Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
Superati ieri 19 giugno i 700 morti complessivi nel 2025 Questo se si contano tutti i lavoratori, non solo quelli coperti da INAIL.Le cause politiche e normative dell'aumento • Jobs Act: dall’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (2015), l’aumento dei morti sul lavoro è stato del 43%. +15% con la Legge Salvini degli appalti a cascata del 2023 •
mercoledì 30 aprile 2025
lettera al Presidente Mattarella: Primo Maggio. Morti sul lavoro non c’è solo indifferenza Caro Presidente Mattarella ma “Chiagnano e fottono”
Primo Maggio. Morti sul lavoro non c’è solo indifferenza Caro Presidente Mattarella ma “Chiagnano e fottono”
In prima fila a strapparti le vesti per le morti sul lavoro sono quelli che ci guadagnano e speculano su queste tragedie. Piangenti davanti a giornali e tv compiacenti, e di nascosto che si sfregano le mani ad ogni morto in più. E’ una rete e un lobby molto ricca e articolata quella Sicurezza, è per questo che quelli come me cercano di emarginare e mettere in un angolo spacciandomi un ”dilettante allo sbaraglio” ma registro i morti sul lavoro da 18 anni per giorno mese e anno, identità della vittima, età, professione (anche i morti in nero e di altre assicurazioni diverse da INAIL) e cenni sulla tragedia, quasi 20000 i morti sui Luoghi di lavoro registrati in tabelle excel, e questo mentre loro “piangono e fottono”. La differenza tra me e “loro” e che io ci metto un lavoro volontario, fatto di sacrifici, per le tante ore al giorno passate a monitorare e registrare i morti, mettendoci anche soldi di mio, mentre loro “la lobby” miliardaria con il loro potere economico, politico e mediatico non fa niente di concreto per queste tragedie che con un po' di interesse vero si potrebbero dimezzare in poco tempo. E perché questo boicottaggio? Semplicemente perché non sono in grado giustificare i soldi detratti sulle buste paga dei lavoratori, con i morti in costante aumento in questi 18 anni di monitoraggio.
Re+B1:D24gioni morti luoghi lavoro morti x numero di abitanti dalla peggiore
umbria 10 83773
basilicata 6 88833
abruzzo 17 90710
trentino alto adige 9 120219
val d'aosta 1 122000
liguria 11 137180
toscana 24 153644
puglia 25 155500
veneto 30 161266
sicilia 28 171500
emilia romagna 25 177166
lombardia 46 216305
calabria 8 229687
campania 24 232000
marche 7 246000
piemonte 17 249410
sardegna 7 261000
molise 1 289000
friuli venezia giulia 4 298000
lazio 13 438996
totali italia sui luoghi di lavoro 313
estero 3
con itinere 415
martedì 29 aprile 2025
1° maggio: strage di lavoratori "hanno la faccia come il culo, piangono e fottono"
In prima fila a strapparsi le vesti per le morti sul lavoro sono quelli che ci guadagnano e speculano su queste tragedie. Piangenti davanti a giornali e tv compiacenti, che evitano di fare domande scomodo del tipo "ma c'è chi dice e scrive da anni che i morti sono molti di più, che ha da dire a proposito?". Di nascosto si sfregano le mani per ogni morto in più, che vuol dire guadagno. E’ una rete, un lobby molto ricca e articolata, è per questo che quelli come me cercano di emarginare e mettere in un angolo spacciandomi per un ”dilettante allo sbaraglio” ma unico in Italia registro i morti sul lavoro da 18 anni per giorno mese e anno, identità della vittima, età, professione (anche i morti in nero e di altre assicurazioni diverse da INAIL) e cenni sulla tragedia, quasi 20000 i morti sui Luoghi di lavoro (no itinere) registrati in tabelle excel, e questo mentre loro “piangono e fottono”. La differenza tra me e “loro” e che io ci metto un lavoro volontario, fatto di sacrifici, per le tante ore al giorno passate a monitorare e registrare i morti, mettendoci anche soldi di mio con la mia pensione di metalmeccanico, mentre loro “la lobby” miliardaria con il loro potere economico, politico e mediatico non fa niente di concreto per queste tragedie che con un po' di interesse "vero" si potrebbero dimezzare in poco tempo. E perché questo boicottaggio? Semplicemente perché non sono in grado giustificare i soldi sottratti dalle buste paga dei lavoratori, con i morti in costante aumento in questi 18 anni di monitoraggio. A questa mattina dall'inizio dell'anno siamo a oltre 400 morti complessivi e di questi 315 sui luoghi di lavoro, tutti registrati. Un cambiamento? Con i lavoratori che tornano protagonisti votando 5 SI ai Referendum. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
