il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
il Tribunale ha riconosciuto come “karoschi” (morte per eccesso di lavoro) il decesso di Antonio Mauceri, 61 anni, dipendente di Rete Ferroviaria Italiana, sottoposto per anni a turni massacranti, reperibilità continua e anche notturna. Si tratta del primo caso riconosciuto in Italia, un precedente destinato ad aprire la strada a molte altre situazioni: medici, infermieri, dirigenti, impiegati, Il bilancio complessivo del 2025 raggiunge oggi le 1292 vittime, di cui 926 sui luoghi di lavoro.
venerdì 29 novembre 2013
Ma si può morire sul lavoro così, mentre si monta un abero di Natale?
martedì 26 novembre 2013
INCREDIBILE Con Lorenzo Mochen sono 117 gli agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno e nell'indifferenza da parte di chi dovrebbe occuparsene e fare leggi appropriate..ma sono anni che lo scriviamo e purtroppo la vita di questi lavoratori non interessa a nessuno di quelli che ci sta governando.
venerdì 22 novembre 2013
Altre due vittime a Palermo e a Pescara
mercoledì 20 novembre 2013
Un altro morto in Emilia Romagna che si conferma da anni una delle regioni con più morti sui luoghi di lavoro
martedì 19 novembre 2013
E' morto a Bologna un operaio romeno di 39 anni cadendo da due metri d'altezza
Nel nubifragio in Sardegna dove si registrano decine di morti, tra le vittime anche un poliziotto, e altri 3 colleghi in prognosi riservata per i crollo di un ponte mentre prestavano soccorso. E queste vittime delle Forze dell'Ordine che tutelano la nostra incolumità non sono neppure considerate morti sul lavoro e i feriti annoverati tra gli infortuni dalle statistiche ufficiali. SIAMO SCANDALIZZATI
sabato 16 novembre 2013
Altri 3 morti sui luoghi di lavoro anche oggi
giovedì 14 novembre 2013
E' morto un giovane edile egiziano in provincia di Savona cadendo da un ponteggio in allestimento
martedì 12 novembre 2013
Morti sul lavoro 2013
Sei morti sul lavoro in 24 ore
Altri 3 lavoratori morti sui luoghi di lavoro
domenica 10 novembre 2013
La congiura del silenzio contro i lavoratori
La congiura del silenzio
Ho appena finito di leggere su Left, l’articolo di Tiziana Barillà, “licenziamento all’italiana” con Fabrizia Caputo che cita i dati veri sulle morti sul lavoro “Morti sul lavoro, l’INAIL sbaglia i conti e “come far fuori il dipendente scomodo” di Manuele Bonaccorsi.
Sono ormai anni che c’è una congiura del silenzio, ma non solo quella, contro il mondo del lavoro. Tutta una classe dirigente, e soprattutto politica che hanno cercato di “far fuori” tutto quello che c’era di buono nel mondo del lavoro. I casi dei 3 lavoratori come GIUSEPPE, OPERAIO TORINESE PEDINATO PER DUE MESI DALL’AZIENDA E POI LICENZIATO, DI RICCARDO, FERROVIERE LICENZIATO PER AVER RACCONTATO LA VERITA’ SULLA STRAGE DI VIAREGGIO E DI MARCO ZANFRAMUNDO DELL’ILVA SONO EMBLEMATICI. Cos’hanno in comune questi 3 lavoratori? tutti e tre si sono ribellati contro l’azienda in cui lavoravano e per motivi legati alla Sicurezza. Anch’io personalmente ho subito queste violenze, ma erano gli anni settanta e la tutela dei lavoratori era cosa sacra, ma adesso? Il mondo del lavoro imbavagliato dai media tutti in mano a “padroni senza scrupoli e anima”. Partiti politici che ormai non sanno più nemmeno come è fatto un lavoratore. In un parlamento pieno di avvocati, medici, professionisti della politica, soubrette, cosa volete che importi dei problemi di chi lavora. Hanno legiferato l’allungamento dell’età della pensione, fanno finta di credere che da anni c’è un calo delle morti sul lavoro, cosa non vera, ma utile a fare leggi per far diminuire ulteriormente la sicurezza sui luoghi di lavoro. Lavori precari con false partite IVA che non hanno neppure la dignità se muoiono lavorando di essere riconosciuti come tali. Controriforme come quelle della Fornero dove hanno allungato l’età della pensione indipendentemente se si svolge un lavoro più o meno pericoloso, e data la discrezionalità alle aziende e ai giudici sull’articolo 18, con l’abolizione di fatto dell’obbligo di riassunzione in caso che non esista la giusta a causa e il giustificato motivo per licenziare. E gli ultimi operai che resistono a queste angherie si licenziano, così si riducono al silenzio tutti gli altri. Hanno utilizzato scientificamente una massima di Mao "colpirne uno per educarne cento". Una politica classista che ha ucciso e ridotto al silenzio il mondo del lavoro. Alla fine a chi lavora hanno rubato anche la dignità.