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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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lunedì 29 aprile 2024

I morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno al 29 aprile del 2024/2023/2008 anno di apertura dell'Osservatorio

Se si contano tutti e non solo gli assicurati a INAIL i morti sul lavoro quest'anno hanno avuto un'impennata pazzesca come potete vedere dal grafico. C'è che c'è chi si diverte a dare colori alle Regioni e Province con indici occupazionali, quando a morire sono quasi per il 50% non assicurati a INAIL, ma altri istituti e in nero, come i 41 agricoltori già schiacciati anche quest'anno, dopo i 167 del 2023 e degli oltre 2600 dal 2008 anno di apertura dell'Osservatorio. La mia grande opera "Muro delle farfalle bianche" sarà esposta in Piazza Maggiore a Bologna il 1° Maggio, se venite portate un fiore per omaggiare i 300 lavoratori con le foto, rappresentativi degli oltre 20000 morti in 17 anni di monitoraggio dell'Osservatorio. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

Guerra del lavoro e muro delle farfalle bianche che sarà esposto il 1° maggio in Piazza Maggore a Bologna, chiedo a chi partecipa alla manifestazione di portare un fiore ai 300 lavoratori e lavoratrici con le foto in rappresentanza degli oltre 20000 morti sul lavoro nei 17 anni di monitoraggio dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

dall'inzio dell'anno a oggi 29 aprile sono morti 475 lavoratori conmpreSo itinere di questi 340 sui luoghi di lavoro, tutti registrati dall'Osservatorio

giovedì 25 aprile 2024

Guerra del lavoro la nuova Resistenza

Noi Partigiani del lavoro. Basta stragi giornaliere anche ieri 5 morti. una guerra combattuta contro i lavoratori.

martedì 23 aprile 2024

Tra i 10 morti morti sui luoghi di lavoro quelli che hanno meno di 25 anni sono 5 su 10, altri 4 di questi hanno dai 63 anni in su. Un imprenditore dà dei deficienti a quelli che si fanno male sul lavoro, in specialmodo quelli delle cave

Una strage di giovani e vecchi sul lavoro, tutti vittime del sistema che la politica ha creato in questi ultimi 20 anni anni a spese di chi lavoro: tutti complici, senza distinzione partitica aver reso il lavoro un inferno. Davvero raccapricciante vedere la composizione dei morti sul lavoro in questi ultimi 4 giorni: 5 di questi hanno 25, 23, 22, 22, 22 quattro dei dici hanno 76, 64, 64,63 solo uno ha 57 anni . Poi vedi che un imprenditore scrive che quelli che si fanno male si fanno male (aggiungo io e che muoiono) nelle cave sono dei deficienti. La dice lunga su cosa pensano queste belle persone

domenica 21 aprile 2024

Ecco chi sono gli altri sei morti sui Luoghi di lavoro (senza itinere) morti tra venerdì e sabato

Ecco chi sono gli altri sei morti sui Luoghi di lavoro (senza itinere) morti tra venerdì e sabato Il triste elenco si alluna di altri sei morti (8 se si considera l'itinere) ecco chi sono le vittime di questa strage che ha raggiunto picchi mai visti prima. Muoiono altri due 23enni, uno in modo atroce a Milano dove un egiziano è caduto nel compattatore di rifiuti riducendosi praticamente in poltiglia, l'altro giovane nel senese dove c'è l'ennesima vittima di lavoratore in appalto, che è arrivato anche nelle autofficine, così diventano più vulnerabili e sempre sotto la spada di Damocle del licenziamento, una pratica quella della nuova forma di caporalato che utilizza anche lo Stato, come si è evidenziato nelle strage di Suviana (ENEL) e Brandizzo (ferrovie dello Stato) il povero giovane Manuel Cavanna è morto colpito da un tubo, partito non si sa da dove. La cronaca è già passata ad altro. Perdono la vita in incidenti sulle autostrade due autotrasportatori: uno sull'A1 nei pressi di San Vittore, l'altro sullìA20 in Sicilia, le altre due vittime sono due agricoltori schiacciati dal trattore: in provincia di Trento è morto Antonio Zulian di 64 anni, mentre in quella di Torino, la vittima è addirittura Enrico Bueni (nella foto) un ex Senatore della Repubblica che è precipitato in un burrone col trattore. Gli agricoltori schiacciati dal trattore sono già 39 quest'anno, ma nessuno ne parla, sia i ministri dell'agricoltura che si sono succeduti in questi 17 anni, ora tocca a Lollobrigida, sia al governo che alle opposizioni poco interessa la vita di questi poveri lavoratori: nel 2023 ne sono morti in questo modo atroce 167 e da quando ho aperto l'osservatorio in questi 17 anni ne ho registrati oltre 2600 caduti in questo modo orribile. Ministro Lollobrigida, se ne occupi sono di sua competenza; come dovrebbero essere per Meloni, Salvini, Schlein, Fratoianni, ecc. Come dovrebbero interessarsene le commissioni della Camera e del Senato. Quella della Camera presieduta dall'Onorevole Gribaudo che mai si è degnata di rispondere alle mie mail: eppure mi occupo di queste tragedie da "solo" 17 anni, e confrontarsi con la società civile per questi professionisti della politica è disdicente, incalzare il Ministro Lollobrigida su questa strage nella strage no' Onorevole Gribaudo, il sangue degli agricoltori impregna i campi italiani, ma questo sangue non si vede, . Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

