Dall’inizio del 2025, ogni 6 ore e qualche minuto muore un lavoratore. al 14 ottobre i morti del 2025, sono stati complessivamente 1184 lavoratori (parziale), di cui 818 sui luoghi di lavoro (senza itinere e altre Assicurazioni e nero).
martedì 31 dicembre 2019
Con la morte dell'operaio decapitato nel bolognese si sta concludendo un altro anno orribile per i lavoratori italiani e stranieri che lavorano nel nostro territorio: il 2 dicembre diffonderò il report relativo alle morti del 2019
Purtroppo si rimane demoralizzati e depressi nel vedere che anche rispetto all'orribile 2018, anche il 2019 si conclude con un numero di morti sul lavoro anche il 2019. Sono stati oltre 1400 i morti sul lavoro nel 2019 e 700 di questi sono morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere: anche il 30 dicembre ci sono stati due morti sui luoghi di lavoro: l'orribile morte per decapitazione dell'operaio moldavo di 43 anni a Funo di Argelato, in provincia di Bologna, lascia senza respiro anche chi come me è abituato a registare da 12 anni le morti sul lavoro. Valeriu Golban aveva solo 42 anni era un operaio di una ditta di spedizioni la morte verso verso le 13. Dalla prima ricostruzione, Golbon stava riparando la gomma di un camion nel piazzale dell’azienda, ma il pneumatico è esploso e lo ha ucciso in modo così orrendo, una fine orribile
La vittima è un 41enne di origine moldava. Sul posto, oltre al 118 per tentare di soccorrere l’operaio, sono intervenuti i Carabinieri. L’operaio si chiamava Valeriu Golban. Lavorava in Italia dal dicembre 2018 e lascia famiglia con tre figli in Moldavia. Rendiamo omaggio anche ai tantissimi lavoratori stranieri che perdono la vita facendo i lavori più umili e pericolosi nel nostro Paese.
lunedì 30 dicembre 2019
Muiore palombaro triestino di 43 anni
le notizie sono ancora frammentate, sembra che il palombaro triestino di 43 anni sia morto mentre lavorava in profondità in una piattaforma petrolifera nelle acque dell'Angola
sabato 28 dicembre 2019
Sono quattro i morti sui Luoghi di lavoro il 27 dicembre: riesumata salma di un lavoratore passata per morte accidentale: era invece una morte sul lavoro e la tenacia della moglie ha riaperto il caso
Quattro morti sul lavoro di cui due particolari: perdono la vita un forestale, un guidatore di trattori, questa volta inseriamo tra le morti per infortunio anche la casalinga 25enne sassarese che è caduta dal quinto piano mentre stava stendendo i panni: era su una panca mentre li stendeva ed è precipiatata al suolo. Riesumata la salma di un lavoratore siciliano che aveva perso la vita il 29 luglio in un incendio che era stato definito accidentale, ma poi la moglie ha fatto riaprire le indagini e ha fatto riesumare la salma: il marito aveva una gamba rotta che non giustificava la morte per soffocamento da fumo. Con la morte causata dal trattore nel padovano si arriva a contare 141 morti schiacciati da questo mezzo dall'inizio dell'anno e 37 con la nuova ministra Bellanova: per questa strage nella strage non viene fatto niente
martedì 24 dicembre 2019
Due morti sul lavoro alla vigilia di Natale
A GENOVA IL 24 DIC - Tragedia sul lavoro a Casarza Ligure, dove un tecnico della ditta Temar di Chiavari è morto folgorato all'interno di una cabina elettrica con alta tensione dove stava riparando un guasto all'interno della fabbrica. Sul posto i carabinieri, il magistrato di turno e i medici del 118 che ne hanno constatato la morte. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto nella cabina e quale guasto fosse in corso di riparazione.
PERDE LA VITA ANCHE UN GIOVANE INDIANO DI DI 24 ANNI CHE HA PERSO LA VITA CADENDO IN UNA VASCA DI LIQUAMI NEL VERONESE
domenica 22 dicembre 2019
Strage di lavoratori anziani: un'operaia muore sul lavoro a 66 anni e di sabato: la vittima si chiama Giuseppina Marccinò ed è stata schiacciata da un macchinario. Basta con gli anziani che muoiono lavorando
L'infortuniomortale sul lavoro a Monticelli DI Piacenza: inutili i soccorsi. E’ successo intorno alle 16 di oggi, sabato 21 dicembre, presso la Cooperativa produttori aglio bianco piacentino.
Ancora infortuni mortali sul lavoro. Giuseppina Marcinnò aveva 66 anni e ancora lavorare, tra l'altro il sabato pomeriggio. Da una prima ricostruzione la donna è rimasta schiacciata sotto un macchinario durante la lavorazione delle cipolle. Inutili i soccorsi e l’intervento dell’Eliparma. In corso accertamenti da parte dei carabinieri per rilevare dinamica ed eventuali responsabilità.
sabato 21 dicembre 2019
25% dei morti sul lavoro sono ultrasessantenni e la ricchezza è di una piccola minoranza: vi sembra normale?
Da Vicenzapiù.com di Giorgio Langella -20 Dicembre 2019
Da inizio anno a ieri, 19 dicembre, i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 686. Tra questi, come riporta l’Osservatorio Indipendente di Bologna Morti sul Lavoro, più del 25% sono ultrasessantenni. Ma vi sembra normale che si continui a lavorare e a eseguire lavori pericolosi nei quali è necessaria quell’attenzione e quella forza che, normalmente, si perdono con l’età?
Soltanto negli ultimi giorni un lavoratore di 64 anni è morto in provincia di Verona cadendo da un tetto mentre eseguiva lavori di manutenzione, un sessantenne è morto a Trani cadendo da un’impalcatura, un artigiano di 72 anni ha perso la vita, dilaniato dal tornio al quale stava lavorando.
Le possono chiamare come vogliono, disattenzioni, tragiche fatalità o … non sono nulla di questo. È morte dovuta alla necessità di lavorare fino a tarda età, all’impossibilità di andare in pensione, al fatto che a pagare sia sempre chi vive del proprio lavoro e non chi accumula grandi ricchezze.
Ci spiegano che si deve lavorare fino a tarda età, che è necessario essere più produttivi e lavorare di più per essere competitivi, che bisogna accettare di essere precari e di lavorare in luoghi poco sicuri. Ci dicono che non è “educato” protestare più di tanto perché i soldi non ci sono.
Non è vero. I soldi ci sono e si sa anche dove risiedono. Li possiede una piccola minoranza di privilegiati. Si sappia che sommando le ricchezze dei primi 10 personaggi più ricchi del nostro “bel paese” si superano i 100 miliardi di euro.
Proviamo a pensare.
Non sarebbe, forse, più giusto (e normale) che si prelevassero dalle grandi ricchezze i soldi utili e necessari per evitare questo massacro e le altre ingiustizie che affliggono la società? O, invece, si ritiene che sia normale che la salute e la vita, ma anche il diritto al riposo, siano meno importanti del denaro?
venerdì 20 dicembre 2019
Tremenda morte dell'artigiano Giovanni Fabbri: dilaniato dal tornio sui cui stava lavorando. Ma a 71 anni non si può ancora lavorare, soprattutto se si svolgono lavori pericolosi che chiedono il completo benessere psicofisico
Non risponde alla moglie, poi la macabra scoperta: dilaniato dal tornio con il quale stava lavorando. Drammatico ritrovamento in serata a Rossetta di Bagnacavallo: a perdere la vita il 71enne Giovanni Fabbri, artigiano in pensione e molto conosciuto per la sua passione per la musica. L'allarme è scattato intorno alle 20 di giovedì sera quando la moglie, allarmata, ha allertato le forze dell'ordine in quanto il marito non rispondeva al telefono cellulare.
La moglie ha subito avvertito i Carabinieri del fatto che Fabbri (residente in un'altra abitazione rispetto a quella della moglie), era solito lavorare come tornitore in un capannone vicino. E così i militari si sono presentati sul luogo indicato dalla donna facendo la macabra scoperta.
giovedì 19 dicembre 2019
Dopo la morte del 64enne nel veronese, un altro sessantenne che muore cadendo dall'alto di un'impalcatura a Trani. Ma sono tre gli anziani morti lavorando il 18 dicembre
Chi supera i 60 anni non dovrebbe svolgere lavori pericolosi, come lavorare in alto, su un'impalcatura o su un tetto, guidare un trattore, guidare un tir pericoloso per se e per gli altri, lavorare su un macchianrio pericoloso e qualsiasi altra situazione che richiede riflessi pronti, buona salute, mani e schiena che fanno male e gonfie. Starge di lavoratori anziani sono oltre il 25% a morire sui luoghi di lavoro che hanno oltre 60 anni
mercoledì 18 dicembre 2019
Morire a 64 anni cadendo da un tetto nella civile provincia di Verona: ma sono 4 i morti sui luoghi di lavoro martedì 17 dicembre
Morire di lavoro a 64 cadendo da un tetto e precipitando dal tetto durante una manutenzione nella acciaieria Fdf di via Salieri a Vallese di oppeano
Sul posto l'elicottero di Verona emergenza e anche una ambulanza. Gli operatori sanitari hanno tentato di rianimare l'operaio, che risulta essere dipendente di una ditta esterna, ma per lui non c'era più nulla da fare tranne dichiararne il decesso. Indagano sulle cause della caduta lo Spisal di Bovolone e i carabinieri di Oppeano.
Perde la vita anche un altro edile cadendo da un muro a Monte Sant'Angelo di foggia: operaio cade da impalcatura,
operaio di 54 anni della provincia di Caserta, è morto poco fa, all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Troppo gravi le ferite e i traumi riportati. Stava lavorando in un cantiere in località Poggio del Sole“
aveva solo 24 anni il giovane che ha perso la vita ribaltandosi col trattore in una strada provinciale di Catanzaro
martedì 17 dicembre 2019
Carlo Baruffi muore a 45 anni schiacciato dalla cabina del trattore
Si era fermato per riparare il trattore quando è deceduto schiacciato dal mezzo si cui stava lavorando. E' morto così, Carlo Baruffi, 45 anni, Baruffi, un artigiano è titolare di una ditta individuale che raccoglie rottami metallici. Lascia la moglie, una figlia e i genitori. A nulla sono valsi i soccorsi dell'ambulanza della Croce Verde di Viadana e dell'automedica dell'ospedale Oglio Po. Le indagini sono in capo al personale della medicina del lavoro all'Ats Valpadana di Viadan
domenica 15 dicembre 2019
Il tributo di sangue dei lavoratori stranieri è elevatissimo: sono il 13% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Muore cadendo da un'impalcatura un marocchino di 52 anni. Razzisti state in silenzio.
Degli stranieri che muoiono lavorando non ne parla nessuno: la parte più becera del paese sempre a crimilaizzarli, ma pagano un tributo di sangue elevatissimo, anche quest'anno il 13% dei morti sui luoghi di lavoro sono stranieri, soprattutto in edilizia. Tanti di loro muoiono in nero così come è capitato due giorni fa a Forcella di Napoli.
Tragedia ad Asti per un incidente sul lavoro. Un operaio di 52 anni, Hamoudi Abderrahman, di origini marocchine, è morto dopo essere caduto da un’impalcatura, da un’altezza di circa dieci metri, in un cantiere edile di corso Alessandria. L’incidente è avvenuto intorno alle 11 di questa mattina. L’uomo, risultato subito in gravi condizioni, è stato immediatamente trasportato con l’elisoccorso del 118 all’ospedale di Alessandria, dove è stato ricoverato in rianimazione ed è poi deceduto intorno alle 15.
sabato 14 dicembre 2019
Due orribili morti in Campania, dove un operaio è morto schiacciato da una pressa e di un altro è stato spostato il cadavere dal luogo dell'infortunio mortale
Purtroppo la strage continua e queste due morti sono significativi e indicativi del degrado morale di questo Paese che non è capace di proteggere i propri lavoratori, e che anzi, non vengono neppure più considerati come umani ma solo come merce senza nessun valore. Nella provincia di Caserta un lavoratore di 47 anni è morto schiacciato da una pressa in una fabbrica, una morte orrenda che di umano non ha niente. A Napoli Forcella è stato trovato un lavoratore morto in un androne di un palazzo, la povera vittima sulla quarantina aveva sui pantaloni delle piccole macchie di vernice, ma il cadavere è stato trovato lontano dal luogo dove c'era un piccolo cantiere, all'interno del palazzo stesso. Probabilmente stava lavorando in nero, ed è per questo che hanno cercato di occultare le prove. Ma purtroppo abbiamo dovuto registrare altre quattro vittime complessive. ma se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si arriva a 9 morti
venerdì 13 dicembre 2019
Tanti morti sul lavoro anche quest'anno, ma finalmente alcuni giorni come ieri senza MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO
Se le statistiche hanno una logica, assisteremo nel 2019 a un leggero decremento, di circa il 3% delle morti sui luoghi di lavoro. C'è da dire che il 2018 è stato l'anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando 12 anni fa ho aperto l'Osservatorio. È un numero enorme: sui luoghi di lavoro saremo poco sotto i 700 morti e intorno ai 1400 se si aggiungono, così come vengono considerati da tutti i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere.
