martedì 31 gennaio 2017

Primo Ministro Gentiloni fermi la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Mail spedita al Primo Ministro Gentiloni,sulla strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Mail spedita al Primo Ministro Renzi, al Ministro delle Politiche Agricole Martina e al Ministro del lavoro Poletti sullo stesso tema

31 gennaio 2017
Egr. Primo Ministro Gentiloni, mando anche a Lei la stessa mail che avevo mandato al Primo Ministro Renzi, al Ministro del lavoro Giuliano Poletti e al Ministro delle Politiche Agricole Martina a Febbraio 2014, sperando questa volta di trovare, almeno da parte sua, maggiore sensibilità per quanto riguarda le morti sul lavoro. Nella mail, qui sotto, spedita venerdì 28 febbraio 2014 alle ore 18,42 potrà leggere che pregavo i Ministri elencati che entro pochi giorni sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore, di fare almeno una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. Nell’appello chiedevo anche eventualmente di mettere a disposizione fondi per la messa in sicurezza dei vecchi trattori. La metto al corrente che in neppure tre anni del Governo Renzi sono morti schiacciati dal trattore oltre 400 agricoltori, che complessivamente più di 4000 Lavoratori hanno perso la vita lavorando e di questi ben oltre 1700 sui luoghi di lavoro: gli altri sulle strade e in itinere. La prego di far chiedere dai suoi collaboratori all’INAIL, che tra l’altro monitora solo i propri assicurati e non tutte le categorie di lavoratori. In tanti si chiedono come mai dalle denunce delle morti per infortuni che riceve ogni anno questo Istituto più di un terzo non vengono riconosciute come tali e spariscono dalle statistiche. Cosa fanno questi lavoratori “resuscitano”? Noi i morti sul lavoro li monitoriamo ormai da dieci anni, abbiamo iniziato a farlo il 1° gennaio 2008 dopo la trageda della Thyssenkrupp di Torino di poche settimane prima.  L’Osservatorio, formato solo da volontari monitora tutti i morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL.  Ma se si prendono in considerazione tutti i morti sul lavoro non abbiamo registrato nessun calo delle morti sui luoghi di lavoro in questi dieci anni, e questo nonostante lo Stato ha investito miliardi di euro per la Sicurezza e la salute dei lavoratori.  Non possono esserci per lo Stato morti sul lavoro di serie A e di serie B. Molti di questi poi muoiono in nero. Credo che dovrebbe richiamare a un maggior impegno i Ministri Martina e Poletti su questo fronte. Mai si è sentito attraverso i mezzi di comunicazione questi ministri spendere una parola di solidarietà verso queste tragedie che portano il lutto in oltre 1000 famiglie ogni anno. Credo che ministri competenti su queste materie dovrebbero avere come priorità la vita dei lavoratori. Purtroppo quest’anno la strage di agricoltori è cominciata prima del previsto. Lancio lo stesso appello che feci tre anni da al Primo Ministro, che ora è Lei, al Ministro Poletti e al Ministro Martina. Fate almeno una campagna informativa sulla pericolosità del trattore.  La metto al corrente che sono già 59 i morti sui luoghi di lavoro in questo primo mese del 2017, di queste   ben cinque provocate da un mezzo agricolo. Spero questa volta di aver maggior fortuna e attenzione. Auguro a Lei di poter condurre la Legislatura verso la sua naturale conclusione. Il Paese ha bisogno di stabilità. Cordiali saluti Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it In allegato il Report delle morti per infortuni sul lavoro del 2017 e 2016
Da: Carlo Soricelli [mailto:carlo.soricelli@gmail.com]
Inviato: venerdì 28 febbraio 2014 18:42
A:
matteo@governo.it; segrgabinetto@lavoro.gov.it; webmaster@politicheagricole.it
Oggetto: Morti sul lavoro a Gennaio e Febbraio 2014. All'attenzione di Matteo Renzi, Giuliano Poletti e Maurizio Martina,

