questo governo non è stato messo in campo niente che può aiutare concretamente
a diminuire il numero di morti. Dei 270 morti sui LUOGHI DI LAVORO del 2019 ben
82 sono morti in agricoltura, che rappresentano da soli il 30% dei morti di
tutte le categorie. Di questi ben 44 sono stati schiacciati dal trattore. La
seconda categoria per numero di morti è l’edilizia con 54 vittime sui luoghi di
lavoro e rappresentano il 18,37% sul totale delle morti. Sono 33 gli
autotrasportatori, raggruppati tutti nella stessa categoria sono il 12,22% sul
totale. Segue l’industria con 31 morti e rappresentano l’11,48%. Seguono una
miriade di figure che non stiamo ad elencare. Impressionante vedere che ben 66
di questi morti sui luoghi di lavoro ha più di 61 anni e rappresentano da soli
il 24,4% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, muoiono in tantissimi di questa
età in agricoltura e in edilizia. Ma sono 18 i morti sui luoghi di lavoro che
hanno perso la vita avendo meno di trent’anni. Sono la Lombardia, la Sicilia,
la Campania e il Lazio le Regioni che guidano questa triste classifica. Sono le
Province di Roma, di Milano, di Palermo, di Verona ad avere il numero più alto
di morti sui luoghi di lavoro. Sono 37 gli stranieri che hanno perso la vita
sui luoghi di lavoro e rappresentano il 13,7%. È la Romania con 8 morti la
nazionalità con più vittime, segue l’Albania con 5. Per approfondimenti andare
nel sito dell’Osservatorio
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
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