Noi e gli amici di Facebook ci battiamo da oltre un decennio per alleviare questa strage che si potrebbe dimezzare se solo ci fosse un po’ di volontà politica. ma purtroppo a questo non sono interessati, l'ho constatato in questi 12 anni di monitoraggio: alla politica poco interessa il benessere psicofisico dei lavoratori e anche della loro morte. ma la responsabilità è anche dei lavoratori che mai si sono interessati a questo aspetto, che non hanno la consapevolezza che se fossero sensibili su questo aspetto, anche altri aspetti lavorativi ne trarrebbero beneficio. Noi continuiamo, fino a quando ne avremo le forze e a 70 anni la vita è in ogni caso più corta.
martedì 10 dicembre 2019
Orribile morte di un autrasportatore che è bruciato vivo col suo TIR. Sono stati tre i morti per infortunio sul lavoro lunedì 9 dicembre
l'orribile morte di un autrasportare morto carbonizzato tra i caselli Padova est e ovest. L'autocisterna carica di gasolio si è incendiata dopo aver travolto un carrello di segnalazione lavori e poi un camion di alcuni operai. L' autocisterna contro camion di operai, poi prende fuoco che è stato domato: è stato trovato il corpo carbonizzato dell'autista. Dei sette operai autostradali presenti, ferito solo l'autista dell'altro autocarro. Nelle operazioni di soccorso è rimasto ferito ad un braccio anche un vigile del fuoco, scivolato per terra a causa del manto stradale reso scivoloso dal gasolio: anche lui è stato portato in ospedale per altri accertamenti. le altre due morti in Puglia e in Sardegna
domenica 8 dicembre 2019
Un sabato di sangue per i lavoratori: sono tre i lavoratori morti questo sabato un giorno dove tutti, esclusi i servizi dovrebbero riposare
Hanno perso la vita tre lavoratori in questo sabato di sangue. Nelle province di Novara, Bari e Salerno. Un edile di 38 anni è morto a Novara dopo essere caduto da un'impalcatura. La tragedia nel centro della città, dove sono in corso interventi di ristrutturazione. Il 38enne è precipitato al suolo battendo violentemente la testa. Sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha constatato il decesso. Sul luogo dell'infortunio mortale è giunto anche lo Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Asl cittadina. Ma è mai possibile che nessuno controlla se lavorano in Sicurezza? Nella provincia di Bari è morto un addetto in un'azienda di floricoltura, la vittima un albanese di 56 anni anni. perde la vita anche un sessantaseienne in provincia di Salerno. Un altro sabato di sangue versato dai lavoratori: il nostro è un paese mortale per chi ha la sventura di svolgere un lavoro pericoloso
venerdì 6 dicembre 2019
Muore a 50 anni schiacciato dalla cabina del suo camion che aveva un'avaria
E' morto così Luciano Zacchia a soli 50 anni. Era in una stazione di servizio, alla periferia di Roma, A trovare il corpo ormai senza vita dell’autotrasportatore è stato un collega, insospettito dal vedere che, nella applicazione che geolocalizza i mezzi pesanti dell’azienda, il camion di Zacchia fosse fermo da troppo tempo nello stesso luogo. Zacchia si sarebbe fermato proprio per verificare un possibile guasto al suo camion. sembra che il sostegno ad aria compressa della cabina avrebbe ceduto improvvisamente schiacciandolo mortalmente.
giovedì 5 dicembre 2019
Orribile morte sul lavoro di un operaio di 53 anni, è rimasto schiacciato tra piattaforma aerea e tetto
Zurlengo (Brescia), 4 dicembre 2019 - un operaio di 52 anniè rimasto schiacciato tra piattaforma aerea e tetto. E' successo mercoledì 4 dicembre. La tragedia si è consumata nella frazione di Pompiano. Stando a quanto riferito l'operaio è morto schiacciato tra il braccio meccanico di una gru e il tetto di un'abitazione sul quale stava lavorando per installare le fibre. A lanciare l'allarme alcuni passanti che hanno notato l'operaio incastrato. Ricordiamo che questa notte ricorre l'anniversario della morte dei 7 lavoratori della ThyssenKrupp di Torino che morirono bruciati vivi nella notte del 5/6 dicembre 2007. Da ALLORA NULLA è CAMBIATO, ANZI, LA SUTUAZIONE è ADDIRITTURA PEGGIORATA, CON UN AUMENTO DI OLTRE l'11% RISPETTO AL 2008.
mercoledì 4 dicembre 2019
Giovanni Palestini muore subito dopo il ricovero:era rimasto schiacciato tra matrice e rimorchio che stava agganciando
E’ morto in ospedale, subito dopo il ricovero, Giovanni Palestini, l’operaio di 53 anni di Grottammare, rimasto vittima ieri sera di un incidente sul lavoro a Valle Cupa di Colonnella.
Le condizioni di Palestini sono apparse subito disperate, visto che l’autista della ditta di logistica era rimasto schiacciato tra la motrice e il rimorchio che stava agganciando. E' morto nell'ospedale di Teramo
martedì 3 dicembre 2019
Rompiamo il slenzio: troppi interessi economici, politici e lobbiastici sulle morti sul lavoro. I lavoratori non sono carne da macello: occultano il numero reale delle morti sul lavoro perchè se gliitaliani sapessero quanti sono in realtà si alzerebbe un coro d'indignazione dal paese che li spazzerebbe via tutti
Morti sul lavoro, anche il 2019 è un anno orribile
Di Giorgio Langella -2 Dicembre 2019
Da inizio anno al 1 dicembre i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 658. Complessivamente, considerando anche i decessi in itinere, il totale sale a 1326 persone decedute.
Rispetto al 2018 si registra, per il momento, un calo di circa l’1%. Praticamente niente. Drammaticamente ininfluente, specialmente se si tiene conto che il 2018 è stato l’anno nel quale si è registrato il picco massimo da quando l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro ha iniziato la sua puntuale e precisa rilevazione (1 gennaio 2008). Questa piccola diminuzione è, quindi, un dato tutt’altro che positivo. Basta pensare che nel 2017 i lavoratori morti nei luoghi di lavoro in tutto l’anno furono 634, per rendersi conto dell’impressionante aumento della precarietà estrema (dai ritmi di lavoro, alle retribuzioni insufficiente, al ricatto occupazionale, all’ambiente di lavoro insicuro …) nella quale è, spesso, costretto a operare chi vive del proprio lavoro. Quella della sicurezza sul lavoro è una questione che spesso, se non sempre, viene minimizzata, nascosta o addirittura ignorata.
Sembra quasi che si faccia di tutto perché si pensi che sia normale infortunarsi, ammalarsi e morire perché si lavora. Che sia quasi una “tassa” che si deve pagare al “dio mercato”, alla competitività, al profitto. Ma più di 15.000 morti in poco più di 10 anni non può essere qualcosa alla quale ci si può abituare. Non deve esserlo!
Muore a 39 anni schiacciato dalle ruote di un autoarticolato in movimento
Muore sul lavoro a 39 anni. A.D.S., queste le sue iniziali, è deceduto sul colpo a seguito delle lesioni riportate. In base alla prima ipotesi dei carabinieri o potrebbe essere scivolato, finendo tra le ruote dell’autoarticolato, dopo aver completato la pesatura del mezzo con l’autotrasportatore dipendente di un’altra azienda che, in quei drammatici istanti, stava ripartendo e ha schiacciato fatalmente il trentanovenne. Sotto choc il camionista che, come da prassi, sarà sottoposto a tutti gli accertamenti di rito, mentre la salma della vittima resta a disposizione del pubblico ministero che eventualmente dovrà disporre l’autopsia. Enorme il dolore della comunità della zona per la terribile morte del trentanovenne
domenica 1 dicembre 2019
I morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno sono stati 656, con un calo di 9 morti (665) rispetto al 30 novembre del 2018.
Il mese si conclude con la morte, dopo un mese di agonia di Antonino Firetto di 60 anni caduto da un’impalcatura alla fine di ottobre. Teniamo sempre presente che il 2018 è stato l’anno peggiore da quando 12 anni fa è stato aperto questo Osservatorio. Ma rispetto al 30 novembre del 2008 registriamo un aumento sui luoghi di lavoro del 7,2% (erano 608). Ma con i morti sulle strade e in itinere si arriva già a superare i 1300 morti. Da 12 anni le percentuali delle morti nelle varie categorie sono sempre le stesse: agricoltura oltre il 30% con gli schiacciati dal trattore che sono già 139 anche quest’anno. L’edilizia è in leggero decremento, con le cadute dall’alto sempre come causa principale delle morti in questa categoria, seguono gli autotrasportatori e l’industria. Innumerevoli i morti nell’artigianato. Gli stranieri morti sono al 13%. Gli ultrasessantenni sono al 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Cambiano i governi, cambiano i colori politici ma i lavoratori continuano a morire come non mai per l’indifferenza che hanno verso chi lavora.
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008
Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni
Su Facebook
https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it
In questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti oltre 17000 lavoratori senza vedere le istituzioni e la politica fare qualcosa contro questa strage
30 novembre 2019
Dall'inizio dell’anno sono morti 1322 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 656 sui luoghi di lavoro. sono 33 gli schiacciati dal trattore con la Ministra Teresa Bellanava a guida delle Politiche Agricole. 138 sono stati schiacciati da questo mezzo dall’inizio dell’anno. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro
Lombardia 83 Milano (14), Bergamo (12), Brescia (14), Como (8), Cremona (5), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (6), Monza Brianza (10), Pavia (6), Sondrio (1), Varese (4) CAMPANIA 64 Napoli (13), Avellino (18), Benevento (6), Caserta (12), Salerno (15). SICILIA 50 Palermo (14), Agrigento (8), Caltanissetta (1), Catania (7), Enna (), Messina (10), Ragusa (2), Siracusa (3), Trapani (5) LAZIO 46 Roma (26), Viterbo (5) Frosinone (9) Latina (3) Rieti (3) PIEMONTE 44 Torino (14), Alessandria (12), Asti (2), Biella (), Cuneo (11), Novara (5), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli EMILIA ROMAGNA 43 Bologna (10), Rimini (4). Ferrara (3) Forlì Cesena (2) Modena (3) Parma (8) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (5). VENETO 43 Venezia (4), Belluno (3), Padova (3), Rovigo (3), Treviso (8), Verona (15), Vicenza (7) TOSCANA 33 Firenze (3), Arezzo (3), Grosseto (7), Livorno (6), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa (6), Pistoia (2), Siena (1) Prato (2) PUGLIA 32 Bari (7), BAT (3), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (6) Taranto (2 (TRENTINO ALTO ADIGE 26Trento (11) Bolzano (15). ) ABRUZZO 20 L'Aquila (4), Chieti (7), Pescara (7) Teramo (1) BASILICATA 17 Potenza (7) Matera (10) MARCHE 15 Ancona (2), Macerata (6), Fermo (3), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno (1). FRIULI VENEZIA GIULIA 15 Pordenone (5) Trieste (6) Udine (4) Gorizia (2), CALABRIA 15 Catanzaro (2), Cosenza (4), Crotone (4) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3) LIGURIA 12 Genova (3), Imperia (5), La Spezia (1), Savona (3) SARDEGNA 13 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (1), Sassari (5). Sulcis iglesiente () UMBRIA 11 Perugia (10) Terni (Molise 10 Campobasso (8), Isernia (2). VALLE D’AOSTA (3)
sabato 30 novembre 2019
Muore un pescatore di 65 anni, mentre svolge lavori in edilizia
Una nuova tragedia sul luogo di lavoro di un ultrasessantenne. Il grave episodio è avvenuto questa mattina in provincia di Cosenza .
