Si
conclude un altro mese orrendo con 93 morti sui luoghi di lavoro che diventano
152 con i morti sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi, dall’inizio
dell’anno sono complessivamente 688, di questi 436 sui luoghi di lavo. Le
ultime due vittime a Siracusa e Reggio Calabria. Sono sempre Lombardia,
Campania, Veneto e Piemonte a guidare questa triste classifica sui morti sui
Luoghi di lavoro (escluso itinere). Come tutti gli anni Brescia con 14 morti sui
luoghi di lavoro si sta aggiudicando il triste primato di provincia con più
morti sui luoghi di lavoro, ma non è Verona che ha più morti in Veneto, se i
morti sul lavoro si contano tutti, non solo gli assicurati INAIL, ma Treviso
con nove morti, mentre Verona ne ha sette, sui luoghi di lavoro. Caserta diventa in questi mesi la provincia
con più morti sui luoghi di lavoro dopo Brescia, rispetto ai primi sei mesi del
2022 l’aumento dei morti sui luoghi di lavoro è del 15% (altro che situazione
stabile, e con numeri ben maggiori), Il 40% dei morti sui luoghi di lavoro sono
ultrasessantenni, Sotto i 50 anni un morto su quattro sui luoghi di lavoro sono
stranieri, e diventeranno sempre di più. Sono 25 gli autotrasportatori morti in
autostrada che non sono contati nelle province. Orribile come tutti gli anni il
numero di morti provocati dal trattore, già 85, l’età varia dai 14 ai 90 anni.
Molti gli edili ultrasessantenni e settantenni che cadono dall’alto e che
lavorano in nero. Per vedere la reale situazione dei morti sul lavoro in Italia
guardare la pagina d’introduzione dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti
sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
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