Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
lunedì 29 aprile 2024
I morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno al 29 aprile del 2024/2023/2008 anno di apertura dell'Osservatorio
Guerra del lavoro e muro delle farfalle bianche che sarà esposto il 1° maggio in Piazza Maggore a Bologna, chiedo a chi partecipa alla manifestazione di portare un fiore ai 300 lavoratori e lavoratrici con le foto in rappresentanza degli oltre 20000 morti sul lavoro nei 17 anni di monitoraggio dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
giovedì 25 aprile 2024
Guerra del lavoro la nuova Resistenza
martedì 23 aprile 2024
Tra i 10 morti morti sui luoghi di lavoro quelli che hanno meno di 25 anni sono 5 su 10, altri 4 di questi hanno dai 63 anni in su. Un imprenditore dà dei deficienti a quelli che si fanno male sul lavoro, in specialmodo quelli delle cave
domenica 21 aprile 2024
Ecco chi sono gli altri sei morti sui Luoghi di lavoro (senza itinere) morti tra venerdì e sabato
venerdì 19 aprile 2024
Anche ieri 7 morti sul lavoro. cinque sui luoghi di lavoro, due in itinere
lunedì 15 aprile 2024
Arriviamo a contare a questa mattina 380 morti comprensivi di itinere, 302 di questi sui luoghi di lavoro
giovedì 11 aprile 2024
Sono a Sant'aAnastasia di Napoli per la commemorazione della strage della Flobert dove morirono 12 lavoratori alla Flobert. Vorrei essere oggi anche in Piazza Maggiore a Bologna per la strage di Suviana. Oggi la situazione è addirittura peggiorata. Ferrovie dello Stato (Brandizzo) e Enel coinvolte nelle due ultime stragi. Nella strage Esselunga lavoratori morti in nero
mercoledì 10 aprile 2024
Parto con la morte nel cuore per Sant'Anastasia di Napoli a commemorare la strage della Flobert dell'11 aprile 1975: ma ieri a Suviana di Bologna una strage di lavoratori come allora. Il precariato e il caporalato uccide oggi più di allora
Domani mattina parto per andare al 49esimo anniversario, invitato da Ciro Liguoro unico sopravvissuto della strage di Sant'Anastasia dell'11 aprile 1975, dove morirono 12 giovani lavoratori. E proprio oggi, a Suviana in provincia di Bologna è capitata la stessa cosa, sette lavoratori morti per un'esplosione in una centrale idroelettrica dell’ENEL. E ora, contrariamente a 49 anni fa, delle stragi come questa di Suviana, e quella di Brandizzo (Ferrovie dello Stato) sono provocate da quelle che a mio parere sono delle forme legalizzate di caporalato, in questo caso di Stato, ma diffusissimo anche nel privato, come altro modo definirle quando senti che a Suviana (come a Brandizzo) c'è un caposquadra, ex dipendente ENEL, che dirige dei lavoratori di ditte esterne. La maggioranza dei morti e delle stragi (come anche quella all'Esselunga di Firenze) sono provocate dagli appalti e subappalti, lavoratori per la stragrande maggioranza precari e ricattabili. Siamo con i 9 morti di oggi, a contare 291 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati per giorno, mese e anno, per identità, età (professione anche se in nero), nazionalità e cenni sulle tragedie, con i morti sulle strade e in itinere arriviamo a 366 complessivi. Il numero esponenziale di morti è soprattutto dovuto al precariato a al nuovo caporalato, scaricato su questi poveri lavoratori tutte le iniquità del sistema lavoro. Un Amen non si nega a nessuno.
Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro. http://
lunedì 8 aprile 2024
UNA DOMENICA DOVE IL SANGUE DI CHI LAVORA E' DIVENTATO UN FIUME: BEN 7 I MORTI. giovedì 11 aprile sarò alla Flobert di Sant'anastasia di Napoli per ricordare la strage nella quale morirono 12 lavoratori: era il 1975 Cosa è cambiato da allora? Niente, le stragi si ripetono ora per ben due tre volte ogni anno, ricordiamo le ultime a Brandizzo, alla Esselunga di Firenze, della famiglia Colle dove morì poco tempo fa l'intera famiglia di 3 persone, il padre e i figli che assemblavano fuochi d'artificio in casa e senza le protezioni adeguate
Si ieri un fiume di sangue versato: i due carabinieri ventenni morti nel salernitano, due provocati dal trattore, uno in edilizia travolto da un mini escavatore, due in infortuni domestici e potatura alberi. Ma nessuno di questi è assicurato a INAIL, e quindi spariscono dalle statistiche, con metà dei morti ci fanno pure delle classifiche, danno colori alle Regioni e Province, ma non fanno nessun monitoraggio ma ci mangaiano abbodantemente sopra e creano solo confusione utile solo al loro tornaconto. Nei primi due mesi del 2024 INAIL ha diffuso 119 morti e lo fa anche chi elabora questi numeri, L'Osservatorio Indipendente di Bologna (che non ci guadagna niente su i morti) ne ha registrati per giorno, mese e anno (da 17) provincia e regione dell'evento, identità della vittima, età professione, nazionalità e cenni sulla tragedia. Speculare anche su queste tragedie è davvero troppo. Ecco le province con più morti sui luoghi di lavoro (senza itinere)a questa mattina, ancora Brescia con 10 morti, Firenze 9, Napoli 8, Salerno, Trento e Palermo 7, sui luoghi di lavoro. Giovedì sarò a Sant'anastasia di Napoli per ricordare i giovani 12 lavoratori morti alla Flobert per un'esplosione, ma da allora nulla è cambiato. Carlo Soricelli
domenica 7 aprile 2024
Venerdì e sabato sono state giornate molto intense: venerdì alla lamborghini con diverse assemblee e sabato per la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe della guerra
Molto toccanti le assemblee sui morti sul lavoro alle assemblee di Lamborghini organizzata dalla CGIL in preparazione dello sciopero dell'11 aprile. Tutti molto commossi quando mamma Monica ha parlato della tragedia che l'ha colpita, perdere un figlio non è naturale per una madre, soprattutto poi se muore per infortunio sul lavoro a 23 anni, si sono tutti commossi i lavoratori e si sono tutti alzati in piedi per applaudirla quando ha finito di parlare, si sono anche commossi quando ho parlato della farfalla bianca trovata per terra un minuto dopo aver parlato con Ciro Liguoro, unico soparvvisuto della strage della Flobert di sant'Anastasia di Napoli, stavamo parlando su come poter inserire sulla mia opera "muro delle farfalle bianche" i poveri 12 giovani morti l'11 aprile del 1975 sul muro. Poi ieri cv'è stata la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe a Casalecchio di Reno. Mamma Monica ha messa sopra al dipinto una farfalla bioanca, simbolo di purezza e immortalità; allora la guerra 1940/45 ora la anche la guerra del lavoro, oltre occiamente quelle in Ucraina e P
alesitina
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
Il
primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra
tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non
dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL
Attivo
dal 1° gennaio 2008
Una
voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie
Morti sul lavoro nel 2024 al 7aprile
Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in
272 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 345 se si
aggiungono i morti in itinere e sulle strade
L’unico osservatorio
che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e
i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati
dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri
ambiti lavorativi.
Per noi chiunque muore
mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro
Nel 2023 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non
l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti
complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di
lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in
itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni
di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad
alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023
con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione
o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che
in diversi copiano.
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO
NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle
autostrade regionali, tra parentesi i
morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e
regioni dove c’è stata la tragedia
LOMBARDIA 28 (42) Milano
4, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 2 Lecco 1
Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2
Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 24 (29) Napoli 8, Avellino 4 Benevento , Caserta 6 Salerno 5 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa 4 Pistoia
Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 22 (28) Bologna 5 Rimini 1 Ferrara
3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza SICILIA 19 (25) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 3 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1
Trapani 2 VENETO
18 (25) Venezia
3 Belluno 1 Padova Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6
Trento 7 PIEMONTE 13 (17) Torino 5 Alessandria 1 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella
Cuneo 2 Novara 2
Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO
15 (24) Roma 6
Viterbo 2 Frosinone 4 Latina 1 Rieti PUGLIA 17
(24)
Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 3 Taranto 1 SARDEGNA
9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO
13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE
8 (10) Ancona 2 Macerata 4 Fermo 1
Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone
3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova
1 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 5 Catanzaro
1 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 1
Vibo Valentia BASILICATA 4 (6) Potenza
3 Matera 1
Molise 2 (3) Campobasso 2 Isernia VALLE
D’AOSTA 1
I morti sulle strade. I
morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio
mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti
in autostrada avvenuti nella Regione
Curatore Carlo Soricelli,
metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor
29 gli schiacciati dal trattore
27 morti gli autotrasportatori,
altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti
di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la
sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono
provocati da stanchezza e malori alla guida
39 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e,
agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e
malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo
e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi
Strage di lavoratori anziani; dai 61
anni in su sono 137 su 265 il 51% di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande
maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno
perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola,
agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le
magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di
questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si
rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è
diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur
di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono
lavorando.
Tantissime le donne che muoiono lavorando,
soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in
percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il
lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e
suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura
per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della
natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in
entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello
Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso,
altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli
ormai sono una minoranza.
Gli stranieri sotto i 60 anni sono
già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni,
albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia
38 i morti in infortuni domestici
tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni)
14 i taglialegna morti travolti
dall’albero che tagliavano gli alberi
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.