Davvero una strage di lavoratori anziani assurda: che siano, edidi, agricoltori, nei servizi, ma vedere che sono il 36% del totale fa rabbrividire. Sono 304 su 834. Sono andato a vedere quanti erano nel 2008 erano "solo" 67 e questo aumentop è dovuto soprattutto all'allungamento dell'età per andare in pensione, di anziani che sono costretti a continuare a lavorare per le magre pensioni, a volte in nero, oppure anziani agricoltori che sia per le pensioni basse che per non vedere andare in malora i propri campi e non potentodosi permettere un trattore nuovo o uno stipendiato perararli muoiono numerosissimi, già 150 anche quest'anno. E nessuno fa niente, con ministri del lavoro e dell'agricoltura che sembrano interessati a tutt'altro: ma non solo questi, lo stessa indifferenza dei loro predecessori
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
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lunedì 30 ottobre 2023
sabato 28 ottobre 2023
In certi ambiti le donne hanno raggiunto la perfetta parità: muoiono quasi come gli uomini, soprattuto sulle strade e in itinere, ma anche ieri 4 morti sui luoghi di lavoro
E' morta Naomi Maiolani una donna elicotterista di 28 anni, ma c'è un'altra strage sempre nascosta che è quella delle donne lavoratrici, sulle strade e in itinere muoiono quasi quanto gli uomini. par la stanchezza per il carico lavorativo e familiare, che provoca incidenti e malori, spesso investite senza colpa da altri automobilisti e coaminionisti: sono oltre un centinaia all'anno, Nel 2022 sono state documentate 137 donne morte di lavoro: anche in casa ci sono diversi pericoli nascosti
Secondo le prime informazioni,
l’elicottero precipitato è un velivolo commerciale che a bordo aveva solo il
pilota, una ragazza di 28 anni, originaria di Faenza, Naomi Maiolani, dipendente di una società di
noleggio e trasporto con elicotteri. A dare l’allarme sono stati
i carabinieri della stazione di Luni comandati dal maresciallo Pietra che si è
recato sul posto con il maresciallo Castorio, entrambi avvisati da un
ristoratore della zona. Subito si è mossa anche la squadra di Protezione Civile
del Comune di Luni e l’elisoccorso.
venerdì 27 ottobre 2023
Ecco le morti sui luoghi di lavoro nelle Regioni (escluso itinere e strade che richedono interventi strutturali diversi)aggiornati al 20 ottobre
Al Presidente Mattarella al suo Capo Gabinetto Ugo Zampetti, al Cardinale Zuppi alla Presidente Meloni, ai Ministri del lavoro e dell’Agricoltura pc Sindaco di Bologna, al Capo Gabinetto del Comune di Bologna Sergio Lo Giudice, al Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini, , Al Segretario CGIL di Bologna Bulgarelli, ai Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL Landini, Sbarra e Bombardieri, al Maestro Pupi Avati, ai Presidenti delle Regioni Italiane. Basta disinformazione sui morti sul lavoro. Ecco la drammatica situazione dei morti sul lavoro aggiornata a questa mattina: già superati i morti sui luoghi dell’intero 2022. Qui sotto le Regioni con più morti sui luoghi di lavoro in ordine decrescente rispetto al numero di abitanti (ESCLUSO ITINERE). L’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it monitora i morti sul lavoro dal 1° gennaio 2008, così come li monitora l’Istituto di Statistiche Europee Eurostat, che separa giustamente i morti sui luoghi di lavoro rispetto all’itinere, su queste tragedie si fa solo una grande confusione, e la prima a generarla è INAIL e chi elabora i suoi morti, che non separa adeguatamente i morti , che diffonde solo le denunce che gli arrivano dal territorio e solo dei suoi assicurati. E’ così da 16 anni. Non esiste nessun indice occupazionale valido se a morire per quasi la metà non sono monitorati come fa l’Osservatorio: i colori e gli indici occupazionali non hanno nessun valore statistico se non si contano tutti i morti visto che a morire per il 40% sono lavoratori di altre categorie, in nero e agricoltori, già schiacciati trattore 150 anche quest’anno che non appaiono da nessun altra parte. La situazione è drammatica per i lavoratori anziani e logorati: sono quest’anno 297 su 815, erano 213 nel 2015 e 67 nel 2008. L’allungamento dell’età per andare in pensione senza fare nessuna differenza tra chi fa un lavoro impiegatizio e da chi svolge un lavoro pericoloso ha prodotto questa autentica carneficina tra i vecchi lavoratori. Le donne hanno un autentico bum di morti sulle strade; questo perché è impossibile riuscire lucidamente a conciliare la stanchezza con l’attività lavorativa e il carico famigliare. Ecco i morti sui luoghi di lavoro di ciascuna Regione, non ci sono i morti sulle autostrade e i morti sono registrati dove c’è stato l’evento e non della provincia o regione di apparenza. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro
martedì 24 ottobre 2023
Sub appalto un killeraggio dei lavoratori, i più umili e i meno protetti: a spese di meridionali e stranieri: assistiamo ad un vero caporalato e deportazioni dovute alle trasferte obbligate dal sud al nord del Paese: ma tutto fatto con la complicità di politica e Istituzioni