sabato 26 aprile 2025
Caro Francesco il tuo viaggio di ritorno a Casa è stato brevissimo e il Padre ti ha accolto a braccia aperte. Ti abbiamo amato e sei stato punto di riferimento, un Faro per i tanti come me che non avevano più speranze in questi anni dominati dalla ferocia, dal qualunquismo, dall'esteriorità e dall'egoismo: ci hai fatto comprendere che la bontà, l'amore, il rispetto per i più deboli e per la giustizia sociale è possibile. Avevo capito che qualcosa di importante doveva accadere, quando, in un'importante Chiesa di Bologna la sera dell'11 aprile in una serata dedicata ai morti sul lavoro, dove si ricordavano con il Requiem di Verdi, nel mio quadro "morti bianche" esposto in Chiesa per l' occasione si scardinava la cornice e l'opera cadeva terra. Sapevo che qualche significato particolare l'aveva questa cosa "strana" mai accaduta, e proprio nella Chiesa dei Servi di Maria: raccontava la tua dipartita dalla vita terrena. Quando abbiamo saputo della tua morte stavo dipingendo un paesaggio pranico molto bello, la natura vista dal punto dell'energia invisibile che ci circonda: una natura che hai sempre cercato di proteggere denunciando la violenza su di essa di noi umani. Allora ti ho inserito nell'opera: cammini sempre più piccolo per poi andare in Cielo. Grazie Papà Bergoglio e prega per noi, ne abbiamo bisogno. Carlo soricelli curatore dell'osservatorio di Bologna morti sul lavoro
giovedì 24 aprile 2025
anche ieri 4 morti sul lavoro dal sud al nord del Paese:Lombardia, Puglia e Sicilia
25 aprile 2025 ricordiamo i partigiani che allora sacrificarono la loro vita nella guerra di Liberazione, ricordiamo oggi i caduti della guerra del lavoro, come il 23enne Mattia Battistetti morto per infortunio sul lavoro a soli 23 anni. Lo ricordo così in questo dipinto, con grandi ali bianche simbolo di purezza che ho fatto in questi giorni che donerò alla famiglia di Mattia il 1° Maggio Festa dei lavoratori
giovedì 17 aprile 2025
Karoshi, la morte per troppo lavoro, gli italiani muoiono per troppo lavoro come i giapponesi
Karoshi,è il termine giapponese per indicare i lavoratori che muoiono per troppo lavoro, succede molto anche in Italia e quest'anno è diventata un'epidemia: succede massicciamente nell'autotrasporto, in tanti hanno malori mentre guidano e muoiono poi per incidenti: escono dalle strade, cadono nei burroni, si scontrano con altri bisonti della strade, e spesso coinvolgono altri mezz e automobilisti, sono già 55 gli autotrasportatori morti quest'anno, un'autentica strage. Io ho paura quando li vedo nel retrovisore o davanti, o che per la fretta sorpassano altri mezzi come quello cghe guidano. ma muoiono di Karoshi in tanti in altre categorie, anche artigiani, padroncini, operai ecc. Siamo gli ultimi in Europa e non solo (anche OCSE) in salari e Sicurezza.m % SI ai Referendum dell'8 di giugno
lunedì 14 aprile 2025
Cinque sì ai Referendum che personalmente chiedevo dal 2015, basta guardare i miei post di allora, in questa mail i motivi. Di carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro
Quando Renzi introdusse il Jobs act nel 2015 erano già otto anni che monitoravo i morti sul lavoro e vedevo nelle tabelle excel dove registravo dove c'erano più morti:per giorno, mese e anno, l'identità della vittima, l'età, la professione (anche in nero) e nazionalità. Oltre al nero morivano e muoiono numerosissimi nelle piccole e piccolissime aziende senza sindacati e senza Articolo 18 che Renzi aboliva per i nuovi assunti nel settore privato: la raccolta dati parlava chiaro, era lì che c'era la stragrande maggioranza dei morti per infortuni. abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavori, quello che recitava "no ai licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo". Chi poteva più rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi se potevano licenziarti senza motivo e darti se il licenziamento era ingiusto una manciata di euro? Ma l'abolizione dell'articolo 18 aveva anche un altro scopo, demolire