martedì 8 marzo 2022

Otto marzo festa della Donna; non fate più piangere le donne che vedono morire i propri figli e uomini: proposta di un cittadino per la pace in Ucraina alla presidente Usula Von Der Leyen, Al presdiente Draghi e al Ministro degli Esteri Di Maio

 


Otto marzo, Festa della Donna

Cara Presidente Ursula Von Der Leyen, caro Presidente Draghi e Ministro degli Esteri Di Maio, sono il pittore italiano Carlo Soricelli, curatore dell’Osservatorio Nazionale morti per infortuni sul lavoro in Italia: noi cittadini vogliamo la pace in Ucraina, in Russia e in Europa e nel mondo.  Fatevi promotori di un'iniziativa con i russi, per fare avere la tripla cittadinanza ai cittadini del Donbass e Crimea: russa, ucraina e europea, così come sono gli abitanti di queste terre: che diventino territori con una grande autonomia come per gli abitanti di lingua tedesca dell'Alto Adige, e Sicilia in Italia, che ha portato un grande benessere, senza più tensioni etniche e guerre, come del resto in tutta Europa, da quando abbiamo deciso di crescere insieme e unirci, senza più frontiere. Noi europei faremo vedere ai russi che noi non abbiamo nessuna ostilità nei loro confronti, che vogliamo crescere insieme a loro. Che l’Ucraina entri in Europa anche senza entrare nella Nato, come segno di buona volontà. L'Europa diventerà marginale senza Russia e Ucraina, lo stesso per i russi e ucraini che sono europei come noi, cristiani come noi; gli italiani amano il popolo russo e gli ucraini, che in tanti, soprattutto donne sono in Italia. Oggi è la Festa della Donna, non fatele più piangere con guerre assurde: donne e madri che vedono morire i propri figli e i propri uomini. San Pietroburgo è stata costruita da architetti italiani, così come il Cremlino, la Russia è Europa in tutti i suoi aspetti. L'Europa con questi due grandi popoli diventerà una grande potenza economica e politica, che potrà competere con il resto del mondo. Incomprensibile, ora che non esiste più l'Unione Sovietica, che poteva far paura all’occidente, avere i missili contro la Russia, e la Russia averli contro di noi occidentali. Siamo alla follia: corriamo il rischio di una guerra atomica che può ridurre il mondo inabitabile per gli umani. Nel mio dipinto degli anni ottanta descrivevo il mondo dopo una guerra atomica: il sole oscurato, il silenzio nella terra, senza più larga parte degli animali, estinti per colpa nostra, le città ridotte in macerie e i topi che diventano i nuovi dominatori del mondo. Vogliamo la Pace in Ucraina e in Europa, non vogliamo più vedere piangere le donne, per noi, per i nostri figli e nipoti. Carlo Soricelli vecchio pittore italiano. In allegato “Dopo” la guerra atomica del 1984 e “pace in Ucraina”

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