lunedì 29 aprile 2024

I morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno al 29 aprile del 2024/2023/2008 anno di apertura dell'Osservatorio

Se si contano tutti e non solo gli assicurati a INAIL i morti sul lavoro quest'anno hanno avuto un'impennata pazzesca come potete vedere dal grafico. C'è che c'è chi si diverte a dare colori alle Regioni e Province con indici occupazionali, quando a morire sono quasi per il 50% non assicurati a INAIL, ma altri istituti e in nero, come i 41 agricoltori già schiacciati anche quest'anno, dopo i 167 del 2023 e degli oltre 2600 dal 2008 anno di apertura dell'Osservatorio. La mia grande opera "Muro delle farfalle bianche" sarà esposta in Piazza Maggiore a Bologna il 1° Maggio, se venite portate un fiore per omaggiare i 300 lavoratori con le foto, rappresentativi degli oltre 20000 morti in 17 anni di monitoraggio dell'Osservatorio. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 25 aprile 2024

Guerra del lavoro la nuova Resistenza

Noi Partigiani del lavoro. Basta stragi giornaliere anche ieri 5 morti. una guerra combattuta contro i lavoratori.

martedì 23 aprile 2024

Tra i 10 morti morti sui luoghi di lavoro quelli che hanno meno di 25 anni sono 5 su 10, altri 4 di questi hanno dai 63 anni in su. Un imprenditore dà dei deficienti a quelli che si fanno male sul lavoro, in specialmodo quelli delle cave

Una strage di giovani e vecchi sul lavoro, tutti vittime del sistema che la politica ha creato in questi ultimi 20 anni anni a spese di chi lavoro: tutti complici, senza distinzione partitica aver reso il lavoro un inferno. Davvero raccapricciante vedere la composizione dei morti sul lavoro in questi ultimi 4 giorni: 5 di questi hanno 25, 23, 22, 22, 22 quattro dei dici hanno 76, 64, 64,63 solo uno ha 57 anni . Poi vedi che un imprenditore scrive che quelli che si fanno male si fanno male (aggiungo io e che muoiono) nelle cave sono dei deficienti. La dice lunga su cosa pensano queste belle persone

domenica 21 aprile 2024

Ecco chi sono gli altri sei morti sui Luoghi di lavoro (senza itinere) morti tra venerdì e sabato

Ecco chi sono gli altri sei morti sui Luoghi di lavoro (senza itinere) morti tra venerdì e sabato Il triste elenco si alluna di altri sei morti (8 se si considera l'itinere) ecco chi sono le vittime di questa strage che ha raggiunto picchi mai visti prima. Muoiono altri due 23enni, uno in modo atroce a Milano dove un egiziano è caduto nel compattatore di rifiuti riducendosi praticamente in poltiglia, l'altro giovane nel senese dove c'è l'ennesima vittima di lavoratore in appalto, che è arrivato anche nelle autofficine, così diventano più vulnerabili e sempre sotto la spada di Damocle del licenziamento, una pratica quella della nuova forma di caporalato che utilizza anche lo Stato, come si è evidenziato nelle strage di Suviana (ENEL) e Brandizzo (ferrovie dello Stato) il povero giovane Manuel Cavanna è morto colpito da un tubo, partito non si sa da dove. La cronaca è già passata ad altro. Perdono la vita in incidenti sulle autostrade due autotrasportatori: uno sull'A1 nei pressi di San Vittore, l'altro sullìA20 in Sicilia, le altre due vittime sono due agricoltori schiacciati dal trattore: in provincia di Trento è morto Antonio Zulian di 64 anni, mentre in quella di Torino, la vittima è addirittura Enrico Bueni (nella foto) un ex Senatore della Repubblica che è precipitato in un burrone col trattore. Gli agricoltori schiacciati dal trattore sono già 39 quest'anno, ma nessuno ne parla, sia i ministri dell'agricoltura che si sono succeduti in questi 17 anni, ora tocca a Lollobrigida, sia al governo che alle opposizioni poco interessa la vita di questi poveri lavoratori: nel 2023 ne sono morti in questo modo atroce 167 e da quando ho aperto l'osservatorio in questi 17 anni ne ho registrati oltre 2600 caduti in questo modo orribile. Ministro Lollobrigida, se ne occupi sono di sua competenza; come dovrebbero essere per Meloni, Salvini, Schlein, Fratoianni, ecc. Come dovrebbero interessarsene le commissioni della Camera e del Senato. Quella della Camera presieduta dall'Onorevole Gribaudo che mai si è degnata di rispondere alle mie mail: eppure mi occupo di queste tragedie da "solo" 17 anni, e confrontarsi con la società civile per questi professionisti della politica è disdicente, incalzare il Ministro Lollobrigida su questa strage nella strage no' Onorevole Gribaudo, il sangue degli agricoltori impregna i campi italiani, ma questo sangue non si vede, . Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

