Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
giovedì 29 giugno 2017
Cinque morti anche oggi
mercoledì 28 giugno 2017
venerdì 23 giugno 2017
Mi scuso coi visitatori ma TIM non connette
mercoledì 21 giugno 2017
Un altro "Nessuno" che guida il trattore è morto schiacciato dal mezzo
Ma anche un operaio ha perso la vita: un lavoratore esterno che lavorava in una grande azienda in provincia di Sondrio
martedì 20 giugno 2017
Ancora e ancora morti sul lavoro. Altri cinque in due giorni
lunedì 19 giugno 2017
Ancora tre morti sui luoghi di lavoro, tra questi non poteva mancare il "solito" agricoltore schiacciato dal trattore
Un operaio morto rimanendo schiacciato tra due camion nel parmense. Un altro agricoltore (ma praticamente con la bella stagione ne muore uno giorni giorno, ma anche più di uno). Mirco Allegri aveva solo 35 anni e lascia moglie e prole, anche lui schiacciato dal trattore dopo il 17enne di giovedì scorso. Ma ormai mi sto rassegnando, sono anni che cerco di sensibilizzare per questa carneficina, ma chi dovrebbe occuparsene non lo fa. Ma veramente noi italiani ci meritiamo questa politica e questo parlamento di nominati che trova il tempo spesso per delle stupidate e non lo trova per occuparsi di queste tragedie? Poi quando finirà questo decimo anno di monitoraggio scriverò un libro su questa esperienza: i contatti, a chi ho mandato mail, le risposte spesso allucinanti di famosi parlamentari, l'indifferenza degli amministratori locali e nazionali, i contatti con il Presidente Napolitano, con senatori e deputati, con presidenti di Regioni, con giornalisti famosi e non conosciuti della RAI e della Carta Stampata che sono gli unici ad avere preso a cuore queste tragedie. Li ringrazierò tutti, e sono tanti, quelli che hanno dimostrato umanità e sensibilità. Ma se le istituzioni locali e nazionali se ne fregano di queste tragedie non c'è nulla da fare. Non a caso le morti sul lavoro sono addirittura aumentate da quando dieci anni fa ho aperto l'Osservatorio: le morti aumentano a causa della precarietà e per avere diminuito attraverso le leggi anche la Sicurezza sul lavoro.
venerdì 16 giugno 2017
Un adolescente di 17 anni morto schiacciato dal trattore e il Parlamento ha appena rinviato la legge che obbliga chi guida questo mezzo a sottoporsi a un esame per prendere il patentino.
giovedì 15 giugno 2017
la provincia di Cuneo sempre ai vertici delle morti per infortunio sul lavoro
mercoledì 14 giugno 2017
Con la morte di Mirko Nivazzi morto a Sasso Marconi ieri 13 giugno arriviamo a contare lo strabiliante numero di 300 morti sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno e oltre 600 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. La trecentesima vittima del 2016 è stata Carmine Guglielmi ma era il giorno 29 di giugno. abbiamo raggiunto i 300 morti sui LUOGHI DI LAVORO con ben 15 giorni d'anticipo. E la politica sta a guardare
lunedì 12 giugno 2017
Morti altri due agricoltori schiacciati dal trattore ieri 11 giugno 2017 e sono 61 dall'inizio dell'anno e quasi 500 da quando è Ministro Martina.Il 23 marzo 2017 doveva essere obbligatorio un patentino per chi giuda questo mezzo mortale. ma il Parlamento ha un'altra volta prorogato la legge. Cari parlamentari che rinviate siete i complici morali di questa strage.
http://www.ildolomiti.it/economia-e-lavoro/
domenica 11 giugno 2017
Siamo stanchi di vedere l'indifferenza della politica sulle morti sul lavoro. Chi lavora si riprenda direttamente in mano il suo destino tornando protagonista
DIOPPPS Disoccupati, Impiegati, Operai, Partite Iva, Precari, Pensionati, Studenti
Torniamo a dare rappresentanza diretta ai ceti meno abbienti e ai LAVORATORI
Emarginati, sfruttati, sottopagati o non pagati, senza un lavoro, senza un presente e spesso senza nemmeno la percezione di un futuro. Parliamo di disoccupati, impiegati, operai, partite Iva, precari di qualunque genere, pensionati, studenti. Persone che negli ultimi vent’anni hanno pagato sulla propria pelle il consolidamento di una società basata sulle raccomandazioni, la diffusione prepotente della precarietà giovanile, il nepotismo, il predominio di caste e lobbies. Persone escluse anche dalla politica, spettatori passivi di scelte deleterie e privi di una rappresentanza forte in grado di tutelarne gli interessi. È venuto il momento di reagire, di riprendere in mano le proprie vite, di alzare la voce, di alzare la testa e tornare a farsi sentire, portando definitivamente all’interno delle istituzioni le istanze di quelle categorie che più di tutte soffrono per gli effetti della crisi. In questi ultimi vent’anni sono stati tolti i diritti conquistati dalle precedenti generazioni e una minoranza di italiani si è immensamente arricchita a discapito delle categorie più deboli. Leggi come la Treu, la Biagi, la Fornero e ora il Jobs Act hanno ridotto alla fame migliaia di lavoratori, imponendo il silenzio sui diritti e avendo come conseguenza la diffusione del precariato, delle forme di lavoro flessibile e l’allungamento dell’età pensionabile. Modelli occupazionali che impoveriscono le aziende che le attuano e uccidono tantissime persone - sempre meno tutelate – che muoiono a causa degli infortuni sul lavoro. Obiettivo di DIOPPPS è quello di portare nelle amministrazioni e nel Parlamento solo persone provenienti da queste categorie, le uniche a pagare la crisi.