Il subappalto, che pratica anche lo Stato non controllando chi esegue i lavori in scuole, ospedali, Ferovie ecc. provocano un'autentica strage di lavoratori, spesso muoino fuori da provnce e regioni di residenza, davveo un killeraggio senza precedenti, è una forma nuova ma antica: il caporalato, solo che ieri lo praticavano abusivamente e senza controlli. ora vine fatto con la complicità di tutti, a partire dallo Stato: A ogni passaggio di subappalto, il prezzo cala e lo sfruttamento aumenta e si riversa verso gli ultimi; spesso meridionali anche al centronord
domenica 22 ottobre 2023
Il grafico che confronta i morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2022 con i morti dall'inzio dell'anno del 2023 al 20 ottbre, come vedete l'arancio che indica i morti del 2023 supera per quasi tutte le regioni i morti del 2022
Morti complessivi sui
luoghi di lavoro (escluso strade e itinere) nelle Regioni al 20 ottobre 2023 e INTERO 2022 registrati dall’Osservato
Nazionale di Bologna morti sul lavoro |
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2023 tutto |
2022 |
|
Lombardia 95 -12% |
·
107 |
|
Veneto 73 + 11% |
·
65 |
|
Campania 74 +
21% |
·
59 |
|
Piemonte 59 + 8,5% |
·
54 |
|
Lazio 44 -11% |
·
49 |
|
Emilia Romagna 57 +18% |
·
47 |
|
Sicilia 63 +
27% |
46 |
|
Calabria 35 +11.5% |
31 |
|
Marche 27 - 2,50% |
34 |
|
Trentino alto Adige 22 -31% |
32 |
|
Puglia 47 +32% |
32 |
|
Toscana 44 + 32% |
30 |
|
Sardegna 17 -32% |
25 |
|
Abruzzo 25 + 28% |
18 |
|
Umbria 14 + 28% |
10 |
|
Liguria 15 + 20% |
12 |
|
Friuli Venezia Giulia 23
+ 300,28% |
7 |
|
Basilicata 6 -34% |
9 |
|
Valle D'Aosta 6 -50% |
3 |
|
Molise 2 100/100 |
2 |
|
Totale morti 2023 sui luoghi di lavoro nelle Regioni
escluse autostrade al 20 ottobre 2023 748 Totale intero 2022 672. L’aumento
sull’intero 2022 è già del 10% |
|
giovedì 19 ottobre 2023
sssssssssss altri 9 morti, ancora due morti e rriveremo all'incredibile numero di morti sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere) , mai raggiunti prima, da quando nel 2008 ho aperto l'Osservatorio, superiore già di 43 morti all'intero e già orribile 2022
Si, questa che vi racconto è una morte molto sfortunata quella del povero Manuel Favaro che si è scontrato all'alba con il camion con un cervo, che con l'urto è finito dentro la cabina, un impatto devastante, aveva solo 34 anni, ma è successo anni fa anche a me con un daino di oltre 80 kg che mi ha distrutto la macchina, per fortuna robusta. Ma misteriosa la morte di un altro lavoratore: di Luigi Avitabile hanno dato diverse versioni dell'infortunio; prima per malore, poi per infortuni in due cantieri diversi: saranno le indagini già avviate dai magistrati a stabilire i motivi di questo tentativo di sviare le indagini. Forse staremo sotto i 1000 morti sui luoghi di lavoro, ma così come li mescola INAIL arriveremo a contarne intorno ai 1500 con itinere e in altre situazioni lavorative. E parla pure di cali il sistema "morti e infortuni sul lavoro" dove lavorano sott'acqua in tanti di questo sistema che tenta di occultare i morti perchè dovrebbero spiegare ahli italiani come e achi vannoi tanti soldi spesi per la sicurezza. ovviamente spesi male perchè i morti sono in costante aumento, in due giorni altri otto sui luoghi di lavoro e altri in itinere. Riposa in pace Manuel e anche tu Luigi, come ovviamente agli altri sei morti in questi ultimi due giorni sui luoghi di lavoro
mercoledì 18 ottobre 2023
San Giuseppe se vivesse ora morirebbe lavorando con quota 104 , All'Attenzione del Dott. Ugo Zampetti e del Cardinale Matteo Zuppi
San Giuseppe muore lavorando
martedì 17 ottobre 2023
Un'altra vittima del lavoro insicuro. Ripeto per l'ennesima volta: ma alla nostra classe dirigente poco importa, di togliere il culo dalle poltrone e di occuparsi seriamente di questa strage chenon può servire per creare tavoli e nuove poltrone. abbiamo superato i morti dell'intero 2022, sui luoghi di lavoro, ma entro l'anno anche in itinere probabilmente, dove muore il 40% e più di lavoratori
Alessandra Tortomasi aveva appena finita la sua giornata di lavoro come insegnante, si era appena trasferita dalla sua Paternò in Sicilia per andare a insegnare a Aprilia nel Lazio: aveva trovato alloggio a una cinquantina di km, ovviamente per poter risparmiare, visto che i nostri insegnanti, che educano i nostri figli e nipoti hanno stipendi da fame. Alessandra finite le sue ore scolastiche era alla guida di una Fiat 500 quando probabilmente per la stanchezza, anche per il viaggio di andata, di circa un'ora d'auto: la macchina si è ribaltata ferendola mortalmente. Per la bella insegnate, della quale non si hanno notizie, sul suo carico famigliare, come tante e tanti, pur di lavorare si trasferiscono lasciando il loro luogo d'origine, spesso a centinaia e migliaia di km, non c’è’ stato nulla da fare. Trasferita in gravissime condizioni con l’elisoccorso, è morta all'Ospedale San camillo di Roma. Ecco un'altra tragica conferma su come vengono trattati i nostri lavoratori e lavoratrici, ricordo a tutti, che ogni anno ci sono moltissime. Le condoglianze dell'Osservatorio ai famigliari di Alessandra
donne che muoiono in itinere, ma delle quali nessuno parla
domenica 15 ottobre 2023
Lo Stato con suoi importanti organi non può avevre comportamenti da antistato sui morti sul lavoro
Mail al Presidente Mattarella e al Segretario Generale Ugo Zampetti.
