Muore solo e in nero dopo un mese di agonia in ospedale un operaio senegalese, probabilmente arrivato coi barconi e utilizzati per fare i lavori più umili e pericolosi. La vittima stava facendo le pulizie il 15 settembre, su un tetto di un capannone ex bowling, quando un lucernaio coperto probabilmente da foglie e altro lo ha fatto precipitare al suolo da diversi metri, le sue condizioni sono parse subito gravissime e ieri è morto all'ospedale di Olbia. Questo povero operaio è una delle tante vittime che spariscono da ogni statistica. Il 29 ottobre qui a Bologna ci sarà un'importante iniziativa alla Sala Farnese "Per non morire lavorando" sulle vittime sul lavoro con la partecipazione del Cardinale e Presidente CEI Matteo Zuppi con diversi ospiti delle Istituzioni e Sindacati.
il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
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