Carissimo Presidente
Mattarella, sono Carlo Soricelli curatore dell'osservatorio indipendente di
Bologna morti sul lavoro. Ho letto la sua indignazione per le morti sul lavoro
di oggi: quelle di Taranto e dell'ATC a Roma. Ma mi creda, questa condizione si
verifica praticamente ogni giorno. l'INAIL che diffonde i dati non spiega mai chiaramente
che monitora solo i propri assicurati diffonde l'idea di un calo delle morti
per infortuni che non esiste se si prendono in considerazione tutte le morti
per infortuni. Non sono ami stati così tanti dal 2008 anno d’apertura
dell’osservatorio. Ci sono giorni dove i morti arrivano all'incredibile numero
di otto/dieci. Dall'inizio dell'anno sono oltre 900 e di questi 463 sui luoghi di
lavoro. Tutti registrati in appositi file dall'Osservatorio che è formato solo
da volontari. Ma è difficile riuscire a sfondare quel muro che è anche fatto di
omertà su queste tragedie. Ma l'hanno messa al corrente che per esempio le
partite iva individuali non sono assicurate all'INAIL e che quindi non vengono
conteggiate in caso d'infortuni anche mortali? Che tutte le Forze Armate
compresi carabinieri, poliziotti, esercito non sono conteggiati in caso
d’infortuni dall’INAIL. Che anche i lavoratori in nero non lo sono? Che non lo
sono tantissimi agricoltori. Che dall'inizio dell'anno sono morti schiacciati
dal trattore che guidavano 100 agricoltori. Che da quando si è insediato il
Governo Renzi e il Ministro Martina ne sono morti in modo così atroce oltre 300
e senza ver sentito prendere mai posizione verso queste tragedie che bagnano di
sangue i campi italiani? Il Primo Ministro Renzi, il Ministro delle Politiche
Agricole Martina e del lavoro Poletti sono stati avvertiti un mese dopo
l'insediamento attraverso le loro segreterie e tramite mail che a breve sarebbe
cominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore: chiedevo loro di
fare almeno una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, oltre che di
mettere a disposizione fondi per la messa in sicurezza dei vecchi trattori. Sono
già tre anni che li avviso all'inizio della bella stagione dell'imminente
strage, ma mai se è sentita una parola, neppure di umana pietà verso queste morti.
Poi mi fermo qui. L'amarezza è tanta, un privato cittadino come me credeva che
fosse importante fare qualcosa per aiutare il nostro Paese. Passo ore e ore
tutti i giorni a monitore e registrare, senza interessi di nessun genere queste
morti. Ma non interessano a nessuno. Mi piacerebbe sapere anche cosa ci stanno
a fare le Commissioni Parlamentari che si occupano di questo fenomeno. Non
sanno neppure quante sono in realtà le morti per infortuni in Italia. Questa è
l'amara verità. Come massima autorità dello Stato e come Presidente apprezzo
molto il suo lavoro, come del resto quello dei suoi predecessori. Ma purtroppo
temo che anche la Sua autorità può poco contro una burocrazia, anche
parlamentare che pensa solo alla sua autoconservazione e che mai ascolta i
cittadini. A Sua disposizione. Con stima carlo Soricelli
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