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Sig. Primo Ministro Matteo Renzi e  Sig.ri Ministri  del lavoro Giuliano Poletti e  delle Politiche Agricole Maurizio Martina,
Oggetto: Morti sul lavoro a Gennaio e Febbraio 2014. All'attenzione di Matteo Renzi, Giuliano Poletti e Maurizio Martina,
il nuovo governo sarà giudicato da quello che saprà mettere in campo concretamente.
L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è  aperto dal  1° gennaio 2008, subito dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino, e da quel giorno monitora in tempo reale i morti sul lavoro in Italia. Ogni anno si parla di favolose diminuzioni dei decessi, ma noi, che registriamo  tutte le morti sui luoghi di lavoro non abbiamo riscontrato nessun calo. Sostanzialmente il numero dei morti sul lavoro non è variato nel corso di questi anni di monitoraggio. Purtroppo, nonostante il blog sia diventato punto di riferimento con centinaia di migliaia di visitatori in Italia e non solo (questa settimana oltre 600 accessi dagli Stati Uniti  e 400 della Germania),  per chi cerca notizie in tempo reale su queste tragedie, che portano il lutto in oltre 1000 famiglie ogni anno, non abbiamo mai avuto come interlocutori i vostri ministeri e questo nonostante le numerosissime  mail inviate che illustravano la tragedia attraverso dati incontestabili, Ma si è continuato a prendere per buoni i dati ufficiali che sono sempre sottostimati a causa di un monitoraggio parziale.
Tutti gli anni assistiamo ad un’autentica carneficina di agricoltori schiacciati dai trattori che guidano, nella totale indifferenza della politica, e soprattutto da parte dei ministri che si sono succeduti in questi anni all’agricoltura e al lavoro. Gli agricoltori deceduti  schiacciati dal trattore sono stati 127 nel 2013 rappresentano da soli il 23,3% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Noi crediamo che questa sia una vera emergenza nazionale. Nel corso degli anni abbiamo proposto diverse soluzioni, ma non siamo mai stati ascoltati e nessuno si è mai degnato di rispondere in merito. Basterebbe una maggiore informazione sulla pericolosità del mezzo e far dotare le cabine di protezione  di cinture di sicurezza. Con questi pochi accorgimenti, soprattutto sui vecchi trattori, si potrebbero in poco tempo dimezzare le morti.  Tra poco arriverà la bella stagione e ricomincerà questa strage se non si interverrà immediatamente-
Il nostro lavoro è solo volontario e l’unico scopo è quello di sensibilizzare sul tema morti sul lavoro e auspicare una diminuzione dei decessi sul lavoro, che ci vede primi in Europa.
D’ora in poi speriamo d’avere maggiore attenzione  da parte delle istituzioni.
Cordiali saluti.
Carlo Soricelli
Curatore dell’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

mail del 22 maggio 2015

Ma la vita di chi lavora la terra non conta niente?

Ministro Martina dica qualcosa su questa carneficina. Continua inarrestabile la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Sono già 21 dal 1° maggio Festa dei Lavoratori e inaugurazione dell’EXPO che “nutre il pianeta”. Sono 51 dall’inizio dell’anno. Nel 2014 sono stati schiacciati dal trattore 152 lavoratori e 142 da quando l’Osservatorio che dirigo le ha mandato una mail il 28 febbraio 2014 per avvertirla, come del resto ho fatto con Renzi e Poletti dell’imminente strage che puntualmente si è verificata. Lo stesso è stato fatto nel febbraio 2015. Il risultato è lo stesso: la Sua indifferenza e quella di Renzi e Poletti. La vita di questi lavoratori non vale neppure un twitter? Eppure la vediamo tutti i giorni in televisione. Su se ne occupi finalmente, Lei è il Ministro delle Politiche Agricole. Questo post sarà continuamente aggiornato fino a quando non la vedremo spendere una parola su queste vittime che si potrebbero dimezzare se solo ci fosse un’informazione corretta e attenta, oltre ovviamente a interventi mirati per mettere in sicurezza i vecchi trattori con interventi sulle cabine. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it


Starge continua. Questo mese si supererà il record delle morti sul lavoro in un mese di lavoro. Già 58