venerdì 19 aprile 2024

Anche ieri 7 morti sul lavoro. cinque sui luoghi di lavoro, due in itinere

Non so come ringraziare Natalia Aspesi, una giornalista di oltre 90 anni che pubblica e commenta sempre i miei report sulla strage di lavoratori; superati abbondantemente i 400 morti complessivi, di questi 316 sui luoghi di lavoro, gli altri per le strade. In apertura dell'Osservatorio ho messo la grande opera il "Muro delle farfalle bianche" con le foto di oltre 300 lavoratori e lavoratrici morti recentemente, con le ultime stragi, compresa quella di Suviana: guardando i loro volti (non numeri) che ti guardano e spesso sorridono ti rendi conto di cosa succede in una famiglia che perde un proprio caro in questo modo orrendo, l'atroce sofferenza l'ho vista in questi 17 anni di monitooraggio, con tanti famigliari di morti sul lavoro sono in contatto, ho voluto con questa grade opera far comprendere agli italiani e soprattutto alla nostra classe dirigente, che il loro impegno è insufficiente; che molti di loro mi hanno considerato un nemico, solo perchè sbattevo sulle loro facce un numero di morti ben maggiore di quelo diffuso da INAIL che non fa nessun monitoraggio dei morti chwe non dice mai che quelli che diffonde sono solo "i suoi morti" che oltre il 40% sono in altre categorie e in nero in senso lato. Sarà un'opera che commuoverà chi la vedrà, sono tra l'altro solo una piccola parte di quelli che ho monitorato e di quelli che ho le fotografie. Nel grande muro ci sono anche i morti di Sant'Anastasia di Napoli di 49 anni, li ho voluto inserire perchè dobbiamo conservare la loro memoria: erano 12 giovani operai, alla loro commemorazione ero lì e vedere che dopo ancora 49 anni i famigliari rimasti piangono ancora la loro morte fa comprendere cosa succede in una famiglia perdere un proprio caro che cercava solo di guadagnarsi uno stipendio per vivere. Carlo Soricelli

lunedì 15 aprile 2024

Arriviamo a contare a questa mattina 380 morti comprensivi di itinere, 302 di questi sui luoghi di lavoro

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 302 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 380 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 30 (46) Milano 5, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 28 (37 ) Napoli 8, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 SICILIA 20 (26) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 3 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (25) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6 Trento 7 PIEMONTE 14 (18) Torino 5 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO 16 (25) Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 1 Rieti PUGLIA 18 (24) Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 3 Taranto 2 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE 8 (10) Ancona 2 Macerata 4 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 7 Catanzaro 1 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 BASILICATA 5 (8) Potenza 4 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 36 gli schiacciati dal trattore 27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 40 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 146 su 283 di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando. Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza. Gli stranieri sotto i 63 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia 42 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni) 16 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi

giovedì 11 aprile 2024

Sono a Sant'aAnastasia di Napoli per la commemorazione della strage della Flobert dove morirono 12 lavoratori alla Flobert. Vorrei essere oggi anche in Piazza Maggiore a Bologna per la strage di Suviana. Oggi la situazione è addirittura peggiorata. Ferrovie dello Stato (Brandizzo) e Enel coinvolte nelle due ultime stragi. Nella strage Esselunga lavoratori morti in nero

