domenica 8 aprile 2018

Claudio Tamarro morto in nero e come un cane. La terribile lettera della nipote di Claudio Tamarro, morto sul lavoro da dieci giorni, ma la sua vicenda è stata sconosciuta alla cronaca fino alla denuncia della nipote., con lui apprendiamo della morti di altri 3 lavoratori, tutti nell'agricoltura


Napoli 8 aprile Claudio era morto da morto da dieci giorni, ma nessuno lo sapeva. Lavorava in nero e aveva solo 52 anni. Claudio  per vivere faceva lavori saltuari. Da tutti era descritto come un bravo operaio, “regolarmente” pagato in nero come tanti nella nostra terra scrive la nipote.  È morto martedì 27 marzo lavorando nella sua città. Claudio cadendo dal tetto di un capannone di un cantiere abusivo e nell’indifferenza generale Da allora nessuno ha denunciato, nessun testimone si è presentato, nonostante in quel cantiere non lavorava da solo. E’ la nipote a rivelare il fatto con un post pubblico sui social network. Una lettera accorata che denuncia che evidentemente ci sono morti di serie A e di serie B: “Conviene a tutti stare zitti ma mio zio non era un cane”. No, Claudio non è un cane: ma pure io mi sento in colpa, non sono riuscito a sapere della notizia di questa tragedia, se non dopo la denuncia della nipote. Che dire? "Cristo muore ogni giorno" ed ha il volto di un operaio, di un contadino, di una donna che muore svolgendo   tre lavori: sul lavoro, a casa, dai genitori o suoceri. Che siate stramaledetti voi che avevate il dovere di occuparvene e non lo avete fatto, voi che permettete un livello di sfruttamento e di imbarbarimento di questo Paese. E lancio l'ennesimo appello: la strage di agricoltori schiacciati dai trattori è diventata incontrollabile: in quattro hanno perso la vita travolti da questo mezzo negli ultimi tre giorni e 19 nel 2018. Non c'è un governo: ma anche quando c'era non se ne sono mai occupati. Parla con chi guida questo mezzo mortale, aiuta a fermare la strage. i morti sui luoghi di lavoro sono diventati 170: almeno altrettanti muoiono sulle strade e in itinere

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