domenica 27 febbraio 2022

Muore in Sardegna il 16esimo agricoltore schiacciato dal trattore, morti quelli provocati dal trattore che non hanno nessuna visibilità mediatica, che spariscono nel nulla. Nel post la situazione reale dei morti sul lavoro in ogni provincia e regioni italiane.

 


OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO di Bologna.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it

27 febbraio 2022.

A oggi ci sono stati dall’inizio dell’anno 193 lavoratori morti sul lavoro: di questi 96 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

16 agricoltore schiacciati dal trattore nel 2022.

19 (29 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi) nell’autotrasporto morti dall’inizio dell’anno

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere

Lombardia 13  Milano (3), Bergamo (2), Brescia (3), Como (1), Cremona (1), Lecco (1), Lodi (), Mantova (1), Monza Brianza (1), Pavia (), Sondrio (), Varese() PIEMONTE 9  Torino (4), Alessandria (1), Asti (), Biella (1), Cuneo (1), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  8 Venezia (3), Belluno (), Padova‎ (1), Rovigo (), Treviso (1), Verona (1), Vicenza (2) SICILIA 8  Palermo (2), Agrigento (), Caltanissetta (1), Catania (2), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2) CAMPANIA 6 Napoli (2), Avellino (), Benevento (1), Caserta (), Salerno (3) LAZIO 6  Roma (2), Viterbo () Frosinone (4) Latina () Rieti () CALABRIA   5 Catanzaro (3), Cosenza (1), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia ()  UMBRIA 2  Perugia (2) Terni TRENTINO ALTO ADIGE 4 Trento (1) Bolzano (3)     MARCHE 3  Ancona (1), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno () Fermo ()      TOSCANA 4 Firenze (), Arezzo (1), Grosseto (), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (), Pistoia (1), Siena () Prato()   EMILIA ROMAGNA 5  Bologna (), Rimini (1) Ferrara () Forlì Cesena () Modena (1) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza () FRIULI VENEZIA GIULIA 2 Pordenone (1) Trieste () Udine (1) Gorizia () PUGLIA 2 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (1), Lecce () Taranto ()VALLE D’AOSTA 1  ()BASILICATA  Potenza () Matera ()   Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). LIGURIA 0 Genova (), Imperia () La Spezia (), Savona SARDEGNA 2  Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari ().Sulcis iglesiente  ()ABRUZZO 1  L'Aquila (), Chieti (1), Pescara () Teramo () 

                  Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

sabato 26 febbraio 2022

Muore in un incidente un autista di un'ambulanza; è successo in Sicilia, la vittima Tiziano Iudica nella foto. Ma ci chiediamo ancora una volta che fine hanno fatto gli 11 autrasportatori morti sulla nave italiana della Grimaldi: non è che bisogna disinteressarsi perchè sono greci e Bulgari, il traghetto è italiano, quindi territorio italiano.

 Caltanisetta  Butera – “Un ragazzo splendido, amico di tutti, sempre pronto ad aiutare chi soffriva”. Così amici e colleghi ricordano Tiziano Iudica, la terza vittima dello scontro tra un’auto e un’ambulanza avvenuto ieri pomeriggio nei presso di Butera, sulla strada statale 626 Caltanissetta-Gela.


venerdì 25 febbraio 2022

Una bomba!! per conoscere finalmente le vere dimensioni del fenomento morti sul lavoro.! Finalmente INAIL attraverso il suo Presidente Bettoni (che ringrazio) ha ammesso che quello che scrivo da 15 anni, che INAIL non fa un monitoraggio, ma che raccoglie solo le denunce che gli arrivano da territorio dei suoi assicurati e che oltre 4 milioni di questi sfuggono alle statistiche, ma non a quelle dell'Osservatorio che monitora tutti i morti e non solo gli assicurati INAIL. I morti sul lavoro sono il 20/30/ in più ogni anno.

 Una bomba!! per conoscere finalmente le vere dimensioni del fenomento morti sul lavoro.! Finalmente INAIL attraverso il suo Presidente Bettoni (che ringrazio) ha ammesso che quello che scrivo da 15 anni, che INAIL non fa un monitoraggio, ma che raccoglie solo le denunce che gli arrivano da territorio dei suoi assicurati e che oltre 4 milioni di questi sfuggono alle statistiche, ma non a quelle dell'Osservatorio che monitora tutti i


morti e non solo gli assicurati INAIL. I morti sul lavoro sono il 20/30/ in più ogni anno.

