Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
mercoledì 28 settembre 2016
Un altro morto schiacciato dal trattore anche oggi
martedì 27 settembre 2016
Anche oggi non può mancare almeno un morto sul lavoro. La tragedia in provincia di Udine. In Olanda un aumento spaventoso dei morti per infortuni sul lavoro, sono stati ben 43
lunedì 26 settembre 2016
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro : Superati i mille morti sul lavoro anche quest'anno...
Superati i mille morti sul lavoro anche quest'anno, Sui luoghi di lavoro sono 483,si arriva a superare i mille morti con le vittime sulle strade e in itinere. ricordiamoci sempre che lo Stato Italiano considera morti sul lavoro anche chi muore sulle strade e in itinere. Tante di queste morti non verranno poi riconosciute come tali. Ma sempre morti per infortunio sono: anche quelli che muoiono in nero sulle strade.
domenica 25 settembre 2016
Muore un bambino di otto anni schiacciato dal trattore. Un edile di 65 anni cade dal tetto. Se non c'era la Legge Fornero sarebbe morto per infortunio cadendo dall'alto?
Domenica 25 Settembre 2016
Opera sopra
Con il libro 1984 Orwell era in anticipo. Già allora chi voleva poteva immaginare quello che stava per succedere per il mondo del lavoro. Io ero solo un metalmeccanico che dipingeva e scolpiva. Quest'opera fu esposta qnando mi chiamarono alla festa nazionale de l'Unità di Reggio Emilia ad esporre con una personale con Cesare Zavattini. Era il 1995. Profetica? No solo un sano realismo che non sono riuscito a trasmettere. Io sono sempre lo stesso, ma tanti altri che allora mi davano del moderato? E i "rivoluzionari" dove sono finiti? Quasi tutti alle corti dei potenti di turno
sabato 24 settembre 2016
Inarrestabile le morti provocate dal trattore: sono già 102 dall'inizio dell'anno con gli ultimi due morti nel modenese e nel reggino
mercoledì 21 settembre 2016
SILENZIO....ANCORA DUE MORTI SUL LAVORO
martedì 20 settembre 2016
Ma il clamore mediatico, gli "scandalizzati" per i due morti di Taranto e Roma dove sono finiti? Informo che nel silenzio più assoluto, di lavoratori ne sono morti altri sei sui luoghi di lavoro. Poi non dimentichiamoci di quelli che muoiono sulle strade e in itinere
lunedì 19 settembre 2016
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro : Altri due morti sul lavoro, e questi sono morti se...
Altri due morti sul lavoro, e questi sono morti senza clamore mediatico: capita tutti i giorni d'avere mediamente due morti sui LUOGHI DI LAVORO. Se in alcuni giorni non ce ne sono in altri raddoppiano o triplicano. Le due nuove vittime sul lavoro nelle province di Grosseto e Ragusa
domenica 18 settembre 2016
Mail al Presidente Mattarella. Il Presidente Mattarella fa sentire alta la sua voce per le morti sul lavoro in un deposito dell'ATAC di Roma e all'ILVA di Taranto, ma purtroppo si apprende che anche un altro lavoratore è morto stritolato con la testa dentro un macchinario mentre raccoglieva l'uva in Provincia di Trieste.
sabato 17 settembre 2016
Un giovane di 25 anni Giacomo Campo muore all'ILVA di Taranto. Un altro morto che non è un dipendente diretto dell'azienda. Nelle grandi aziende muoiono quasi esclusivamente lavoratori che prestano la loro opera senza essere dipendenti. una vera infamia la loro mancanza di tutele come i dipendenti diretti.
«Il nastro - spiega l'Ilva in una nota - risultato danneggiato a seguito di un taglio longitudinale, era stato fermato nella notte per consentire l'intervento di riparazione. Come da procedura aziendale - afferma ancora l'azienda -, il nastro è stato preventivamente messo in sicurezza ed è stato privato di alimentazione elettrica. Nonostante l'applicazione di tutte le misure di sicurezza, durante le attività di rimozione del materiale ferroso che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall'operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e lo ha ucciso. Da tanto tempo scrivo che i lavoratori che lavorano per ditte appaltatrici non hanno la stessa tutela. Chiedo ancora una volta a Sindacati e ai Rappresentanti dei Consigli di Fabbrica e della Sicurezza di occuparsi concretamente anche di loro. Non possono essere considerati lavoratori di serie B e sono sottoposti a ogni tipo di ricatto. Praticamente una forma di lavoro che ha anticipato il Jobs act. Lavoratori che possono essere licenziati in ogni momento. e senza neppure una scusa plausibile. Prevedo nei prossimi anni un aumento rilevante delle morti per inofrtuni sul lavoro
venerdì 16 settembre 2016
Un altro giovane di 34 anni muore mentre cerca di mettere una rete di protezione su un dirupo
E' morto cadendo da 25 metri d'altezza a Gragnao di Napoli.
Quello che appare certo è che il fratello di Vincenzo si accorge di quanto sta accadendo e cerca di trattenerlo, ma non ce la fa: sulle sue mani porterebbe ancora i segni della bruciatura. Accanto al corpo del giovane rocciatore è stata trovata una motosega.