Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
Dati aggiornati al 31 luglio 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti 873 lavoratori, di cui 621 sui luoghi di lavoro (esclusi gli incidenti in itinere). Il ritmo delle morti è spaventoso: ogni 6 ore e pochi minuti un lavoratore perde la vita. Se si considerano solo i dati INAIL, che escludono migliaia di lavoratori non assicurati o assicurati con altri enti, le denunce (comprensive di itinere) al 30 maggio 2025 sono appena 389. Un’enorme sottostima della realtà.
sabato 31 agosto 2019
Le 5 orribili morti sul lavoro del 30 agosto di cui nessuno parla
Le morti: Muore operaio di 39 anni nel varesotto schiacciato dai rulli di un macchinario (che orrore)
Muore un altro operaio Marzio Bolsato in una fabbrica della provincia di Treviso: è stato travolto da materiali che l'hanno colpito alla testa
Perde la viti un edile nel frusinate. è Franco di Palma (nella foto) che è morto travolto da terreno franoso
Muore dopo 25 giorni di agonia un operaio sull'A12, questo lavoratore è morto in un cantiere stradale mentre cercava d'aiutare un automobilista in difficoltà
terribile la morte in nero, in un cantiere abusivo Cosimo Blasi, la sua probabile morte è dovuta a una scarica elettrica. Blasi non si sa per chi lavorasse.
E' un'Italia orribile quella che vediamo con i nostri occhi. Tra l'altro proprio ieri l'INAIL ha diffuso il numero di denunce che gli sono arrivate dal territorio, sono state 599 (comprensivi dei morti sulle strade e in itinere) nei primi sette mesi del 2019. In realtà occorre avere ben chiaro che queste sono solo denunce e molte non verranno poi riconosciute. Tra l'altro, e lo scriviamo da anni, che le morti sono molto de più di quelle diffuse da questo Istituto dello Stato: molte categorie di lavoratori non sono assicurate all'INAIL come per esempio la stragrande maggioranza degli agricoltori schiacciati dal trattore che sono già stati 102 dall'inizio dell'anno. In questo momento sono 952 i morti sul lavoro complessivi, di questi 465 sui Luoghi di lavoro.
SU QUESTE TRAGEDIE OCCORRE LA MASSIMA CHIAREZZA, ABBIAMO LA SPERANZA CHE IL NUOVO GOVERNO PONGA FINALMENTE AL CENTRO DELLA SUA POLITICA LA VITA DEI LAVORATORI. SPERIAMO NON SIA SOLO UNA SPERANZA
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