Morti sul lavoro: lo
Stato non può comportarsi da antistato, e le ultime “chicche” su alcuni morti
sul lavoro
Signor Presidente Mattarella e Dott. Zampetti, è questo che
mi viene in mente pensando alle morti sul lavoro, nascoste da pezzi importanti
dello Stato. Ho denunciato a tutti i livelli e da 15 anni che una buona parte
dei morti sul lavoro sono stati dimenticati e si può dire senza dubbio
occultati da parti rilevanti dello Stato: dai Ministeri del Lavoro e
dell’Agricoltura, con i Ministri che si sono succeduti in questi 16 anni, di
tanti parlamentari ai vertici dei partiti e di ogni colore politico, di
Istituti come INAIL e Enti come ANMIL, di tanti amministratori e sindaci. Hanno
fatto finta di non vedere le mie continue denunce sul reale numero di morti sul
lavoro, senza che nessuno di questi soggetti sia intervenuto per vedere se
quello che scrivevo e scrivo è vero. Dello Stato ho sempre avuto un grandissimo
rispetto inculcato da mio padre e da mio fratello maggiore che sono stati
Carabinieri, io stesso potevo diventarlo da ragazzo se non mi ammalavo nel
periodo di addestramento. E’ intollerabile che ogni anno spariscono dai 300/400
lavoratori morti sui luoghi di lavoro senza che nessuno di questi soggetti alzi
un dito e guardi in faccia alla realtà, su qual’è il reale numero di morti sul
lavoro in Italia, che non si mobilitino
per impegnarsi per far cessare questa strage molto più ampia di quella che
appare. Ma non si fermano qui, cercano anche di impedirmi (e ci riescono) di
parlare in manifestazione pubbliche su queste tragedie: hanno paura di quello
che potrei dire, hanno addirittura paura di una mia mostra sulle morti e
infortuni sul lavoro, di un tema che mi occupo da oltre 40 anni, con opere di
pittura e scultura che risalgono agli inizi degli anni ottanta; i paragoni
storici sono raccapriccianti, su chi ha cercato di farlo. Se solo questi soggetti avessero avuto la
sensibilità di occuparsene seriamente, senza cercare di far finta di niente,
non avremmo questo numero di morti impressionante che sono stati in costante
aumento da quando ho aperto l’Osservatorio nel 2008: se lo Stato li avesse
contati tutti, se solo INAIL avesse scritto chiaramente e già da allora, e non solo recentemente ma
solo burocraticamente in due righe nell'Open data, che quelli che diffondeva e
diffondono agli italiani sono “solo” i morti di questo Istituto, che ci sono
tante categorie che non assicura e a queste occorre aggiungere i morti in nero
e gli agricoltori. E quelli di INAIL, sono gli stessi morti depurati da itinere
che manda in Europa, così l’Italia diventa più virtuale di quello che è in
realtà. Come non rimanere sbalorditi nel vedere uno Stato inerte a una mattanza
del genere in Agricoltura, dove in questo periodo stanno morendo diversi
agricoltori al giorno schiacciati dal trattore che guidavano? Due anche ieri,
uno di questi morto dopo mesi di atroci sofferenze, uno il giorno prima, tre in
quello precedente, 147 dall’inizio dell’anno, oltre 2600 da quando ho aperto
l’Osservatorio e seppur denunciandolo ogni giorno nessuno di questi soggetti è
mai intervenuto, seppure nelle loro competenze, cose se la cosa non li
riguardasse. Come non suscitare in loro angoscia: ma la burocrazia non ha
un’anima e lavora anche contro se stessa, quando denuncio che un morto su
4 sui luoghi di lavoro è un
ultrasessantenne? L’esempio in questi ultimi giorni di Luigi Bernardini che a
76 anni (nella foto) che muore di notte in un cantiere autostradale, di un
altro ultrasettantenne che muore per il caldo su una gru; di tantissimi
agricoltori che muoiono alla guida di un trattore, non sapendo per non essere
informati, loro che lo guidano e i loro familiari, che il trattore è una
macchina di morte, che uccide con estrema facilità soprattutto in manovra in
terreno collinare: un Ministero dell’agricoltura informato ripetutamente, ma
anche perché poco interessato, visto che nessuno si è mai preso la briga di
contattare l’Osservatorio per saperne di più. Terribile anche la vicenda di
Simion Panco moldavo di 55 anni morto pochi giorni fa nella provincia di Forlì
