Nessuno ne parla, nessuno lo scrive, anche perchè è un argomento che non interessa ai media, tutto impegnato a parlare del naso della Schlein, ma non della devastante situazione delle morti sul lavoro, in larga parte occultata per la semplice ragione che se le notizie sulle morti sul lavoro che non vengono da INAIL non sono neppure degne di essere valutate e controllate. Se si contano tutti i morti e non solo gli assicurati a INAIL registriamo ancorra uno spaventoso aumento del 14% (parliamo di vite perse). INAIL raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal terriorio dei suoi assicuerati, tanti morti hanno altre assicurazioni o non ne hannop nessuna. Nero. Sui luoghi di lavoro il 21 marzo 2022 avevamo registrato 128 morti, nelllo stesso giorno del 2023 sono dall'inizio dell'anno 149, l'aumento è del 14%. Quando si prenderà coscienza di questa drammatica situazione scoppierà la bomba mediatica e ci saranno inchieste sull'occultamento sulle ragioni di questo "non volere vedere la realtà". Ma tra poche settimane nasceràl'Associazione ANOMLB di Carlo Soricelli che continuerà su altri livelli ad occuparsi di questa autentica mattanza: ci saranno avvocati, piscologi, giornalisti ee altri tecnici che daranno una mano.
il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
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