martedì 26 aprile 2011

Una sentenza epocale di Fulvio Fornaro

Una sentenza epocale non rimanga fine a se stessa.
di Fulvio Fornaro SAIL626

Una sentenza epocale, quella sulla Thyssen Krupp: nessuna ombra di dubbio. L’atroce dubbio invece è: servirà a spezzare la triste catena? A tutt’oggi, il suono del tam tam dei lugubri messagi riecheggia e fa sentire l’urlo straziante dei morti di questi ultimi giorni testimoniando soltanto che le stragi continuano: E allora? Cos’è il destino che si accanisce? O a ben poco servono sentenze e leggi, o viceversa, se non si arricchisce il bagaglio culturale/informativo di ciascun lavoratore?
Al 18 aprile 2011 le morti sui luoghi di lavoro facevano registrare un aumento pari al 22,5% rispetto al 16 aprile del 2010 (dati dell’Osservatorio Autonomo di Bologna). Carlo Soricelli è colui il quale ha cominciato a contare le vittime sui luoghi di lavoro proprio l’indomani della tragedia di Torino. Si accorse che nessuno lo faceva (eccetto l’INAIL per l’ufficialità che spetta) e tutti i giorni, da allora, con doviziosa meticolosità lui annota i nomi di quella dannata lista. Oggi quei dati non sono soltanto una sterile e inutile conta di croci, ma servono a proiettare delle previsioni purtroppo abbastanza azzeccate, per quello che è l’andamento nei mesi a venire sull’intero territorio nazionale. La domanda è: chi li prende sul serio in considerazione? Diciamocela tutta: c’è molta reticenza e nello stesso tempo una volontà di boicottare dei numeri che comunque danno fastidio e creano scompiglio specialmente in un momento in cui questo argomento si preferisce tenerlo in sordina e non acuire piaghe antiche e riportare alla luce turbe coscienziali volutamente sopite! In quel di Casalecchio di Reno, da 4 anni Carlo Soricelli registra i caduti sul lavoro annotandoli, tutti i giorni, quasi con una tempestività in tempo reale, sul suo Osservatorio Indipendente e sostenendo che i morti per infortuni sul lavoro aumentano e non calano. Calano solo i lavoratori morti sulle strade e non nei cantieri, nelle fabbriche e sui campi. Delle problematiche riconducibili comunque alla strada se ne parlerà a Bologna in occasione di “Ambiente lavoro” il 3 maggio p.v. in un Convegno realizzato dall’ex ISPESL, oggi INAIL e a Cisternino (Br) a fine settembre in occasione della Settimana Europea della Sicurezza sui luoghi di lavoro in un incontro promosso da SAIL626. Prossimamente, il 28 di aprile, proprio a Casalecchio, nella Sala di Rappresentanza del Comune, verrà presentato il lavoro dell’Osservatorio Indipendente di Bologna e si rimarcherà come a morire sono soprattutto le categorie di lavoratori più indifese quali edili e agricoltori: stranieri, e meridionali. Forse il primo atto “ufficiale” di confronto fra il “privato e l’Istituzione” che non deve assolutamente essere momento di “scontro”, ma soltanto un primo passo per valutare e arricchire le tematiche che, crisi o non, devono mettere in condizione il “Sistema” di far scendere i numeri delle luttuose cifre, ad oggi, consolidate sempre e comunque su numeri non prestigioosi.

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