venerdì 29 giugno 2018

In questi oltre dieci anni di monitoraggio sono spariti dalle statistiche migliaia e migliaia di lavoratori ai quali occorre dare visibilità, almeno per onorarne la memoria

leggendo il rapporto INAIL sul 2017, salta subito agli occhi l'esiguo numero di lavoratori che sono morti per inofrtuni sul lavoro, oltre 1000 denunece ma poi ne sono state riconosciute meno di 700. Tra l'altro comprensive di tutte le morti per inofrtuni, compresi i morti sulle strade. Noi solo sui luoghi di lavoro ne abbiamo conteggiate 634, a questi occorrerne almeno altrettanti che muoiono sulle strade. Occorre rivevdere tutto il sistema di monitoraggio di queste morti, non possono sparire non conteggiate intere categorie di lavoratori. Il monitoraggio dell'INAIL non è rappresentativo di tutte le morti per inofrtuni in Italia, è parziale. Tra l'altro nontemo smentite quando scrivo che i morti alemno da quando il 1° gennaio 2008 non sono mai calati: erano 288 sui LUOGHI DI LAVORO il 29 giugno del 2008. Sono 366 il 29 giugno del 2018 l'aumento spaventoso è del 22%. I morti sono tutti registrati e non temo smentite. Altro che cali

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