venerdì 22 settembre 2017

La cronaca dice che Pietro Viggiano stava lavorando in nero, come tate vittime di gravi infortuni, anche mortali che registriamo in questi ultimi tempi.

22 settembre 2017 lavorava in nero il 63enne Pietro Viggiano. Stava lavorando da solo su un cancello d'ingresso in una carrozzeria di Caselle. Ma davvero non si rendono conto di quello che comporta in caso di infortunio sul lavoro chi commissiona questi lavori? Processi lunghissimi che alterano la percezione del futuro a chi commissiona il lavoro.  Problemi anche per i familiari delle vittime di infortuni gravi e mortali. Ci sono cose in qualsiasi lavoro che si svolge che sono imprevedibili. Il fattore rischio non è mai pari a zero. Il poveretto è  probabile che non sia morto all'istante e che se ci fosse stato qualcuno al suo fianco avrebbe avuto la possibilità di essere salvato. E tutto questo per risparmiare un pò di soldi. A volte poi il risparmio è solo fittizio. Davvero per risparmiare l'IVA si debbono correre simili rischi che compromettono il futuro di commissiona il lavoro, oltre che grane per i familiari della vittima?

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