Posta in arrivo

Ci sono voluti 15 anni per l’Osservatorio ma finalmente un giornalista Di San Francesco Roberto Pacillo ha fatto la domanda che i giornalisti avrebbero dovuto fare all’INAIL da 14 anni, io lo denuncio dal 2008.  INAIL attraverso il Presidente Bettoni ha dovuto ammettere che INAIL monitora solo i suoi assicurati (per questo lo ringrazio, lui stesso ha avuto un gravissimo infortunio che lo ha reso più sensibile dei suoi predecessori), che le loro non sono frutto di un monitoraggio, ma di denunce che gli arrivano dal territorio e riguardano solo gli assicurati a questo Istituto,  e che oltre quattro milioni e i lavoratori in nero non ci sono nei dati che diffondo (scritto in questa intervista); ma Bettoni nell’intervista non parla degli agricoltori che in tantissimi non sono assicurati a INAIL e che con il 30% dei morti sul totale sono la categoria con più morti: oltre 2400 agricoltori, molti dei quali schiacciati dal trattore, che sono morti in questi anni di monitoraggio. Ciò dimostra, come abbiamo sempre scritto e denunciato, in ogni luogo, nei giornali e televisioni che i morti sul lavoro in Italia sono molti di più e che il 20/30 dei morti ogni anno spariscono dalle statistiche. Sono addolorato da questo, tante vite si sarebbero potute risparmiare se solo ci fosse stata chiarezza su queste tragedie e si fossero prese misure adeguate.

Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot

Di Roberto Pacillo San Francesco

Bettoni: dignità del Paese, va potenziata ricerca

“Diritto al lavoro è diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ancora troppe morti a causa di norme eluse e violate. Non è tollerabile.” Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si rivolge al mondo del lavoro nel corso del suo intervento per le Celebrazione per la Festa del Lavoro.
Due diritti, lavoro e sicurezza sul lavoro, che ancora vengono scarsamente rispettati. Soprattutto le morti bianche riempiono spesso le cronache quotidiane, una conta pari ad un bollettino di guerra. Con Franco Bettoni, Presidente INAIL, abbiamo cercato di incrinare un sottobosco di silenzio che aiuta solo a peggiorare la situazione.

Presidente Bettoni, oltre 550.000 denunce di infortunio sul lavoro e 1221 morti nel 2021. I decessi sono in calo ma gli incidenti aumentano rispetto all’anno precedente. Si tratta di un dato molto allarmante.
Mi permetta di precisare che, da una lettura dei dati più approfondita, il calo del 4% delle denunce di infortunio mortale tra il 2021 e il 2020 va attribuito alla diminuzione dei casi legati ai contagi Covid in ambito professionale. Se dovessimo fare un raffronto al netto di tali casi, si registrerebbe ahimé un incremento anche dei decessi. Gli aspetti positivi legati all’efficacia delle vaccinazioni, alla graduale uscita dall’emergenza sanitaria e alla ripresa economica sono purtroppo accompagnati da un rovescio della medaglia che dobbiamo fronteggiare urgentemente. L’inaccettabile bollettino quotidiano ci porta alla riflessione che non si fa ancora abbastanza sotto tanti punti di vista.

Sicuramente ai dati ufficiali andrebbero aggiunti anche quelli del “sommerso”: il lavoro nero e le denunce che non vengono presentate. Avete idea di quale cifra si potrebbe raggiungere?
Aldilà degli infortuni che non vengono denunciati, e di cui non abbiamo contezza, dobbiamo considerare che sfuggono alle statistiche circa 4 milioni di lavoratori appartenenti alle categorie che non godono della tutela Inail, come forze armate e di polizia, vigili del fuoco, liberi professionisti, commercianti titolari di impresa individuale, medici di famiglia, medici liberi professionisti, volontari della protezione civile e della Croce Rossa.

Nonostante tutto è ancora molto difficile riuscire a far rispettare le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Come invertire la rotta?
Per invertire la rotta è necessario un cambiamento culturale. Quello che infatti manca nel nostro Paese è una convinta cultura della prevenzione ed occorre costruirla iniziando dai banchi di scuola, conservandola poi nel tempo con adeguati interventi di informazione e formazione continua, per tutti gli attori del ciclo produttivo, allo scopo di elevare il livello di conoscenza e di consapevolezza sui rischi professionali. Va inoltre potenziata la ricerca, leva fondamentale per il contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, sfruttando le numerose prospettive innovative di conciliare tecnologia e sicurezza sul lavoro. E, infine, bisogna continuare a sostenere le imprese che scelgono di investire in prevenzione. L’Inail da tempo premia le aziende virtuose mettendo a disposizione finanziamenti a fondo perduto e prevedendo riduzioni del premio assicurativo.

