Lo posso documentare da 14 anni: gli assicurati INAIL non sono rappresentativi di tutti i lavoratori italiani, ma solo di una parte, quando vengono stilate le “classifiche” delle morti sul lavoro non si tiene conto di un numero innumerevoli di morti sul lavoro, di quelli che muoiono nonostante non siano assicurati all’INAIL: diverse categorie non lo sono, come non lo sono la stragrande maggioranza di agricoltori schiacciati dal trattore: dall’inizio dell’anno già 109; l’indice occupazionale che viene utilizzato non tiene conto di queste categorie e dei lavoratori che muoiono numerosissimi in nero. I morti sulle strade e in itinere alterano la percezione del fenomeno; seppur riconosciute come tali, non è la stessa cosa rispetto ai lavoratori che muoiono sui luoghi di lavoro; categorie come i metalmeccanici dell’industria hanno pochissimi morti sui luoghi di lavoro in rapporto al numero di addetti, ma diventano tra le meno sicure se si aggiungono a questi i morti sulle strade e in itinere. Insomma una gran confusione che non fa capire agli italiani la qualità e le dimensioni del fenomeno e non fa mettere in campo interventi utili ad alleggerire il fenomeno. Insomma chi ha più morti ha meno tutele. Lo denuncio da più di un decennio, ma chi come me fa queste cose con lavoro volontario e senza interessi di sorta è trattato come un alieno, così continuano a spartirsi le ingenti risorse che lo stato mette a disposizione per la Sicurezza. Carlo Soricelli
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Morti sul lavoro nel 2021
Dall’inizio dell’anno al 31 luglio
ci sono stati 818 morti complessivi
per infortuni sul lavoro. Di questi 417 sono morti sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere. A questi occorre aggiungere i
lavoratori morti Per covid considerati a tutti gli effetti morti per infortunio
sul lavoro
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette
operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima
per contatti carlo.soricelli@gmail.com
L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.
Già 109 gli agricoltori schiacciati
dal trattore nel 2021
Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 88 medici morti
per coronavirus nel 2021 (358 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in
servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus
sono donne
l’INAIL considera i
propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul
lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità
Curatore Carlo
Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni
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Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i
morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli
segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli
separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle
morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando
confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del
fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni
provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è
avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza
Morti
sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2021: a questi occorre
aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che
sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro
Lombardia 43 Milano (6), Bergamo
(5), Brescia (13), Como (1), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (),
Monza Brianza (), Pavia (8), Sondrio (2), Varese(3) CAMPANIA 38 Napoli (10),
Avellino (7), Benevento (2), Caserta (9), Salerno (10) PIEMONTE 33 Torino (10), Alessandria
(6), Asti (1), Biella (2), Cuneo (11), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola()Vercelli
(1) TOSCANA 30 Firenze (8), Arezzo
(), Grosseto (3), Livorno (1), Lucca (4), Massa Carrara (2), Pisa (1), Pistoia
(8), Siena () Prato(3) EMILIA ROMAGNA 29 Bologna (4), Rimini (2) Ferrara (2)
Forlì Cesena (3) Modena (5) Parma (2) Ravenna (5) Reggio Emilia (5) Piacenza
(1) VENETO 30 Venezia (3), Belluno
(1), Padova (8), Rovigo (), Treviso (7), Verona (4), Vicenza (6) LAZIO 25 Roma (13), Viterbo (1) Frosinone (6)
Latina (5) Rieti () PUGLIA 24 Bari
(6), BAT (1), Brindisi (3), Foggia (4), Lecce (4) Taranto (6)
iglesiente () ABRUZZO 20 L'Aquila
(4), Chieti (8), Pescara () Teramo (8) CALABRIA
19 Catanzaro (6), Cosenza (8),
Crotone (1) Reggio Calabria (3) Vibo Valentia (1) SICILIA
18 Palermo (1), Agrigento (4), Caltanissetta (), Catania (2), Enna
(1), Messina (3), Ragusa (6), Siracusa (1), Trapani () TRENTINO ALTO ADIGE 14 Trento (5) Bolzano
(9) FRIULI VENEZIA GIULIA 10 Pordenone
(2) Trieste (1) Udine (6) Gorizia (1)
MARCHE 13 Ancona (3), Macerata (2), Fermo (), Pesaro-Urbino (5),
Ascoli Piceno (3) Fermo SARDEGNA 9 Cagliari
(2) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (5), Ogliastra (),
Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (1). Sulcis
BASILICATA 6 Potenza (4) Matera (2) UMBRIA 7 Perugia (5) Terni (2) Molise 3 Campobasso (1) Isernia (2). LIGURIA 2 Genova (), Imperia () La Spezia (1),
Savona (1) VALLE D’AOSTA (1)
574 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro nel 2020, 1172 complessivi con
i morti sulle strade e in itinere. Altri 525 morti per infortunio da
coronavirus: 276 i medici morti nel 2020, 74 gli infermieri e innumerevoli
altri lavoratori di tante categorie lavorative. È sempre l’agricoltura con
oltre il 30% ad avere più morti sui luoghi di lavoro, segue l’edilizia,
l’autotrasporto e l’industria. Rispetto al 2019 registriamo per il fermo
provocato dal lockdown un calo dei morti del 18% sui luoghi di lavoro, ma
superiamo i 1600 morti complessivi se si aggiungono i morti sulle strade e
causati per infortuni da coronavirus
Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio
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