martedì 29 aprile 2025

1° maggio: strage di lavoratori "hanno la faccia come il culo, piangono e fottono"

In prima fila a strapparsi le vesti per le morti sul lavoro sono quelli che ci guadagnano e speculano su queste tragedie. Piangenti davanti a giornali e tv compiacenti, che evitano di fare domande scomodo del tipo "ma c'è chi dice e scrive da anni che i morti sono molti di più, che ha da dire a proposito?". Di nascosto si sfregano le mani per ogni morto in più, che vuol dire guadagno. E’ una rete, un lobby molto ricca e articolata, è per questo che quelli come me cercano di emarginare e mettere in un angolo spacciandomi per un ”dilettante allo sbaraglio” ma unico in Italia registro i morti sul lavoro da 18 anni per giorno mese e anno, identità della vittima, età, professione (anche i morti in nero e di altre assicurazioni diverse da INAIL) e cenni sulla tragedia, quasi 20000 i morti sui Luoghi di lavoro (no itinere) registrati in tabelle excel, e questo mentre loro “piangono e fottono”. La differenza tra me e “loro” e che io ci metto un lavoro volontario, fatto di sacrifici, per le tante ore al giorno passate a monitorare e registrare i morti, mettendoci anche soldi di mio con la mia pensione di metalmeccanico, mentre loro “la lobby” miliardaria con il loro potere economico, politico e mediatico non fa niente di concreto per queste tragedie che con un po' di interesse "vero" si potrebbero dimezzare in poco tempo. E perché questo boicottaggio? Semplicemente perché non sono in grado giustificare i soldi sottratti dalle buste paga dei lavoratori, con i morti in costante aumento in questi 18 anni di monitoraggio. A questa mattina dall'inizio dell'anno siamo a oltre 400 morti complessivi e di questi 315 sui luoghi di lavoro, tutti registrati. Un cambiamento? Con i lavoratori che tornano protagonisti votando 5 SI ai Referendum. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

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