Per risanare i conti del nostro paese occorre fare una patrimoniale che riguardi tutti indistintamente: ciascuno deve dare in proporzione al suo reddito. Oltre che le persone fisiche deve riguardare anche Enti, Società, industrie ecc.
Politiche per il lavoro. “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. È la prima parte dell’art. 1 della nostra Costituzione, tanto spesso citato e ricordato quanto nei fatti lettera morta. Il tasso di disoccupazione in Italia è del 12,%, ma il tasso di disoccupazione giovanile è del 35%, con punte del 50% nell’Italia meridionale. Ecco alcune delle proposte di DIOPPPS per ridare slancio all’occupazione.
Politiche di welfare per i disoccupati. In Italia ci sono 8 milioni di lavoratori precari, nella maggior parte dei casi under 40 senza diritti, che percepiscono in media meno di mille euro al mese. Urge l’introduzione immediata di politiche di welfare che assistano disoccupati e partite Iva che perdono i committenti (sussidio di disoccupazione o indennità in caso di perdita del lavoro), Garanzia del lavoro e di un reddito dignitoso. Il lavoro deve tornare a essere una certezza, anche in un contesto che prevede un sempre maggiore ricorso alla flessibilità del mercato. Serve una rapida introduzione dei diritti e delle tutele sociali tipiche della flex-security dei Paesi dell’Europa centro-settentrionale. I lavoratori precari dovranno avere paghe maggiori rispetto ai colleghi tutelati dall’assunzione a tempo indeterminato. Il lavoro precario va abolito in tutte le sue forme, si può utilizzare solo per i lavori stagionali e per sostituzioni di maternità . Riconoscimento di professionalità e meriti da parte del mercato del lavoro. Discriminante per l’accesso al lavoro dovrà essere l’effettiva capacità: basta col sistema delle cooptazioni e delle conoscenze, che spesso non garantisce l’adeguata competenza da parte di chi fa il suo ingresso nel mondo del lavoro grazie a questi metodi. Formazione. Serve una scuola a tempo pieno, che sia in grado di creare tecnici preparati fin dalla giovane età (elettricisti, idraulici etc.) e di riproporre mestieri sempre meno diffusi ma con forte richiesta sul mercato (falegnami, fabbri, corniciai etc.). Sicurezza sul lavoro. Gli infortuni e i decessi sul lavoro non accennano a diminuire. Parliamo di incidenti che spesso sono il risultato dell’impossibilità di molti lavoratori di opporsi all'esecuzione di attività così pericolose. Quanti precari, quanti lavoratori in nero sono costretti a svolgere le loro mansioni senza le necessarie condizioni di sicurezza? Quanti sono i lavoratori che quotidianamente mettono a repentaglio le loro esistenze, subendo la costante minaccia di perdere il posto nel caso rivendichino i loro sacrosanti diritti? Le morti non sono cessate, ma si sono solo “trasferite” tra i precari, le partite Iva e i lavoratori in nero. Alla lotta senza tregua al precariato si deve necessariamente accompagnare la formazione continua dei lavoratori, la vigilanza nei cantieri e l'applicazione delle norme sulla sicurezza. Inoltre, è necessario istituire una Procura Nazionale della Sicurezza sul Lavoro, secondo il modello proposto da anni dall'ex Procuratore di Torino oggi in pensione Raffaele Guariniello. Pensioni eque. Ritorno all’adozione del metodo retributivo antecedente la riforma Dini del ’95, per l’ottenimento di una pensione pari a circa il 90% dell’ultima retribuzione percepita. Il metodo contributivo attualmente in vigore, caratterizzato da politiche salariali molto basse, farà sì che le pensioni percepite dalla generazione nata negli anni ’70 sarà pari al 36% dell’ultima retribuzione, inferiore persino alla pensione minima sociale erogata dallo Stato: un’ingiustizia sociale al quale è necessario porre immediatamente rimedio. Riduzione costi della politica e della spesa pubblica, abolizione di vitalizi e prebende di fine mandato. In una situazione mai così allarmante come quella che stiamo vivendo, è necessario attuare una immediata quanto concreta riduzione dei costi della politica e della spesa pubblica.
Occhio la tragitto casa lavoro_lavoro casa e questo vale per tutti quelli che lavorano, nessuno escluso. occorre conoscere le normative sull'itinere.
sabato 10 giugno 2017
Nessuno è morto. Un altro morto schiacciato dal trattore e sono 59 dall'inizio dell'anno. L'ultima vittima di questo mezzo e dell'indifferenza di chi dovrebbe occuparsene a Sorbo Serpico in provincia di Avellino
mercoledì 7 giugno 2017
martedì 6 giugno 2017
Superato ogni record di morti sul lavoro da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sullavoro. Due poveri giovani poco più che ventenni morti schiacciati dal trattore negli ultimi due giorni nelle province di Ferrara e Agrigento. ma la politica pensa solo a posizionarsi per le imminenti elezioni politiche e della vita di chi lavora non è interessata. Quattro i morti anche ieri 5 giugno. Purtroppo i lavoratori non hanno e non avranno rappresentanza in parlamento
lunedì 5 giugno 2017
Tre morti sul lavoro anche oggi 6 giugno
A Iglesias di Cagliari è rimasto schiacciato dal suo camion un autotrasportatore. Nella provincia di Vibo Valentia è morto cadendo da un albero mentre lo stava tagliando un sessantenne. Ricordiamoci sempre che sulle strade ne muoiono almeno altrettanti mentre vanno e tornano dal lavoro e in altre situazioni. E sui campi a causa del trattore sono già morti schiacciati 50 agricoltori dall'inizio dell'anno. Oltre 450 morti in modo così atroce da quando è Ministro delle Politiche Agricole Martina