Cesena: morto in una terribile solitudine: nessuno sa dove abitava Simion, gli
inquirenti stanno cercando da giorni di sapere dove avesse la residenza, per
trovare i suoi documenti, neppure la figlia in Moldavia lo sa. Nessuno di
questi soggetti sa o vuol sapere che ormai un morto su cinque che muore sul
lavoro sotto i 60 anni è straniero, che anche questa è un’autentica emergenza,
che entro pochi anni saranno la maggioranza dei morti sul lavoro e con tanti
morti le altre comunità ce le troveremo nemiche. Potrei continuare con tante di
queste “chicche” signor Presidente Mattarella, da nonno, non posso pensare che
i miei nipoti possono entrare in un mondo del lavoro come questo, che senta lo
Stato come un nemico e non protettivo come dovrebbe esserlo. Grazie
dell’Attenzione carlo Soricelli curatore dell’osservatorio Nazionale di Bologna
morti sul lavoro
sabato 14 ottobre 2023
Infortuni mortali: dum romae consulitur, saguntum expugnatur Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata”.Mail al Presidente Mattarella -
Infortuni mortali: dum romae consulitur, saguntum
expugnatur
Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata”.
Caro
Presidente Mattarella, la strage di lavoratori è continuata: dopo i 15 morti
dell’11 ottobre (11 sui Luoghi di lavoro e 4 in itinere) ieri 12 ottobre altri
6 morti sui luoghi di lavoro più altri in itinere, ma ne stiamo valutando
altri, morto come altri 3 questo mese in moto che è un mezzo pericolosissimo se
hai fretta o sei stanco per il lavoro svolto; genitori e nonni parlatene coi
vostri figli e nipoti. Dalla strage di Brandizzo caro Presidente l’Osservatorio
ha registrato con nome e cognome 153 morti sui luoghi di lavoro, più un'altra
trentina di morti in itinere In questi 16 anni. l’Osservatorio su queste
tragedie ha sopperito da solo a quello che doveva ed è un dovere dello Stato
attraverso le sue Istituzioni, a partire dai Ministeri del Lavoro e
dell’Agricoltura, del Parlamento e delle sue istituzioni e Enti come INAIL e
ANMIL, seppur avvertiti, questi soggetti non hanno mai voluto verificare, che
tanti morti sul lavoro sfuggivano a questa terribile “conta”, del resto sono 15
anni che lo scrivo a tutti. Ma perché non voler vederediverse centinaia di
morti? Perché ciò metteva in luce la
loro inadeguatezza, per calcolo, per interessi a volte inconfessabili, per non
mettersi contro un Istituto come INAIL
che distribuisce una montagna di euro, direttamente e indirettamente:
l’ho compreso molto bene in un articolo apparso pochi giorni fa su un giornale
nazionale dove si diceva tra le righe; “e i morti INAIL non sono tutti ce ne
sono altri che sfuggono” (sfuggono? Sono sfuggiti per malafede), per non
mettervi in cattiva luce con chi elargisce direttamente o indirettamente tanti
soldi, “il silenzio è proprio d’oro in questo caso”. Poi nell’articolo si
citano le collaborazioni con INAIL ecco i l motivo. L’Istituto dello Stato ha nascosto
agli italiani buona parte dei morti sul lavoro ed ha un’influenza politica,
mediatica e economica spaventosa: a mio favore le decine, centinaia di mail
spedite a tutti i livelli, che saranno pur registrate anche dai Ministeri.
Recentemente altri hanno cominciato a fare un lavoro di monitoraggio, cito in
questo caso l’Ing. Giorgio Langella responsabile del lavoro del PCI, Partito
del quale non sono neppure militante e simpatizzante, ma del quale riconosco
l’onestà intellettuale: una volta fatti
i relativi controlli, ha cominciato a sua volta
a monitorare i morti, dopo che si
è accorto che quello che scrivevo e scrivo è vero. Ora lo scrivono tutti ma non
INAIL, ma almeno riconoscere il lavoro che ho svolto, con oltre 30 ore di
lavoro volontario, con tutti contro. Ma perché in tanti ora si chiedono perché
il “sistema morti e infortuni sul lavoro” ha occultato tutti questi morti sul
lavoro? La risposta è semplice anche se disarmante: soldi, sempre soldi che
entrano in ballo in primis, poi il menefreghismo “ma quelli non sono mica morti nostri” “de
noialtri” direbbero e dicono a Roma, INAIL si occupa dei suoi assicurati e
quelli dell’Osservatorio che li monitora tutti anche i non assicurati a INAIL.