Benevento, Napoli Milano, ancora morti sui luoghi di lavoro.
A ceppaloni di benevento è morto un agricoltore schiacciato dal trattore, a magenta in provincia di Milano è morto in un capannone Pietro acri, sembra che sia rimasto schiacciato, ma non si conoscono iancora lemodalità dell'inofrtunio. Dopo una lunga sofferenza è morto in provincia di Napoli Luigi Soviero rimasto schiacciato da una pala meccanica da molto tempo

lunedì 30 gennaio 2017

Gennaio tragico per le morti sul lavoro,Sono 57 i morti per infortuni

Il 1° Febbario, fra due giorni farò il primo report sulle morti per infortuni sul lavoro del 2017. Un gennaio tragico, non solo per le morti in Abruzzo, ma in tutto il Paese. Tra l'altro è riciminciata prima del previsto la strage di agricoltori schiacciati dal trattore: sono giù cinque, e genniao ha di molto ridotto le uscite nei campi con questo mezzo. Ma di questi lavoratori nessuno si preoccupa. Neppue chi avrebbe l'obbigo morale per l'incarico che hanno come il Ministro delle Politiche Agricole,: per non parlare poi del Ministro del lavoro.

venerdì 27 gennaio 2017

Spostato il cadavere di Andrea Delan, un albanese di 40 anni.

Il 16 gennaio a Mira di Venezia avevamo appreso della morte di Andrea Delan, un albanese di 40 anni che lavorava in un'azienda di stoccaggio materiale. La morte per una caduta da tre metri di altezza. Così l'azienda aveva dichiaratol'infortunio. Ma per il PM la morte non era chiara e stava indagando. Colto dal rimorso il titolare ha poi confessato che Delan non era caduto dall'alto, ma che era stato investito da un macchinario. E lo aveva fatto per alleggerire le responsabilità aziendali. Ma se il PM non indagava? C'è da chiedersi quanti sono i lavoratori stanieri,   che spariscono perchè lavoravano in nero? Se non hanno legami familiari in Italia questo evento è facile da occultare. sono sati deversi i casi in questi anno dove i cadaveri sono stati spostati dal luogo di lavoro. ma quanti sono quelli occultati?

giovedì 26 gennaio 2017

La strage di agricoltori è ricominciata prima del previsto. Già 4 dall'inzio dell'anno, di cui 3 in Veneto.

26 gennaio, Purtroppo mi sono sbagliato, quest'anno la strage di agricoltori schiacciati dal trattore è ricomincita prima del previsto. Sono già 4 gli agricoltori schiacciati da questo mezzo dall'inizio dell'anno. Due quarantenni in provincia di Verona negli ultimi due giorni, uno in provincia di Oristano  e il quarto in provincia di Vicenza. La strage dell'indifferenza ricomincia impietosa anche quest'anno. Lancio l’appello a tutte le persone di buona volontà: salviamo la vita ai nostri agricoltori che muoiono numerosissimi schiacciati dal trattore.
Ogni anno muoiono un numero spaventoso gli agricoltori schiacciati dal trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015 e 141 nel 2016. Un morto su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per infortunio sul lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso obsoleto che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella guida, ma alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni climatiche. Terreno asciutto in superfice, ma bagnato in profondità, troppo duro a causa della siccità, ma anche in altre situazioni climatiche che non sto ad elencare. Il terreno prevalentemente collinare del nostro paese complica poi la situazione in modo drammatico. Una manovra sbagliata su un terreno in pendenza può risultare mortale. Tra l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche dalle statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come tali. Lo Stato non può essere indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che avverto, come oggi il Primo Ministro, il Ministro del lavoro e e quello delle politiche Agricole di questa strage, ma mai se ne sono occupati. Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato di salute di chi guida questo mezzo mortale e incentivare l’acquisto di trattori nuovi, che comunque sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche una campagna informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati dal trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65 anni. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e avere i riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari di queste potenziali vittime. Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente del pericolo che corre. Se volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma anche a vostro figlio/a accertatevi del suo stato di salute. Piangere dopo non serve a niente. Amici di Facebook che a centinaia, a volte a migliaia che ogni giorno visitate l’Osservatorio, datemi una mano a far conoscere questa carneficina. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it

martedì 24 gennaio 2017

Un gennaio maledetto per le morti sul lavoro, già 45 morti sui luoghi di lavoro. E' ricominciata con oltre un mese d'anticipo la strage di agricoltori provocata dal trattore. Sono già tre dall'inizio dell'anno.