Un pescatore, L. C. 65 anni, è morto sul colpo a causa di un grosso masso che lo ha schiacciato dopo essersi staccato da una gru mentre si stavano eseguendo alcuni lavori nella proprietà del figlio della vittima.
L.C non ha avuto scampo ed è rimasto schiacciato sotto il peso del grosso blocco di pietra. Subito è scattato l’allarme. Sul luogo della tragedia sono prontamente arrivati i sanitari del 118, insieme ai carabinieri della stazione di Guardia Piemontese.
I sanitari, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del pescatore. Una fatalità che non ha dato scampo al pescatore. Sul caso indagano i carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità a carico di terzi soggetti.
venerdì 29 novembre 2019
Suicidio o infortunio mortale? Queste morti sul lavoro che sollevano molti interrogativi
C’è sconcerto per quanto accaduto martedì pomeriggio a Garbagnate, all’interno di un capannone della zona industriale. Un lavoratore di 43 anni è stato ritrovato senza vita. A dare l’allarme un amico che, non riuscendo a contattarlo, è andato al capannone e ha subito chiamato i soccorsi.
Sul posto sono immediatamente accorsi automedica, ambulanza e carabinieri ma purtroppo ogni tentativo di rianimare l’uomo è risultato vano: ormai era morto. A quanto pare, gli inquirenti dagli elementi raccolti sul posto non escludono che si possa essere trattato di un gesto volontario anziché di un incidente sul lavoro.Era solo a lavorare? Svolgeva lavori pericolosi? Ci sono già diversi casi del genere, soprattutto negli ultimi tempi.anche se si suicidono risulta molto evidente la solitudine, anche sul lavoro di questi lavoratori, ovviamente registro solo i morti per infortunio, e questa vittima per ora non risulta morta per infortunio. E probabilmente, il giorno dopo di questo lavoratore morto non si parlerà più.
giovedì 28 novembre 2019
Quelle morti sul lavoro atipiche, che poi atipiche non sono, del disimpegno dei lavoratori se ne sono approfittati tutti
Quando si pensa alle morti sul lavoro, il pensiero va subito agli operai di una fabbrica, in realtà sono solo una minoranza dell'8/10 % i lavoratori che muoiono in una fabbrica: oppure si pensa a un edile che cade dall'alto, anche qui sono dal 15 al 20% che perdono la vita in edilizia in rapporto al numero totale di infortuni mortali. La stragrande maggioranza delle morti sono nelle più svariate situazioni: schiacciati dal trattore che muoiono numerosissimi (gia'139 quest'anno) autrasportatori, artigiani , vigili del fuoco, poliziotti, carabinieri, antennisti, stradini, operatori ecologici ecc. si potrebbe continuare a elencare innumerevoli altre categorie, ma non dimentichiamoci mai che muoiono anche tanti che s'improvvisano "esperti" in lavori, anche pericolosi, che poi vengono feriti gravemente o muoiono nel fare lavori di cui non hanno la preparazione sufficiente. Poi ci sono un numero enorme di lavoratori che perdono la vita in incidenti stradali, almeno altrettanti di quelli che perdono la vita sui luoghi di lavoro: questi ultimi sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro. Poi in tanti di questi vengono esclusi dall'assicurazione INAIL per cavilli burocratici. Le morti sul lavoro sono una grande disfatta culturale: politica, sindacale e sociale. Chi lavora ha delegato, anche la propria vita a terzi poco affidabili che hanno fatto di tutto per far diminuire attraverso la politica e sindacati compiacenti, dove ci sono la Sicurezza. Il mondo del lavoro è cieco, sordo e muto, e di questo se ne approfittano tutti.
mercoledì 27 novembre 2019
Non c'è pace per i morti sul lavoro e per i loro familiari fino a quando non otterrano giustizia
E' quello che mi viene in mente vedendo che anche quest'anno avremo un numero di morti sul lavoro enorme, Il 25 novembre del 2018 avevamo solo un morto sul lavoro in più rispetto a ieri 25 novembre 2019. E' il 2018 è stato l'anno con più morti sul lavoro da quando 12 anni fa ho aperto l'Osservatorio.Il 25 novembre del 2008, anno d'apertura dell'Osservatorio avevamo 602 morti sui luoghi di lavoro, oggi sono dall'inzio dell'anno 651, l'aumento rispetto a quell'anno è stato dell'8,2%. Chi parla di cali dice delle bugie e lo fa per giustificare l'enorme quantità di denaro speso per la Sicurezza, senza ottenere nessun risultato. Niente, non si riesce a smuovere quella cappa di omertà e di silenzio che c'è su queste tragedie. Se ne fregano, nessuno ha a cuore la vita e la sicurezza dei lavoratori. tanto si potrebbe fare, ma non si fa niente. Arriverà il giorno del risveglio dei lavoratori e si accorgeranno della lotta di classe che è stata condotta nei loro riguardi.
martedì 26 novembre 2019
Con 5 morti sui luoghi di lavoro continua la strage giornaliera anche il giorno 25 novembre. Auguro alla politica d'avere la stessa sofferenza che hanno i familiari dei morti sul lavoro, così si accorgerebbero dello schifo che fanno
Una strage inarrestabile come nel 2018, rendiamo omaggio a Mario Sini (nella foto)moto dopo tre giorni d'agonia dopo essere caduto da un ponteggio venerdì. L'operaio 50enne si era inciampado sul ponteggio, che evidentemente non era a norma se la vittima è caduta al suolo. Ci dovrebbero essere dei parapetti che impediscono situazioni come queste. Le altre vittime in Liguria, in Trentino Alto Adige e in Abruzzo. Siamo già a 650 morti sui luoghi di lavoro. l'incredibile è che nello stesso giorno del 2018, cioè il 25 novembre del 2018, eravamo a 501 morti, praticamente nulla è cambiato in quest'anno. il menefreghismo del Governo e di tutti i partiti che cio sono in Parlamento dimostrano che della vita di chi lavora a questi qui non interessa niente. Il mondo del lavoro è solo e abbandonato: pensano solo di compiacere alle lobby imprenditoriali che il Parlamento lo controllano. Non si spiega altrimenti questa indifferenza verso la vita dei nostri lavoratori. a volte penso d'augurare anche a loro un pò di quella sofferenza che hanno le migliaia di famiglie ogni anno
lunedì 25 novembre 2019
Milano, 23 novembre 2019 - Luciano zago muore a 55 anni, solo per un tragico incidente sul lavoro, in un’officina di Paderno Dugnano: Zago è morto schiacciato da un furgone che stava controllando: è stato trovato privo di vita dai soccorritori allertati dai familiari che lo aspettavano per cena e non vedendolo arrivare li avevano chiamati. A effettuare la macabra scoperta sono stati i Vigili del Fuoco che, insieme al personale del 118 e ai carabinieri di Sesto San Giovanni sono entrati nella sua officina intorno alle 21.
sabato 23 novembre 2019
Cade da un'impalcatura alta 15 metri un operaio di 63 anni. Tre morti anche oggi sabato 23
Registriamo altri tre morti anche oggi sabato 23 novembre: nelle province di Trento, Bolzano e Savona. A MOLINA DI FIEMME, in provincia di Trento è morto un operaio di 63 anni che ancora lavorava da 15 metri d'altezza, è morto dopo che è precipitato da un'impalcatura nel cantiere edile per la costruzione del nuovo stabilimento del Pastificio Felicetti.
la tragedia sul lavoro è avvenuto poco prima delle 11, quando è precipitato per circa 15 metri.
I rilievi e le indagini sono ancora in corso, ma sembra che l'operaio fosse impegnato nel posizionare una trave, quando è caduto. Un impatto violentissimo al suolo.
I colleghi hanno subito chiamato il Numero unico per le emergenze, mentre hanno cercato di prestare la prima assistenza.
Non do indicazioni sulle altre due vittime: ci sono avvoltoi che senza fare nessuna fatica copiano i post, poi li spacciano come se fosse una loro ricerca.
giovedì 21 novembre 2019
Una strage annunciata quella della fabbrica dei fuochi d'artificio in Provincia di Messina. Tutti colpevoli quelli che fanno politica, quindi nessun colpevole, neppure i ministri che se ne dovrebbero occupare, Come del resto le Commissioni del Senato e della Camera che servono solo a prendere ulteriori guadagni
È di 5 morti e due feriti gravi il bilancio dell'esplosione in una fabbrica di fuochi d'artificio a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. I vigili del fuoco sono intervenuti con numerose squadre. Nella fabbrica di articoli pirotecnici di Vito Costa e dei figli in contrada Cavalieri a Barcellona Pozzo di Gotto è morta certamente Venera Mazzeo, 71 anni, la moglie del titolare. Uno dei feriti è stato individuato dai vigili del fuoco e recuperato vivo dalle macerie: è poi morto all'ospedale. E' morta anche la proprietaria di 71 anni nell'esplosione: feriti gravemente marito e figlio. Questi luoghi di lavoro, tra i più pericolosi che ci siano meriterebbero un'attenta vigilanza e l'immediata messa in sicurezza, già da decenni. Nel corso del mio monitoraggio in questi 12 anni con l'Osservatorio ci sono stati diversi casi come questo, soprattutto nel sud del Paese. Un'esplosione dovuta da una scintilla mentre lavoravano su un cancello. Davvero assurdo. Ma questi infortuni multipli mettono in seconda piano e ricacciano nell'oblio le migliaia di morti individuali che si hanno ogni anno. Anche ieri è morto un altro lavoratore schiacciato da una lastra di marmo. Istituzioni e politica dove siete? ogni mese, vi mando mail col reale numero di morti sul lavoro. ma da 12 anni ve ne fregate, non fate niente per alleggerire questa strage. Siete tutti responsabili e colpevoli per queste strage. Tutti colpevoli, nessun colpevole. vergogna
mercoledì 20 novembre 2019
Tre morti anche il 19 novembre: un 18enne, un 29enne e un 49enne
Sono tre i morti per infortunio sui luoghi di lavoro anche il giorno 19 novembre. Un povero giovane di 18 anni è morto a Palermo mentre stava gonfiando una gomma di un'automobile che gli è scoppiata addosso. Alaenj Camara era d'origine senegalese. Perde la vita anche Giovanni Battista Cascione che di anni ne aveva solo 29. E' rimasto coinvolto in un'esplosione mentre stava facendo manutenzione presso un distrubuzione.
B.P di anni ne aveva 49, era un allevatore, è morto cadendo in un burrone mentre cercava di salvare una mucca
Praticamente siamo allo stesso numero di morti sui luoghi di lavoro dell'orribile 2018: questo vuol dire che anche quest'anno non si è fatto niente di concreto per cercare di arginare questo orrendo primato, che vede l'Italia in testa a questa triste classifica delle morti sul lavoro. anche questo governo non sta facendo niente nonostante si sperasse che messe alla guida del Lavoro e delle Politiche Agricole due donne forse qualcosa sarebbe cambiato. Tutti uguali quando arrivano lì, che si tratti di uomini e donne, di partiti di destra di sinistra o pentastellati: tutti manifestano la stessa indifferenza
martedì 19 novembre 2019
orribile morte di Edoardo Pizzinari schiacciato in fabbrica da un rullo. Ci ha rubato il sorriso a Edordo? Ma sono stati due i morti per infortunio anche il 18 novembre
Tragedia che ha colpito un giovane di 26 anni a genova Voltri. Edoardo Pizzinari aveva solo 26 anni ed è morto in un modo orribile: è rimasto schiacciato da un rullo all’interno di una azienda che lavora metalli. Sul posto sono intervenuti i soccorsi con medici e ambulanze ma non è stato possibile salvare la vita al lavoratore.