la rappresentanza sindacale dei sindacati più combattivi e favorire quelli più accomodanti. Da allora come potete vedere dal grafico c'è stata un'impennata dei morti sul lavoro. Occorre ricordare che l'abolizione dell'articolo 18 riguarda solo il settore privato, per il Settore Pubblico tutto rimane come prima, ma se non passano i Referendum, anche loro possono subire la stessa sorte. E allora cosa fanno anche le grandi aziende del Settore Pubblico visto che non potevano licenziare gli Statali? Cominciarono a utilizzare i lavoratori in appalto, invece di assumerli come dipendenti diretti, così scaricavano su quello che io chiamo Caporalato (anche) di Stato tutti i lavori più pericolosi e a più basso reddito: nuovi schiavi senza più diritti. Ricordo che le ultime recenti stragi di Brandizzo (ferrovia dello Stato), Suviana (Enel) e Calenzano (Eni) sono grandi aziende a partecipazione statale. Poi c'è la strage all'Esselunga di Firenze dove lavoravano ben 49 aziende appaltata. Ma queste aziende che sono capo commesse non hanno nessuna responsabilità se per esempio ci sono morti sul lavoro, o non rispettano anche le più elementari misure di Sicurezza le aziende appaltate, SI. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli e ricattabili. Si alla loro abolizione. Quindi è giusto votare Si anche a questo Referendum dove il Capo Commessa diventa responsabile di tutta la catena del sub appalto. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli e ricattabili anche questo aspetto fa aumentare i morti sul lavoro. Si anche a questo quesito. È anche giusto votare Si e dare la cittadinanza italiana a chi già da 5 anni lavora in regola in Italia, dieci anni sono troppi. Ricordo a tutti che l'anno scorso il 35% dei morti sui luoghi di lavoro, sotto i 60 anni sono stranieri, che fanno i lavori più umili e pericolosi, non possiamo considerarli e farli considerare diversi, e fare diventare questi lavoratori corpi estranei, per poi ritrovarci come nelle periferie francesi, anche in Italia ci sono le prime avvisaglie. Altra cosa se mi chiedete se occorre l'espulsione immediata per chi commette reati gravi: di delinquenti ne abbiamo già troppi tra gli italiani e quindi ci vuole l’espulsione immediata per gli stranieri che commettono reati. Volevo dire a che essendo assunto prima del 2015 e che si sente protetto dall’articolo 18, che oltre alla solidarietà per gli altri lavoratori, difende così anche la sua posizione, tra pochi anni, se i Referendum non passeranno, la maggioranza dei lavoratori non avrà più l’articolo 18, e anche loro saranno meno tutelati e guardati come dei privilegiati, Poi se si hanno figli e nipoti occorre cercare di non farli entrare in una giungla lavorativa. In allegato l’andamento dei morti sui luoghi di lavoro dal 2014, l’anno prima dell’introduzione del Jobs Act e l’impennata dei morti anche dopo l’introduzione degli appalti del Governo Meloni
Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio di Bologna morti sul lavoro attivo dal 1° gennaio 2008, e artista sociale da oltre 50 anni http://cadutisullavoro.blogspot.it
domenica 13 aprile 2025
Nella Basilica dei Servi, una delle più belle Chiese di Bologna c'è stato in Concerto il Requiem di Verdi dedicato ai morti sul lavoro, è stato commovente, hanno voluto che esponessi due mie opere sul tema hanno scelto il "Cristo operaio" dl 1984 e "morti bianche" che tutti conoscete, che apre l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è stato struggende e mi sono sentito onorato per aver esposto queste due opere così importanti in un luogo così importante dal punto di vista storico/artistica
giovedì 10 aprile 2025
Mi è appena giunta la notizia che un operaio è morto questa mattina sulla tangenziale di Bologna, ieri 3 morti (due schiacciati dal trattore) , sono stati 7 il giorno prima
sono qui al computer a registrare i morti, diieri, ma mi è appena giunta la notizia di un morto anche oggi sulla tangenziale di Bologna , UN POVERO APPALTATO è morto alle 5 di mattina mentre stava smontando un cantiere, investito da un furgone, ieri sono morti due agricoltori schiacciati dal trattore dopo un altro del giorno prima (Ministro Lollobrigida?), diventano così 24 dall'inzio dell'anno, il giorno prima i morti sui luoghi di lavoro sono stati 7. Ma voglio dedicare questo post alla povera e bellissima operaia Anila Grishaj uccisa da un robot l'anno scorso, tra poco inizierà il processo