Ma perché tanti Parlamentari, le Commissioni di Camera e Senato, anche queste
avvertiti più volte, non hanno mai creduto ai morti diffuso dall’Osservatorio?
Perché sono un semplice metalmeccanico in pensione, che lo faceva da
volontario? Parlamentari e politici di primo piano di quasi tutti i partiti in
Parlamento sono, o sono stati parte del sistema? Ma ci sono ancora giornalisti che hanno avuto
il coraggio di parlarne, come lo fece fino alla sua morte prematura Santo Della
Volpe, che credeva e diffondeva i morti dell’Osservatorio, come il Presidente
Napolitano, che apprezzava molto il lavoro dell’Osservatorio prima, e ora il
Presidente Mattarella, questi rari giornalisti nonostante si sarebbe potuti
autocensurare come ha fatto la stragrande maggioranza della categoria e grazie
anche a loro che si sono sensibilizzati gli italiani su questo fronte, sapendo
che quello che scrivevo e scrivo è vero. Poi chi parla è un semplice
metalmeccanico in pensione, cosa volete che ne sappia, e giù a denigrare, ma lo
fa perché si vuole fare pubblicità come pittore…Non pensano che in Italia ci
sono milioni di cittadini che hanno a cuore, che con il loro lavoro volontario
cercano il benessere del nostro Paese, per loro è inconcepibile che facciano
tutto gratis. Nel mio caso solo inorridito che sia stato trascurato un aspetto
così importante “la vita e la Sicurezza dei nostri lavoratori” solo perché un
semplice cittadino lo denunciava, tanti si potevano salvare con la conoscenza.
Anche ieri 13 ottobre c'è stato un altro agricoltore schiacciato dal trattore
nella provincia di Rieti, sono 146 dall'inizio dell'anno, oltre 2660 dal 2008,
anno di apertura dell'osservatorio. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
Nazionale di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
venerdì 13 ottobre 2023
Orroriamoci anche per ieri
Dopo i 15 morti del giorno 11 ottobre i 6 di ieri: Luigi Bernardini aveva SETTANTASEI ANNI LAVORAVA A QUELL'ETA' IN UN CANTIERE NOTTURNO SULL' A12 NEI PRESSI DI LA SPEZIA IN UN CANTIERE AUTOSTRADALE, E' STATO TRAVOLTO. MA COME FA UN PAESE NORMALE A SOPPORTARE QUESTA STRAGE, DI FATTO PER BUONA PARTE OCCULTATA, IL 30/35 DEI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO SONO ULTRASESANTENNI. SALVINI DOVE SEI COI TUOI PROCLAMI PRIMA DELLE ELEZIONI? OGNI ANNO DICI CHE CHE CALI L'ETA'? NON TROVARE SCUSE SEI AL GOVERNO FALLO.
giovedì 12 ottobre 2023
"Orroriamoci tutti": Solo l'Osservatorio vi dice che ieri sono morti ben 15 lavoratori per infortuni
Ieri 15 morti sul lavoro. Nella foto il povero giovane di 20 anni Carlos Barletta una morte che racchiude tutte le problematiche del lavoro; in erba, staniero, in trasferta fuori regione e responsabile della Sicurezza, vi rndete conto in che marciume stiamo vivendo? 15 morti ieri per infortuni e potrebbero anche essere sottostimati. Ma solo 4 su 15 probabilmente sono assicurati a INAIL. Ecco come occultano i morti sul lavoro, nessuno ne parla nella sua interezza se non l'Osservatorio, ma ora mi sono stancato di fare l'utile idiota mettendoli in rete così senza nessuna fatica, copiano e spacciano questo lavoro durissimo come se fosse il loro senza mai citare la fonte e ci sono anche sindacati, queslli che fanno i "durissimi" che si scandalizzano per lo sfruttamento del lavoro altrui, ma sono i primi a farlo, per non parlare disedicenti giornalisti, che vedono così visto che i morti sul lavoro ora "tirano" ci sibuttano dentro senza sapere neppure di cosa parlano: lo farei se prima vedo che hanno il mio stesso numero di morti decumentato. Ma colpisce la morte di pochi giorni fa di un povero ragazzo di Carlos Barletta di origine boliviana di soli 20 anni; abitava in Piemonte , era in trasferta a Verona, era anche l'addetto alla Sicurezza, vi rendete conto a 20 anni, praticamente funziona così, prendono un ingenuo lo fanno rappresentante della Sicurezza e così diventa il responsabile di eventuali infortuni anche mortali, in questo caso della sua morte: Carlos è stato schiacciato sulla volta di un capannone, il carrello elvatore è salito fino a schiacciarlo. Un orrore vedere che muoiono così tanti giovani precari e supersfruttati
