Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
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martedì 6 settembre 2016
Quando vengono diffusi dati parziali delle morti sul lavoro che sono molte di più.
REGIONI CON MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO DALL'INIZIO DELL'ANNO: A QUESTI OCCORRE AGGIUNGERNE MEDIAMENTE IL 110% CHE MUOIONO TUTTI GLI ANNI SULLE STRADE E IN ITINERE. NELLE OCCASIONI DI LAVORO L'inail INSERISCE ANCHE I MORTI SULLE STRADE E NEI DATI DI LUGLIO CI SONO ANCHE QUESTE VITTIME.
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO DALL'INIZIO DELL'ANNO
Campania 48 Emilia-Romagna 43. Veneto 39. Lombardia 34. Toscana 35. Sicilia 33.
LE PROVINCE CON PIU' MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO DAL 1° GENNAIO.
Napoli 17 morti con i 3 pescatori morti in mare.
Salerno 13
Vicenza 15 morti
Brescia 13
Bologna 10
Roma 9
Per la situazione completa nelle varie province andare nella pagina d'introduzione dell'Osservatorio. Poi senza nessuna polemica: quanti dei 97 agricoltori schiacciati dal trattore sono riconosciuti come morti sul lavoro? Occorre tenere presente che tantissime denunce che vengono fatte all'INAIL una buona parte non vengono riconosciute come tali. Anche l'anno scorso che sembrava un anno catastrofico per l'inail alla fine una volta tolti i morti che non sono stati riconosciuti come tali si è arrivati a un numero inferiore al 2014.
Insomma un fenomeno complicatissimi che non si vuole affrontare nel modo giusto. A morire sono in tantissimi che non hanno nessuna assicurazione (nero) o che hanno un'assicurazione diversa da quella dell'INAIL. Categoria numerosissima come i metalmeccanici per esempio ha una percentuali di morti bassissima sui luoghi di lavoro, ma poi inserendo anche le morti sulle strade e in itinere arrivano ai vertici. TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA FARE SE SI VUOLE COMPRENDERE QUESTE TRAGEDIE E FAR ARRIVARE LE RISORSE PER LA PREVENZIONE DOVE NON ARRIVANO MAI. Carlo Soricelli
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