martedì 21 giugno 2022

Davvero triste che ora si accorgono, dopo anni e anni che lo denuncio che un morto per infortuni su cinque ha più di 60 anni e "loro" hanno contribuito ad allungare l'età della pensione ma poi sono costretti a continuare a lavorare in nero per arrotondare la magra pensione. Oggi 4 morti sui luoghi di lavoro, ma nove con i morti sulle strade e in itinere.


 Dopo la morte del 72enne morto a Lecce si accorgono che era costretto a lavorare per bisogno. Da anni denuncio che un morto su cinque ha più di 60 anni. E la politica tutta ha fatto innalzare l'età della pensione e per non morire di fame i vecchi sono costretti a continuare a lavorare in nero. Con Donato morto a 72 anni sono morti un 26enne schiacciato dal trattore e un 57enne al quale è caduto in testa un rotolo di acciaio, tutte e due le morti nel veronese. La quarta vittima un manutentore ferroviario travolto da un treno nel perugina. Poi ci sono altri 5 morti sulle strade e in itinere. Nella foto il povero giovane morto a Cosenza, era un manutentore che da Brindisi dove abitava è andato a morire in Calabria. I lavoratori in appalto sono i nuovi schiavi

 

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