domenica 30 luglio 2023

Ve lo comunica l'Osservatorio Nazionale di Bologna il reale numero di morti sul lavoro in Italia: nessun calo, anzi un aumento dell'11% rispetto al 30 giugno 2022. Ma noi siamo al 30 luglio

 

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’INAIL  nei primi sei mesi di quest’anno sono state 450 comprensivi di itinere , 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022. Inail raccoglie solo le denunce che gli arrivano dal territorio tra i suoi assicurati, se si contano tutti i morti ecco quanti sono nei sei mesi di monitoraggio dell’Osservatorio sui luoghi di lavoro, senza itinere e categorie che lavorano sulle strade come gli agenti di commercio (250000 in regola più tantissimi altri in nero) e altre categorie

Al 30 giugno 2023 il report dell’Osservatorio registra Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 685 lavoratori, di questi 434 morti sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, l’Osservatorio ne aveva monitorati 388 sui luoghi di lavoro con un aumento dell’11% se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL. Questo cosa vuol dire? Che sono aumentati i morti in nero, e in categorie che INAIL non assicura, sembra che ci sia un decremento delle morti sulle strade, ma sono in continuo aggiornamento, molto difficile da fare se si registrano tutti . A oggi 30 luglio  l’Osservatorio ha registrato  537 lavoratori morti sui luoghi di lavoro con + 103 lavoratori morti in più rispetto a giugno, se si contano tutti, compreso itinere i morti diventano 845 , con 160 morti in più rispetto a giugno. Il colore delle Regioni e città, l’indice occupazionale non hanno nessun valore statistico perché a morire sono il 40% dei morti sul lavoro in più se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL. Se si contano guardando il numero di abitanti (l’unico parametro valido, regioni come la Campania e il Veneto avrebbero quasi il doppio dei morti della Lombardia, mentre Piemonte, Sicilia, Toscana e Emilia Romagna e Puglia   Avrebbero un numero di morti simile alla Lombardi che ricordiamo ha il doppio degli abitanti di qualsiasi altra regione italiana

Nessun commento:

Posta un commento