Con la morte dei cinque elicotteristi di oggi nella provincia dell'Aquila sale a 45le morti sui luoghi di lavoro in soli 24 giorni. Anche oggi c'è stato un agricoltore morto schiacciato dal trattore. Sono già tre dall'inizio dell'anno. sembra che quest'anno non ci sia neppure la pausa dovuta alla stagione invernale. Ripostiamo l'appello che abbiamo fatto qualche giorno fa sulle morti provocate dal trattore.

Salva la vita a un agricoltore informandolo che il trattore è una macchina mortale. E' ricominciata prima del previsto la strage di agricoltori causata dal trattore

Sono già due i morti provocati dal trattore dall'inzio dell'anno. Normalmente in questo perido non ci sono morti causate da questo mezzo. Ma purtroppo ne dobbiamo registare già due. Ieri 23 gennaio nella provincia di Pisa dove un agricoltore è stato dilaniato dalla fresa del trattore. La prima vittima del 2017 causata dal trattore il 16 gennaio  è nella provincia di Oristano dove a perdere la vita cadendo dal mezzo (e probabilmente tarvolto) è stato il cinquantenne Maurizio Demartis.
Ogni anno muoiono un numero spaventoso gli agricoltori schiacciati dal trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015 e 141 nel 2016. Un morto su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per infortunio sul lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso obsoleto che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella guida, ma alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni climatiche. Terreno asciutto in superfice, ma bagnato in profondità, troppo duro a causa della siccità, ma anche in altre situazioni climatiche che non sto ad elencare. Il terreno prevalentemente collinare del nostro paese complica poi la situazione in modo drammatico. Una manovra sbagliata su un terreno in pendenza può risultare mortale. Tra l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche dalle statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come tali. Lo Stato non può essere indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che avverto, come oggi il Primo Ministro, il Ministro del lavoro e e quello delle politiche Agricole di questa strage, ma mai se ne sono occupati. Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato di salute di chi guida questo mezzo mortale e incentivare l’acquisto di trattori nuovi, che comunque sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche una campagna informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati dal trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65 anni. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e avere i riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari di queste potenziali vittime. Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente del pericolo che corre. Se volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma anche a vostro figlio/a accertatevi del suo stato di salute. Piangere dopo non serve a niente. Amici di Facebook che a centinaia, a volte a migliaia che ogni giorno visitate l’Osservatorio, datemi una mano a far conoscere questa carneficina. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it

lunedì 23 gennaio 2017

Nessuno è morto. Ma quanti sono i lavoratori che lavoravano all'Hotel Rigopiano? E quanti sono i lavoratori morti dipendenti dell'Hotel? Erano tutti i regola? Perchè si è saputo con cinque giorni di ritardo della morte del cameriere senegalese? Era in regola?

Questa tragedia ci fa fare un mucchio di domande, oltre quelle che tutti si fanno. Si è saputo che 4 lavoratori dipendenti dell'Hotel sono stati trovati morti, di questi un giovane cameriere senegalese che si apprende solo da poche ore che c'era anche lui tra i lavoratori dell'hotel. Perchè si è appreso della sua esistenza solo ora, e da un ospite dell'hotel che c'era anche lui tra i dispersi? lavorava in regola? Noi dell'Osservatorio ce lo domandiamo. ma complessivamente in quanti ci lavoravano e quanti sono i lavoratori dispersi.  E poi c'è da chiedersi se anche queste vittime spariranno dalle statistiche solo perchè probabilmente non sono assicurati all'INAIL

venerdì 20 gennaio 2017

ancora tre lavoratori morti per infortuni anche ieri in diverse province italiane

