Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
giovedì 31 maggio 2018
Report morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2018. 296 morti dall'inizio dell'anno e 71 nel mese di maggio
mercoledì 30 maggio 2018
Sono 4 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro il 29 maggio. Andrea Serrotti muore a trent'anni per un'esplosione dopo 4 giorni di agonia
martedì 29 maggio 2018
Video di Matteo Mondini, un eroe del nostro tempo, lui si lo è per davvero, dopo quello che ha subito con un infortunio, si impegna per sensibilizzare contro queste tragedie, che anche se non mortali sono gravissime per lui, per la sua famiglia e per i suoi bambini. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Altri due lavoratori morti il 28 maggio. Sono giorni apparentemente immuni da tragedie sul lavoro, ma non è così. Si muore sempre
Si muore sul lavoro al martedì
Si muore sul lavoro al mercoledì
Si muore sul lavoro al giovedì
Si muore sul lavoro al venerdì
Al sabato e alla domenica si dovrebbe riposare
Ma si muore anche il sabato
e pure alla domenica
Muore il muratore,
muore il metalmeccanico
muore l’edile
muore il carabiniere
muore il poliziotto
muore l’agricoltore
muore il giardiniere
muore l’impiegata sulle strade e pure sui tetti
muore il commerciante
muore il camionista
qui mi fermo ma l'elenco può essere infinito
Ma muore lavorando solo chi lavora
Muore pure la democrazia
se chi lavora conta meno di una macchina
sabato 26 maggio 2018
Muore avvelenato scambiando le bombole. Muore schiacciato dal trattore a 44 anni. Sembrava un giorno da ricordare nella storia il 25 maggio 2018. Fino alle ore 20,30 non avevo notizie di morti sui luoghi di lavoro, poi........la solita strage.
ma ha perso la vita un 44enne nel cosentino (provincia di Arezzo schiacciato dal trattore, anche questa vittima provocata dal trattore dimostra i ritardi e le indifferenze dei governi che si sono succeduti per queste tragedie, ricordo ancora una volta che un morto su cinque ogni anno è provocato dal trattore. Siamo già all'incredibile numero di 50 morti provocati dal rovesciamento di questo mezzo dall'inizio dell'anno. Una strage che avevo annunciato: annunciata ogni anno e direttamente ai ministeri e ai Primi Ministri che si sono succeduti. Mai hanno alzato un dito per cercare di fermare questa strage seppur avvertiti. Strage che si potrebbe dimezzare con poco. Ma come si è visto in questi anno la vita di chi lavora per chi ci ha governati fino a ora non conta un cazzo. Vediamo questi se hanno più sensibilità. Lo spero davvero e non mi farò condizionare neppure dalle mie convinzioni politiche personali. Guarderò i fatti.
giovedì 24 maggio 2018
Cinque morti sul lavoro anche il 23 maggio. Io volontario, un corpo estraneo che ha più credibilità di te "Pensaperte" opera del 1985
.
mercoledì 23 maggio 2018
Aiutoooooo la strage di lavoratori continua: due anche oggi e 14 negli ultimi sei. Ancora un morto in Veneto, dopo quello di Treviso. Già 33 in questa Regione sui Luoghi di Lavoro dall'inzio dell'anno
Un'altra morte assurda quella di Daniele Tognini a Pietrasanta
martedì 22 maggio 2018
Quando le morti sul lavoro sono orribili e disumane com'è successo il 21 maggio
Docenti:
Giuseppe Giulietti – Presidente FNSI
Avvocato Lorenzo Calvani – cofondatore dell’associazione Toffolutti e a lungo vicepresidente. Legale dell’ordine dei giornalisti della Toscana.
Valeria Parrini Toffolutti – Presidente onorario ass. Toffolutti, giornalista
Carlo Soricelli – fondatore Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro
"Il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Il ruolo degli organi di informazione e il lavoro svolto dalle associazioni territoriali. Le statistiche del fenomeno"
sabato 19 maggio 2018
18 maggio Muore fulminato a 25 anni in un allevamento di bufale a Capua di Caserta
venerdì 18 maggio 2018
Uno ieri, uno oggi, speriamo nessuno domani i morti schiacciati dal trattore
zzo, o per le strade provocando incidenti.
Da Il Sole 24 ore
Lisa Picozzi, simbolo delle donne moderne
La battaglia di mamma Marianna per la sua Lisa, morta mentre era al lavoro
Lisa era però prima di tutto una professionista piena di talento, punto di riferimento della sua azienda come ha ammesso anche il suo datore di lavoro. Marianna non riesce a darsi pace. Si è persa in un dolore atroce, ma sa che deve continuare a lottare. «Ci sono alcune persone che mi dicono che mi devo rassegnare. Rassegnarmi a cosa? Chi mi ha tolto mia figlia mi ha portato via occhi, cuore, anima; ha scardinato le porte e i muri della mia esistenza, ha scavato un solco così profondo dentro il mio essere che, ogni giorno, mi chiedo perché vivo. Ma io non mi posso arrendere. Lo faccio per l’amore che provo per Lisa» ribadisce Marianna che ora dedica tutte le energie che le sono rimaste a diffondere la storia della figlia perché non cali l’attenzione sul grande problema delle morti sul lavoro. Una realtà terribile che ogni giorno miete vittime e porta dolore e sconforto in tante famiglie. «Bisogna creare una consapevolezza, ci vuole una coscienza civile. Dobbiamo ricostruirla. È questa la mia missione» dice infine Marianna.
giovedì 17 maggio 2018
Povero Angelo, di nome e di fatto. Riposa in pace, noi non vi mertiamo. La fote del giovane di 28 anni morto questa mattina all'ILVA di Taranto. Ma sono già tre anche oggi 17 maggio i lavoratori morti sul lavoro: gli altri due morti nelle province di Torino e Forlì Cesena. Angelo lascia die bimbi piccoli
Chiamatele pure morti bianche.
Ma non è il bianco dell’innocenza
non è il bianco della purezza
non è il bianco candido di una nevicata in montagna
E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli
che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto
occhi spalancati dal terrore
dalla consapevolezza che la vita sta scappando via.
Un attimo eterno che toglie ogni speranza
l’attimo di una caduta da diversi metri
dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni
del trattore senza protezioni che sta schiacciando
dell’impatto sulla strada verso il lavoro
del frastuono dell’esplosione che lacera la carne
di una scarica elettrica che secca il cervello.
E’ un bianco che copre le nostre coscienze
e il corpo martoriato di un lavoratore
E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso
di una vita che si spegne lontana dagli affetti
di lacrime e disperazione per chi rimane.
Anche quest’anno oltre mille morti
vite coperte da un lenzuolo bianco.
Bianco ipocrita che copre sangue rosso
e il nero sporco di una democrazia per pochi.
Vite perse per pochi euro al mese
da chi è spesso solo moderno schiavo.
Carlo Soricelli
mercoledì 16 maggio 2018
Martedì 15 maggio, un'ordinaria giornata di strage di lavoratori: ne sono morti tre sui luoghi di lavoro e almeno altrettanti sulle strade
martedì 15 maggio 2018
I morti sul lavoro che camminano del subappalto in giro per l'Italia
lunedì 14 maggio 2018
Landini, Landini Quoque tu, Brute, fili mi.
domenica 13 maggio 2018
Son diventati 257 i morti sui luoghi di lavoro
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.