venerdì 25 marzo 2011

VOLENTIERI RIPRENDIAMO QUANTO HA DICHIARATO GIANNI PIBIRI DELLA FILLEA PIEMONTESE

Piemonte - Fillea-Cgil su incidenti sul lavoro

Piemonte - Duro intervento della Fillea-Cgil sulle morti sul lavoro nei cantieri edili piemontesi.
Ieri ci sono stati due incidenti mortali sul lavoro in due cantieri edili, uno a Novara e l'altro a Torino.
A Novara è morto un operaio di sessantadue anni, già in pensione da qualche anno, che lavorava in un cantiere delle scuole medie inferiori di Varallo Pombia della ditta PMBF, ditta subappaltatrice di Cazzago San Martino, nel Bresciano.
Il lavoratore ha dovuto percorrere dal suo luogo di residenza circa 150 kilometri prima di arrivare nel cantiere.
“Mi chiedo come si possa lavorare in cantiere dopo aver percorso oltre due ore di viaggio, non certo in prima classe, senza essere esposto a maggiori rischi”, ha dichiarato Gianni Pibiri, segretario generale della Fillea-Cgil Piemonte. “Ora si dirà che aveva il caschetto, forse male allacciato, si diranno tante cose come per episodi analoghi. La triste realtà sta nel realizzare opere sempre alla ricerca del massimo ribasso, con appalti affidati ad imprese che subappaltano ad altri la realizzazione dei lavori”.
Nel pomeriggio di ieri a Torino l'altro incidente mortale: Antonio Di Napoli, di 60 anni, è morto colto da infarto, mentre lavorava su una gru a 70 metri d'altezza.
Sottolinea ancora Pibiri: “Da quante ore lavorava a quell'altezza? E chi lavora in tali condizioni, è idoneo dal punto di vista fisico, viene visitato periodicamente per verificarne le capacità?”
Chiediamo alla Magistratura di indagare a fondo per ricercare eventuali responsabilità ed evitare il ripetersi di questi episodi.

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