Una settimana fa avevo spedito un
migliaio di mail scrivendo che dopo tanta pioggia sarebbe arrivato il bel tempo
e che sarebbero morti tantissimi agricoltori schiacciati dal trattore. Purtroppo
così è stato: ho cercato di sensibilizzare tutti. Dal Ministro dee Politiche
Agricole Martina in giù (ormai arriviamo a cinquecento morti a causa di questo
mezzo da quando è ministro), ma niente, nessuno ha cuore la vita dei nostri
agricoltori. Ne sono morti negli ultimi 10 giorni in modo così orribile ben 11. Insomma come
Cassandra non vengo ascoltato: eppure da dieci anni monitoro le morti sul
lavoro, so quando queste stragi cominciano, quando ci può essere un maggior
pericolo. Dopo gli ultimi tre morti di pochi giorni nella mia regione l’Emilia
Romagna ho scritto al presidente Bonaccini: ma neppure si degna di rispondere,
come del resto fanno tutti quelli che occupano un posto di responsabilità a
livello locale e nazionale. Ho anche
scritto centinaia di volte, ed è così anche quest’anno, come del resto tutti
gli anni, che un morto sui LUOGHI DI LAVORO su cinque è provocato dal trattore,
ma si vede che questo non interessa. Occorrerebbe (ma lo scrivo da anni) una
campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. Tra l’altro quello che
angoscia di più è che per l’ennesima volta è stata rinviata una direttiva
europea dove c’è scritto che occorrerebbe sottoporre ad esame d’idoneità alla
guida “un patentino “chi guida questo mezzo mortale. E’ stato rinviato per l’ennesima
volta la direttiva del 2003. Anche bravi giornalisti di quotidiani nazionali hanno
cercato di sensibilizzare e hanno scritto che era assurdo l’ennesimo rinvio. Ma
nulla: neppure l’opposizione si interessa a questa strage e questo la dice
lunga. Non disturbare i manovratori su questioni cruciali per la gente normale, gli agricoltori votano e questa direttiva non è ben accolta. Molti che mi conoscono associano la mia immagine quando vedono un trattore: lo
vedono ribaltato e con l’agricoltore schiacciato sotto. Proverò a scrivere a
Papa Francesco. L’ho sognato questa notte e lo baciavo sulle guance, era su un letto: quando
mi sono avvicinato ho sentito che aveva la barba non rasata. Come i nostri agricoltori
che levandosi alla mattina presto pensano di rasarla dopo essere tornati dai
campi. Se ritornano vivi.
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