domenica 6 aprile 2025
Le stragi sono dovute a una nuova forma di caporalato, anche di Stato
Mercoledì 9 aprile ci sarà il primo anniversario della strage di Suviana dove 7 lavoratori persero la vita in una centrale dell’ENEL. Mi prende l’angoscia sapere che tre delle ultime stragi sono in grandissime aziende con compartecipazione dello Stato: parliamo di Enel (strage del Brasimone provincia di Bologna), di ENI (Calenzano di Firenze) e di Ferrovie dello Stato (Brandizzo di Torino). Solo all’Esselunga di Firenze la strage fu in un’azienda privata). Quello che caratterizza queste stragi è che quasi tutti i lavoratori morti non sono dipendenti diretti delle aziende ma sono lavoratori in appalto nelle aziende stesse. Come non definire queste nuove forme di lavoro come moderne forme di caporalato, che purtroppo utilizzano anche aziende dello Stato. Una strategia ben chiara: questi lavoratori non possono rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi, pena il licenziamento, hanno salari più bassi e non sono sindacalizzati. Il mondo del lavoro non ha mai avuto una situazione simile dal dopoguerra: sono riusciti a dividere il mondo del lavoro: molti dirigenti, anche sindacali, sono utili idioti che hanno fatto da cavalli di troia per smantellare i diritti dei lavoratori: per la costruzione di un semplice capannone del supermercato Esselunga di Firenze, ci lavoravano ben 47 aziende. Una situazione normale? No sfruttamento allo stato puro. A centinaia muoiono lontano da casa: fuori provincia e regione. E che anche lo Stato si presti a questo è davvero desolante. Tante le leggi liberticide che hanno ridotto il mondo del lavoro in questo stato. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
Ho chiamato questa installazione dove ci sono le foto di 300 lavoratori morti , tra questi anche di queste stragi "Muro delle farfalle bianche": tanti familiari di morti sul lavoro vedono farfalle bianche sulla tomba dei propri cari: simboleggiano in tante culture la purezza e l'immortalità. L'Osservatorio ha registrato a questa mattina del 6 aprile dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni sui luoghi di lavoro 246 lavoratori e 313 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade. Attenzione però, parliamo di un numero di morti ben più grande di quello che diffonde INAIL che monitora solo i suoi assicurati, mentre l’Osservatorio li monitora tutti, anche in nero o che dispongono di un’assicurazione diversa da INAIL
venerdì 4 aprile 2025
Oggi il funerale del povero Felice. riposa in pace, la tua famiglia non ha colpe per la tua morte :è la politica e i ministri che si sono succeduti all'Agricoltura che non hanno mai fatto e detto niente su questa strage
Io vi accuso Ministri siete voi i responsabili della morte di questo povero giovane. Domani i funerali di Felice Laveglia il povero 16enne morto schiacciato dal trattore. Da 17 anni denuncio la strage nella strage che sono gli schiacciati dal trattore, il povero Felice è già il 20esimo quest'anno. nel 2024 sono stati 143. Da quando ho aperto l'Osservatorio il 1° gennaio 2008 sono morti quasi in 3000 schiacciati da questo mezzo terrorizzante e assassino Vi accuso, siete voi ministri dell'Agricoltura che vi siete succeduti al ministero a non aver mai fatto niente seppure informati. Vi ho tempestato di mail ogni mese e ogni anno, vi ho pregati di fare almeno una campagna informativa sulla pericolosità di questo mezzo, ma mai vi siete degnati di rispondere. Poi avete dato incentivi per rinnovare il Parco Trattori ma solo a parole. I campi italiani sono impregnati del sangue degli agricoltori, considerati niente. Che dire? VERGOGNATEVI E ASSUMETEVI LA RESPONSABILITA' di queste morti dovute all'indifferenza o alla connivenza con le lobby agricole. Mi rivolgo al papà di Felice: non si senta in colpa per aver permesso a Felice di guidarlo: nessuno le aveva detto che 19 prima di lui erano già morti quest'anno. Se decide di citare in giudizio il Ministero dell'Agricoltura e del Lavoro io sarò al suo fianco.
