Report morti sul lavoro nei primi tre mesi del 2022
Registriamo un incremento di 10 morti rispetto ai primi tre mesi del 2021;
sono 291 complessivi, compresi i 154 morti sui luoghi di lavoro. INAIL nei
primi due mesi ha registrato 114 morti tra i suoi assicurati (compreso itinere
e morti sulle strade), denunce che gli sono pervenute dal territorio. Tutte
queste morti in più che registriamo, non sono assicurati all’INAIL: sono oltre
4 milioni di lavoratori i non assicurati a questo istituto (l’ha ammesso il
Presidente Bettoni in una intervista) e che spariscono dalle statistiche. Un
capitolo a parte lo meritano le vittime in nero che sono tantissime,
soprattutto in edilizia, nei servizi e in agricoltura, anche queste morti sono
invisibili. Nulla cambia, ma non è mai cambiato nel corso dei 15 anni di
monitoraggio dell’Osservatorio. È sempre l’Agricoltura che ha il maggior numero
di morti sui Luoghi di Lavoro; con un numero pazzesco di agricoltori
schiacciati dal trattore, ben 31 dall’inizio dell’anno, muore un agricoltore
ogni 3 giorni a causa di questo mezzo che si ribalta travolgendo il conducente.
Denuncio questa strage nella strage da 15 anni, ma nessuno fa niente per questa
piaga. Nessuno si mette contro le lobby che sono potentissime e che sono un
serbatoio di voti. Sono stati oltre 2000 in questi 15 anni di monitoraggio i
morti provocati dal trattore. Un morto su cinque sui luoghi di lavoro (escluso
itinere) è provocato dal trattore. Segue l’autotrasporto, di tutte le categorie,
con il 13% di morti. MA CI SONO ANCORA 10 AUTRASPORTATORI STRANIERI DISPERSI
NELL’INCENDIO AL LARGO DELLA COSTA GRECA SU UN TRAGHETTO ITALIANO DEL GRUPPO
GRIMALDI. POSSIBILE CHE DOPO OLTRE UN MESE NON SI SA ANCORA NIENTE DI LORO? SE
SONO MORTI, SE SONO ANCORA DISPERSI, SE SONO VIVI. DAVVERO INCREDIBILE E CIO’ FA
VEDERE LA MANCANZA DI ATTENZIONE VERSO I LAVORATORI DA PARTE DI TUTTI.
POSSIBILE CHE NON DICE NIENTE LA POLITICA E CHE I GIORNALISTI E LA LIBERA
STAMPA NON VADANO A VEDERE CHE FINE HANNO FATTO? L’autotrasporto per la prima volta in questi
15 anni di monitoraggio supera il numero di morti in edilizia, il livello di
sfruttamento in questa categoria supera davvero ogni immaginazione, carichi di
lavoro insopportabili e uno sfruttamento incredibile a vederli sembra di
assistere a un film di Charlie Chaplin
degli anni trenta nella “catena di montaggio” DI Tempi Moderni https://www.youtube.com/watch?v=naXCAyNw-7w. L’edilizia ha un calo molto forte delle morti sul lavoro, in questi primi
tre mesi del 2022, ha il 10,5% sul totale. In tutta onestà non mi spiego questo
forte calo, speriamo non sia dovuto alla casualità, ma a interventi più
efficaci sulla sicurezza nei cantieri. L’industria (di tutte le categorie) ha
pochissimi casi, che si contano sulle dita di una mano. I controlli sindacali,
la collaborazione delle aziende, i rappresentanti della Sicurezza, l’accresciuto
interesse mediatico verso queste tragedie, stanno facendo la differenza nelle
aziende con più di 15 dipendenti. Ma ci sono una miriade di morti sul lavoro
tra gli artigiani e i dipendenti di queste piccole aziende, che muoiono
numerosissimi nei modi più disparati. Ma qui non arrivano le risorse che lo
Stato mette a disposizione per la Sicurezza attraverso i suoi Istituti. Sorrido
amaramente quando leggo di cali e aumenti delle vittime fatti su dati parziali,
di indici occupazionali, quando almeno il 30% di morti riguardano lavoratori in
nero o con assicurazioni diverse da quella dell’INAIL. Se lo Stato non fa
chiarezza con i suoi Istituti e sugli interventi, come dovrebbero farlo Regioni
e Comuni, che dovrebbero mettere dei “paletti” e verificare Chi e Come esegue i
lavori sul proprio territorio, non potrà mai esserci un calo delle morti sul
lavoro, perché gli interventi vengono fatti su raccolta dati sottostimati e
sbagliati. Tanti i giardinieri e boscaioli, molti in nero che sono morti in
questi primi mesi travolti dagli alberi che tagliavano o caduti da piattaforme.