Muore anche un altro lavoratore a Rho in provincia di Milano travolto da un bancale
giovedì 14 novembre 2019
Si viagga al terribile ritmo di tre morti sui luoghi di lavoro al giorno (quando va bene) e i politici che dovrebbero occuparsene pensano ai "giochini" di palazzo
Davvero triste pensare che non trovano mai il tempo di occuparsi di questa autentica calamità che sono le morti sul lavoro. Anche il 13 novembre sono morti altri tre lavoratori; nelle province di Triste, Treviso e Messina dove ha perso la vita un altro agricoltore schiacciati dal trattore a soli 56 anni: G.F è' morto dopo 15 giorni di agonia. Le altre due morti sono un ambulante che è rimasto schiacciato dal furgone sfrenato e un autotraportatore. Con questo ritmo infernale è possibile superare addirittura il numero di morti sui Luoghi di Lavoro del 2018, l'anno horribilis per i lavoratori italiani che è stato quello co Guarda il video dove parlo di questa strage nella strage,n più morti da quando 12 anni fa ho aperto l'osservatorio. chissà sa la Ministra Teresa Bellanova trova il tempo di occuparsi anche degli agricoltori schiacciati dal trattore, che sono già 33 da quando ha assunto il Ministero delle Politiche Agricole, e sono passati poco più di due mesi. Sono già 138 a morire in modo così atroce dall'inizio dell'anno. Dal 4 giugno giorno che l'ho girato ne sono morti altri 90. Da quando ho aperto l'Osservatorio oltre 1600 https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/
mercoledì 13 novembre 2019
Leggete la straziante lettera di Mirko Sinibaldi rivolta al suo papà morto sabato sul lavoro. Dovrebbero leggerla i politici e la nostra classe dirigente che non fanno niente per contenere queste tragedie dell'indifferenza
Sabato scorso, Giuseppe Sinibaldi stava lavorando nel piazzale della discarica, quando è stato colpito da un camion in manovra ed è caduto dove vengono scaricati i rifiuti. Giuseppe è morto all'istante, dopo un volo di oltre 20 metri. Mirko il figlio di Giuseppe, ha affidato alle pagine di Facebook un post struggente pieno di dolore ed affetto rivolto al padre. “No Papà non riesco ad accettarlo. No non così. No non per un incidente dove sei stato ingiustamente coinvolto. Non per incidente a lavoro. Non per un incidente a lavoro di sabato. Non per un incidente a lavoro un mese prima della finalmente aspettata, guadagnata, sudata, e sofferta pensione. No non riesco ad accettarlo. No non riesco ad accettare che pochi minuti prima che accadesse ci siamo sentiti per telefono e mi avevi detto “appena stacco da lavoro andiamo a fare spesa insieme” ed io ti ho anche risposto male prima di riattaccare. No non riesco ad accettarlo. Non riesco ad accettare che sei andato via così tutto ad un tratto senza neanche il tempo di dirti ti voglio bene, e perdonami per non avertelo detto mai, perdonami per tutte le volte che ti ho risposto male, non ti ho dato le attenzioni che volevi. No non riesco ad accettarlo sto male. Non riesco ad accettare che sei dovuto morire lì in quel posto schifoso da solo, non riesco ad accettare che non ero lì accanto a te come in vita tua sei sempre stato accanto a me. No non riesco ad accettarlo che a 63 anni dovevi ancora lavorare. Lavorare sotto la pioggia a fare un lavoro duro per poter campare, campate te e campare me. Per la prima volta in vita mia questa volta ho veramente paura. Non ero pronto a tutto questo, non ero pronto a rimanere solo in casa, non ero pronto per affrontare le giornate lavorative tornare a casa e non trovare nessuno, no non ero pronto! Da quando mamma è volata via sei stato tu la roccia che mi ha sorretto, che si é occupato di tutto, ti devo la mia vita. Ti credevo indistruttibile Papà. Credevo di avere più tempo per dimostrarti il mio amore e ricambiare in qualche modo una vita di sacrifici che hai fatto per noi.
Papà non riesco ancora a dire riposa in pace, vorrei che fosse solo un incubo. Papà mi manchi. Sono stato forte molte volte ma questa volta la vita mi ha proprio buttato a terra, non ho più forze e coraggio. Papà saluta Mamma. Ti amo, e mi sento un vigliacco a dirtelo solo ora.”
Ricordiamo anche i due morti sul lavoro del 12 novembre nelle province di Vicenza e Salerno: Un edile di 34 anni in trasferta che è caduto dall'alto e un agricoltore indiano travolto da una mandria di bufale nel nel salernitan.o
martedì 12 novembre 2019
L’insopportabile sofferenza di chi perde un proprio caro che muore per infortuni sul lavoro.
Nella mia ormai esperienza ultradecennale con l’Osservatorio, ho visto questa sofferenza disumano di chi perde un figlio/a, un padre, una madre, un nonno. Una sofferenza che neppure si riesce a raccontare con le parole. Qualcosa di troppo grande. Una morte che non fa più trovare pace a chi subisce un lutto così grave e ingiusto: vedere morire per infortunio sul lavoro una persona così vicina è quanto di più drammatico e disumano. Ma la sofferenza a cui sono sottoposti i familiari di oltre 1000 lavoratori che ogni anno muoiono non finisce mai: si riacutizza nel corso degli anni, anche per i processi lunghissimi, anche questi disumani. La stragrande maggioranza degli infortuni mortali ha responsabilità di terzi, che non hanno rispettato le normative per la sicurezza del lavoratore morto. Spesso chi è sottoposto al processo ha moltissime risorse per poterlo fare durare all’infinito, spesso fino a quando non interviene la prescrizione. Si lasciano così i familiari di questi morti soli, senza nessun supporto economico e psicologico, per anni e anni lunghissimi, la loro rabbia si aggiunge alla sofferenza che non si attenua per la morte ingiusta e per la mancata giustizia che è forte con i deboli e deboli con i forti. Noi non possiamo che essere loro vicini
Un altro morto schiacciato dal trattore, già 32 in poco più di due mesi di questo governo e 137 dall'inzio dell'anno. Guarda il video https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/
Sono già 32 gli schiacciati dal trattore con le Politiche Agricole a guida della Ministra Bellanova, e in soli due mesi, già 137 dall'inizio dell'anno e oltre 1600 da quando ho aperto l'Osservatorio 12 anni fa. Una strage nella strage che non fa muovere i sederi di chi dovrebbe occuparsene e non lo fa. E' così da quando ho aperto l'Osservatorio, questo perchè la politica non vuole andare a mettersi contro le potentissime lobby che ci sono anche in agricoltura e che impediscono di mettere in campo iniziative atte a contenere queste tragedie. Guarda il video se non l'ha visto, è di inizio giugno, da quel giorno in cui parlavo di questa strage che macchia le coscienze di chi dovrebbe occuparsene, ne sono morti schiacciati da questo mezzo oltre 90 https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/
lunedì 11 novembre 2019
Altri due morti sul lavoro in Campania
sono due i morti sul lavoro in Campania. E' morto l’operaio di 56 anni che giovedì pomeriggio è caduto nel vuoto mentre stava effettuando un sopralluogo presso un’abitazione di Montoro. Si era recato presso un'abitazione con alcuni colleghi per effettuare una verifica per alcuni lavori da cominciare. La dinamica della trragedia non sono ancora del tutto chiare, pare che al momento della caduta fosse da solo. Sarà l’autopsia a chiarire se l'artigiano ha avuto un malore in seguito al quale è caduto oppure è inciampato in qualcosa ha perso l’equilibrio ed caduto nel vuoto.Le indagini sono affidate ai carabinieri.
Muore anche un giovane di 33 anni. G.B stava lavorando sul quadro elettrico della sua futura casa, ed è rimasto fulminato. Non sappiamo se la vittima facesse anche l'elettricista, ma a volte le morti sul lavoro sono provocate dall'inesperienza e nell'improvvisazione: occorre far svolgere certi lavori pericolosi da chi è del mestiere. Purtroppo sono diversi i casi come questi, occorrerebbe fare anche in questo caso una grande campagna culturale per far comprendere che certi lavori, soprattutto se pericolosi occorre farli fare a esperti del mestiere.
domenica 10 novembre 2019
Si muore sul lavoro anche di sabato: 3 i morti per infortuni: muore a 63 anni di sabato in una discarica che il mese dopo sarebbe stata chiusa
Un uomo di 63 anni, G. S. è morto sul lavoro all'interno della discarica di Colleferro in provincia di Roma. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato investito da un mezzo che lo ha spinto da una collina per venti metri. L'anziano lavoratore è morto sul colpo. Sul posto 118, vigili del fuoco e la polizia scientifica di Velletri insieme ai colleghi del commissariato del posto per verificare la dinamica dell'incidente.
Muore travolto da un trattore un autorasportatore in provincia di agrigento. la vittima O.C aveva 56 anni
mercoledì 6 novembre 2019
martedì 5 novembre 2019
Due vigili del fuoco morti, un terzo disperso. I Vigili del Fuoco erano stati chiamati alle due di questa notte per un'esplosione in una cascina dell'alessandrino. Dopo una prima esplosione ce n'è stata improvvisamente un'altra che ha coinvolto le vittime. I vigili del fuoco sopravvisuti stanno cercando il disperso. Non avendo come assicurazione l'inail queste vittime non saranno conteggiate, come tante altre tra le morti sul lavoro
lunedì 4 novembre 2019
La terribile vicenda di un autotrasportatore morto dopo 7 mesi di agonia e coma
E' Morto dopo sette mesi di agonia, interventi chirurgici disperati tra Torino, Vicenza e Santorso, sempre in uno stato d'incoscienza e senza più rivedere in volto i suoi due figli e la moglie.
La tragica fine di D. P. autraposrtatore di 50 anni di Malo, padre di due adolescenti, avvenuta nei giorni scorsi. L'incidente quello che ha provocato il dramma, risale allo scorso 1 aprile, un paio di giorni dopo il suo cinquantesimo compleanno festeggiato anche sui social con gli auguri di amici e parenti. Con il mezzo pesante che stava guidando, è uscito di strada nel torinese. Da quel momento è cominciato un viaggio fra tre nosocomi, vari interventi chirurgici senza che mai riprendere conoscenza. Il decesso è avvenuto lo scorso 27 ottobre.
domenica 3 novembre 2019
Muore dopo un mese d'agonia dopo essere caduto nella tromba dell'ascensore
La tragedia in provincia di Salerno. La vittima stava lavorando in un palazzo di Salerno in cui stava costruendo la tromba di un ascensore. Le sue condizioni sono parse fin da subito gravi. Fu trasferito all’ospedale Ruggi in codice rosso.
La scorsa notte, dopo un mese d'agonia, Troppo gravi le ferite riportate agli arti e al bacino.i l suo cuore ha smesso di battere dopo tanta sofferenza. lascia la moglie e tre tre figli. Lavorava per una ditta di montaggio ascensori.
sabato 2 novembre 2019
Cosa sta facendo la potente Coldiretti contro la strage di agricoltori? Comincia male anche novembre: altri tre morti sui luoghi di lavoro il 1° del mese
Continua anche il 1° di novembre la strage di lavoratori. nella provincia di Parma Un operaio di 31 anni di origini sarde ha perso la vita in un incidente sul lavoro ad Antria di Monchio delle Corti, sull'appennino parmense. Il giovane ieri pomeriggio, stava lavorando in un cantiere stradale quando è rimasto schiacciato fra un escavatore ed un muretto di contenimento riportando trauma toracico mortale. Trasportato all'ospedale 'Maggiore' di Parma è spirato nella notte a causa delle ferite riportate. Sull' incidente mortale sul posto di lavoro indagano i Carabinieri
Perde la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore nella provincia di Bolzano. La vittima C.M aveva solo 37 anni. questa strage nella strage che riguarda tantissimi agricoltori, che hanno la sola colpa dell'indifferenza che c'è nei loro riguardi. La potente Coldiretti, cosa fa contro questa strage che ha visto morire già 31 agricoltori con il nuovo governo in neppure due mesi, 136 dall'inzio dell'anno e 1600 da quando 12 anni fa ho aperto l'Osservatorio?