venerdì 19 aprile 2024

Anche ieri 7 morti sul lavoro. cinque sui luoghi di lavoro, due in itinere

Non so come ringraziare Natalia Aspesi, una giornalista di oltre 90 anni che pubblica e commenta sempre i miei report sulla strage di lavoratori; superati abbondantemente i 400 morti complessivi, di questi 316 sui luoghi di lavoro, gli altri per le strade. In apertura dell'Osservatorio ho messo la grande opera il "Muro delle farfalle bianche" con le foto di oltre 300 lavoratori e lavoratrici morti recentemente, con le ultime stragi, compresa quella di Suviana: guardando i loro volti (non numeri) che ti guardano e spesso sorridono ti rendi conto di cosa succede in una famiglia che perde un proprio caro in questo modo orrendo, l'atroce sofferenza l'ho vista in questi 17 anni di monitooraggio, con tanti famigliari di morti sul lavoro sono in contatto, ho voluto con questa grade opera far comprendere agli italiani e soprattutto alla nostra classe dirigente, che il loro impegno è insufficiente; che molti di loro mi hanno considerato un nemico, solo perchè sbattevo sulle loro facce un numero di morti ben maggiore di quelo diffuso da INAIL che non fa nessun monitoraggio dei morti chwe non dice mai che quelli che diffonde sono solo "i suoi morti" che oltre il 40% sono in altre categorie e in nero in senso lato. Sarà un'opera che commuoverà chi la vedrà, sono tra l'altro solo una piccola parte di quelli che ho monitorato e di quelli che ho le fotografie. Nel grande muro ci sono anche i morti di Sant'Anastasia di Napoli di 49 anni, li ho voluto inserire perchè dobbiamo conservare la loro memoria: erano 12 giovani operai, alla loro commemorazione ero lì e vedere che dopo ancora 49 anni i famigliari rimasti piangono ancora la loro morte fa comprendere cosa succede in una famiglia perdere un proprio caro che cercava solo di guadagnarsi uno stipendio per vivere. Carlo Soricelli

lunedì 15 aprile 2024

Arriviamo a contare a questa mattina 380 morti comprensivi di itinere, 302 di questi sui luoghi di lavoro

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 15 aprile Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 302 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 380 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi. Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano. Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano. MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 30 (46) Milano 5, Bergamo 2 Brescia 10 Como 1 Cremona 3 Lecco 1 Lodi Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 28 (37 ) Napoli 8, Avellino 4 Benevento , Caserta 8 Salerno 7 TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎ 4 Pistoia Siena 1 Prato 3 EMILIA ROMAGNA 30 (37 ) Bologna 12 Rimini 1 Ferrara 3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna Reggio Emilia 3 Piacenza 1 SICILIA 20 (26) Palermo 7 Agrigento Caltanissetta 1 Catania 3 Enna Messina 4 Ragusa Siracusa 1 Trapani‎ 3 VENETO 20 (25) Venezia 3 Belluno 1 Padova‎ 2 Rovigo 1 Treviso 4 Verona 5 Vicenza 4 TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19) Bolzano 6 Trento 7 PIEMONTE 14 (18) Torino 5 Alessandria 2 (+1 cantiere autostradale) Asti 1 Biella Cuneo 2 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli 1 LAZIO 16 (25) Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 5 Latina 1 Rieti PUGLIA 18 (24) Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3 Lecce 3 Taranto 2 SARDEGNA 10 (14) Cagliari 3 Sud Sardegna 1 Nuoro1 Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3 Chieti 4 Pescara Teramo 2 Ascoli Piceno 2 MARCHE 8 (10) Ancona 2 Macerata 4 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 6 (8) Genova 2 Imperia 2 La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7) Perugia 5 Terni CALABRIA 7 Catanzaro 1 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 2 Vibo Valentia 1 BASILICATA 5 (8) Potenza 4 Matera 1 Molise 3 (4) Campobasso 2 Isernia1 VALLE D’AOSTA 2 I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor 36 gli schiacciati dal trattore 27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida 40 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 146 su 283 di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando. Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza. Gli stranieri sotto i 63 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia 42 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni) 16 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi

giovedì 11 aprile 2024

Sono a Sant'aAnastasia di Napoli per la commemorazione della strage della Flobert dove morirono 12 lavoratori alla Flobert. Vorrei essere oggi anche in Piazza Maggiore a Bologna per la strage di Suviana. Oggi la situazione è addirittura peggiorata. Ferrovie dello Stato (Brandizzo) e Enel coinvolte nelle due ultime stragi. Nella strage Esselunga lavoratori morti in nero

La follia del subappalto; Sicilia Veneto, Toscana, Puglia, Piemonte ecc i lavoratori morti a Suviana. Enel e Ferrovie dello Stato Brandizzo) responsabili. E io sono qui a Sant'Anastasia di Napoli, invitato dal Prof. Ciro Liguoro, per commemorare oggi 11 Aprile la strage della Flobert dell11'Aprile del 1975. Cosa è cambiato da allora? Le stragi ora coinvolgono anche lo Stato. Vorrei sdoppiarmi ed essere oggi in Piazza a Bologna per lo sciopero

mercoledì 10 aprile 2024

Parto con la morte nel cuore per Sant'Anastasia di Napoli a commemorare la strage della Flobert dell'11 aprile 1975: ma ieri a Suviana di Bologna una strage di lavoratori come allora. Il precariato e il caporalato uccide oggi più di allora

 Domani mattina parto per andare al 49esimo anniversario, invitato da Ciro Liguoro unico sopravvissuto della strage di Sant'Anastasia dell'11 aprile 1975, dove morirono 12 giovani lavoratori. E proprio oggi, a Suviana in provincia di Bologna è capitata la stessa cosa, sette lavoratori morti per un'esplosione in una centrale idroelettrica dell’ENEL. E ora, contrariamente a 49 anni fa, delle stragi come questa di Suviana, e quella di Brandizzo (Ferrovie dello Stato) sono provocate da quelle che a mio parere sono delle forme legalizzate di caporalato, in questo caso di Stato, ma diffusissimo anche nel privato, come altro modo definirle quando senti che a Suviana (come a Brandizzo) c'è un caposquadra, ex dipendente ENEL, che dirige dei lavoratori di ditte esterne. La maggioranza dei morti e delle stragi (come anche quella all'Esselunga di Firenze) sono provocate dagli appalti e subappalti, lavoratori per la stragrande maggioranza precari e ricattabili. Siamo con i 9 morti di oggi,  a contare 291 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati per giorno, mese e anno, per identità, età (professione anche se in nero),  nazionalità e cenni sulle tragedie, con i morti sulle strade e in itinere arriviamo a 366 complessivi. Il numero esponenziale di morti è soprattutto dovuto al precariato a al nuovo caporalato, scaricato su questi poveri lavoratori tutte le iniquità del sistema lavoro. Un Amen non si nega a nessuno.

 Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it


lunedì 8 aprile 2024

UNA DOMENICA DOVE IL SANGUE DI CHI LAVORA E' DIVENTATO UN FIUME: BEN 7 I MORTI. giovedì 11 aprile sarò alla Flobert di Sant'anastasia di Napoli per ricordare la strage  nella quale morirono 12 lavoratori: era il 1975 Cosa è cambiato da allora? Niente, le stragi si ripetono ora per ben due tre volte ogni anno, ricordiamo le ultime a Brandizzo, alla Esselunga di Firenze, della famiglia Colle dove morì poco tempo fa l'intera famiglia di 3 persone, il padre e i figli che assemblavano fuochi d'artificio in casa e senza le protezioni adeguate

 


Si ieri un fiume di sangue versato: i due carabinieri ventenni morti nel salernitano, due provocati dal trattore, uno in edilizia travolto da un mini escavatore, due in infortuni domestici e potatura alberi. Ma nessuno di questi è assicurato a INAIL, e quindi spariscono dalle statistiche, con metà dei morti ci fanno pure delle classifiche, danno colori alle Regioni e Province, ma non fanno nessun monitoraggio ma ci mangaiano abbodantemente sopra e creano solo confusione utile solo al loro tornaconto. Nei primi due mesi del 2024 INAIL ha diffuso 119 morti e lo fa anche chi elabora questi numeri, L'Osservatorio Indipendente di Bologna (che non ci guadagna niente su i morti) ne ha registrati per giorno, mese e anno (da 17) provincia e regione dell'evento, identità della vittima, età professione, nazionalità e cenni sulla tragedia. Speculare anche su queste tragedie è davvero troppo. Ecco le province con più morti sui luoghi di lavoro (senza itinere)a questa mattina, ancora Brescia con 10 morti, Firenze 9, Napoli 8,  Salerno, Trento  e Palermo 7, sui luoghi di lavoro. Giovedì sarò a Sant'anastasia di Napoli per ricordare i giovani 12 lavoratori morti alla Flobert per un'esplosione, ma da allora nulla è cambiato.  Carlo Soricelli

domenica 7 aprile 2024

Venerdì e sabato sono state giornate molto intense: venerdì alla lamborghini con diverse assemblee e sabato per la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe della guerra

 

Molto toccanti le assemblee sui morti sul lavoro alle assemblee di Lamborghini organizzata dalla CGIL in preparazione dello sciopero  dell'11 aprile. Tutti molto commossi quando mamma Monica ha parlato della tragedia che l'ha colpita, perdere un figlio non è naturale per una madre, soprattutto poi se muore per infortunio sul lavoro a 23 anni, si sono tutti commossi i lavoratori e si sono tutti alzati in piedi per applaudirla quando ha finito di parlare, si sono anche commossi quando ho parlato della farfalla bianca trovata per terra un minuto dopo aver parlato con Ciro Liguoro, unico soparvvisuto della strage della Flobert di sant'Anastasia di Napoli, stavamo parlando su come poter inserire sulla mia opera "muro delle farfalle bianche" i poveri 12 giovani morti l'11 aprile del 1975 sul muro. Poi ieri cv'è stata la collocazione delle opere contro la guerra nel Rifugio antibombe a Casalecchio di Reno. Mamma Monica ha messa sopra al dipinto una farfalla bioanca, simbolo di purezza e immortalità; allora la guerra 1940/45 ora la anche la guerra del lavoro, oltre occiamente quelle in Ucraina e P




alesitina

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL

Attivo dal 1° gennaio 2008

Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie

Morti sul lavoro nel 2024 al 7aprile

Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 272 per infortuni sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 345 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade

 

L’unico osservatorio che monitora da 17 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti lavorativi.

Per noi chiunque muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro

Nel 2023 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1485, 986 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 17 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2023, sono morti complessivamente 21050 lavoratori, di questi 10474 per infortuni sui luoghi di lavoro (tutti registrati in tabelle excel ). ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 30000. Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti che in diversi copiano.

MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ESCLUSO ITINERE. Aggiunti nella Regione i morti sulle autostrade  regionali, tra parentesi i morti nelle Regioni compresivi di itinere. N.B  i morti sono segnalati nelle province e regioni dove c’è stata la tragedia