La follia del subappalto; Sicilia Veneto, Toscana, Puglia, Piemonte ecc i lavoratori morti a Suviana. Enel e Ferrovie dello Stato Brandizzo) responsabili. E io sono qui a Sant'Anastasia di Napoli, invitato dal Prof. Ciro Liguoro, per commemorare oggi 11 Aprile la strage della Flobert dell11'Aprile del 1975. Cosa è cambiato da allora? Le stragi ora coinvolgono anche lo Stato. Vorrei sdoppiarmi ed essere oggi in Piazza a Bologna per lo sciopero

mercoledì 10 aprile 2024

Parto con la morte nel cuore per Sant'Anastasia di Napoli a commemorare la strage della Flobert dell'11 aprile 1975: ma ieri a Suviana di Bologna una strage di lavoratori come allora. Il precariato e il caporalato uccide oggi più di allora

 Domani mattina parto per andare al 49esimo anniversario, invitato da Ciro Liguoro unico sopravvissuto della strage di Sant'Anastasia dell'11 aprile 1975, dove morirono 12 giovani lavoratori. E proprio oggi, a Suviana in provincia di Bologna è capitata la stessa cosa, sette lavoratori morti per un'esplosione in una centrale idroelettrica dell’ENEL. E ora, contrariamente a 49 anni fa, delle stragi come questa di Suviana, e quella di Brandizzo (Ferrovie dello Stato) sono provocate da quelle che a mio parere sono delle forme legalizzate di caporalato, in questo caso di Stato, ma diffusissimo anche nel privato, come altro modo definirle quando senti che a Suviana (come a Brandizzo) c'è un caposquadra, ex dipendente ENEL, che dirige dei lavoratori di ditte esterne. La maggioranza dei morti e delle stragi (come anche quella all'Esselunga di Firenze) sono provocate dagli appalti e subappalti, lavoratori per la stragrande maggioranza precari e ricattabili. Siamo con i 9 morti di oggi,  a contare 291 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati per giorno, mese e anno, per identità, età (professione anche se in nero),  nazionalità e cenni sulle tragedie, con i morti sulle strade e in itinere arriviamo a 366 complessivi. Il numero esponenziale di morti è soprattutto dovuto al precariato a al nuovo caporalato, scaricato su questi poveri lavoratori tutte le iniquità del sistema lavoro. Un Amen non si nega a nessuno.

 Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it


lunedì 8 aprile 2024

UNA DOMENICA DOVE IL SANGUE DI CHI LAVORA E' DIVENTATO UN FIUME: BEN 7 I MORTI. giovedì 11 aprile sarò alla Flobert di Sant'anastasia di Napoli per ricordare la strage  nella quale morirono 12 lavoratori: era il 1975 Cosa è cambiato da allora? Niente, le stragi si ripetono ora per ben due tre volte ogni anno, ricordiamo le ultime a Brandizzo, alla Esselunga di Firenze, della famiglia Colle dove morì poco tempo fa l'intera famiglia di 3 persone, il padre e i figli che assemblavano fuochi d'artificio in casa e senza le protezioni adeguate

 


Si ieri un fiume di sangue versato: i due carabinieri ventenni morti nel salernitano, due provocati dal trattore, uno in edilizia travolto da un mini escavatore, due in infortuni domestici e potatura alberi. Ma nessuno di questi è assicurato a INAIL, e quindi spariscono dalle statistiche, con metà dei morti ci fanno pure delle classifiche, danno colori alle Regioni e Province, ma non fanno nessun monitoraggio ma ci mangaiano abbodantemente sopra e creano solo confusione utile solo al loro tornaconto. Nei primi due mesi del 2024 INAIL ha diffuso 119 morti e lo fa anche chi elabora questi numeri, L'Osservatorio Indipendente di Bologna (che non ci guadagna niente su i morti) ne ha registrati per giorno, mese e anno (da 17) provincia e regione dell'evento, identità della vittima, età professione, nazionalità e cenni sulla tragedia. Speculare anche su queste tragedie è davvero troppo. Ecco le province con più morti sui luoghi di lavoro (senza itinere)a questa mattina, ancora Brescia con 10 morti, Firenze 9, Napoli 8,  Salerno, Trento  e Palermo 7, sui luoghi di lavoro. Giovedì sarò a Sant'anastasia di Napoli per ricordare i giovani 12 lavoratori morti alla Flobert per un'esplosione, ma da allora nulla è cambiato.  Carlo Soricelli

