venerdì 1 settembre 2023

La congiura del silenzio sul reale numero di morti sul lavoro. Perchè? Interessi politici, mediatici, economici di un sistema che i morti sul lavoro li occulta.



 

Report morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 31 agosto 2023

Morti sul lavoro, la congiura del silenzio, perchè è di questo che si tratta, di queste tragedie si parla tanto e a sproposito quando ci sono tragedie come quella dei cinque operai travolti dal treno: in tanti ci si buttano sopra senza sapere neppure quanti sono e come muoiono. Ma nello stesso giorno sono morti altri due lavoratori e altri tre sono morti ieri sui luoghi di lavoro (più quelli in itinere), nel silenzio mediatico, avevo già mandato solo due giorni prima della tragedia di Torino un migliaio di mail a ogni livello per raccontare per la millesima volta che i morti sono in costante aumento, che non sono solo quelli che diffonde INAIL, ma che ce ne sono quasi altrettanti che INAIL non dice, non essendo assicurati a questo Istituto, che avrebbe il dovere di dire chiaramente che quelli sono solo i suoi morti e sono solo una parte dei morti per infortuni sul lavoro. INAIL ha nei primi sette mesi 559 morti complessivi con itinere, l’Osservatorio al 31 agosto  ne registra  951 morti complessivi, di questi 626 sui luoghi di lavoro. Tutti sanno che i morti sul lavoro sono molti di più, ma nessuno ha il coraggio di chiedere a INAIL se i morti che diffonde sono rappresentativi di tutto il panorama lavorativo: lo sanno politici, amministratori, INAIL stessa. Ma fanno finta che siano solo quelli, e gli altri? Si vede che fanno finta di morire, così io, Carlo Soricelli li monitoro e registro in tabelle excel finte, dove i morti sono inventati per danneggiare INAIL e di chi se ne occupa e che si gonfia con il denaro che i lavoratori pagano ogni mese sulla Sicurezza. La politica hai i suoi uomini che si spartiscono le poltrone alla fine dei loro mandati in Istituti e Enti dello Stato come se fossero Figurine Panini, e si scambiano pure le poltrone in questi ENTI. Silenzio di tutti sul reale numero di morti. E’ il sistema bellezza mi dice qualcuno: io non ne faccio parte e manco lo voglio, mica voglio insozzare la mia onorata carriera di operaio e pensionato: sono solo un semplice metalmeccanico che ostinatamente continua a monitorare i morti, tutti i morti per infortuni sul lavoro e non solo gli assicurati a INAIL. Rassegnatemi, non mi ridurrete al silenzio.

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO

L’unico osservatorio che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL, nelle province ci sono i morti monitorati dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri ambiti  lavorativi, così come INAIL che mette insieme i morti sui luoghi di lavoro e in itinere

1° settembre 2023

Dall’inizio dell’anno sono morti complessivamente 951 lavoratori, di questi 624 morti sui luoghi di lavoro (tutti registrati), gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi: per noi chiunque che muore mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.

Nel 2022 i lavoratori morti per infortuni sono stati 1499, 757 di questi sui Luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia

Aperto da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore anziano.

Dal 1° gennaio 2008, anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente 19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL che diffonde solo i propri morti

117 gli schiacciati dal trattore

83 morti gli autotrasportatori alla guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti (non inseriti tra i morti sul lavoro se non stavano lavorando) che hanno la sventura di incrociarli, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla guida

68 gli operai/e, impiegati/e, agricoltori/e, braccianti  ecc. morti per malori sui luoghi di lavoro, in luglio e agosto per il caldo che sono a tutti gli effetti denunciati come morti per infortuni sul lavoro

34 i morti in infortuni domestici

21 boscaioli morti travolti dall’albero che tagliavano

62 gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il 20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più

 

Qui sotto i morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere e autostrade. Non a carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.

 Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti lavorativi,

LOMBARDIA  74 (135 tot. con itinere così come li conta INAIL) Milano 12, Bergamo 6, Brescia 21, Como 9, Cremona 2, Lecco 4, Lodi 1, Mantova 5, Monza Brianza 3 Pavia 7 Sondrio 2, Varese 3 CAMPANIA 57 (98 tot.) Napoli 14, Avellino 9 Benevento 6, Caserta 16, Salerno 11 VENETO 51 (92 tot.) Venezia 9 Belluno 1, Padova‎ 7, Rovigo 3, Treviso 12 Verona 13, Vicenza 4 PIEMONTE 49 (87 tot.) Torino 18, Alessandria 6, Asti 5, Biella 2, Cuneo 12, Novara 1,Verbano-Cusio-Ossola 4 Vercelli 2  SICILIA 45 (77 tot.) Palermo 8 Agrigento 9 Caltanissetta 1, Catania 4, Enna 1, Messina 7, Ragusa 2, Siracusa 6, Trapani‎ 7   TOSCANA 36 (63 tot.) Firenze 7, Arezzo 7, Grosseto 4, Livorno, Lucca 4, Massa Carrara 2 Pisa‎ 6, Pistoia 1, Siena 2 Prato 2 EMILIA ROMAGNA 37 (65 tot.) Bologna 2, Rimini 2 Ferrara 2 Forlì Cesena 5 Modena 13 Parma 4 Ravenna 4 Reggio Emilia 1 Piacenza 3 PUGLIA 36 (64 tot.) Bari 17, BAT 2, Brindisi 3, Foggia 7, Lecce 4 Taranto 3 CALABRIA 30 (52 tot.) Catanzaro 5, Cosenza 10, Crotone 4 Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 LAZIO 33 (59 tot.) Roma 13, Viterbo 3 Frosinone 4 Latina 4 Rieti 6 MARCHE 23 (39 tot.) Ancona 6, Macerata 7, Fermo 3, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 20 (34 tot.) Pordenone 8 Triste 2 Udine 10   UMBRIA 10 (16 tot.) Perugia 8 Terni 2 TRENTINO ALTO ADIGE 17 (29 tot.) Trento 9 Bolzano 8 ABRUZZO 15   (26 tot.) L'Aquila 4, Chieti 5, Pescara 2 Teramo 3 SARDEGNA 12 (22 tot.) Cagliari 1 Carbonia-Iglesias 2 Medio Campidano 1, Nuoro 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 1, Oristano 2, Sassari 3 BASILICATA 6  (9 tot.) Potenza 4 Matera 2 LIGURIA 15 (25 tot.) Genova (3), Imperia 5 La Spezia 6, Savona (1) VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 5  (8 tot.) Campobasso 4 Isernia 1.

Curatore Carlo Soricelli, metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni  

Per contatti carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor

 

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