Emblematica la morte di Elias D’Elia; è rimasto schiacciato ieri da un palo telefonico in provincia di Modena. Elias aveva 61 anni, lavorava in trasferta in provincia di Modena, ma aveva la residenza in provincia di Benevento, la mia città natale. In questa morte ci sono tutti gli aspetti che caratterizzano un morto sul lavoro in questi tempi: Era anziano e a quell'età doveva già essere in pensione se si svolge un lavoro pericoloso, era meridionale, come la maggioranza dei morti sul lavoro, anche qui al nord; basta leggere i loro cognomi per rendersene conto; come loeranoquelli della strage della ThyssenKrupp a Torino e quella del 31 agosto alla ferrovia, è uno di quelli che muore qua e là per l'Italia senza essere residente nella provincia in cui è morto, non era molto probabilmente, anzi, con certezza, che non era un dipendente diretto di un'industria telefonica, ma un lavoratori di una ditta appaltatrice e sub appaltatrice. Un orrore per chi lavora questi tempi, con sfruttamento che sembra riportarci ai primordi del 900.
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Nessun commento:
Posta un commento