domenica 7 aprile 2024

Venerdì e sabato sono state giornate molto intense: venerdì alla lamborghini con diverse assemblee e sabato per la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe della guerra

 

Molto toccanti le assemblee sui morti sul lavoro alle assemblee di Lamborghini organizzata dalla CGIL in preparazione dello sciopero  dell'11 aprile. Tutti molto commossi quando mamma Monica ha parlato della tragedia che l'ha colpita, perdere un figlio non è naturale per una madre, soprattutto poi se muore per infortunio sul lavoro a 23 anni, si sono tutti commossi i lavoratori e si sono tutti alzati in piedi per applaudirla quando ha finito di parlare, si sono anche commossi quando ho parlato della farfalla bianca trovata per terra un minuto dopo aver parlato con Ciro Liguoro, unico soparvvisuto della strage della Flobert di sant'Anastasia di Napoli, stavamo parlando su come poter inserire sulla mia opera "muro delle farfalle bianche" i poveri 12 giovani morti l'11 aprile del 1975 sul muro. Poi ieri cv'è stata la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe a Casalecchio di Reno. Mamma Monica ha messa sopra al dipinto una farfalla bioanca, simbolo di purezza e immortalità; allora la guerra 1940/45 ora la anche la guerra del lavoro, oltre occiamente quelle in Ucraina e P




alesitina

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL

Attivo dal 1° gennaio 2008

Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie

Morti sul lavoro nel 2024 al 7aprile

Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 272 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 345 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade

 

L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi.

Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro

Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano.

MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade  regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B  i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia

LOMBARDIA 28 (42)   Milano 4, Bergamo 2  Brescia 10 Como 1 Cremona 2  Lecco 1  Lodi  Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 24 (29) Napoli 8, Avellino 4  Benevento , Caserta 6 Salerno 5  TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto  Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎  4 Pistoia  Siena 1 Prato 3  EMILIA ROMAGNA 22 (28)  Bologna 5  Rimini 1   Ferrara  3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna  Reggio Emilia 3  Piacenza    SICILIA 19 (25) Palermo 7 Agrigento  Caltanissetta 1  Catania 3 Enna Messina 4 Ragusa  Siracusa 1  Trapani‎ 2 VENETO 18 (25) Venezia 3 Belluno 1  Padova‎  Rovigo 1 Treviso 4  Verona 5 Vicenza 4  TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19)    Bolzano 6  Trento 7    PIEMONTE 13 (17) Torino  5 Alessandria 1 (+1 cantiere autostradale)  Asti 1 Biella  Cuneo 2  Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola  Vercelli 1 LAZIO 15 (24)  Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 4  Latina 1  Rieti PUGLIA 17  (24)  Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3  Lecce 3 Taranto 1 SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1  Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3  Chieti 4 Pescara  Teramo 2  Ascoli Piceno 2 MARCHE 8 (10) Ancona 2 Macerata 4 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1  Imperia 2  La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7)  Perugia 5 Terni      CALABRIA 5 Catanzaro 1 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 1  Vibo Valentia  BASILICATA 4 (6)  Potenza 3  Matera 1  Molise 2 (3) Campobasso 2 Isernia  VALLE D’AOSTA  1

 

I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni 

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

29 gli schiacciati dal trattore

27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida

39 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi

Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 137 su 265 il 51% di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando.

Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza.

 

Gli stranieri sotto i 60 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia

38 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni)

14 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi