sabato 29 dicembre 2012

Muore un bambino di 4 anni schiacciato da un escavatore in manovra in un cortile

MODENA, 31 DIC Un agricoltore di 81 anni e' morto schiacciato dal trattore a Missano di Zocca. La tragedia alle 14.30. Dalle prime ricostruzioni la vittima, un pensionato del posto, sarebbe stata travolta dal mezzo mentre lavorava su un terreno, probabilmente in pendenza. Sono intervenuti l'Elisoccorso, il 118 e i carabinieri. Ogni tentativo di rianimare l'anziano e' stato vano. 27 dicembre Tragedia in Trentino Alto Adige a Pinzolo. Un bambino di 4 anni è morto schiacciato da un escavatore nel piazzale della ditta del padre a Pinzolo, Secondo una prima ricostruzione, a manovrare il mezzo ci sarebbe stato un parente del bimbo. E' intervenuta un'eliambulanza con medico a bordo, il quale ha tentato inutilmente di rianimarlo ma è deceduto sul colpo. abbiamo voluto inserire questo bambino, non tra i morti per infortuni sul lavoro,ma per ricordare quante vittime innocenti muoiono in varie circostanze se non si adottano tutte le misure sulla Sicurezza del lavoro

venerdì 28 dicembre 2012

La Lombardia ha già superato del 2,5% i morti sui luoghi di lavoro del 2011

Arezzo 28 dicembre E' morto Luigi Coppola investito da un furgone mentre lavorava sulla strada riparando delle buche. la tragedia questa mattina questa mattina alle 8.30 nella frazione di Ruscello. Da una prima ricostruzione, il furgone, dopo aver travolto l'operaio, ha anche tamponato violentemente il mezzo del Comune. Sono 38 i morti sui luoghi di lavoro in Toscana nel 2012. Varese E' morto dopo una settimana l'operaio moldavo di 49 anni che era caduto da un ponteggio a Ferno, risalente al 20 dicembre scorso. Il decesso è avvenuto all'ospedale di Circolo di Varese, dove il muratore era ricoverato da una settimana, con un esteso ematoma al cervello che lasciava poche speranze di recupero. La vittima lavorava in un'azienda in sub appalto per l'azienda di Turbigo responsabile del cantiere allestito all'interno di un capannone.

Votiamo alle primarie del PD il Senatore Paolo Nerozzi che ci ha sempre dato una mano con l'Osservatorio

Domenica ci saranno le primarie del PD e senza nessun ombra di dubbio voterò per Paolo Nerozzi per l'ottimo lavoro che ha fatto come Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato e per la collaborazione che ha sempre datonella sua veste all'Osservatorio Indipendente di Bologna di cui sono l'ideatore e curatore. E poi viene dal mondo del lavoro e dal Sindacato (CGIL) e io faccio parte del "Comitato per portare in massa i lavoratori in Parlamento nelle prossime elezioni". consiglio agli amici bolognesi di votarlo in queste primarie.

domenica 23 dicembre 2012

E' morto a 26 anni diego Colosio travolto da una pala della sua escavatrice

Bergamo 22 dicembre e' morto Diego Colosio di soli 26 anni.Il giovane è morto nel Basso Sebino dopo essere stato investito dalla pala della sua escavatrice. LLa tragedia in una cascina in località Spondelle Secondo le prime ricostruzione dei Carabinieri, Colosio era nel cortile di casa a riparare una piccola escavatrice quando la pala ha ceduto, travolgendolo. Le cause dell’incidente sono però ancora in fase di accertamento. A ritrovare il corpo senza vita del giovane è stato un vicino, residente in una cascina poco lontana. Sul posto insieme ai Carabinieri della stazione di Tavernola anche l’elisoccorso e il medico dell’Asl. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare la morte. SONO 15 I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO IN PROVINCIA DI BERGAMO DALL'INZIO DELL'ANNO E 79 IN LOMBARDIA CHE SUPERA IN QUESTO MOMENTO I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO DEL 2011 CHE SONO STATI 78

venerdì 21 dicembre 2012

Slovacchia E' morto Nicolae Hart, 51 anni, romeno, residente a Thiene

Slovacchia E' morto Nicolae Hart, 51 anni, romeno, residente a Thiene. Hart ha perso la vita el pomeriggio di ieri in un grave incidente sul lavoro: secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe rimasto schiacciato proprio dal macchinario che stava sistemando.

giovedì 20 dicembre 2012

E' morto nel salernitano massimo robustelli di 41 anni a causa di un'esplosione di una bombola

SALERNO 20 dicembre È Morto Massimo Robustelli, 41 anni. Robustelli era il titolare della ditta individuale che si occupava di impianti di riscaldamento e climatizzazione stando alle prime ricostruzioni un operaio era intento a effettuare una saldatura quando una bombola, contenente una miscela di ossigeno e acetilene, è esplosa. Oltre alla vittima ci sono stati altri 3 feriti che non sono in pericolo di vita.

mercoledì 19 dicembre 2012

Un altro morto in provincia di Torino

Torino E' morto un operaio di 53 anni di cui non si conosce ancora la nazionalità cda circa 7 metri d'altezza da un ponteggio e morendo sul colpo. La tragedia a Scalenghe e la vittima è un operaio ternano è deceduto stamattina a Scalenghe, mentre stava lavorando in un cantiere edile per una ditta umbra di cui è dipendente. Sul posto sono intervenuti l'elisoccorso del 118, i cui medici hanno constatato il decesso, i carabinieri e lo Spresal dell'Asl di zona, a cui competeranno le indagini. La provincia di Torino risulta seconda in Italia come numero di morti sui luoghi di lavoro dopo la provincia di Brescia.

dopo le primarie del PD auspichiamo la ricandidatura del Vice Presidente della Commissione morti sul lavoro del Senato del Senatore Paolo Nerozzi

Come curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti per infortuni sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com, che vorrei ricordare alla politica locale bolognese e alle Istituzioni Regionali emiliane, che sono gli unici che ignorano l'importanza che ha assunto a livello nazionale questo osservatorio per gli italiani che cercano notizie in tempo reale su questo triste e incivile fenomeno. Io personalmente e l'Osservatorio formato solo da volontari, è primo in Italia nel Web per anzianità e numero di contatti (oltre 700.000), siamo molto contenti della ricandidatura del senatore Paolo Nerozzi per le prossime elezioni politiche. La CGIL, (a cui sono iscritto) e il Segretario CGIL Gruppi hanno fatto un'ottima scelta di ricandidarlo. In questi 5 anni di monitoraggio delle vittime e delle continue denunce per la sottovalutazione del fenomeno, abbiamo trovato nel Senatore Paolo Nerozzi, Vice presidente della Commissione Morti sul Lavoro, un ottimo interlocutore che ha aiutato l'Osservatorio con una continua collaborazione per chiarire molti aspetti e situazioni, soprattutto sul numero di morti, che le statistiche ufficiali sottovalutano tutti gli anni per il monitoraggio parziale che fanno delle vittime. Ciò fa avere una visione distorta ai cittadini sull'entità di queste tragedie che vorrei ricordare sono in triplo della Germania, nonostante quel paese abbia 20 milioni d’abitanti in più e che sia molto più industrializzato. Ciò fa sottovalutare il fenomeno che andrebbe affrontato con la massima fermezza. Alla CGIL, una forza democratica importantissima rimprovero però di non scendere in campo massicciamente e con la forza di cui è disponibile, per portare in parlamento le sue donne e i suoi uomini migliori e le lavoratrici e i lavoratori più preparati. Anche a leggere i giornali di oggi risulta evidente che le proposte complessive dei partiti (SEL e PD) e le auto candidature in quei partiti, che purtroppo la situazione complessiva nella prossima legislatura sarà simile all'attuale. Che il mondo del lavoro non sarà praticamente rappresentato. Su 945 eletti in parlamento in questa legislatura ci sono solo 4 operai, alcuni sindacalisti e 27 impiegati. Praticamente il mondo del lavoro dipendente, i precari, i disoccupati, gli studenti e pensionanti non avranno nessuna rappresentanza diretta. Un parlamento di CLASSE E questo è una vergogna. Ed è per questo che abbiamo creato un comitato di cittadini contro questa autentica anomalia democratica. Non vogliano un parlamento che non rappresenta decine di milioni di lavoratori. Certo che se quello che si sta delineando sarà confermato ci sarà, anche con il nostro appoggio un'annullamento in massa delle schede elettorali.Carlo Soricelli

E' morto eros vadovotti un cavatore di marmo in provincia di sondrio

Sondrio 19 dicembre E' morto Eros Vedovatti di45 anni. Vedovatti un cavatore, ha perso la vita per le gravi ferite riportate in un incidente sul lavoro avvenuto in una cava della località Sabbionaccio, nella frazione in quota di San Giuseppe. La vittima secondo la prima ricostruzione dell'accaduto da parte di carabinieri e ispettori Asl, era impegnato a perforare un blocco di marmo ma il cappuccio della sua felpa sembra sia rimasto impigliato in un macchinario che lo avrebbe scaraventato contro il blocco di marmo. Il lavoratore + stato trasportato in gravi condizioni al'ospedale di Sondrio dove però è spirato

venerdì 14 dicembre 2012

Di Vincenzo Luccarelli Bilancio dei morti sul lavoro da gennaio a novembre 2012

Pubblicato il 14 dic 2012 da Vincenzo Lucarelli Il quadro che si prospetta attraverso la lettura dei dati relativi ai morti sul lavoro nei primi undici mesi di quest’anno (forniti dallo specifico Osservatorio Indipendente di Bologna), evidenzia una situazione non ancora esaustiva, complessivamente parlando. Per il fatto che, da gennaio a novembre gli infortuni sul lavoro sono stati 587, mentre quelli in itinere 513. A cui andrebbero aggiunti 3860 incidenti sulle strade e quelli, non ancora identificati, nell’ ambiente domestico. Tuttavia, il lavoro dell’Osservatorio di Bologna, come sempre, è utile. Persino prezioso, perché al dato numerico di 587 + 513 si somma il raffronto con gli abitanti, con le regioni e le categorie esaminati. Financo con alcune significative percentuali di accadimento, da cui salta fuori, per esempio, che il 35,5% delle vittime documentate appartengono all’agricoltura per cause prevalenti addebitate allo schiacciamento nell’uso dei trattori. Segue l’edilizia, con il 28,4% sul totale, con cadute dall’alto delle impalcature. Mentre, l’industria vera e propria registra una percentuale pari all’11,8%, a cui ha concorso il terremoto dell’Emilia Romagna. I servizi, invece, non sono andati al di là del 5,8%. Altri, come il settore dell’autotrasporto nel suo insieme si attesta al 6,6%. Per conto suo (visto l’impiego bellico all’estero) và l’Esercito con il 2,7%. E, come elemento non proprio di curiosità, il 3% dei morti sul lavoro è appannaggio degli stranieri, inclusi i lavoratori extra-comunitari. Quanto all’età delle vittime, il 4,9% denuncia meno di 29 anni. Il 14,1% è riservato alla fascia di età tra 30 e 39 anni, il 24,48% tra 40 e 49 anni. Mentre dai 50 ai 59 anni la percentuale si ferma al 15,7%, per salire al 45% tra i 60 e i 69 anni e, oltre i 70 anni, si ferma al 12,8%. Nella classifica delle regioni a rischio infortuni sul lavoro, i primi posti sono occupati dal Trentino Alto Adige, dall’Abruzzo, dalla Val d’Aosta, dalla Calabria e dall’Emilia Romagna. Lazio, Puglia e Campania chiudono la classifica. Se questo è quanto viene specificato nella sua analisi da Carlo Soricelli (Curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna) nel merito del rapporto tra morti e popolazione residente, una considerazione, niente affatto estemporanea, sorge spontanea. Ossia che lavoro e salute, in una situazione economica come l’attuale, non collimano alla luce del fallimento fin qui registrato dagli indicatori di ripresa e sviluppo. A cui si relazionano tempi troppo poco ordinari. Non a caso, dopo un’emergenza finanziaria e occupazionale che si trascina da oltre 4 anni, la turbolenza inesausta ha finito per legarsi alle inquietudini prevalenti nella società italiana. Fino a ritardare l’uscita dal tunnel, più volte evocata recentemente in sede internazionale e nazionale. Stando così le cose, la prevenzione diventa ipotetica, perché da una parte si continua a morire di lavoro e, dall’altra, si muore anche per assenza di lavoro. Emblematico, a riguardo, il binomio tra salute e lavoro, così come è saltato fuori di recente a proposito del caso ILVA di Taranto. Infatti, (come sottolinea il Corriere della Sera a pagina 32 del 3 dicembre 2012) “chi aveva salutato l’istallazione del maggior complesso siderurgico europeo, vede ora un contesto stravolto nel suo tessuto sociale”. Qui, prosegue il Corriere della Sera, “la siderurgia ha rubato la manodopera alla campagna, alla pesca, alle botteghe artigiane e, di fatto, ha lasciato sul territorio veleni, diossina, polveri ed acidi”. Per non parlare “della tromba d’aria dei giorni scorsi, quasi che gli Dei abbiamo voltato per sempre le spalle ai tarantini”. Detto questo, che fare? Ovviamente, non c’è da stare allegri anche se bisogna rimboccarsi le maniche e tentare una conciliazione con l’inconciliabile, laddove taluni protagonisti e attori della vicenda (senza escludere i politici e i governanti di ieri e di oggi) hanno accumulato molti torti e poche ragioni da vendere. Incluse le disillusioni prodotte dal vivere quotidiano di un mondo che si pensava perfetto. Come se la scienza contemporanea da sola avesse trovato il modo di realizzare un desiderio che “l’umanità (Corsera 25/9/2012) coltiva da millenni”. Rappresentata “dall’eliminazione dell’incertezza e del rischio per le nostre vite”. Che “fanno parte come un tutt’uno con l’esistenza umana”. D’altra parte, dall’epistolario tra lettori e giornali, emerge che “lavoro vivo e lavoro morto, distinguevano gli studiosi della condizione operaia”. “Lavoro vivo quello degli uomini per la fatica che affrontavano, lavoro morto quello delle macchine e degli opifici”. Condizione, quindi, contraddittoria tra lavoro e salute, quasi una catena moderna, che blocca ogni iniziativa di prevenzione, di risanamento ambientale e di ripresa produttiva.

giovedì 13 dicembre 2012

Muoiono due autotrasportatori nel ferrarese

Ferrara, 12 dicembre. Due camionisti sono morti in uno scontro tra tir sulla strada statale Romea, a Comacchio. Secondo le prime ricostruzioni della polizia stradale, i due camion viaggiavano in direzioni opposte quando uno dei due ha invaso la corsia opposta scontrandosi con il tir che veniva dall'altro senso di marcia. Squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per tentare di estrarre i corpi dei due conducenti incastrati nelle lamiere. Sono in corso indagini per accertare le cause della tragedia. A causa dell'incidente la strada e' stata chiusa al traffico. Sono già 11 i morti in provincia di Ferrara sui luoghi di lavoro e 62 in Emilia Romagna che si conferma la regione con più vittime sui luoghi di lavoro in rapporto alla popolazione

mercoledì 12 dicembre 2012

Anche oggi 4 morti sui luoghi dilavoro

FOGGIA –E' morto Domenico Formillo,un operaio di 28 anni, di Viggianello (Potenza). Formillo ha perso la vita in un incidente sul lavoro accaduto a Casalvecchio di Puglia Il povero giovane giovane stava lavorando su un traliccio della corrente, ad un’altezza di 15 metri, quando è precipitato nel vuoto. Secondo quanto verificato dai carabinieri che indagano sull’accaduto, l’operaio, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio ed è caduto nel vuoto. I primi a soccorrerlo sono stati alcuni compagni di lavoro che hanno immediatamente chiamato il 118. Purtroppo è morto per le gravi ferite riportate mentre veniva trasportato all'ospedale ALTRI DUE MORTI IN CAMPANIA E UNO IN SARDEGNA

Siaomo a 600 morti sui luoghi di lavoro, anche quest'anno una carneficina

Purtroppo ieri abbiamo toccato la spaventosa cifra di 600 lavoratori morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno, sono oltre 1100 se si aggiungono i lavoratori morti sulle strade e in itinere.

martedì 11 dicembre 2012

Anche oggi 3 morti sul lavoro

VERONA, 11 DIC E' morto un operaio di 56 anni in un incidente sul lavoro avvenuto oggi in una ditta di Castelnuovo del Garda, un'azienda meccanica che opera nel settore industriale. Secondo una prima ricostruzione l'operaio, addetto alla catena di montaggio, sarebbe stato colpito al volto da un pezzo di lamiera, staccatosi dalla macchina su cui l'operaio stava lavorando. Ci chiediamo come mai le protezioni non siano state sufficienti a salvargli la vita. Sono 11 i morti sui luoghi di lavoro in provincia di Verona dall'inizio dell'anno e che risulta quella con più vittime. Sono 41 i morti in Veneto dall'inizio dell'anno sui luoghi di lavoro Cuneo E' morto Armando Giuseppe di 73 anni. La tragedia questa mattina presso una ditta di Borgo San Dalmazzo un infortunio mortale sul lavoro. ISi stava caricando su un camion un carico di materiale ferroso quando all'improvviso dall'altro lato una lamiera è scivolata, ha rimbalzato sulla vettura e l'ha colpito sulla testa. Il Pretore con le forze dell'ordine ha fatto i necessari rilievi. Probabile autopsia sulla salma.

lunedì 10 dicembre 2012

E' morto Narender Malhotra un indiano di 43 anni

Cuneo 10 dicembre E' morto Narender Malhotra un indiano di 43 anni. Malhotra morto nel pomeriggio in un incidente su lavoro avvenuto al Molino Chiavazza rimanendo impigliato in una macchina che posiziona i sacchi di farina sui bancali. A dare l'allarme è stato un compagno di lavoro.. Sono intervenuti il 118 con l'elisoccorso, gli ispettori dello Spresal, i vigili del fuoco di Racconigi e i carabinieri ma purtroppo per lui non c'era più niente da fare.

domenica 9 dicembre 2012

RICORDO DI TUTTI I MORTI SUL LAVORO

Oggi 6 dicembre ricorre l’anniversario della strage alla ThyssenKrupp di Torino in cui morirono bruciati vivi 7 operai. Li ricordiamo attraverso un comunicato dei loro compagni. 5° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE THYSSENKRUPP DI TORINO LA CLASSE OPERAIA NON DIMENTICA... Domani ricorre il 5° Anniversario della strage alla ThyssenKrupp di Torino che ha barbaramente ucciso i nostri compagni di lavoro Antonio, Roberto, Bruno, Angelo, Rocco, Saro e Giuseppe, sacrificati in nome del profitto. Cinque anni che non hanno minimamente scalfito il loro ricordo nei familiari, nei compagni di lavoro, in tutti quelli che li hanno conosciuti. Ancora una volta rinnoviamo la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie dei nostri compagni e a quelle di tutti i morti sul lavoro nel nostro Paese, una vera e propria piaga sociale causata da chi non si fa scrupoli a fare profitti sulla pelle dei lavoratori. Da quel 6 dicembre 2007 non è cambiato nulla, si continua a morire nei cantieri, nelle strade, nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro. La crisi di questo sistema produttivo riduce le opportunità di lavoro, crea schiere di disoccupati e precari pronti a lavorare a qualsiasi salario e condizione di sfruttamento, insicurezza e pericolo che generano sempre più morti, infortuni e malattie da esposizione a sostanze nocive, in costante crescita. La soluzione accomodante del governo “tecnico” chiamato a risolvere la crisi non può essere la soluzione: Monti, Draghi, Fornero, Lagarde e tutti i vertici dei governi e delle maggiori autorità europee provengono da quegli stessi gruppi bancari e finanziari che, con manovre e speculazioni, hanno creato questa crisi. E non saranno certo loro a prendere le misure necessarie (lavoro dignitoso e utile per tutti) a tirarci fuori dal pantano economico, sociale e culturale in cui siamo sempre più immersi. La soluzione non possiamo che essere noi lavoratori: non basta più difendere il posto di lavoro e pretenderne la sicurezza ma lottare, ognuno nella propria organizzazione di appartenenza, per un traguardo politico più ampio e che possa garantirci tutte quelle misure di cui abbiamo bisogno, dignità del lavoro, tutela della salute, servizi efficienti e cultura a prezzi popolari. Tutti insieme i comitati di famigliari delle vittime del profitto (ThyssenKrupp, Viareggio, Umbria Olii, Ilva di Taranto, Ass. Toffolutti di Piombino, Casale Monferrato, L'Aquila), gli organismi che si battono contro la devastazione ambientale (No Tav, No TEM e comitati contro le devastazioni), gli operai che si battono per il lavoro sicuro e dignitoso (Fiat, Alcoa, Ilva, minatori del Sulcis, studenti, precari, disoccupati, lavoratori della scuola, dei trasporti e della sanità), il Movimento Pastori Sardi e il Movimento dei Forconi, la sinistra sindacale, la Fiom-CGIL e i sindacati di base hanno tutta l'autorevolezza necessaria per porsi come alternativa politica a coloro che ci hanno trascinato in questa crisi. E' questo il modo migliore per far sì che resti vivo il ricordo di questi nostri compagni: creare, sulle ceneri di questo sistema in declino, un mondo più giusto in cui i morti per profitto siano una barbarie del passato. "...il capitale non ha riguardo per la salute e per la durata della vita dell'operaio, quando non sia costretto a tali riguardi dalla società" (K. Marx) Torino, 5 dicembre 2012 Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino

venerdì 7 dicembre 2012

E' morto Mario Quarantelli nel genovese

GENOVA, 7 Dicembre E' morto Mario Quarantelli di 53 anni. Quarantelli dipendente del Comune di Casarza Ligure, e' morto oggi in seguito ad un infortunio sul lavoro avvenuto sulla strada per Bargone. La vittima stava pulendo la sede stradale con la spazzatrice per cause in via d'accertamento il mezzo e' uscito di strada precipitando in una scarpata. Inutili i soccorsi.