LOMBARDIA 28 (42)   Milano 4, Bergamo 2  Brescia 10 Como 1 Cremona 2  Lecco 1  Lodi  Mantova 2 Monza Brianza 2 Pavia 2 Sondrio 1 Varese 2 CAMPANIA 24 (29) Napoli 8, Avellino 4  Benevento , Caserta 6 Salerno 5  TOSCANA 23 (30) Firenze 9 Arezzo 2Grosseto  Livorno, Lucca 1, Massa Carrara 1 Pisa‎  4 Pistoia  Siena 1 Prato 3  EMILIA ROMAGNA 22 (28)  Bologna 5  Rimini 1   Ferrara  3 Forlì Cesena 3 Modena 3 Parma 3 Ravenna  Reggio Emilia 3  Piacenza    SICILIA 19 (25) Palermo 7 Agrigento  Caltanissetta 1  Catania 3 Enna Messina 4 Ragusa  Siracusa 1  Trapani‎ 2 VENETO 18 (25) Venezia 3 Belluno 1  Padova‎  Rovigo 1 Treviso 4  Verona 5 Vicenza 4  TRENTINO ALTO ADIGE 14 (19)    Bolzano 6  Trento 7    PIEMONTE 13 (17) Torino  5 Alessandria 1 (+1 cantiere autostradale)  Asti 1 Biella  Cuneo 2  Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola  Vercelli 1 LAZIO 15 (24)  Roma 6 Viterbo 2 Frosinone 4  Latina 1  Rieti PUGLIA 17  (24)  Bari 5, BAT 2 Brindisi 3 Foggia 3  Lecce 3 Taranto 1 SARDEGNA 9 (13) Cagliari 2 Sud Sardegna 1 Nuoro1  Oristano 1 Sassari 4 ABRUZZO 13 (16) L'Aquila 3  Chieti 4 Pescara  Teramo 2  Ascoli Piceno 2 MARCHE 8 (10) Ancona 2 Macerata 4 Fermo 1 Pesaro-Urbino 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 6 (8) Pordenone 3 Triste 1 Udine 1 Gorizia LIGURIA 5 (6) Genova 1  Imperia 2  La Spezia Savona 1 UMBRIA 5 (7)  Perugia 5 Terni      CALABRIA 5 Catanzaro 1 Cosenza 3 Crotone Reggio Calabria 1  Vibo Valentia  BASILICATA 4 (6)  Potenza 3  Matera 1  Molise 2 (3) Campobasso 2 Isernia  VALLE D’AOSTA  1

 

I morti sulle strade. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza. Nelle province non sono segnati i morti in autostrada avvenuti nella Regione

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni 

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

29 gli schiacciati dal trattore

27 morti gli autotrasportatori, altrettanti morti tra gli automobilisti (molti lavorano sulle strade essendo Agenti di Commercio) e i passeggeri (non inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida

39 gli operai/e, morti di fatica impiegati/e, agricoltori/e, braccianti, autotrasportatori ecc. morti per fatica e malori sui luoghi di lavoro: nel 2023 a luglio e agosto una strage per il caldo e per le condizioni in cui lavoravano soprattutto nei cantieri e sui campi

Strage di lavoratori anziani; dai 61 anni in su sono 137 su 265 il 51% di tutti i morti sul lavoro, ma la stragrande maggioranza di questi non sono assicurati a INAIL sono edile che spesso hanno perso il lavoro in tarda età e che non trovano più un lavoro in regola, agricoltori schiacciati dal trattore che spesso continuano a lavorare per le magre pensioni e per non vedere andare in malora il l loro campi, molti di questi sono anche precari che lavorano in aziende in appalto e che se si rifiutano di svolgere un lavoro pericoloso sono licenziati, ma il precariato è diventata un’autentica piaga, quando le aziende strutturate chiudono, molti pur di lavorare accettano lavori capestro, tanti anche i giovani che muoiono lavorando.

Tantissime le donne che muoiono lavorando, soprattutto in itinere: muoiono sulle strade molto più degli uomini in percentuale. per il doppio e il triplo lavoro, per la fretta di conciliare il lavoro con la famiglia e i lavori domestici, a volte anche genitori e nonni e suoceri. Occorre rivedere assolutamente il panorama lavorato fatto su misura per gli uomini e con una normativa che ha già un secolo: il crollo della natalità è dovuto anche a questo fattore: occorre flessibilità degli orari in entrata e in uscita, di favorire nelle assunzioni, soprattutto quelle dello Stato, donne con un carico famigliare, e anche orari ridotti in questo caso, altrimenti in meno di 50 anni gli italiani si estingueranno i 40enni con figli ormai sono una minoranza.

 

Gli stranieri sotto i 60 anni sono già un terzo di tutti i morti sui luoghi di lavoro le nazionalità di romeni, albanesi e marocchini quelli con più morti, soprattutto in edilizia

38 i morti in infortuni domestici tra questi 3 bambini (ovviamente non inseriti tra i morti per infortuni)

14 i taglialegna morti travolti dall’albero che tagliavano gli alberi


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?