mercoledì 20 settembre 2023

Lettera al Presidente Napolitano e al Presidente Mattarella

 Caro Presidente Napolitano, ho un grandissimo dispiacere come curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna http://cadutisullavoro.blogspot.it delle sue condizioni di salute. Nel portare avanti questo lavoro volontario ormai da 16 anni, posso affermare che nessuno più di Lei come rappresentante delle istituzioni ho sentito più vicino, rispondeva direttamente e indirettamente alle mie denunce e mi incoraggiava in questo lavoro, e non è più successo dopo. Ha voluto scrivermi anche qualcosa nel mio secondo libro “la classe operaia è andata all’inferno” scritto con la collaborazione della FIOM bolognese, che allora aveva come Segretario Bruno Papignani, una persona scomparsa, e un altro grande uomo. Nel libro parlo della mia esperienza di operaio metalmeccanico e elenco i primi due anni di morti sul lavoro, da fonti certe so che Lei parlò da Presidente  più volte con i responsabili del Lavoro e dell’Agricoltura per farsi spiegare come mai c’era già allora questa differenza nel numero di morti, da allora tutto è diventato più difficile, le Istituzioni lontanissime, la politica tutta lontana dai lavoratori che sono stati continuamente mortificati nei loro diritti primari, come la Sicurezza e un Lavoro sicuro. Il precariato ha fatto aumentare notevolmente i morti sul lavoro, così come l’allungamento dell’età lavorativa anche per chi svolge da vecchio un lavoro pericoloso, nell’indifferenza generale del parlamento e della Politica. Ogni cosa che non viene da un’Istituzione viene umiliata dal silenzio complice. Al suo successore ho scritto innumerevoli volte, denunciando l’aumento dei morti sul lavoro, che nessuno vuol vedere, 6 anche le mail che ho spedite in questi ultimi 15 giorni, per denunciare dati alla mano una vera e propria carneficina, ma mai un cenno, neppure da un collaboratore della Segreteria. Ovviamente al Presidente Mattarella non possono far leggere e far vedere tutte le mail che gli vengono scritte; probabilmente ha uno staff molto meno attento al fenomeno dei morti sul lavoro, soprattutto se viene da un'Osservatorio di volontari che ha l'unico scopo di sensibilizzare su questa mattanza, in parte oscurata



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Mail spedita al Presidente Mattarella questa mattina

 Presidente Mattarella tutti i parlamentari delle forze politiche del Parlamento Italiano, da questo, e dei precedenti 15 anni sono responsabili d'aver nascosto agli italiani migliaia di lavoratori morti sul lavoro. Tutti sanno e sapevano, ma nessuno, per opportunismo, per menefreghismo, per sudditanza a Istituti e Enti con un potere economico e mediatico enorme è venuto a chiedermi se quello che scrivevo già dal 2009 era ed è vero. Dare visibilità a questi morti, tanti si potevano evitare con un'informazione corretta e l'interessamento dei parlamentari e ministri del Lavoro e dell'Agricoltura, tutti avvertiti in questi anni. Anche questa volta sarà un abbaiare alla luna perché di sicuro non le faranno leggere questo scritto e l'impressionante numero di morti dalla strage della Ferrovia, già 64 e sono solo quelli morti/e sui luoghi di lavoro. Ora in tanti responsabili di questo oblio, una volta che hanno visto che gli italiani sanno che i morti sul lavoro sono molti di più, cercano di riposizionarsi. Alcune forze, fuori dal poco democratico parlamento, ora stanno condividendo quello che scrivo da 15 anni per essersi resi conto cominciando a "contarli" anche loro, e vedendo che è vero, che tanti morti sul lavoro vengono ancora occultati. Nessuno dei parlamentari, a parte uno, che poi non è stato rieletto, ha avuto il coraggio di vedere se quello che scrivo da quando ho aperto l'osservatorio è vero. Con questo silenzio si è alterata la percezione del fenomeno e facendo di conseguenza fatti aumentare i morti. Tutti i parlamentari: deputati e senatori, che sono in Parlamento da lungo corso si dovrebbero dimettere e rendere  conto agli italiani delle ragioni dei loro silenzi su questa strage, pur essendo stati avvertiti con migliaia di mail. Lo scopo di quello che resta della mia vita sarà quello di far riemergere dall'oblio tutti i morti occultati in questi 16 anni. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

 

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