martedì 10 ottobre 2023
La danza macabra dei morti sul lavoro
Presidente di ANMIL Zoele Forni ecco come spariscono i morti sul lavoro in Italia: scrive ANMIL che elabora i morti INAIL che la provincia di Vibo Valentia con zero morti sul lavoro è la provincia più virtuosa d’Italia; ma davvero? E questi 5 che le mando qui sotto chi sono? Ma incredibile anche Cosenza, per INAIL sono 7 al 31 agosto, ma l'Osservatorio ne ha registrati 16 a oggi 10 settembre. E questi morti sui Luoghi di lavoro registrati dall’Osservatorio e spariti nel nulla chi sono? Ma purtroppo è così in tutto il Paese, ma nessun partito e nessun ministro e nessun amministratore ha il coraggio d'andare a vedere perchè spariscono tanti morti dal conteggio e si danno anche i colori alle Regioni e indici occupazionali? su quali basi? Su un numero ridotto di morti sul lavoro? Si parla di morti sul lavoro con tavoli in tutta Italia senza neppure sapere quanti sono? Ci sono morti di serie A e altri di serie B e C? Si faccia chiarezza finalmente come chiede l'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro da 15 anni. https://lapoliticalocale.it/
29/04/23 | Vibo Valentia | Calabria | Filippo Rubino |
08/06/23 | Vibo Valentia | Calabria | Marco Romeo |
03/07/23 | Vibo Valentia | Calabria | Vincenzo Giannini |
03/07/23 | Vibo Valentia | Calabria | Giuseppe Rubino |
10/07/23 | Vibo Valentia | Calabria | Massimo Moschella |
“Sono i numeri elaborati dall’Anmil, l’Associazione nazionale Lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, che ha ripreso i dati dell’Inail presentandoli in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro che, come ogni anno, ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica per mettere fine a questa strage. Quasi tutti sballati i “numeri” qui sotto. Ma anche la stessa Crotone ha 5 morti e non tre, certo INAIL ha diffuso i morti al 31 agosto, ma anche così all’Osservatorio ne risulta uno in più. Ma come si fa a parlare di indici occupazionali quando a morire sono una buona parte lavoratori che hanno un’assicurazione diversa da INAIL (4 milioni) e lavoratori in nero?
Scrive ANMIL “A guidare la triste classifica degli incidenti mortali è la Lombardia, dove da gennaio ad agosto i morti sui luoghi di lavoro sono stati 112. Seguono il Lazio e il Veneto con 60, la Campania con 57 e il Piemonte con 52. In Calabria 13 le vittime. numero di incidenti mortali in Molise e in Valle D’Aosta, con una vittima ciascuno in otto mesi.
Sulla base dei dati provincia per provincia, in Calabria al primo posto troviamo Crotone e all’ultimo Vibo. L’analisi valuta l’indice di incidenza della mortalità, ossia il rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa.
In zona rossa Crotone (che conta 39.766 occupati, è al primo posto in Italia con 3 casi di morte sul lavoro e un Indice di incidenza sugli occupati del 75,4) e Cosenza (196.916 occupati è al 19esimo posto con 7 casi totali e un indice del 35,5). In zona gialla Catanzaro: (107.154 occupati è al 59esimo posto tra le province italiane con 2 casi e un indice del 18,7). In zona bianca Reggio Calabria (al 92esimo con un caso, un indice del 7,1 su 139.872 occupati). Al 98esimo, ultimo posto in Italia per la provincia di Vibo Valentia (zero casi e conta 45.266 occupati
domenica 8 ottobre 2023
Oggi nella giornata degli infortuni sul lavoro ve lo dice l'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro quanti sono in realtà i morti sul lavoro, fanno inutili tavoli dove parlano in coro su un numero di morti esiguo, ttra l'altro mescolandolo con i morti in itinere e sulle strade che è una cosa ben diversa che morire sui luoghi di lavoro. Ma a me non mi invitano perchè hanno paura di quello che potrei dire e direi senza tentennamenti; che nascondono buna parte dei morti sul lavoro
Report
morti sul lavoro dall'inizio dell'anno al 6 ottobre.