R.A è morto in un incidente notturno mentre stava svolgendo il suo lavoro di Guardia Giurata nella provincia di Rovigo
venerdì 1 novembre 2019
Report morti sul lavoro nei primi 10 mesi del 2019
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Report morti sul lavoro nei primi dieci mesi del 2019
L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008
Sono 606 i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno, ma se ci aggiungiamo i morti sulle strade e in itinere superiamo già i 1200 morti complessivi, così come fanno altri che sommano i morti sui luoghi di lavoro e quelli che hanno perso la vita sulle strade e in itinere. Il 31 ottobre del 2018 erano dall’inizio dell’anno 613 -1,2% Assistiamo a un piccolo calo, ma ricordiamoci che il 2018 è stato l’anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando nel 2008 è stato aperto l’Osservatorio. Ricordiamo anche che noi abbiamo sempre più morti sui luoghi di lavoro, perché li contiamo e monitoriamo tutti, anche agricoltori, già 131 di tutte le età schiacciati dal trattore, lavoratori in nero, e che hanno altre assicurazioni diverse da quelle dell’INAIL che assicura solo una parte dei lavoratori. Erano 551 il 31 ottobre del 2008 + 9%. Purtroppo c’è stato sempre ogni anno un incremento delle morti. Altro che cali che ci propinano è giustificare i miliardi di euro spesi sulla Sicurezza senza risultati. È la provincia di Roma con 23 morti in testa a questa triste classifica. Più giù potete trovare i morti sui luoghi di lavoro di ciascuna provincia. È l’agricoltura con 188 morti complessivi sui luoghi di lavoro che registra il numero maggiore di vittime con ben il 31% complessivo, sono stati 93 i morti sui luoghi di lavoro in edilizia, il 15% sul totale 8ma ricordiamoci che anche in questa categoria ce ne sono almeno altrettanti che sono morti sulle strade e in itinere. Segue l’autotrasporto (di tutte le categorie) che ha complessivamente il 12,9%. L’industria ha 59 morti e questa categoria comprende i lavoratori di tutte le industrie, sono il 9,7% complessivo. Seguono una miriade di professioni che non sto a elencare per l’elenco lunghissimo. Sembra incredibile ma sono ben 152 i morti sui luoghi di lavoro che superano i 61 anni e sono complessivamente il 25% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, molti sono agricoltori schiacciati dal trattore ben 109 hanno un’età superiore a 60 anni. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono stati in questi 10 mesi sono stati sui luoghi di lavoro 71 e rappresentano l’11,7% dei morti, occorre anche qui ricordare che non ci sono i morti sulle strade e in itinere. Mi chiedo e ci chiediamo cosa stanno facendo i vari ministri che se ne dovrebbero occupare e non lo fanno, Cosa fanno le Commissioni che alla Camera dei Deputati e del Senato che si occupano di lavoro. In questi 12 anno c’è stato un netto peggioramento del fenomeno, ma nessuno fa niente di concreto. Solo burocrazia che si autoalimenta e buona solo a far spendere soldi della collettività. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio, per avere situazioni specifiche potete chiederle attraverso mail.
Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e pittore da 50 anni
Su Facebook
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In questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti oltre 17000 lavoratori senza vedere le istituzioni e la politica fare qualcosa contro questa strage
31 ottobre 2019
Dall'inizio dell’anno sono morti 1222 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 606 sui luoghi di lavoro. sono 30 gli schiacciati dal trattore con la Ministra Teresa Bellanava a guida delle Politiche Agricole. 135 sono stati schiacciati da questo mezzo dall’inizio dell’anno. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province sono esclusi i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti ripsetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro
Lombardia 81 Milano (12), Bergamo (12), Brescia (14), Como (8), Cremona (5), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (6), Monza Brianza (10), Pavia (6), Sondrio (1), Varese (4) CAMPANIA 60 Napoli (13), Avellino (17), Benevento (6), Caserta (11), Salerno (13). LAZIO 44 Roma (24), Viterbo (5) Frosinone (9) Latina (3) Rieti (3) SICILIA 42 Palermo (13), Agrigento (7), Caltanissetta (1), Catania (7), Enna (), Messina (4), Ragusa (2), Siracusa (3), Trapani (5) PIEMONTE 40 Torino (13), Alessandria (9), Asti (2), Biella (), Cuneo (11),Novara (5), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli VENETO 40 Venezia (4), Belluno (3), Padova (3), Rovigo (2), Treviso (7), Verona (15), Vicenza (6) ) () EMILIA ROMAGNA 42 Bologna (10), Rimini (4). Ferrara (3) Forlì Cesena (2) Modena (3) Parma (7) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (5). TOSCANA 32 Firenze (3), Arezzo (3), Grosseto (7), Livorno (5), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa (6), Pistoia (2), Siena (1) Prato (2) PUGLIA 31 Bari (7), BAT (3), Brindisi (2), Foggia (12), Lecce (5) Taranto (2 (TRENTINO ALTO ADIGE 22Trento (10) Bolzano (12). ) ABRUZZO 17 L'Aquila (3), Chieti (6), Pescara (6) Teramo (1)BASILICATA 17 Potenza (7) Matera (10). ). CALABRIA 14 Catanzaro (2), Cosenza (3), Crotone (4) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 14. MARCHE 14 Ancona (2), Macerata (6), Fermo (2), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno(1). Trieste (5), Gorizia (2), Pordenone (3), Udine (3). UMBRIA 11 Perugia (10) Terni (1 SARDEGNA 11 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (1), Sassari (3). Sulcis iglesiente () LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (4), La Spezia (1), Savona (2) Molise 7 Campobasso (6), Isernia (1). VALLE D’AOSTA (3)
giovedì 31 ottobre 2019
la strage di lavoratori è continuata anche il 30 ottobre: 4 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro, altrettanti hanno perso la vita in itinere e sulle strade
Bologna E' morto, ieri, Lorenzo Bernini, il lavoratore di 61 anni in servizio al centro stampa di Bologna del Resto del Carlino che mercoledì 23 ottobre si era infortunato seriamente a una mano, finita dentro un macchinario. Ricoverato in ospedale , le sue condizioni si sono aggravate per complicanze cardiache dopo due interventi a cui è stato sottoposto per la ricostruzione della mano.
Perde la vita anche un piccolo imprenditore in provincia di Campobasso finendo con un escavatore in una scarpata.
Perde la vita un agricoltore schiacciato dal trattore, aveva solo 41 anni ed è morto in provincia di Campobasso, Sono stati 8 i morti schiacciati dal trattore negli ultimi tre giorni, 131 dall'inzio dell'anno e 30 da quando il 10 settembre è nato il nuovo governo.
Muore dopo sei mesi d'agonia un autotrasportatore che aveva avuto un incidente in Liguria
E nessuno che fa nioente per fermare o fare qualcosa di concreto contro queste tragedie che per la maggioranza si potrebbero evitare
mercoledì 30 ottobre 2019
Pazzesco: 7 agricoltori schiacciati dal trattore negli ultimi due giorni e nessuno fa niente. Un altro lavoratore schiacciato da un camion
C'è da rimanere allibiti nel denunciare nell'indifferenza generale la morte di 7 agricoltori schiacciati dal trattore negli ultimi due giorni. Le tragedie nelle province di 26/11/19
27/10/19 Salerno Campania S.C Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore
28/10/19 Treviso Veneto M T Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore
28/10/19 Brescia Lombardia Agricoltura? Moldavia Schiacciato dal bobcat a Malcesine
28/10/19 pescara Abruzzo A P Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore
29/10/19 Roma Lazio S G Agricoltura Italia Muore schiacciato dal trattore a Velletri
29/10/19 Rimini Emilia Romagna G.G Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore
29/10/19 Lucca Toscana A T Agricoltura Italia Schiacciato dal trattore
Davvero una sequenza terrificante, ma che non scuote le coscienze di chi dovrebbe occuparsene e non lo fa
ma ieri è morto anche un 56enne schiacciato dal camion che si è ribaltato
29/10/19 Avellino Campania edilizia Italia Travolto dall'autocarro pieno di terriccio mentre lo scaricava
io personalmente non ho più parole per descrivere lo scempio che si fa nei riguardi dei nostri lavoratori
Il video del 4 giugno dove denunciavo la strage, sono già 130 gli schiacciati dal trattore dall'inzio dell'anno
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/
martedì 29 ottobre 2019
4 schiacciati. Un lunedì impregnato di sangue d'agricoltore schiacciato dal trattore: sono stati 3 in agricoltura e un 25enne schiacciato dal un bobcat https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/
Sono stati 4 gli schiacciati dal trattore in questo lunedì di sangue: ha perso la vita anche un 25enne con un bobcat che si è ribaltato. le altre tre vittime schiacciate dal trattore nelle province di Treviso, Pescara e Rimini. ministra Bellanova non è ora di occuparsene? Sono già 26 a morire in modo così orribile da quando il 10 settembre è diventata Ministro delle politiche Agricole. Guarda il video se nion l'hai visto
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTUwMDg4ODAxNTE3Njg/
domenica 27 ottobre 2019
Che bella recensione per la mia mostra in Regiona Emilia Romagna. Mi occupo artisticamente da 50 anni delle problematiche sociali e ambientali del nostro tempo e vederlo riconoscere mi fa molto piacere. Lunedì dalle ore 9,30/45 a Radio Città del Capo intervista sulla mia mostra che si inaugurerà martedì
L'immagine può contenere: 2 persone, tra cui Carlo Soricelli, persone che sorridono
Simonetta Saliera è con Carlo Soricelli.
25 ottobre alle ore 10:11
Gli angeli hanno le rughe degli operai, le tute blu mangiano disciplinatamente nelle “gamelle” che tanto raccontano dell’amore delle loro mogli. Negli occhi dei malati c’è più stupore che paura. Lo stesso Lucio Dalla ha negli occhi l’attenzione alla parte più fragile della popolazione e le “donne di Kobane” sono il giusto tributo all’impegno del martoriato popolo curdo, la cui tragedia è tornata di recente attualità. Cani e gatti si abbracciano insieme nel nome dell’amicizia. Ogni colpo di pennello racconta dell’evoluzione del nostro Paese, ma vedendo la storia con gli occhi dei più deboli, “degli ultimi”. Le opere di Carlo Soricelli conquistano l’Assemblea legislativa regionale: il 29 ottobre prossimo, infatti, alle ore 13, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta Saliera e l’autore inaugureranno “1969-2019: i 50 anni del ‘pittore sociale’”, mostra realizzata per ripercorre i cinque decenni dell’attività di Soricelli allestita nei locali di viale Aldo Moro.
Originario di Benevento, dove è nato nel 1949, l’autore vive a Bologna fin da bambino, conoscendo da vicino la nascita del Villaggio Ina di Borgo Panigale e poi le trasformazioni della città: da agricola a centro industriale, l’epopea del boom e la città dei servizi, le lotte in fabbrica di fine anni ’60 e la reazione democratica alla violenza del terrorismo negli anni ’80.