Purtroppo dopo l'immane tragedia dell'hotel di Rigopiano travolto dalla slavina, anche ieri abbiamo appreso della morte di altri tre lavoratori sui luoghi di lavoro. A perdere la vita in modo atroce un giovane di 25 anni nella provincia di Bergamo. E' scoppiato un compressore che l'ha investito nello scoppio e l'ha ucciso sul colpo. Era stato assunto da una settimana. A morire nella provincia di Cuneo A.R che è caduto da un tetto di un capannone. Anche a Triste c'è stata una vittima ieri. A perdere la vita un autotrasportatore sloveno, che è rimasto ucciso dalla chiusura dello sportellone del camion, probabilmente a causa della forte bora. Insomma complessivamente arriviamo a sfiorare già i trenta morti per infortuni. A questi poi occorre aggiungere tutti i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere che sono almeno altrettanti.

giovedì 19 gennaio 2017

Dai sette ai nove lavoratori dispersi nell'Hote Rigopiano travolto da una slavina

19 gennaio 2017
Purtroppo nellla tragedia immane che ha colpito l'Hotel Rigopiano della provincia di Pescara, dove dovrebbero esserci state complessivamente 35 dispersi, almeno sette sono i lavoratori che hanno perso la vita ( a meno di un miracolo) travolti dalla frana che ha spazzato via l'Hotel, dove oltre al personale c'erano una trentina di turisti. Ma c'è da chiedersi se era davvero imprevedibile questa tragedia. Oltre al terremoto anche le forti nevicate hanno inciso sulla dinamica di questa autentica catastrofe. Ma nessuno è andato a controllare la situazione a monte, prima e dopo i forti terremoti?

martedì 17 gennaio 2017

Ieri giornata tragica per le morti sul lavoro: sono stati cinque i morti sui luoghi di lavoro, compreso un autotrasportatore sull'A1. Grazie ai 2400 visitaroi che anche ieri hanno visitato questo blog

. Grazie ai visitatoti dell'osservatorio, ieri ci sono state ben 2400 visite dovute al post sulla strage di agricoltori
diventa pesantissimo il bilancio di ieri sulle morti sul lavoro. sono state ben 5. Tre avvenute in mattinata le avevamo già segnalate. nel pomeriggio abbiamo appreso di altre due vittime. Un autotrasportatore è rimasto ucciso sull'A1 nei pressi di Modena e un altro a castiglion del lago in provincia di Perugia, dove a morire è stato ul lavoratore colpito da un ramo mentre stava tagliando un albero.

lunedì 16 gennaio 2017

Impressionante, tre morti sui luoghi di lavoro anche questa mattina: nelle province di Venezia, Napoli e Brindisi. Putroppo i morti sui luoghi di lavoro di ieri 16 gennaio sono diventati 5

Mentre la politica continua a fare giochini e se ne frega della vita di chi lavoro, come è stato fatto in questi ultimi anni, i lavoratori continuano a morire sui posti di lavoro non sindacalizzati e dove non c'è un rappresentante della Sicurezza. Renzi strizza l'occhio a Berlusconi e Berlusconi fa altrettanto con Renzi. Intanto chi lavoro continua a morire in un silenzio assordante per gli italiani che a migliaia visitano questo Osservatorio. Tre morti sul lavoro questa mattina a Napoli, Venezia e Brindisi. Avevo appena postato che a breve inizierà la strage di agricoltori schiacciati dal trattore che apprendo di questa strage silenziosa di anche tanti altri lavoratori. A Venezia, in una piscina è morto un operaio per lo scoppio di una bombola. altri cinque suoi compagni di lavoro sono stati feriti; tre in modo grave. In provincia di Brindisi a perdere la vita un povero giovane di 24 anni, Francesco Leo che è rimasto schiacciato da una pressa che compatta i rifiuti. In provincia di Venezia è morto Andrea Delin un 40enne  cadendo da una scaffalatura. I sindacati comincino a occuparsi direttamente di politica, trovi il modo di unirsi nel fermare questa strage che ai politici di professione poco importa. Dove sono presenti le morti sono quasi inesistenti