Premesse
Una voce fuori
dal coro minimalista su queste tragedie
A questa mattina nella giornate dei morti sul lavoro, della quale escludono l'Osservatorio sono morti 762 morti, già 7 in più dell'intero 2022, 1181 se si contano tutti compreso l'itinere. sui luoghi
di lavoro tre di questi schiacciati dal trattore nelle province di Cuneo,
Belluno e Prato, ma nessuno sa che ne sono già morti in questo modo atroce ben
141 dall’inizio dell’anno, la settima vittima della quale abbiano avuto notizia
ieri e che è morta dopo nove giorni i di
agonia è un povero giovane di 20 anni che si chiamava Carlo Barletta domani è
la giornata nazionale sui morti e infortuni sul lavoro, l'Osservatorio non è
stato invitato a parlarne in nessuna iniziativa, questo perché voce
dissonante con la narrazione minimalista del sistema “morti e infortuni sul
lavoro”. L'Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro registra tutti i
morti sul lavoro anche i non assicurati all'Inail, che sono, escluso itinere il
30/35% ogni anno. L'osservatorio tiene separati i morti sui luoghi di lavoro e
registra e diffonde solo i morti sui luoghi di lavoro così come fa Eurostat,
che è l'istituto Europeo di statistica e non si inventa indici occupazionali
quando a morire sono in buona parte lavoratori non assicurati a Inail o in
nero. 12
Regioni hanno già superato i morti, sempre sui luoghi di lavoro, ultima
arrivata la Regione Emilia Romagna. Rispetto al 2008 anno di apertura
dell'Osservatorio l'aumento sui Luoghi di lavoro sarà a fine anno di oltre il
40%. Nulla è cambiato da quell'anno per quanto riguarda percentualmente le
morti. Sempre simili seppur in numeri maggiori: Agricoltura con lo sconvolgente
numero di agricoltori schiacciati dal trattore, già 138 anche quest'anno,
l'edilizia con le cadute dall'alto per la stragrande maggioranza di morti. Un
netto peggioramento tra gli autotrasportatori che messi insieme, diventano la
terza categoria per numero di morti, lo vediamo tutti come corrono sulle strade
o quando ti portano un pacco. Nelle grandi aziende i morti sono quasi
inesistenti, e questo perché c'è presente il Sindacato: i pochi morti nelle
grandi e medie industrie sono quasi tutti lavoratori in appalto o artigiani
specializzati in diverse mansioni. Il 95% dei morti sui luoghi di lavoro sono
concentrati nelle piccole e piccolissime aziende o tra artigiani. Sotto i 60 anni gli stranieri morti sono
ormai oltre il 20% dei morti sui luoghi di lavoro. Un morto su 4 sempre sui
luoghi di lavoro è un ultrasessantenne. Allungando indistintamente l'età della
pensione per tutti e non distinguendo chi svolge un lavoro pericoloso, ha fatto
impennare i morti tra i lavoratori anziani. Sono poche le donne che muoiono sui
luoghi di lavoro ma sulle strade, in specifico sono quasi quanto gli uomini.
Qui sotto il Report dei morti aggiornato a questa mattina
6
ottobre 2023
1176
morti complessivi dall’inizio dell’anno, 759 di questi morti sui luoghi di
lavoro, contiamo un morto in più sui luoghi di lavoro dell’intero 2022 gli
stessi morti sui luoghi di lavoro dell’intero e orrendo 2022, Ma escluso i
morti nelle autostrade nelle Regioni sono già stati superati i morti
dell’intero 2022 l’anno scorso al 31 dicembre sono stati sui luoghi di lavoro
755
OSSERVATORIO
NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO
L’unico osservatorio
che monitora da 16 anni i morti sul lavoro, compresi i non assicurati a INAIL e
i lavoratori in nero, nelle province ci sono i morti monitorati
dall’Osservatorio, tra parentesi nelle regioni i morti con itinere e in altri
ambiti lavorativi, così come INAIL che mette insieme i morti sui luoghi di
lavoro e in itinere
Per noi chiunque muore
mentre svolge un lavoro è considerato un morto sul lavoro, ci sono tutti anche
chi ha un’assicurazione diversa da INAIL o che muore in nero.
Nel 2022 i lavoratori
morti per infortuni sono stati 1499, 755 di questi sui Luoghi di lavoro gli
altri sulle strade e in itinere, nel 2022 le donne morte per infortunio sono
stata 15 sui luoghi di lavoro ma ben 123 in itinere e in altri ambiti
lavorativi, gli stranieri già oltre il 15%, gli anziani ultra sessantenni sono
stati uno su quattro, soprattutto in agricoltura e in edilizia
Aperto da Carlo
Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti
poche settimane prima. Da 16 anni i morti sui luoghi di lavoro sono tutti
registrati in apposite tabelle Excel con l’indicazione di data del decesso,
provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione,
nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Chiunque svolge un lavoro e muore
per infortunio è per noi un morto sul lavoro, indipendentemente
dall’assicurazione che ha o se non l’ha affatto (lavoro in nero) o agricoltore
anziano.
Dal 1° gennaio 2008,
anno di apertura dell’Osservatorio al 31 dicembre 2022, sono morti complessivamente
19519 lavoratori, di questi 9.489 per infortuni sui luoghi di lavoro. ma
purtroppo sulle strade e in itinere sfuggono comunque diversi lavoratori Le ore
impiegate in questi 15 anni di monitoraggio con lavoro volontario sono state
oltre 29.000 Continuano ad alterare la percezione del fenomeno con dati
parziali e assurdi anche nel 2023 con “indici occupazionali” quando il 30% dei
morti non ha nessuna assicurazione o hanno un’assicurazione diversa da INAIL
che diffonde solo i propri morti
Qui sotto i morti sui luoghi di
lavoro nelle Regioni e Province. In questi dati non sono contati i morti per
covid, i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori, i morti
sulle autostrade, in mare e all’estero. Bisogna tenere presente che i morti in
itinere e sulle strade ogni anno sono quasi altrettanti rispetto a quelli
segnalati qui di seguito, ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono
altri interventi, che sono differenti da quelli delle morti sui luoghi di
lavoro. In itinere ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che muoiono in
bicicletta o a piedi, ma anche i morti sulle strade. INAIL conteggia questi
dati tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali
dimensioni e le caratteristiche del fenomeno. I morti sul lavoro sono segnati
nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di
residenza.
