martedì 1 novembre 2011

Morti sui luoghi di lavoro nei primi nei primi dieci medi dell'anno e categorie lavorative delle vittime

Prima di tutto grazie ai tantissimi visitatori dell'Osservatorio. Sono a darvi la situazione italiana sulle morti per infortuni sui luoghi di lavoro nei primi 10 mesi dell'anno. Al 31 ottobre i morti sui luoghi di lavoro sono stati 552 rispetto al 31 ottobre del 2010 l'aumento è del 12% (485). Oggi, con 2 mesi d'anticipo, abbiamo già raggiunto lo stesso numero di morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2009. L'Agricoltura paga un prezzo pesantissimo con oltre il 30% di tutti i morti sul lavoro, la maggioranza di queste vittime sono dovute al ribaltamento del trattore che ha già ucciso 108 agricoltori e che da sole queste vittime morti rappresentano il 20% di tutti i morti sul lavoro. Basterebbe poco per salvarne tante, ma questo argomenti alla nostra classe dirigente interessa poco. L'altra categoria dover si muore di più è l'edilizia con oltre il 27% sul totale. Gli edili, per la maggioranza meridionali e stranieri anche nei cantieri del centro-nord muoiono principalmente a causa di caduta dall'alto per mancanza di protezioni e impalcature a norma. Le vittime lavorano in piccoli e piccolissimi cantieri con pochi dipendenti, che lavorano in condizioni precarie anche 10/11 ore al giorno. l'industria ha il 12,4% delle vittime e comparate al numero di lavoratori impiegati ha una mortalità molto più bassa delle altre categorie. Nelle aziende sindacalizzate le morti sono pochissime. L'autotrasporto ha il 7,5% dei morti e spesso gli autotrasportatori muoiono, non sulle strade, ma quando stanno eseguendo operazioni di carico e scarico della merce o quando si fermano per diversi motivi sulle strade e vengono investiti da altri mezzi. Poi ci sono una miriade di artigiani che lavorano nei servizi alle imprese quali: Elettricisti, installatori di pannelli solari, idraulici, piastrellisti ecc. che hanno complessivamente oltre il 10% delle vittime. Se si analizza la situazione nell'insieme viene in evidenza che la situazione peggiora dal 2009, che a morire sono soprattutto precari che non possono dire la loro anche sulla Sicurezza, pena il licenziamento, che intere categorie quali agricoltore anziani, militari e lavoratori in nero non vengono "conteggiate" come morti sul lavoro. Un altro aspetto è da evidenziare: l'Osservatorio monitora i morti SUI LUOGHI DI LAVORO già da 4 anni e solo tra il 2008 e il 2009 ha registrato un calo, in questi ultimi 3 c'è un aumento, e le proiezioni del 2011 a fine anno ci danno praticamente gli stessi morti del 2008. Come mai allora le statistiche ufficiali continuano a dare un calo? Una verità poco edificante per la nostra classe dirigente. E' in itinere che sui muore meno, e questo perchè anche i lavoratori, per fortuna acquistano automobili tecnologicamente più sicure una volta rottamate le vecchie. CONCLUSIONI: se ci si libera della propaganda, si vede che la Sicurezza sui luoghi di lavoro è diminuita e non calata, visto che registriamo dal 2009 un aumento delle vittime. Carlo Soricelli Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com

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