A oggi dall'1/1 al 10 maggio 2024 sono morti 535 lavoratori complessivi, di questi 377 sui luoghi di lavoro. L'Osservatorio monitora tutti i morti sul lavoro, anche quelli non assicurati a INAIL dal 1° gennaio 2008, dopo aver visto che non c'era nessuno che lo faceva. APERTO DOPO LA STRAGE DELLA THYSSENKRUPP DI TORINO DEL 6 DICEMBRE 2007 L'opera morti bianche di Carlo Soricelli è del 2010.
A oggi dall'1/1 al 10 maggio 2024 sono morti 535 lavoratori complessivi, di questi 377 sui luoghi di lavoro. L'Osservatorio monitora tutti i morti sul lavoro, anche quelli non assicurati a INAIL dal 1° gennaio 2008, dopo aver visto che non c'era nessuno che lo faceva. APERTO DOPO LA STRAGE DELLA THYSSENKRUPP DI TORINO DEL 6 DICEMBRE 2007 L'opera morti bianche di Carlo Soricelli è del 2010.
venerdì 26 maggio 2017
Mai tanti morti sul lavoro da dieci anni
giovedì 25 maggio 2017
Continua la strage di agricoltori ma anche di edili. Sono sempre gli edili e gli agricoltori a pagare un prezzo elevatissimo di sangue per gli infortuni sul lavoro
martedì 23 maggio 2017
Io inascoltato come Cassandra, 11 agricoltori morti schiacciati dal trattore negli ultimi dieci giorni tre anche ieri. Papa Francesco pensaci tu
venerdì 19 maggio 2017
Presidente Bonaccini, 3 morti schiacciati dal trattore nella nostra Regione. Faccia qualcosa
giovedì 18 maggio 2017
Nove lavoratori morti in 24 ore.
“
mercoledì 17 maggio 2017
Presidente Mattarella, dica basta almeno lei. Politici andate tutti a casa: la vostra indifferenza uccide chi lavora più degli infortuni di cui dovreste occuparvi.
In Liguria due morti sui luoghi di lavoro in poche ore. A perdere la vita un agricoltore che è caduto dopo un urto in una vasca piena d'acqua ed è morto annegato Bernardo Valle aveva 67 anni. nella provincia di La Spezia ha perso la vita un edile di 50 anni. A R.C.M è caduto da un'impalcatura. La mia amica di Facebook, Vincenza Medici è rimasta molto colpita, questo lavoratore è caduto dall'alto come suo fratello. Vincenza di cui ho grande stima è candidata alle amministrative del Comune di La Spezia. Sono sicuro che lei si occuperà di queste tragedie, è per questo che si è candidata. non so neppure in quale lista, e neppure mi interessa: Sono sicuro che manderà un segnale fortissimo a tutto il mondo politico e alle Istituzioni, che si occupino finalmente di queste tragedie che con normative e controlli efficaci si dimezzerebbero. Anche una povera donna addetta alle pulizie di 51 anni è morto cadendo da un lucernario mentre lo stava pulendo. la tragedia in Veneto, nella provincia di Treviso. La quarta vittima è un altro edile di 50 anni: A Nazareno Bretti è gli è crollato addosso il tetto di una casa che stava ristrutturando. Ma oggi voglio rendere omaggio al sorridente Giorgio Colonna che è morto a soli 42 anni schiacciato dal trattore che guidava.
martedì 16 maggio 2017
Pochi giorni fa lanciai un appello accorato, questa volta andato a segno. Tutti hanno compreso che la vita dei nostri agricoltori è in pericolo quando utilizzano un mezzo mortale come il trattore. Adesso non c'è più indifferenza: fanno tutti a gara per sensibilizzare i nostri agricoltori. Tanti politici apprendendo della morte ieri di altri 3 agricoltori non hanno trattenuto le lacrime e hanno dichiarato a stampa e televisione che impegneranno tutto il loro tempo per far cessare questa carneficina. Finalmente sembra che tantissimi anni di denunce siano finalmente andate a segno. Purtroppo mi ero appisolato sulla poltrona e vedere ministri, parlamentari e le istituzioni che si interessavano a questa strage è stato per l'appunto un sogno. Ma tu puoi fare qualcosa: sensibilizzare amici e parenti che usano questo mezzo del pericolo informandoli del pericolo che corrono.
lunedì 15 maggio 2017
Terremoto in fabbrica. Le vite degli operai non meritano neppure un sopralluogo per verificare se corrono rischi lavorando ammassati in capannoni obsoleti dove le travi in cemento armato non sono neppure fissate alle colonne? Anche i sindacati non sembrano attenti a questo problema che mette in pericolo la vita di milioni di lavoratori che sotto quei capannoni ci lavorano.
Già il terremoto in Emilia del 2012
ha evidenziato che i capannoni industriali costruiti negli anni settanta,
ottanta e novanta corrono il rischio di crollare nel caso di terremoto e anche
di non fortissima intensità. A morire furono soprattutto operai che sotto quei
capannoni ci lavoravano. Ci sono state relativamente poche vittime per la
semplice ragione che il terremoto è capitato di notte. Stessa fortuna anche nel
terremoto delle Marche dove la tragedia è stata solo sfiorata in una grande
fabbrica e i lavoratori erano nel cambio turno. Qui nella zona industriale di Casalecchio di Reno dove vivo, una trave in
cemento armato di un capannone dello stessa tipologia e degli anni ottanta è
crollata, apparentemente senza nessun motivo. Tutta la zona industriale di
questa zana, ma si può dire lo stesso in tutto il Paese, è stata per la maggior
parte costruita per la maggior parte in quegli anni: negli anni del bum
economico. Abbiamo inserito il pericolo di crollo di questi capannoni, con la
possibilità di avere migliaia di vittime in caso di terremoto. Purtroppo sembra
che sia un problema che non riguardi nessuno. Non ci risultano interventi
mirati e sistemici per fare mettere in sicurezza questi capannoni. Siamo andati
in rete e abbiamo verificato che da quando c’è stato il terremoto in Emilia ci
sono state oltre 600 scosse, per la maggior parte non sentite dai cittadini da
quell’evento. Queste scosse creano problemi a queste travi? Ma anche se non le
creassero sarebbe opportuno che almeno le travi in cemento armato siano fissate
alle colonne. Ma chi dovrebbe fare o far fare i controlli: i proprietari? Lo
Stato? La Regione? La protezione Civile?
I Comuni? O chi altro. E i Sindacati, pur molto attenti alla Sicurezza
sui luoghi di lavoro non hanno niente da dire in merito? Chi lavora sotto questi
capannoni, ma anche nei supermercati costruiti in quel periodo guarda in su e
pensa “Io speriamo che me la cavo. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Terremoto in fabbrica. Le vite degli operai non meritano neppure un sopralluogo per verificare se corrono rischi lavorando ammassati in capannoni obsoleti dove le travi in cemento armato non sono neppure fissate alle colonne? Anche i sindacati non sembrano attenti a questo problema che mette in pericolo la vita di milioni di lavoratori che sotto quei capannoni ci lavorano.
domenica 14 maggio 2017
Strage annunciata continua,
giovedì 11 maggio 2017
Tre morti sui LUOGHI DI LAVORO anche oggi 11 maggio 2017
E' morto fulminato a Licata un lavoratore nell'agrigentino di cui non si conosce ancora l'identità
Un imprenditore Paolo D'Elia è morto in provincia dell'Aquila cadendo dalle scale mentre effettuava un sopralluogo