Ricordiamoci che è disumano far svolgere lavori pericolosi a persone anziane
(perché questo sono), un morto su cinque sui luoghi di lavoro ha più di 61
anni. E’ opportuno che questi lavoratori vadano in pensione prima, e in questi
anni l’età della pensione è stata continuamente allungata. Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio nazionale di Bologna morti sul lavoro. Qui sotto i
morti sui LUOGHI DI LAVORO in ogni provincia e regioni italiane.
OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO di Bologna.
Aperto 15 anni fa, il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli carlo.soricelli@gmail.com con lavoro volontario
http://cadutisullavoro.blogspot.it
2 aprile 2022.
A oggi ci sono stati dall’inizio dell’anno 291 lavoratori morti sul lavoro:
di questi 153 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro (ma non ci sono ancora i
dispersi delle Grimaldi che sembrano spariti nel nulla), i rimanenti sulle
strade e in itinere. L’Osservatorio monitora anche i morti tra i 4 milioni di
lavoratori non assicurati all’INAIL e i morti in nero.
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette
operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui
luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle excel con
data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima,
età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura
dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni
L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.
32 agricoltore schiacciati dal
trattore nel 2022.
Autotrasportatori morti 22 (32 con i dispersi dell’incendio traghetti Grimaldi
di cui non si hanno più avuto notizie) morti dall’inizio dell’anno
Curatore Carlo
Soricelli metalmeccanico in
pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com
Su Facebook
https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it
su Twitter @pittorecarlosor
Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori:
tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti
rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi
preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono
diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti
insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e
qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per
infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è
avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza
I
morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle
Regioni e Province nel 2022: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti
lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono considerati a tutti gli
effetti morti per infortuni sul lavoro, ma che è opportuno tenere separati per
non generale confusione, un conto è un lavoratore che muore sui luoghi di
lavoro, un altro se muore sulle strade o in itinere
Lombardia 24 Milano (4), Bergamo (3), Brescia (6), Como (1),
Cremona (2), Lecco (2), Lodi (), Mantova (2), Monza Brianza (2), Pavia (1),
Sondrio (), Varese(1) PIEMONTE 14 Torino (8), Alessandria (1), Asti (1),
Biella (1), Cuneo (1), Novara (),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (2) VENETO
14 Venezia (3), Belluno
(), Padova (3), Rovigo (1), Treviso (2), Verona (2), Vicenza (3) SICILIA
8 Palermo (2), Agrigento (), Caltanissetta (1), Catania
(2), Enna (), Messina (), Ragusa (1), Siracusa (), Trapani (2) ) LAZIO
8 Roma (4), Viterbo ()
Frosinone (4) Latina () Rieti () CAMPANIA 12 Napoli
(4), Avellino (), Benevento (1), Caserta (1), Salerno (6) ()
TOSCANA 7 Firenze (), Arezzo (1),
Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (1), Massa Carrara (), Pisa (1), Pistoia (1),
Siena () Prato (1) EMILIA ROMAGNA 7 Bologna (1), Rimini (1)
Ferrara (1) Forlì Cesena () Modena (1) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (1)
Piacenza ()TRENTINO ALTO ADIGE 7 Trento
(4) Bolzano (3) CALABRIA 7 Catanzaro
(4), Cosenza (1), Crotone () Reggio Calabria (2) Vibo Valentia () UMBRIA 2 Perugia (2) Terni MARCHE 3 Ancona (1), Macerata (1), Fermo (),
Pesaro-Urbino (1), Ascoli Piceno () Fermo FRIULI
VENEZIA GIULIA 3 Pordenone (1) Trieste () Udine (2) Gorizia () PUGLIA 6 Bari (1), BAT (), Brindisi (), Foggia
(3), Lecce (1) Taranto (1)VALLE D’AOSTA 2 (2) BASILICATA
Potenza () Matera () Molise 1 Campobasso (1) Isernia
(). LIGURIA 1 Genova (), Imperia ()
La Spezia (), Savona (1) SARDEGNA 3 Cagliari
(1) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (),
Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (1).Sulcis iglesiente ()ABRUZZO 1 L'Aquila
(), Chieti (1), Pescara () Teramo ()
Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio
http://cadutisullavoro.blogspot.it
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