“Con la passione dell’impegno civile e la dolcezza dell’arte, in questi 50 anni, Carlo Soricelli ha raccontato la fatica del vivere quotidiano della parte meno potente della società. Ha narrato gioie e dolori di una comunità che cambia (non sempre in meglio), dove nuovi problemi hanno preso il posto delle antiche certezze”, spiega la presidente Saliera.
sabato 26 ottobre 2019
Muore imprenditore schiacciato da una lastra di metallo, muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore
TOLENTINO provincia di Macerata – Tragico incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi a Tolentino.Muore titolare di una azienda meccanica è morto schiacciato da una lastra di metallo che gli è caduta addosso mentre stava lavorando. La tragedia la tragedia nel primo pomeriggio del 25 ottobre. A nulla sono valsi i soccorsi immediati, per il lavoratore di 65 anni non c’è stato scampo.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della Stazione di Tolentino e una squadra di vigili del fuoco, oltre ai sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte. Perde la vita anche un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Salerno. ma la Ministra delle Politiche Agricole Bellanova che vediamo sempre nelle varie manifestazioni politiche del suo partito, trova il tempo di occuparsi di questa strage nella strage che sono gli agricoltori schiacciati dal trattore? sono già 24 in poco più di due mesi e 127 dall'inizio dell'anno a morire in questo modo orrendo
giovedì 24 ottobre 2019
Lo sterminato elenco dei morti sul lavoro nel 2019 in ogni provincia italiana
Purtroppo ci troviamo costretti a stilare l’elenco dei morti sui Luoghi di Lavoro in ogni Provincia italiana, lo facciamo senza mettere in un elenco indistinto e per rispetto della privacy l’identità dei morti sul lavoro. Alcuni sono indignati nel vedere i propri cari ogni mese in elenchi che fanno male a coniugi, padri, madri e figli e nonni che ogni mese rinnovano il proprio dolore vedendoli esposti dai media. Anche noi possiamo scrivere l’identità di queste 590 vittime e le modalità delle tragedie che li hanno colpiti e di tutte quelle che sono morte in questi 12 anni di monitoraggio. Sono tutte registrate, ma abbiamo troppo rispetto delle vittime per farlo. Lo facciamo anche perché circolano in rete un numero di morti enormemente inferiore alla realtà: ciò altera la percezione del fenomeno da parte dei cittadini, dei media. Anche ieri un 37enne ha perso la vita schiacciato dal trattore che guidava, sono già 23 col ministero a guida Bellanova e 126 dall’inizio dell’anno. Sono esattamente 590 i morti sui luoghi di lavoro, si arriva a superare gli oltre 1100 morti se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. Sarà anche il 2019 un anno orrendo per queste tragedie, ricordiamo che il 2018 è stato l’anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando 12 anni fa ho aperto l’Osservatorio. Nulla si sta facendo di concreto per alleviare questa autentica piaga che vede il nostro paese sempre ai vertici di questa triste classifica. Chi ha bisogno d’avere per motivi di lavoro situazioni specifiche della propria provincia può contattarmi a carlo.soricellimail.com Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it
DATA PROVINCIA REGIONE ETA'
28/01/00 Pisa Toscana 78
02/01/19 Agrigento Sicilia 28
02/01/19 Agrigento Sicilia 75
03/01/19 Bolzano Trentino Alto Adige 63
03/01/19 Mantova Lombardia 60
03/01/19 Vicenza Veneto 72
04/01/19 Verona Veneto 77
05/01/19 Verona Veneto
08/01/19 Rieti Lazio 48
08/01/19 Campobasso Molise 50
09/01/19 Como Lombardia 81
10/01/19 Caserta Campania 50
11/01/19 A22 56
11/01/19 Perugia Umbria
11/01/19 Como Lombardia 57
11/01/19 Roma Lazio 54
13/01/19 Milano Lombardia
13/01/19 Venezia Veneto
28
13/01/19 Torino Piemonte
60
14/01/19 Perugia Umbria
14/01/19 Brescia Lombardia 63
15/01/19 Savona Liguria 68
15/01/19 Grosseto Toscana 64
15/01/19 Padova Veneto 57
15/01/19 A18 Sicilia 55
15/01/19 Roma Lazio 48
15/01/19 A18 Sicilia
16/01/19 Taranto Puglia
18/01/19 Perugia Umbria
18/01/19 Catania Sicilia
18/01/19 Verona Veneto 44
19/01/19 Caserta Campania 55
19/01/19 Messina Sicilia 70
21/01/19 Genova Liguria
45
21/01/19 Alessandria Piemonte 74
21/01/19 Roma Lazio 38
21/01/19 Lecce Puglia 71
22/01/19 Isernia Molise 45
22/01/19 Piacenza Emilia Romagna 50
24/01/19 Vicenza Veneto 39
24/01/19 Pisa Toscana 62
24/01/19 Milano Lombardia 31
24/01/19 Palermo Sicilia 64
25/01/19 Aosta Val D'Aosta
53
25/01/19 Aosta Val D'Aosta 47
25/01/19 Vibo Valentia Calabria 37
27/01/19 Bari Puglia 24
29/01/19 Teramo Abruzzo 83
30/01/19 Macerata Marche 50
31/01/19 Alessandria Piemonte 42
31/01/19 Cuneo Piemonte 53
31/01/19 Livorno Toscana
01/02/19 Pescara Abruzzo 60
04/02/19 Treviso Veneto 45
05/02/19 Lecce Puglia 53
05/02/19 Lecce Puglia 43
06/02/19 Massa Carrara Toscana 66
07/02/19 Torino Piemonte 63
07/02/19 Torino Piemonte 61
07/02/19 Napoli Campania
49
08/02/19 Palermo Sicilia 26
08/02/19 Palermo Sicilia 47
09/02/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 64
11/02/19 Foggia Puglia 47
11/02/19 A4 di Quarto Oggiaro 54
12/02/19 Cagliari Sardegna 40
12/02/19 a13
14/02/19 Udine Friuli Venezia Giulia 62
15/02/19 La Spezia Liguria 60
15/02/19 Palermo Sicilia 54
15/02/19 Verona Veneto 69
15/02/19 Verona Veneto 63
16/02/19 Viterbo Lazio 61
18/02/19 Teramo Abruzzo 85
18/02/19 Bolzano Trentino Alto Adige
18/02/19 Roma Lazio 38
18/02/19 Messina Sicilia 40
19/02/19 Frosinone Lazio 80
19/02/19 Alessandria Piemonte
20/02/19 Milano Lombardia
20/02/19 Fermo Marche 80
20/02/19 Val D'Aosta Val D'Aosta
21/02/19 Siena Toscana 59
21/02/19 Svizzera 53
21/02/19 Roma Lazio 73
23/03/19 Frosinone Lazio 73
23/03/19 Frosinone Lazio 71
23/02/19 Caltanisetta Sicilia 67
23/02/19 Roma Lazio 15
23/02/19 Roma Lazio 22
24/02/19 Roma Lazio
25/02/19 Monza Lombardia 56
25/02/19 Caltanisetta Sicilia 48
26/02/19 Monza Lombardia 61
26/02/19 Brescia Lombardia
27/02/19 Lecce Puglia 56
27/02/19 Monza Lombardia 50
28/02/19 A8 nei pressi di Nov. Piemonte
28/02/19 Torino Piemonte 66/76
01/03/19 Lecco Lombardia 64
02/03/19 Cagliari Sardegna 46
02/03/19 Cuneo Piemonte 42
02/03/19 Bergamo Lombardia 40
02/03/19 Caserta Campania 60
04/03/19 Roma Lazio 75
04/03/19 Brescia Lombardia 79
04/03/19 Avellino Campania 50
05/03/19 Piattaforma Ancona Marche 63
05/03/19 Agrigento Sicilia 50
05/03/19 Ferrara Emilia Romagna 93
05/03/19 Firenze Toscana 58
06/03/19 Cuneo Piemonte 65
07/03/19 Parma Emilia Romagna 70
07/03/19 Bolzano Trentino Alto Adige 50
07/03/19 Monza Lombardia 56
09/03/19 Caserta Campania 39
09/03/19 A1 Nei pressi di Frosinone
10/03/19 Caserta Campania 40
12/03/19 Torino Lombardia 61
12/03/19 Roma Lazio
54
12/03/19 Foggia Puglia 39
12/03/19 A1 Emilia Romagna
13/03/19 Imperia Liguria 83
13/03/19 Roma Lazio 55
13/03/19 Pistoia Toscana 45
13/03/19 Bologna Emilia Romagna 66
13/03/19 Bologna Emilia Romagna 54
14/03/19 Avellino Campania 50
14/03/19 Pisa Toscana 49
15/03/19 Palermo Sicilia 63
17/03/19 Novara Piemonte 54
18/03/19 Pordenone Friuli Venezia Giulia 25
19/03/19 Macerata Marche
69
19/03/19 Cuneo Piemonte 68
20/03/19 A1 Emilia Romagna
21/03/19 Matera Basilicata 34
21/03/19 Trento Trentino Alto Adige 47
22/03/19 Vicenza Veneto 54
23/03/19 Pisa 67
25/03/19 Pescara Abruzzo 60
25/03/19 Chieti Abruzzo 60
26/03/19 Crotone Calabria
26/03/19 Bergamo Lombardia 50
27/03/19 A1 62
28/03/19 A18 Sicilia
28/03/19 Vicenza Veneto 90
29/03/19 Firenze Toscana 84
29/03/19 Bergamo Lombardia 80
29/03/19 Como Lombardia 67
29/03/19 Cuneo Piemonte 50
29/03/19 A16 Campania
31/03/19 Avellino Campania 50
31/03/19 Roma Lazio 40
31/03/19 Torino Piemonte 54
01/04/19 Piacenza Emilia Romagna 50
02/04/19 Roma Lazio 51
02/04/19 Cuneo Piemonte 67
03/04/19 Verona
03/04/19 Milano Lombardia
03/04/19 Milano Lombardia
03/04/19 Caserta Campania
21
04/04/19 Campobasso Molise 40
04/04/19 Avellino Campania
04/04/19 Roma Lazio 48
04/04/19 Umbria
05/04/19 Frosinone lazio 50
05/04/19 A1 Firenze Calenzano 50
06/04/19 Udine Friuli Venezia Giulia 79
06/04/19 Terni Aorte Umbria 50
07/04/19 Benevento Campania 56
07/04/19 Trento Trentino Alto Adige 76
07/04/19 Palermo Sicilia 60
08/04/19 Genova Liguria 39
08/04/19 Perugia Umbria 51
08/04/19 Como Lombardia 67
10/04/19 Monza Lombardia 25
10/04/19 Napoli Campania 52
10/04/19 Alessandria Piemonte
11/04/19 A 12 49
11/04/19 A 12 24
11/04/19 Pavia Lombardia 71
12/04/19 Napoli Campania 52
12/04/19 Parma Emilia Romagna 26
13/04/19 Foggia Puglia 45
13/04/19 Lecco Lombardia 51
13/04/19 Parma Emilia Romagna 61
14/04/19 Grosseto Toscana 47
14/04/19 Pordenone Friuli Venezia Giulia 46
14/04/19 Trento Trentino Alto Adige 53
14/04/19 Treviso Veneto
15/04/19 BAT Puglia 40
18/04/19 Mantova Lombardia 66
18/04/19 Bolzano Trentino Alto Adige 57
18/04/19 Salerno Campania 42
18/04/19 Arezzo Toscana 72
18/04/19 Verona Veneto 30
19/04/19 Cremona Lombardia 28
20/04/19 Palermo Sicilia 83
23/04/19 Varese Lombardia 28
23/04/19 A 15 Toscana
24/04/19 Cuneo Piemonte 44
24/04/19 Livorno Toscana 51
24/04/19 Cagliari Sardegna 65
24/04/19 Salerno Campania 54
26/04/19 Frosinone Lazio 51
29/04/19 Roma Lazio 52
29/04/19 Potenza Basilicata
88
29/04/19 Milano Lombardia
01/05/19 Trento Trentino Alto Adige 31
01/05/19 Capo Verde
01/05/19 Grosseto Toscana 72
01/05/19 Bolzano Trentino Alto Adige 76
02/05/19 Udine Friuli Venezia Giulia 43
02/05/19 Palermo Sicilia
03/05/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 37
03/05/19 Viterbo Lazio 74
04/05/19 Perugia Umbria 75
04/05/19 Malta
04/05/19 Malta
05/05/19 Napoli Campania 32
07/05/19 Cuneo Piemonte 65
08/05/19 Catania Sicilia 27
08/05/19 Modena Emilia Romagna 46
08/05/19 Bari Puglia
09/05/19 Napoli Campania 60
10/05/19 Catania Sicilia 21
10/05/19 Trieste Friuli 61
10/05/19 Trapani Sicilia 58
10/05/19 Napoli Campania 54
10/05/19 Agrigento Sicilia 65
10/05/19 foggia Puglia 47
10/05/19 Roma Lazio 62
11/05/19 Trapani Sicilia 87
11/05/19 Caserta Campania 30
11/05/19 Lecco Lombardia 27
13/05/19 Foggia Puglia 55
13/05/19 A4 Friuli
14/05/19 Trento Trentino Alto Adige 54
14/05/19 Pistoia Toscana 69
15/05/19 Agrigento Sicilia 57
15/05/19 Pisa Toscana 74
15/05/19 Bergamo Lombardia 61
16/05/19 Torino Piemonte 65
16/05/19 Treviso Veneto
16/05/19 Verona Veneto 50
17/05/19 Genova Liguria 25