Presidente, a novembre 2021 ha dichiarato che “serve un impegno concreto da parte di tutti” e ha parlato di “prevenzione partecipata”. Ci spiega di cosa intende?
Intendo dire che senza partecipazione non è possibile parlare di vera prevenzione. Solo l’unione di forze, uno sforzo comune e un confronto costante e costruttivo ci consente di veicolare adeguatamente il messaggio che la sicurezza non deve essere percepita come una dispersione di risorse economiche, ma come un valore aggiunto, un marchio di qualità. La prevenzione è infatti frutto di un’azione condivisa in cui tutti siamo responsabili della sicurezza e ognuno è chiamato a fare la propria parte.

Tra le numerose campagne di sensibilizzazione che ogni anno lanciate, a maggio 2021 è stata avviata “Con Inail, ricomincio dal mio lavoro”, per il reinserimento professionale delle persone con disabilità da lavoro. Vi state occupando, quindi, del “dopo infortunio”. Che cosa prevede questo percorso e come sta andando?
Siamo tutti ben consapevoli di quanto il lavoro incida sulla nostra vita. Soprattutto per coloro che si trovano costretti a convivere con una disabilità dopo un infortunio sul lavoro o con una malattia professionale, tornare alla quotidianità della vita lavorativa significa avere un futuro migliore. Per questo l’Istituto prevede delle importanti misure per sostenere il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro.

Ciascun progetto di reinserimento lavorativo - che può essere elaborato da un gruppo di esperti dell’Inail oppure proposto dallo stesso datore di lavoro - è finanziato fino a un massimo di 150.000 euro; 135.000 euro, per interventi di superamento e abbattimento di barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, di adeguamento e adattamento delle postazioni lavorative; 15.000 euro, per progetti di formazione. Siamo soddisfatti dei risultati finora ottenuti ma dobbiamo continuare a far conoscere maggiormente le opportunità che mettiamo a disposizione.

Mi permetta di ricordare che a dicembre 2021 il CdA ha approvato il nuovo Regolamento per l’erogazione degli interventi per il recupero funzionale della persona, per l’autonomia personale e per il reinserimento nella vita di relazione delle persone con disabilità dopo un infortunio sul lavoro o malattia professionale assistite dall’Istituto, che rappresenta un’ulteriore evoluzione del percorso che abbiamo intrapreso per realizzare in modo sempre più efficace la presa in carico delle persone con disabilità da lavoro, mettendo loro a disposizione prestazioni di livello qualitativo sempre più elevato.

Quanto il silenzio può ostacolare tutto ciò?
Il silenzio può essere accettato solo come forma di rispetto verso l’enorme dolore di coloro cui il lavoro ha strappato la vita o privato dell’affetto di un familiare.
Ma su questo tema non dobbiamo mai smettere di far sentire forte le nostre voci affinché, come ci ha ricordato recentemente il Capo dello Stato, la dignità del nostro Paese si misuri anche attraverso l’obiettivo di azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ognuno di noi.

giovedì 24 febbraio 2022

Altri 4 morti anche ieri 23 febbraio e tutti in agricoltura: due provocati dal trattore

 come tutti gli anni l'agricoltura ha un numero pazzesco di morti sul lavoro, anche ieri ne sono morti altri 4, due di questi provocati dal trattore in Veneto e in Abruzzo, le altre due vittime in Calabria e in Lombardia


mercoledì 23 febbraio 2022

Che ritmo impressionante; altri tre morti anche ieri, il giorno 22 febbraio. E gli 11 autotrasportatori della Grimaldi dispersi dove sono? Sono morti? O sono fantasmi? Nel post la situazione delle morti asul lavoro in Italia e in ogni provincia e regione aggiornata a questa mattina

 Anche ieri sono morti tre lavoratori ; due anziani morti mentre lavoravano nelle province di Alessandria e Brescia, il terzo di 55 morto in provincia di livorno in una rotatoria  la tragedia sul lavoro su una strada di Vada (Livorno) dove un operaio di 55 anni impegnato nella costruzione di una rotatoria è stato investito da un'auto che lo ha compresso contro un mezzo pesante della ditta, posteggiato dentro il cantiere.Anche un altro operaio è rimasto travolto ma le sue condizioni non sarebbero gravi, è comunque stato trasferito in ospedale a Cecina. Secondo una prima ricostruzione della polizia municipale, una vettura non avrebbe rispettato una precedenza e un altro veicolo, un Suv che sopraggiungeva in direzione mare per evitarla avrebbe sbandato andando a investire i due operai.


OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO di Bologna

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

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23 febbraio 2022

A oggi ci sono stati dall’inizio dell’anno 171 lavoratori morti sul lavoro: di questi 89 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

12 agricoltore schiacciati dal trattore nel 2022.

17 (26 con i dispersi incendio traghetti Grimaldi) nell’autotrasporto morti dall’inizio dell’anno

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere

Lombardia 11  Milano (3), Bergamo (2), Brescia (3), Como (), Cremona (), Lecco (1), Lodi (), Mantova (1), Monza Brianza (1), Pavia (), Sondrio (), Varese() PIEMONTE 9  Torino (4), Alessandria (1), Asti (), Biella (1), Cuneo (1), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  7 Venezia (3), Belluno (), Padova‎ (1), Rovigo (), Treviso (1), Verona (), Vicenza (2) SICILIA 7 Palermo (2), Agrigento (), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2) CAMPANIA 6 Napoli (2), Avellino (), Benevento (1), Caserta (), Salerno (3) LAZIO 5  Roma (2), Viterbo () Frosinone (3) Latina () Rieti () CALABRIA   4 Catanzaro (2), Cosenza (1), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia ()  UMBRIA 2  Perugia (2) Terni TRENTINO ALTO ADIGE 4 Trento (1) Bolzano (3)     MARCHE 3  Ancona (1), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno () Fermo ()      TOSCANA 4 Firenze (), Arezzo (1), Grosseto (), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (), Pistoia (1), Siena () Prato()   EMILIA ROMAGNA 5  Bologna (), Rimini (1) Ferrara () Forlì Cesena () Modena (1) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza () FRIULI VENEZIA GIULIA 2 Pordenone (1) Trieste () Udine (1) Gorizia () PUGLIA 1 Bari (), BAT (), Brindisi (), Foggia (1), Lecce () Taranto ()VALLE D’AOSTA 1  ()BASILICATA  Potenza () Matera ()   Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). LIGURIA 0 Genova (), Imperia () La Spezia (), Savona SARDEGNA 1  Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari ().Sulcis iglesiente  ()ABRUZZO   L'Aquila (), Chieti (), Pescara () Teramo () 

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martedì 22 febbraio 2022

Altri tre morti sul lavoro: muoiono un edile Ciro Cioffi dopo 11 gioni di agonia, muore l'11esimo agricoltore schiacciato dal trattore in Sicilia, muore un boscaiolo in Alto Adige. Ma che fino hanno fatto i 10 autrasportatori dispersi sulla nave italiana della Grimaldi? Sono vivi o sono morti? Ma possibile che nessuno ne parli più. Ma ci sono venti di una guerra terribile in Europa

Ciro Cioffi è volato giù da un'impalcatura il nove febbraio scorso. Operato d'urgenza per un trauma cranico provocato dalla caduta di diversi metri sembrava potesse riprendersi. Invece , purtroppo non ce l'ha fatta.

È morto ieri all'Ospedale del Mare dove era stato trasferito dal pronto soccorso di Castellammare, il povero Ciro, già nonno. 

Muore l'11esimo agricoltore schiacciato dal trattore in Sicilia, nella provincia di Trapani

Un bosciaolo è morto in Trentino Alto Adige, è il secondo in provincia di Bolzano dall'inizio dell'anno 

Ma che fine hanno fatto i dieci autorasportatori morti sulla nave italiana? Sono morti, sono ancora dipsersi, sono resuscitati? Ma poveri noi che non ci informano di una tragedia così grande.