16 gennaio 2017 La calma prima della strage. Tra circa un mese ricomincerà una strage della quale tutti si dimenticano.  Lancio l’appello a tutte le persone di buona volontà: salviamo la vita ai nostri agricoltori che muoiono numerosissimi schiacciati dal trattore. Una strage provocata dall’indifferenza.
Ogni anno muoiono un numero spaventoso gli agricoltori schiacciati dal trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015 e 141 nel 2016. Un morto su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per infortunio sul lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso obsoleto che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella guida, ma alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni climatiche. Terreno asciutto in superfice, ma bagnato in profondità, troppo duro a causa della siccità, ma anche in altre situazioni climatiche che non sto ad elencare. Il terreno prevalentemente collinare del nostro paese complica poi la situazione in modo drammatico. Una manovra sbagliata su un terreno in pendenza può risultare mortale. Tra l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche dalle statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come tali.  Lo Stato non può essere indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che avverto, come oggi il Primo Ministro, il Ministro del lavoro e e quello delle politiche Agricole di questa strage, ma mai se ne sono occupati. Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato di salute di chi guida questo mezzo mortale e incentivare l’acquisto di trattori nuovi, che comunque sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche una campagna informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati dal trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65 anni. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e avere i riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari di queste potenziali vittime. Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente del pericolo che corre. Se volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma anche a vostro figlio/a accertatevi del suo stato di salute. Piangere dopo non serve a niente. Amici di Facebook che a centinaia, a volte a migliaia che ogni giorno visitate l’Osservatorio, datemi una mano a far conoscere questa carneficina. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it

la calma prima della strage



16 gennaio 2017 La calma prima della strage. Tra circa un mese ricomincerà una strage della quale tutti si dimenticano.  Lancio l’appello a tutte le persone di buona volontà: salviamo la vita ai nostri agricoltori che muoiono numerosissimi schiacciati dal trattore. Una strage provocata dall’indifferenza.
Ogni anno muoiono un numero spaventoso gli agricoltori schiacciati dal trattore. Sono stati 156 nel 2014, 136 nel 2015 e 141 nel 2016. Un morto su cinque sui LUOGHI DI LAVORO ogni anno muore per infortunio sul lavoro in modo atroce a causa di questo mezzo. Un mezzo spesso obsoleto che non lascia scampo nel caso di ribaltamento. Ma succede anche con trattori moderni. Spesso le cause non sono dovute a leggerezze nella guida, ma alle instabilità del terreno provocate dalle condizioni climatiche. Terreno asciutto in superfice, ma bagnato in profondità o troppo duro a causa della siccità, ma anche in altre situazioni climatiche che non sto ad elencare. Il terreno prevalentemente collinare del nostro paese complica poi la situazione in modo drammatico. Una manovra sbagliata su un terreno in pendenza può risultare mortale. Tra l’altro tantissimi di questi lavoratori spariscono anche dalle statistiche delle morti sul lavoro e non vengono riconosciuti come tali perchè non dispongono di un'assicurazione, o che è diversa dall'INAIL.  Lo Stato non può essere indifferente verso queste Tragedie. Sono anni che avverto, come oggi il Primo Ministro, il Ministro del lavoro e e quello delle politiche Agricole di questa strage, ma mai se ne sono occupati. Lo Stato dovrebbe anche accertare lo stato di salute di chi guida questo mezzo mortale e incentivare l’acquisto di trattori nuovi, che comunque sono moto meno pericolosi. Ma dovrebbe fare anche una campagna informativa sulle pericolosità del trattore. Muoiono schiacciati dal trattore lavoratori di tutte le età: diversi con un’età superiore ai 65 anni. A volte vengono coinvolti anche bambini e adolescenti innocenti. Chi guida questo mezzo dev’essere in un ottimo stato di salute e avere i riflessi pronti. Lancio un appello ai familiari e agli amici di queste potenziali vittime. Se volete bene al vostro caro mettetelo al corrente del pericolo che corre. Se volete bene a vostro marito, padre, nonno, ma anche a vostro figlio/a accertatevi del suo stato di salute e se il mezzo che guida è idoneo. Piangere dopo non serve a niente.. Amici di Facebook che a centinaia, a volte in migliaia, che ogni giorno visitate l’Osservatorio, datemi una mano condividendo e far conoscere questa carneficina. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it