18/05/19 Benevento Campania 54
21/05/19 Varese Lombardia 49
21/05/19 Piacenza Emilia Romagna 68
21/05/19 Grosseto Toscana
72
21/05/19 Napoli Campania
21/05/19 Foggia Puglia 49
21/05/19 Olbia Sardegna 72
22/05/19 Agrigento Sicilia 72
22/05/19
22/05/19 Lucca toscana 80
23/05/19 Benevento Campania 49
23/05/19 A4 milano Lombardia 64
23/05/19 Torino Piemonte 64
23/05/19 Pordenone Friuli 51
23/05/19 Salerno Campania 75
24/05/19 Lodi Lombardia 52
24/05/19 Reggio Calabria Calabria 26
25/05/19 Torino Piemonte 44
28/05/19 Trieste Friuli Venezia Giulia
29/05/19 parma Emilia Romagna
30/05/19 Brescia Lombardia 35
31/05/19 Roma Lazio 67
01/06/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 53
01/06/19 Trento Trentino alto Adige 54
02/06/19 Massa Carrara Toscana 75
03/06/19 Cagliari Sardegna 60
03/06/19 BAT Puglia 45
04/06/19 BAT Puglia 22
04/06/19 A1 Umbria 57
04/06/19 Macerata Marche 68
05/06/19 Firenze Toscana 62
05/06/19 A1 Vicino a Reggio Emilia
05/06/19 Sassari Sardegna
06/06/19 Trapani Sicilia 87
06/06/19 Viterbo Lazio 26
06/06/19 Grosseto Toscana 70
07/06/19 Bolzano Trentino Alto Adige 45
09/06/19 Avellino Campania 45
10/06/19 Bologna Emilia Romagna 51
10/06/19 Ancona Marche 33
10/06/19 Como Lombardia 45
10/06/19 Verona Veneto 71
10/06/19 Benevento Campania 70
11/06/19 Taranto Puglia 54
12/06/19 Milano Lombardia 49
12/06/19 Macerata Marche 57
13/06/19 Catanzaro Calabria 74
13/06/19 Venezia Veneto 34
13/06/19 Potenza Basilicata 54
13/06/19 Avellino Campania 70
14/06/19 Rovigo Veneto 53
14/06/19 Salerno Campania
15/06/19 Palermo Sicilia 81
15/06/19 Modena Emilia Romagna 61
15/06/19 Reggio Emilia Emilia Romagna 56
16/06/19 Alessandria Piemonte
17/06/19 Bergamo Lombardia
17/06/19 Foggia Puglia 61
17/06/19 Crotone Calabria 65
17/06/19 Campobasso Molise 70
18/06/19 Verona Veneto 59
18/06/19 Pesaro Urbino Marche
19/06/19 Viterbo Lazio 30
20/06/19 Gorizia Friuli Venezia Giulia 71
20/06/19 Monza Lombardia 35
20/06/19 A4 Vicenza Veneto
20/06/19 Torino Piemonte
20/06/19 Roma Lazio
20/06/19 Bolzano Trentino Alto Adige 75
21/06/19 Napoli Campania 50
21/06/19 Lecco Lombardia 72
21/06/19 Reggio Calabria Calabria
21/06/19 Avellino Campania 61
22/06/19 Cosenza Calabria 53
22/06/19 Alessandria Piemonte 72
22/06/19 Matera Basilicata
22/06/19 Matera Basilicata
24/06/19 Caserta Campania 67
24/06/19 A31 Vicenza Veneto 36
24/06/19 Napoli Campania 39
24/06/19 Avellino Campania
45
26/06/19 Bergamo Lombardia 72
26/06/19 Mantova Lombardia 62
26/06/19 Vibo Valentia Calabria 47
27/06/19 Chieti Abruzzo 56
27/06/19 Chieti Abruzzo 75
28/06/19 Foggia Puglia
28/06/19 Pesaro Urbino Marche
29/06/19 Viterbo Lazio 79
29/06/19 Rovigo Veneto 23
29/06/19 Palermo Sicilia 27
29/06/19 Potenza Basilicata 66
02/07/19 A21 Emilia Romagna
02/07/19 Catania Sicilia
02/07/19 Avellino Campania 82
03/07/19 Torino Piemonte
03/07/19 Bari Puglia 66
03/07/19 Chieti Abruzzo
03/07/19 Matera Basilicata 57
04/07/19 bari Puglia
04/07/19 Napoli Campania
04/07/19 Perugia Umbria
04/07/19 Avellino Campania 70
04/07/19 Avellino Campania 82
04/07/19 A13 Emilia Romagna
05/07/19 Foggia Puglia 56
06/07/19 Matera Basilicata 64
08/07/19 A12 Lazio Civitavecchia
08/07/19 Cagliari Sardegna 70
08/07/19 Agrigento Sicilia 63
08/07/19 Vibo Valentia Calabria
75
08/07/19 Parma Emilia Romagna 66
09/07/19 Pescara Abruzzo
09/07/19 Brindisi Puglia
09/07/19 Palermo Sicilia 52
09/07/19 Foggia Puglia 55
10/07/19 Padova Veneto
10/07/19 Como Lombardia 53
12/07/19 Padova Veneto 37
13/07/19 Brescia Lombardia 58
13/07/19 A4 Friuli Venezia Giulia
13/07/19 Viterbo Lazio 40
12/03/20 Caserta
13/07/19 Salerno Campania 70
15/07/19 Verona Veneto 66
15/07/19 Napoli Campania 54
15/07/19 Trento Trentino Alto Adige 30
15/07/19 Sardegna 72
10/04/19 A12 49
10/04/19 A12 24
15/07/19 Ragusa Sicilia 34
15/07/19 Brescia Lombardia
16/07/19 Campobasso Molise 23
16/07/19 Vicenza Veneto 53
17/07/19 Novara Piemonte
18/07/19 Monza Lombardia 44
19/07/19 Monza Lombardia 60
19/07/19 Avellino Campania 72
19/07/19 Savona Liguria
19/07/19 Alessandria Piemonte 57
19/07/19 Potenza Basilicata 77
19/07/19 A1 Emilia Romagna Fidenza
21/07/19 Brescia Lombardia 61
21/07/19 Forlì Cesena Emilia Romagna 60
22/07/19 Bologna Emilia Romagna 43
23/07/19 Perugia Umbria 63
23/07/19 Roma Lazio 63
24/07/19 Brescia Lombardia 70
25/07/19 Verona Veneto 57
25/07/19 Bologna Emilia Romagna 44
25/07/19 Lodi Lombardia
34
26/07/19 Pescara Abruzzo 74
25/07/19 Roma Lazio 35
27/07/19 Venezia veneto 80
27/07/19 Pordenone Friuli Venezia Giulia 77
28/07/19 Alessandria Piemonte
29/07/19 Latina Lazio
30/07/19 Forlì Cesena Emilia Romagna 53
30/07/19 Raccordo A14 Emilia Romagna 68
30/07/19 Trapani Sicilia 52
31/07/19 Cremona Lombardia 75
31/07/19 Roma Lazio 47
31/07/19 A14 Abruzzo 57
01/08/19 firenze toscana 27
05/08/19 A14 Nei pressi di Bologna
05/08/19 A14 Nei pressi di Bologna
06/08/19 Caserta Campania 50
06/08/19 Imperia Liguria
07/08/19 Ferrara Emilia Romagna 59
07/08/19 Savona Liguria 76
07/08/19 Savona Liguria 35
07/08/19 Prato Toscana 57
08/08/19 Frosinone Lazio 85
19/08/19 Terni Umbria 69
19/08/19 Gorizia Friuli Venezia Giulia 55
15/08/19 Reggio Calabria Calabria
16/08/19 Pesaro Urbino marche 78
18/08/19 Oristano Sardegna 70
16/08/19 Piacenza Emilia Romagna 41
17/08/19 Milano Lombardia
54
15/08/19 Mantova Lombardia
17/08/19 Trento Trentino Alto Adige
15/08/19 Bergamo Lombardia 29
14/08/19 Novara Piemonte 82
10/08/19 Belluno Veneto
10/08/19 pavia Lombardia 56
10/08/19 Arezzo Toscana 75
10/08/19 cremona Lombardia 45
12/08/19 Brescia Lombardia 46
22/08/19 Grosseto Toscana 84
23/08/19 Brindisi Puglia 34
20/08/19 Ancona Marche 57
21/08/19 Benevento Campania 27
19/08/19 Mantova Lombardia 51
18/08/19 Rimini Emilia Romagna 37
18/08/19 L'Aquila Abruzzo
66
19/08/19 Gorizia Friuli Venezia Giulia
55
23/08/19 Perugia Umbria 69
18/08/19 Novara Piemonte 61
17/08/19 Catania Sicilia 45
20/08/19 Parma Emilia Romagna 37
24/08/19 Bolzano Trentino Alto Adige 34
25/08/19 Cremona Lombardia 62
25/08/19 L'Aquila Abruzzo
28
25/08/19 Milano Lombardia 40
26/08/19 Cuneo Piemonte 49
28/08/19 Brescia Lombardia
28/08/19 Ghana 66
28/08/19 Cremona Lombardia 43
29/08/19 Matera Basilicata 51
29/08/19 Matera Basilicata 53
30/08/19 Frosinone Lazio 57
30/08/19 Treviso Veneto
30/08/19 Livorno Toscana
30/08/19 Varese Lombardia 39
30/08/19 A12
31/08/19 A1 Scandicci 57
01/09/19 Catanzaro Calabria 49
02/09/19 Crotone Calabria 50
02/09/19 latina Lazio 64
02/09/19 Piacenza Emilia Romagna 86
04/09/19 latina Lazio 53
04/09/19 Svizzera 54
04/09/19 Potenza Potenza 52
05/09/19 Nuoro Sardegna 59
05/09/19 Livorno Toscana 28
05/09/19 Brescia Lombardia 48
05/09/19 Parma Emilia Romagna
05/09/19 Imperia Liguria 72
07/09/19 Benevento Campania 57
06/09/19 Ascoli Piceno marche 80
08/09/19 A21 Asti
08/09/19 Roma Lazio 47
08/09/19 Arezzo Toscana 82
09/09/19 Trento Trentino Alto Adige 36
09/09/19 macerata marche 58
10/09/19 Trento Trentino Alto Adige 50
10/09/19 Palermo Sicilia 38
10/09/19 Bari puglia
11/09/19 Cosenza Calabria 54
12/09/19 Messina Sicilia 72
12/09/19 Udine Friuli Venezia Giulia 66
12/09/19 Pavia Lombardia
12/09/19 Pavia Lombardia
12/09/19 Pavia Lombardia
12/09/19 Pavia Lombardia
12/09/19 bologna Emilia Romagna 92
13/09/19 bari Puglia 28
13/09/19 Catania Sicilia
13/09/19 Lecco Lombardia 38
13/09/19 Caserta Campania
13/09/19 Torino Piemonte 40
15/09/19 A14 Puglia 23
17/09/19 Como Lombardia
17/09/19 Brescia Lombardia 52
17/09/19 Asti Piemonte 90
17/09/19 A14 52
17/09/19 Foggia Puglia 67
18/09/19 Roma Lazio 55
18/09/19 Bolzano Trentino Alto Adige
18/09/19 Prato Toscana 43
19/09/19 Forlì Cesena Emilia Romagna 75
20/09/19 Brescia Lombardia 39
20/09/19 Mantova Lombardia 38
20/09/19 Vicenza Veneto 75
20/09/19 Ravenna Emilia Romagna 39
21/09/19 Benevento Campania 59
22/09/19 Rimini Emilia Romagna 72
22/09/19 Treviso Veneto 84
24/09/19 Agrigento Sicilia 54
24/09/19 Monza Lombardia 49
24/09/19 Salerno Campania 50
24/09/19 Novara Piemonte 30
24/09/19 Verona Veneto
25/09/19 Napoli Campania 68
25/09/19 Friuli Venezia Giulia 45
25/09/19 Ragusa Sicilia
26/09/19 Cosenza Calabria 65
27/09/19 Bologna Emilia Romagna 49
27/09/19 Frosinone Lazio 60
27/09/19 Bologna Emilia Romagna 47
28/09/19 Triste Friuli Venezia Giulia 40
28/09/19 Grosseto toscana 57
29/09/19 Agrigento Sicilia 80
30/09/19 Salerno Campania 79
30/09/19 Bologna Emilia Romagna 21
30/09/19 A32
30/09/19 Frosinone Lazio 40
29/09/19 Salerno Campania 79
01/10/19 Avellino Campania 75
01/10/19 Alessandria Piemonte 39
03/10/19 Bolzano Trentino Alto Adige 62
04/10/19 Salerno Campania 41
04/10/19 Pescara Abruzzo 81
04/10/19 Triste Friuli Venezia Giulia 31
04/10/19 Triste Friuli Venezia Giulia 31
04/10/19 asti Piemonte 23
05/10/19 Sondrio Lombardia 60
05/10/19 Varese Lombardia 38
04/10/19 Crotone Calabria 43
04/10/19 Bergamo Lombardia 57
06/10/19 Brescia Lombardia
78
07/10/19 Verona Veneto 66
07/10/19 Cuneo Piemonte 56
07-ott Mare 24
09/10/19 Perugia Umbria 57
10/10/19 Rieti Lazio 77
11/10/19 Svizzera
11/10/19 Pisa toscana 57
11/10/19 Siracusa Sicilia
11/10/19 Vicenza Veneto 57
12/10/19 Cuneo Piemonte 32
14/10/19 Livorno Toscana 57
14/10/19 Ancona Marche
57
14/10/19 Chieti Abruzzo 69
15/10/19 Modena Emilia Romagna 73
14/10/19 Campobasso Molise 58
16/10/19 Napoli 52
16/10/19 Belluno Veneto
16/10/19 Belluno Veneto 62
16/10/19 A14 a Castelnuovo del Garda
16/10/19 Sassari Sardegna
16/10/19 Reggio Emilia Emilia Romagna
17/10/19 Ferrara Emilia Romagna 81
17/10/19 Sassari Sardegna 84
18/10/19 L'Aquila Abruzzo 61
18/10/19 Lecce Puglia 67
18/10/19 Cuneo Piemonte 33
18/10/19 Avellino Campania 53
19/10/19 Roma Roma 26
19/10/19 A21 Manerbio 57
19/10/19 A25
19/10/19 Messina Sicilia 56
11/10/19 Vicenza Veneto 73
mercoledì 23 ottobre 2019
Quando per le morti sul lavoro ci si mette di mezzo anche la sfortuna. Muore un tassista per l'alluvione nell'alessandrino
Dipserso il corpo del tassista è stato trovato dopo diverse ore
La vettura è stata travolta dall’acqua di un rio che ha esondato. Il cliente, un brasiliano, è stato ritrovato vivo e sta bene. Si è salvato aggrappandosi a un albero che ha resistito alla furia della natura. Il tassista che in un primo momento sembrava genovese in realtà è un noleggiatore di Sale (Alessandria), dopo aver fatto una verifica nel registro del Comune di Genova.