giovedì 6 dicembre 2012

E' morto Bruno Raddi travolto da un cancello pesante una tonnellata

La Spezia 6 dicembre E' morto Bruno Raddi operaio di 42 anni. La tragedia nello stabilimento dell’area ex San Giorgio, ora di proprietà di ASG. La vittima era dipendente di una ditta di serramenti e stava posizionando assieme ad altri due colleghi una grossa cancellata in uno degli ingressi della ex San Giorgio, l’area recentemente acquisita dal gruppo Malacalza. Il cancello pesante oltre una tonnellata, per cause ancora in fase d'accertamento, si è abbattuto addosso al povero Raddi uccidendolo sul colpo. Lorenzo Cimino, Segretario della Camera del Lavoro della Spezia, appresa la notizia si è recato subito sul luogo: «Inconcepibile morire in questo modo, siamo affranti, ci stringiamo

lunedì 3 dicembre 2012

E' morto Gaetano de Stefano in provincia di Catania

Catania E' morto Gaetano De Stefano, un giovane di 17 anni dilaniato dalla fresa mentre lavorava in un vigneto a Mazzarrone. sembra che la fresa lo ha agganciato al giubbotto dilaniandolo e uccidendolo sul colpo sul colpo. Sono 3 i lavoratori morti in provincia di Catania in pochi giorni e 11 dall'inizio dell'anno U

E' morto Fernando Orticelli di 48 anni.

Latina 2 dicembre 2012 E' morto Fernando Orticelli operaio di 48 anni. La tragedia a seguito delle ferite riportate in un infortunio sul lavoro avvenuto questa mattina all'interno di un'azienda di Aprilia .Orticelli e stato e stritolato da una macchina avvolgitrice mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione in un'azienda che si occupa di confezionamento e imballaggio per conto terzi. Trasferito d'urgenza al San Camillo di Roma con l'eliambulanza del 118, ma le sue condizioni erano così gravi che è morto poco dopo. Sull'episodio aperta un'inchiesta, seguita dai carabinieri e dal personale del servizio igiene pubblica della Asl di Latina.

domenica 2 dicembre 2012

E' morto nel porto di Catania Riccardo B. investito da un escavatore

CATANIA 1 dicembre 2012 E' morto Riccardo B. di 34 anni. Il giovane operaio stava lavorando all'interno del cantiere per la darsena nel porto di Catania. Una distrazione di pochi secondi e nel pomeriggio si è consumata la tragedia. Riccardo. B è morto dopo essere stato travolto da un escavatore manovrato da un collega che non si è accorto della sua presenza. Il mezzo stava effettuando una retromarcia e ha investito l'operaio, che è morto sul colpo.

E' il Trentino Alto Adige la regione con più morti sul lavoro nel 2012 in rapporto al numero di abitanti

Dall’1 gennaio al 30 novembre sono morti sui luoghi di lavoro in Italia 583 lavoratori. Qui sotto l’incidenza della morti sui luoghi di lavoro in ogni regione in rapporto al numero di abitanti. Totale popolazione italiana 60.626.442 Trentino A.A 0,0000202 1.037.114 abitanti Abruzzo 0,0000193 1.342.366 abitanti Valle d'Aosta 0,0000156 128.230 abitanti Calabria 0,0000145 2.011.395 abitanti Emilia-Romagna 0.0000136 4.432.418 abitanti Molise 0,0000125 319.780 abitanti Umbria 0,0000122 906.486 abitanti Basilicata 0,0000119 587.517 abitanti Liguria 0,0000111 1.616.788 abitanti Friuli V.G. 0,0000105 10° 1.235.808 abitanti Toscana 0,0000093 11° 3.749.813 abitanti Piemonte 0,0000084 12° 4.457.335 abitanti Sicilia 0,0000083 13° 5.051.075 abitanti Sardegna 0,0000083 13° 1.675.411 abitanti Veneto 0,0000081 14° 4.937.854 abitanti Marche 0,0000076 15° 1.565.335 abitanti Lombardia 0,0000073 16° 9.917.714 abitanti Puglia 0,0000070 17° 4.091.259 abitanti Campania 0,0000063 18° 5.834.056 abitanti Lazio 0,0000047 19° 5.728.688 abitanti