Landini, Landini Quoque tu, Brute, fili mi. Questo mi viene in mente leggendo l'intervista di Maurizio Landini su Repubblica questa mattina. Ma come, il già segretario FIOM CGIL cita tutti i morti monitorati dall'Osservatorio, il numero di morti diffuso dall'Osservatorio, l'età delle vittime che è molto alta, che a morire nelle grandi fabbriche sono lavoratori per la maggioranza in appalto, queste cose le scrivo da anni. Ma citare la fonte no????Io sono un metalmeccanico in Pensione, sono stato delegato della FIOM, Landini mi ha anche inaugurato la mostra che feci nel 2010 con la FIOM stessa. Grande stima e rispetto per lui, ha fatto, e sta facendo tutto il possibile per i lavoratori. ma perché dice che i morti sono aumentati solo ora "la ripresa delle morti coincide con la ripresa dell'economia". Cazzo Landini se citi tutti i numeri dell'Osservatorio che sono in prima pagina, e quindi vuol dire che li ritieni attendibili, ma perché almeno tu non continui a leggere più in basso. Ti accorgeresti che scrivo che i morti sui LUOGHI DI LAVORO non sono mai calati e che sono in costante aumento da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro, Guarda più giù, solo un po’ più giù, c'è un grafico dove si vede l'andamento delle morti dal 2008, sono in costante aumento: oggi siamo a oltre il 20% rispetto a quell'anno. Sai Landini, anche la CGIL dovrebbe fare un bagno di umiltà: che accetti critiche su questo fronte e non togliere l'amicizia su Facebook a chi come me e Marco Bazzoni, un operaio delegato FIOM molto impegnato su questo fronte, che ce la toglie se critichiamo il modo in cui sono state trattate queste tragedie. La CGIL, la legittimazione deve cercarla tra i suoi iscritti e tra i lavoratori, e non dalla controparte: l'amicizia mi è stata tolta quando ho criticata l'atteggiamento che avevo visto in una trasmissione televisiva tra rappresentanti della controparte e rappresentanti della Sicurezza CGIL. le critiche occorre saperle accettare: stiamo parlando della vita di chi lavora. Non si può prendere per buoni cali sul lavoro ben sapendo che non era così, o che c'era chi contestava, come me, questi cali e che registrava i morti sul lavoro uno per uno, e non distinguendo chi aveva un'assicurazione INAIL, oppure che non ne disponeva di nessuna o di un'altra. È questo che ha fatto arrabbiare, togliendomi addirittura l'amicizia dal rappresentante della CGIL. Toglire l'amicizia invece di dire che c'è chi questi cali scrive che sono inesistenti, tra l'altro amico di Facebook e che i morti li monitorava già da molti anni? Anche tu caro Maurizio, hai preso per buoni questi cali inesistenti in questi anni, Cali che non ci sono mai stati, e questo vuol dire che si sono solo trasferiti. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
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