lunedì 10 giugno 2019

Zyber Curri? Chi la visto? Una storia Incredibile di una morte di un fantasma. Questo povero lavoratore lavorava in un grande cantiere ma "nessuno lo conosceva". Da sei mesi non si sa per quale aziende presente nel cantiere lavorasse. Una storia incredibile


È morto sul lavoro sei mesi fa, il 12 dicembre del 2018 in un cantiere . Ma ancora oggi non si riesce a stabilire per chi stesse lavorando: perché tutte le imprese edili chiamate in causa negano di conoscerlo. Zyber Curri aveva 48 anni, una moglie e quattro figli. Si era trasferito in Italia con tutta la famiglia quando il suo Kosovo era diventato teatro di guerra. Abitava a Edolo, in Valle Camonica, ma il suo lavoro di operaio edile lo portava pressoché ovunque in Lombardia. La mattina del 12 dicembre 2018 si trovava nel cantiere di una centrale idroelettrica in Val Cavargna, provincia di Como. Stava posando tubature in località Mondrago, quando — probabilmente a causa del ghiaccio — è scivolato per diversi metri lungo un dirupo, battendo più volte la testa contro le pietre. «È successo attorno alle 11,30 ma noi lo abbiamo saputo soltanto dopo le 21 — ricorda la figlia Mina, la primogenita — da un ex collega di papà. Da noi non è venuto nessuno, né per informarci né per chiedere informazioni utili alle indagini». MA QUESTO LAVORATORE NON SI SA PER CHI STESSE LAVORANDO NEL CANTIERE. LAVORAVA SICURAMENTE IN NERO, MA NON SI SA PER CHI. DAVVERO UNA STORIA ORRIBILE CHE LA DICE LUNGA SULLE CONDIZIONI DI TANTI NOSTRI LAVORATORI. L'OSSERVATORIO VUOLE GIUSTIZIA PER QUESTO POVERO LAVORATORE CHE LASCIA MOGLIE E 4 FIGLI. PER CHI LAVORAVA ZYBER CURRI?

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