mercoledì 2 aprile 2025
oggi i funerali di Paolo Cervini (nella foto)
dopo i tre funerali di ieri, oggi ci sarà il funerale del gommista Paolo Cervini morto il 30 marzo, mentre smontava un pneumatico è stato colpito da un oggetto metallico morto dopo 4 giorni di agoniadopo 4 giorni di agonia
martedì 1 aprile 2025
a marzo sono morti 96 lavoratori sui luoghi di lavoro, che diventano oltre 120 con l'itinere, 5 i morti del 31 marzo. Nelle foto Francesco Bernieri che non suonerà più la chitarra, morto qualche giorno fa Procopio morto ieri e Giampalo
Io piango, com'è possibile vedere morire un 16enne schiacciato dal trattore? il 20esimo schiacciato di quest'anno, dopo i 143 del 2025, se ne vuole occupare Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida? Faccia almeno una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, se i genitori di questo povero ragazzino avessero saputo che il trattore è la più feroce macchia di morte, l'avrebbero fatto lavorare con questo mezzo, probabilmente non a norma? immaginate il povero papà che non vedendolo rientrare a casa a cena, lo è andato a cercare vedendolo schiacciato sotto il mezzo. mi sono venuti gli occhi lucidi, ha l'età dei miei nipoti.
Gli altri morti
in Provincia di torino è morto Francesco Procopio travolto a 57 anni da un armadio blindato
in provincia di Bolzano è morto Heinz Leubin è il 20esimo morto nella potatura alberi
In Provincia di macerata è morto Nazareno Bisostini di 65 anni che ancora lavorava, è rimasto intossicato mortalmente dallo scoppio di un compressore
il quinto morto del quale non si conosce ancora il nome, come del povero 16enne, morto è stato in itinere al ritorno di notte in moto, in uno scontro con una vettura. Mi ero illuso vedendo i primi due mesi di un calo del 7% rispetto a febbraio del terribile 2024. Mi ero illuso, ora la differenza è di solo pochi morti. L'introduzione del jobs act renziano e della liberalizzazione degli appalti del governo Meloni, hanno prodotto un'impennata dei morti come potete vedere dal grafico. l'Osservatorio di bologna morti sul lavoro li monitora tutti, anche i non assicurati a INAILe i morti in nero e gli agricoltori schiacciati dal trattore. agghiacciante come potete vedere nell'allegato sono state registrate già 46 autotrasportatori morti in soli 3 mesi. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it
Nota bene indiscrezioni mi dicono che i morti a marzo sono stati solo 48, mentre in realtà sui luoghi di lavoro sono stati 96 se si contano tutti non solo gli assicurati a INAIL
Giampaolo Bernieri (nella foto) morto qualche giorno fa non suonerà più la chitarra
come le ho scritto senatore Renzi, tra poco ci saranno i Referendum, se vuole ancora avere un ruolo importante deve analizzare quello che è successo dopo l'introduzione del Jobs act, non si può subire un licenziamento senza giustificato motivo anche se un o si rifiuta di svolgere un lavoro pericoloso. Un politico risulta anche più autentico se ammette i propri errori di valutazione.