sabato 2 aprile 2022

Report morti sul lavoro nei primi tre mesi del 2022

 

Report morti sul lavoro nei primi tre mesi del 2022

Registriamo un incremento di 10 morti rispetto ai primi tre mesi del 2021; sono 291 complessivi, compresi i 154 morti sui luoghi di lavoro. INAIL nei primi due mesi ha registrato 114 morti tra i suoi assicurati (compreso itinere e morti sulle strade), denunce che gli sono pervenute dal territorio. Tutte queste morti in più che registriamo, non sono assicurati all’INAIL: sono oltre 4 milioni di lavoratori i non assicurati a questo istituto (l’ha ammesso il Presidente Bettoni in una intervista) e che spariscono dalle statistiche. Un capitolo a parte lo meritano le vittime in nero che sono tantissime, soprattutto in edilizia, nei servizi e in agricoltura, anche queste morti sono invisibili. Nulla cambia, ma non è mai cambiato nel corso dei 15 anni di monitoraggio dell’Osservatorio. È sempre l’Agricoltura che ha il maggior numero di morti sui Luoghi di Lavoro; con un numero pazzesco di agricoltori schiacciati dal trattore, ben 31 dall’inizio dell’anno, muore un agricoltore ogni 3 giorni a causa di questo mezzo che si ribalta travolgendo il conducente. Denuncio questa strage nella strage da 15 anni, ma nessuno fa niente per questa piaga. Nessuno si mette contro le lobby che sono potentissime e che sono un serbatoio di voti. Sono stati oltre 2000 in questi 15 anni di monitoraggio i morti provocati dal trattore. Un morto su cinque sui luoghi di lavoro (escluso itinere) è provocato dal trattore. Segue l’autotrasporto, di tutte le categorie, con il 13% di morti. MA CI SONO ANCORA 10 AUTRASPORTATORI STRANIERI DISPERSI NELL’INCENDIO AL LARGO DELLA COSTA GRECA SU UN TRAGHETTO ITALIANO DEL GRUPPO GRIMALDI. POSSIBILE CHE DOPO OLTRE UN MESE NON SI SA ANCORA NIENTE DI LORO? SE SONO MORTI, SE SONO ANCORA DISPERSI, SE SONO VIVI. DAVVERO INCREDIBILE E CIO’ FA VEDERE LA MANCANZA DI ATTENZIONE VERSO I LAVORATORI DA PARTE DI TUTTI. POSSIBILE CHE NON DICE NIENTE LA POLITICA E CHE I GIORNALISTI E LA LIBERA STAMPA NON VADANO A VEDERE CHE FINE HANNO FATTO?  L’autotrasporto per la prima volta in questi 15 anni di monitoraggio supera il numero di morti in edilizia, il livello di sfruttamento in questa categoria supera davvero ogni immaginazione, carichi di lavoro insopportabili e uno sfruttamento incredibile a vederli sembra di assistere a un film di Charlie Chaplin degli anni trenta nella “catena di montaggio” DI Tempi Moderni https://www.youtube.com/watch?v=naXCAyNw-7w. L’edilizia ha un calo molto forte delle morti sul lavoro, in questi primi tre mesi del 2022, ha il 10,5% sul totale. In tutta onestà non mi spiego questo forte calo, speriamo non sia dovuto alla casualità, ma a interventi più efficaci sulla sicurezza nei cantieri. L’industria (di tutte le categorie) ha pochissimi casi, che si contano sulle dita di una mano. I controlli sindacali, la collaborazione delle aziende, i rappresentanti della Sicurezza, l’accresciuto interesse mediatico verso queste tragedie, stanno facendo la differenza nelle aziende con più di 15 dipendenti. Ma ci sono una miriade di morti sul lavoro tra gli artigiani e i dipendenti di queste piccole aziende, che muoiono numerosissimi nei modi più disparati. Ma qui non arrivano le risorse che lo Stato mette a disposizione per la Sicurezza attraverso i suoi Istituti. Sorrido amaramente quando leggo di cali e aumenti delle vittime fatti su dati parziali, di indici occupazionali, quando almeno il 30% di morti riguardano lavoratori in nero o con assicurazioni diverse da quella dell’INAIL. Se lo Stato non fa chiarezza con i suoi Istituti e sugli interventi, come dovrebbero farlo Regioni e Comuni, che dovrebbero mettere dei “paletti” e verificare Chi e Come esegue i lavori sul proprio territorio, non potrà mai esserci un calo delle morti sul lavoro, perché gli interventi vengono fatti su raccolta dati sottostimati e sbagliati. Tanti i giardinieri e boscaioli, molti in nero che sono morti in questi primi mesi travolti dagli alberi che tagliavano o caduti da piattaforme. Ricordiamoci che è disumano far svolgere lavori pericolosi a persone anziane (perché questo sono), un morto su cinque sui luoghi di lavoro ha più di 61 anni. E’ opportuno che questi lavoratori vadano in pensione prima, e in questi anni l’età della pensione è stata continuamente allungata. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro. Qui sotto i morti sui LUOGHI DI LAVORO in ogni provincia e regioni italiane.   

OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO di Bologna.

Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario

http://cadutisullavoro.blogspot.it

2 aprile 2022.

A oggi ci sono stati dall’inizio dell’anno 291 lavoratori morti sul lavoro: di questi 153 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro (ma non ci sono ancora i dispersi delle Grimaldi che sembrano spariti nel nulla), i rimanenti sulle strade e in itinere. L’Osservatorio monitora anche i morti tra i 4 milioni di lavoratori non assicurati all’INAIL e i morti in nero.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

32 agricoltore schiacciati dal trattore nel 2022.

Autotrasportatori morti 22 (32 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi di cui non si hanno più avuto notizie) morti dall’inizio dell’anno

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

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Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza

 

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere

Lombardia 24  Milano (4), Bergamo (3), Brescia (6), Como (1), Cremona (2), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (2), Pavia (1), Sondrio (), Varese(1) PIEMONTE 14  Torino (8), Alessandria (1), Asti (1), Biella (1), Cuneo (1), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO  14 Venezia (3), Belluno (), Padova‎ (3), Rovigo (1), Treviso (2), Verona (2), Vicenza (3) SICILIA 8  Palermo (2), Agrigento (), Caltanissetta (1), Catania (2), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani‎ (2) ) LAZIO 8  Roma (4), Viterbo () Frosinone (4) Latina () Rieti () CAMPANIA 12 Napoli (4), Avellino (), Benevento (1), Caserta (1), Salerno (6) ()      TOSCANA 7 Firenze (), Arezzo (1), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa‎ (1), Pistoia (1), Siena () Prato (1)    EMILIA ROMAGNA 7 Bologna (1), Rimini (1) Ferrara (1) Forlì Cesena () Modena (1) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1) Piacenza ()TRENTINO ALTO ADIGE 7 Trento (4) Bolzano (3)     CALABRIA   7 Catanzaro (4), Cosenza (1), Crotone () Reggio Calabria (2) Vibo Valentia ()  UMBRIA 2  Perugia (2) Terni MARCHE 3  Ancona (1), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno () Fermo FRIULI VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (1) Trieste () Udine (2) Gorizia () PUGLIA 6 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia (3), Lecce (1) Taranto (1)VALLE D’AOSTA 2  (2) BASILICATA  Potenza () Matera ()   Molise 1 Campobasso (1) Isernia (). LIGURIA 1 Genova (), Imperia () La Spezia (), Savona (1)  SARDEGNA 3  Cagliari (1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (1).Sulcis iglesiente  ()ABRUZZO 1  L'Aquila (), Chieti (1), Pescara () Teramo () 

                  Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio  

                                                          http://cadutisullavoro.blogspot.it 

                                                         carlo.soricelli@gmail.com

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