Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
giovedì 31 maggio 2018
Report morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2018. 296 morti dall'inizio dell'anno e 71 nel mese di maggio
mercoledì 30 maggio 2018
Sono 4 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro il 29 maggio. Andrea Serrotti muore a trent'anni per un'esplosione dopo 4 giorni di agonia
martedì 29 maggio 2018
Video di Matteo Mondini, un eroe del nostro tempo, lui si lo è per davvero, dopo quello che ha subito con un infortunio, si impegna per sensibilizzare contro queste tragedie, che anche se non mortali sono gravissime per lui, per la sua famiglia e per i suoi bambini. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Altri due lavoratori morti il 28 maggio. Sono giorni apparentemente immuni da tragedie sul lavoro, ma non è così. Si muore sempre
Si muore sul lavoro al martedì
Si muore sul lavoro al mercoledì
Si muore sul lavoro al giovedì
Si muore sul lavoro al venerdì
Al sabato e alla domenica si dovrebbe riposare
Ma si muore anche il sabato
e pure alla domenica
Muore il muratore,
muore il metalmeccanico
muore l’edile
muore il carabiniere
muore il poliziotto
muore l’agricoltore
muore il giardiniere
muore l’impiegata sulle strade e pure sui tetti
muore il commerciante
muore il camionista
qui mi fermo ma l'elenco può essere infinito
Ma muore lavorando solo chi lavora
Muore pure la democrazia
se chi lavora conta meno di una macchina
sabato 26 maggio 2018
Muore avvelenato scambiando le bombole. Muore schiacciato dal trattore a 44 anni. Sembrava un giorno da ricordare nella storia il 25 maggio 2018. Fino alle ore 20,30 non avevo notizie di morti sui luoghi di lavoro, poi........la solita strage.
ma ha perso la vita un 44enne nel cosentino (provincia di Arezzo schiacciato dal trattore, anche questa vittima provocata dal trattore dimostra i ritardi e le indifferenze dei governi che si sono succeduti per queste tragedie, ricordo ancora una volta che un morto su cinque ogni anno è provocato dal trattore. Siamo già all'incredibile numero di 50 morti provocati dal rovesciamento di questo mezzo dall'inizio dell'anno. Una strage che avevo annunciato: annunciata ogni anno e direttamente ai ministeri e ai Primi Ministri che si sono succeduti. Mai hanno alzato un dito per cercare di fermare questa strage seppur avvertiti. Strage che si potrebbe dimezzare con poco. Ma come si è visto in questi anno la vita di chi lavora per chi ci ha governati fino a ora non conta un cazzo. Vediamo questi se hanno più sensibilità. Lo spero davvero e non mi farò condizionare neppure dalle mie convinzioni politiche personali. Guarderò i fatti.
giovedì 24 maggio 2018
Cinque morti sul lavoro anche il 23 maggio. Io volontario, un corpo estraneo che ha più credibilità di te "Pensaperte" opera del 1985
.
mercoledì 23 maggio 2018
Aiutoooooo la strage di lavoratori continua: due anche oggi e 14 negli ultimi sei. Ancora un morto in Veneto, dopo quello di Treviso. Già 33 in questa Regione sui Luoghi di Lavoro dall'inzio dell'anno
Un'altra morte assurda quella di Daniele Tognini a Pietrasanta
martedì 22 maggio 2018
Quando le morti sul lavoro sono orribili e disumane com'è successo il 21 maggio
Docenti:
Giuseppe Giulietti – Presidente FNSI
Avvocato Lorenzo Calvani – cofondatore dell’associazione Toffolutti e a lungo vicepresidente. Legale dell’ordine dei giornalisti della Toscana.
Valeria Parrini Toffolutti – Presidente onorario ass. Toffolutti, giornalista
Carlo Soricelli – fondatore Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro
"Il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Il ruolo degli organi di informazione e il lavoro svolto dalle associazioni territoriali. Le statistiche del fenomeno"
sabato 19 maggio 2018
18 maggio Muore fulminato a 25 anni in un allevamento di bufale a Capua di Caserta
venerdì 18 maggio 2018
Uno ieri, uno oggi, speriamo nessuno domani i morti schiacciati dal trattore
zzo, o per le strade provocando incidenti.
Da Il Sole 24 ore
Lisa Picozzi, simbolo delle donne moderne
La battaglia di mamma Marianna per la sua Lisa, morta mentre era al lavoro
Lisa era però prima di tutto una professionista piena di talento, punto di riferimento della sua azienda come ha ammesso anche il suo datore di lavoro. Marianna non riesce a darsi pace. Si è persa in un dolore atroce, ma sa che deve continuare a lottare. «Ci sono alcune persone che mi dicono che mi devo rassegnare. Rassegnarmi a cosa? Chi mi ha tolto mia figlia mi ha portato via occhi, cuore, anima; ha scardinato le porte e i muri della mia esistenza, ha scavato un solco così profondo dentro il mio essere che, ogni giorno, mi chiedo perché vivo. Ma io non mi posso arrendere. Lo faccio per l’amore che provo per Lisa» ribadisce Marianna che ora dedica tutte le energie che le sono rimaste a diffondere la storia della figlia perché non cali l’attenzione sul grande problema delle morti sul lavoro. Una realtà terribile che ogni giorno miete vittime e porta dolore e sconforto in tante famiglie. «Bisogna creare una consapevolezza, ci vuole una coscienza civile. Dobbiamo ricostruirla. È questa la mia missione» dice infine Marianna.
giovedì 17 maggio 2018
Povero Angelo, di nome e di fatto. Riposa in pace, noi non vi mertiamo. La fote del giovane di 28 anni morto questa mattina all'ILVA di Taranto. Ma sono già tre anche oggi 17 maggio i lavoratori morti sul lavoro: gli altri due morti nelle province di Torino e Forlì Cesena. Angelo lascia die bimbi piccoli
Chiamatele pure morti bianche.
Ma non è il bianco dell’innocenza
non è il bianco della purezza
non è il bianco candido di una nevicata in montagna
E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli
che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto
occhi spalancati dal terrore
dalla consapevolezza che la vita sta scappando via.
Un attimo eterno che toglie ogni speranza
l’attimo di una caduta da diversi metri
dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni
del trattore senza protezioni che sta schiacciando
dell’impatto sulla strada verso il lavoro
del frastuono dell’esplosione che lacera la carne
di una scarica elettrica che secca il cervello.
E’ un bianco che copre le nostre coscienze
e il corpo martoriato di un lavoratore
E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso
di una vita che si spegne lontana dagli affetti
di lacrime e disperazione per chi rimane.
Anche quest’anno oltre mille morti
vite coperte da un lenzuolo bianco.
Bianco ipocrita che copre sangue rosso
e il nero sporco di una democrazia per pochi.
Vite perse per pochi euro al mese
da chi è spesso solo moderno schiavo.
Carlo Soricelli