I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle
Regioni e Province nel 2023 senza i morti sulle strade e in itinere. Non a
carico delle Regioni, gli altri morti per incidenti di autotrasportatori in
autostrada, morti in mare fuori delle acque territoriali.
Attenzione tra parentesi nelle Regioni ci sono anche i
lavoratori morti sul lavoro sulle strade in itinere e in altri ambiti
lavorativi,
LOMBARDIA 92 sui Luoghi di Lavoro (155 totali. con itinere
così come li conta INAIL, idem le altre Regioni) Milano 12, Bergamo 8
Brescia 27, Como 9, Cremona 3, Lecco 5, Lodi 1, Mantova 5, Monza Brianza 5
Pavia 9 Sondrio 2, Varese 4 CAMPANIA 70 (118 tot.)
Napoli 18, Avellino 9 Benevento 7, Caserta 19, Salerno 15 VENETO
66 (105 tot.)
Venezia 11 Belluno 4, Padova 9, Rovigo 4, Treviso 16 Verona 15, Vicenza
5 PIEMONTE 58 (93 tot.) Torino 19, Alessandria
6, Asti 7, Biella 2, Cuneo 16, Novara 1, Verbano-Cusio-Ossola 5 Vercelli 2
SICILIA 51 (83 tot.)
Palermo 9 Agrigento 9 Caltanissetta 1, Catania 4, Enna 1, Messina 9, Ragusa 3,
Siracusa 7, Trapani 7 EMILIA ROMAGNA 52 (81 tot.) Bologna 5, Rimini 2 Ferrara 4
Forlì Cesena 5 Modena 16 Parma 6 Ravenna 5 Reggio Emilia 6 Piacenza 34 PUGLIA 47 (73 tot.) Bari
18, BAT 2, Brindisi 8, Foggia 7, Lecce 8 Taranto 3 TOSCANA 44 (67 tot.) Firenze 9,
Arezzo 9, Grosseto 4, Livorno, Lucca 5, Massa Carrara 2 Pisa 6, Pistoia 1,
Siena 3 Prato LAZIO 40 (62 tot.) Roma 16, Viterbo 4
Frosinone 4 Latina 5 Rieti 8 CALABRIA 35 (57 tot.)
Catanzaro 7, Cosenza 12, Crotone 5 Reggio Calabria 5 Vibo Valentia 5 MARCHE 27 (43 tot.)
Ancona 6, Macerata 7, Fermo 4, Pesaro-Urbino 5, Ascoli Piceno 1 ABRUZZO
24 (38 tot.)
L'Aquila 7, Chieti 9, Pescara 3 Teramo 4 FRIULI VENEZIA GIULIA 21 (36 tot.) TRENTINO
ALTO ADIGE 22 (33 tot.) Trento 11 Bolzano Pordenone 8 Triste 2 Udine
10 UMBRIA 13 (19 tot.) Perugia
11 Terni 2 11 SARDEGNA 16 (26 tot.) Cagliari 1
Carbonia-Iglesias 2 Medio Campidano 2, Nuoro 1, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 2,
Oristano 4, Sassari 3 BASILICATA 6 (9 tot.) Potenza 4 Matera 2 LIGURIA 15 (25 tot.) Genova 3 Imperia 5 La
Spezia 6, Savona (1) VALLE D’AOSTA 2 (5 tot.) Molise 6 (9 tot.)
Campobasso 5 Isernia 1.
Curatore Carlo Soricelli,
metalmeccanico in pensione e artista sociale da oltre 50 anni
Per contatti
carlo.soricelli@gmail.com https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter
@pittorecarlosor
141 gli schiacciati dal trattore
94 morti gli autotrasportatori alla
guida del mezzo, altrettanti morti tra gli automobilisti e i passeggeri (non
inseriti tra i morti sul lavoro) che hanno la sventura di incrociarli o di
essere a bordo, spesso gli incidenti sono provocati da stanchezza e malori alla
guida
77 gli operai/e, impiegati/e,
agricoltori/e, braccianti ecc. morti per
malori sui luoghi di lavoro, in luglio e agosto per il caldo che sono a tutti
gli effetti denunciati come morti per infortuni sul lavoro
43 i morti in infortuni domestici
28 boscaioli morti travolti
dall’albero che tagliavano
64 gli stranieri morti sui luoghi di
lavoro sono tutti giovani che hanno meno di 60 anni, se li contiamo come fa
INAIL che esclude dalla “conta” i lavoratori anziani e in “nero” sono già il
20% dei morti sui luoghi di lavoro e diventeranno sempre di più