Purtoppo ci sono venti terribili di guerra in Europa, speriamo non inizi la terza guerra mondiale questa volta senza vincitori e vinte. "Incubo atomico"   è degli anni ottanta speriamo non sia profetica come altre opere di quel periodo. Inverno atomico è sempre di quegli anni, nel silenzio delle macerie si alza un palloncino azzurro e nessun bambino alza il suo sguardo al cielo per vederlo volare 



lunedì 21 febbraio 2022

No, non deve passare, non può passare sotto silenzio la terribile strage di autotrasportatori nell'incendio nel mare della Grecia del traghetto della compagnia italiana Euroferry Olimpia della Grimaldi, dove almeno 10 autotrasportatori sono dispersi e hanno probabilmente perso la vita. la Grimaldi è una compagnia italiana con sede a Civitavecchia

 Dopo 52 ore dall’inizio del violento incendio sulla ro-ro Euroferry Olympia i soccorritori hanno trovato vivo uno dei dispersi, un camionista bielorusso di 21 anni, mentre poche ore prima è stato scoperto il cadavere e di un suo collega greco di 58 anni, Evangelos Malesiada, nella cabina del suo veicolo. La mattina del 21 febbraio restano disperse ancora dieci persone, che dovrebbero essere autisti imbarcati col loro camion che probabilmente sono rimasti sui loro automezzi (pratica vietata proprio per motivi di sicurezza). Dieci squadri di vigili urbani stanno operando in una cortina di fumo nei garage 2 e 3 per trovare i dispersi. Sembre che siano tutti atutrasportatori di diverse nazionalità che non dovevano stare sui propri automezzi.

Ma chi ha controllato che gli autotrasportatori non salissero per dormire e controllare il carico sui loro camion? Una strage che è enorme e sta passando sotto silenzio

sabato 19 febbraio 2022

Tre morti sul lavoro anche il giorno 18: due in Emilia Romagna e uno in Calabria. Cari studenti lottate per il vostro futuro, non rassegnatevi a una vita da precari che uccide ogni prospettiva di vita, di dignità e di povertà (il precario muore sul lavoro). nel post la situazione delle morti nel 2022 che sono già oltre 150

 

Pierantonio Ferraresi è morto a Cervia di Ravenna cadendo col cestello all'altezza dei rami di un pino che stava tagliando cadendo a terra e morendo sul colpo.  

Orribile morte di un pescatore al largo di Roccella Ionica in Calabria: è stato stritolato da un verricello che l'ha dilaniato.

OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO di Bologna

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

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19 febbraio 2022

A oggi ci sono stati dall’inizio dell’anno 155 lavoratori morti sul lavoro: di questi 75 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro, i rimanenti sulle strade e in itinere

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

11 agricoltore schiacciati dal trattore nel 2022.

16 nell’autotrasporto morti dall’inizio dell’anno

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere

PIEMONTE 8  Torino (4), Alessandria (), Asti (), Biella (1), Cuneo (1), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) Lombardia 10  Milano (3), Bergamo (2), Brescia (2), Como (), Cremona (), Lecco (1), Lodi (), Mantova (1), Monza Brianza (1), Pavia (), Sondrio (), Varese() VENETO  7 Venezia (3), Belluno (), Padova‎ (1), Rovigo (), Treviso (1), Verona (), Vicenza (2) SICILIA 6 Palermo (2), Agrigento (), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (1)  LAZIO 5  Roma (2), Viterbo () Frosinone (3) Latina () Rieti () CALABRIA   4 Catanzaro (2), Cosenza (1), Crotone () Reggio Calabria (1) Vibo Valentia ()  UMBRIA 2  Perugia (2) Terni TRENTINO ALTO ADIGE 3 Trento (1) Bolzano (2)     MARCHE 3  Ancona (1), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno () Fermo ()      TOSCANA 3 Firenze (), Arezzo (1), Grosseto (), Livorno (), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (), Pistoia (1), Siena () Prato() CAMPANIA 5 Napoli (1), Avellino (), Benevento (1), Caserta (), Salerno (3)   EMILIA ROMAGNA 5  Bologna (), Rimini (1) Ferrara () Forlì Cesena () Modena (1) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza () FRIULI VENEZIA GIULIA 2 Pordenone (1) Trieste () Udine (1) Gorizia () PUGLIA 1 Bari (), BAT (), Brindisi (), Foggia (1), Lecce () Taranto ()VALLE D’AOSTA 1  ()BASILICATA  Potenza () Matera ()   Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). LIGURIA 0 Genova (), Imperia () La Spezia (), Savona SARDEGNA 1  Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari ().Sulcis iglesiente  ()ABRUZZO   L'Aquila (), Chieti (), Pescara () Teramo () 

                  Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

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