martedì 22 ottobre 2019
Di questo passo supereremo l'incredibile numero di morti sui luoghi di lavoro del 2018, ma siamo già a 15% in più rispetto al 2008 l'anno di apertura dell'Osservatorio
Si, fino a pochi mesi fa sembrava ci fosse una regressione nel numero di morti rispetto al 2018, ma questa mattina sono andato a vedere quanti erano i morti dall'inizio dell'anno al 23 ottobre 2018, erano quel giorno 591, sono oggi dall'inizio dell'anno 582 (tutti registrati per data, luogo della tragedia, identità, che non pubblicheremo, professione e nazionalità come faremo vedere più avanti ai visitatori del blog) di questo passo non è escluso che arrivati alla fine dell'anno ci sia addirittura un aumento rispetto all'orribile 2018. In rete circolano dei sedicenti "contamorti sul lavoro" che sanno bene che sono molti di più (noi siamo già a oltre 1100 morti complessivi) ma nonostante questo, continuano a diffondere un numero di morti enormemente inferiore alla realtà, non rispettanto neppure la pravacy che tanti familiari di morti sul lavoro vorrebbero. ringrazio le migliaia di visitaori del blog di questi giorni: sapete che il mio è un lavoro serioe scrupoloso fatto senza interessi di sorte. carlo Soricelli
domenica 20 ottobre 2019
Di lavoro si muore anche il sabato: sono stati 4 i morti di ieri
Dopo i 4 morti di venerdì ci sono stati altri 4 morti per infortuni anche il sabato. Muore un 26enne in provincia di Roma, è finito contro un muro mentre collaudava una moto nell'officina dove lavorava. In provincia di Messina è morto dopo dieci giorni di agonia S.C di 56 anni. La famiglia ha donato gli organi. sono due gli autrapsortatori ad aver perso la vita per incidenti stradali: Sull'A21 e sull'A25. Non ho più parole per indignarmi, tanto non conta niente, quando arrivano lassù di dimenticano tutti delle promesse fatte e dell'impegno che avrebbero dovuto avere.
sabato 19 ottobre 2019
Sono 4 i morti sui luoghi di lavoro il 19 ottobre: nelle province di L'Aquila, di Avellinio, di Lecce e di Cuneo
Aveva solo 33 anni A.B rimasto ucciso nella provincia di Cuneo colpito da un macchianario su cui stava lavorando. sono 3 in appena 10 giorni i morti in questa provincia. Un autotrasportatore è stato investito a piedi in Abruzzo; nella provincia di lecce un agricoltore è morto dissanguato con la motosega mentre potava gli ulivi, un altro agricoltore ha perso la vita travolto dall'albero che stava tagliando. Continua inesorabile la strage: si alternano governi di ogni colore, ma nulla cambia in quest'Italia che non tutela la vita dei proorpi lavoratori
venerdì 18 ottobre 2019
Cari amici, aiutiamo Matteo Mondini che ha subito un gravissimo infortunio con la perdita di un braccio e ha subito oltre 30 interventi chirurgici
Sono Matteo Mondini papà di Nicolò e Tommaso, molti di voi conoscono la mia battaglia per la sicurezza sul lavoro infatti ad oggi non ho ancora ricevuto nemmeno un centesimo di risarcimento per il gravissimo infortunio sul lavoro nel quale sono rimasto folgorato da una scossa elettrica per la mancanza del salvavita dove ho perso il braccio ed ho subito un gravissimo danneggiamento al cuore .
Da padre e da marito non avrei mai pensato di dover arrivare dopo nove anni a chiedervi aiuto perché ad oggi ancora non sono stato risarcito.Vi chiedo di potermi sostenere perché in questi lunghi nove anni oltre a non essere più il padre di famiglia che si è sempre occupato della sua famiglia a 360 gradi , tutte le risorse della mia famiglia sono terminate e non riesco a vedere il futuro davanti a noi .
Grazie a tutti
Matteo e famiglia
per una donazione andare nella sua pagina di Facebook
Aumento dei morti per infortunio sui luoghi di lavoro del 9,5% rispetto al 19 ottobre del 2008
Rispetto ll'anno di apertura dell'Osservatorio siamo a contare ben 57 morti ssui luoghi di lavoro in più: chi parla di cali ogni anno dice delle bugie. Noi li monitoriamo tutti e non temiamo smentite: un piccolo decremento c'è rispetto all'orribile 2018 che è stato l'anno con più morti sui luoghi di lavoro da quando è stato aperto l'Osservatorio
giovedì 17 ottobre 2019
sei morti sul lavoro il 16 ottobre
Sei morti sul lavoro anche il 16 ottobre, nelle province di: Sassari, dove ha perso la vita un agricoltore schiacciato dal trattore che è morto dopo una settimana d’agonia, Nella provincia di Napoli ha perso la vita un bracciante, due i morti nella provincia di Belluno;un agricoltore ha perso la vita sul trattore travolto da massi, un boscaiolo è caduto da un albero, perdono la vita in incidenti un artigiano e un autotrasportatore. Anche il 2019, come il 2018 sarà un anno orribile per chi lavora. Non date retta a chi per protagonismo malato, per interesse economico diffonde dati parziali su queste tragedie che non sono mai state così tanto da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l'Osservatorio
martedì 15 ottobre 2019
Anche il giorno 14 ottobre sono morti tre lavoratori sui luoghi di lavoro: muore dopo 5 mesi di agonia G.C per lo scoppio di una centrale termica https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/
Sono 3 i lavoratori morti per infortunii sui luoghi di lavoro: perde la vita G.C per lo scoppio di una centrale termica: un'agonia durata cinque mesi che non è servita a salvargli la vita. perde la vita un antennista a Livorno cadendo da una scala. non poteva mancare un altro agricoltore schiacciato dal trattore nella provincia di Ancona; la vittima aveva 69 anni. Sonogià 19 i morti schiacciati dal trattore da quando abbiamo come Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova; sono 123 dall'inzio dell'anno a perdere la vita in questo modo orrendo. Col nuovo governo e alla guida del Ministero del lavoro Nunzia Catarfo sono già morti in poco più di un mese 78 lavoratori sui luoghi di lavoro e oltre 150 con i morti sulle strade e in itinere. Nulla di nuovo con questo nuovo governo, nulla cambia su questo fronte. Normalmente non metto quasi mai l'identità della vittima: stilare un elenco non nome e cognome non è rispettoso della pravacy e ci sono familiari che si sono indignati e due denunce per chi strumentalmente utilizza i loro cari in elenchi che di umano non hanno niente. Guarda il video suklla strage di agricoltori se non l'hai ancora visto
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/
lunedì 14 ottobre 2019
Ieri era domenica si commemoravano i morti sul lavoro, ma anche ieri 13 ottobre è morto un lavoratore di 32 anni
Aleksander Thani aveva solo 32 anni ed è morto travolto da un macchinario che raccoglie fagioli. Ieri tutti i media e i politici si "occupavano" dei morti sul lavoro, le solite chiacchiere che durano lo spazio di una dichiarazione per la stampa. La strage è continuata pure ieri, viene diffuso un numero di lavoratori morti sul lavoro molto inferiore perchè nessuno, se non questo osservatorio li monitora tutti, indipendente mente dal lavoro svolto e dall'assicurazione con la quale sono assicurati le vittime sul lavoro, molti morti neppure ce l'hanno. Ma, anche grazie a questo Osservatorio visitato da centinaia a volte migliaia di persone ogni giorno la consapevolezza tra gli italiani che la strage è molto più ampia: ci sono interessi enormi anche su queste tragedie; lo constatato più di una volta. Interessi politici, economici, mediatici, di opportunisti che sembrano che vivono solo per avere un articolo di giornale e che diffondono, ben sapendo che i morti sul lavoro sono molti di più un numero di morti enormente inferiore. Ma a forza di denunciare cominciano seriamente ad occuparsi della strage di agricioltori schiacciati dal trattore già 122 dall'inizio dell'anno e 17 in poco più di un mese del nuovo governo. Certo non citano mai l'Osservatorio, troppo umiliante per loro che dovrebbero occuparsene in prima persona. E non l'hanno fatto nonostante sapevano e sanno di questa strage nella strage. Ma va bene così l'importante è che finalmente se ne occupino. Carlo soricelli
sabato 12 ottobre 2019
Gli oltre 500 lavoratori che muoiono per infortuni sul lavoro e che ogni anno resuscitano
Da 12 anni ho aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro era il 1° gennaio 2008 http://cadutisullavoro.blogspot.it e da allora ho constatato che addirittura c’è stato un netto peggioramento: erano 500 i morti sui Luoghi di Lavoro dal 1° gennaio all’11 ottobre del 2008, sono dal 1°gennaio 2019 a oggi 561, con un peggioramento del 10,5%. Chi parla di cali parla per sé, e non per quelle migliaia di lavoratori che sono spariti dalle statistiche: sono oltre 17000 i lavoratori morti da quell’anno per infortuni sul lavoro, da ormai un decennio lo scrivo a tutti: che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che diffonde INAIL: che quelle morti che diffonde sono solo denunce che gli arrivano dal territorio, e non è un monitoraggio che fa autonomamente quell’Istituto. Un terzo delle denunce, tra l’altro parziali, l’anno dopo non vengono riconosciute da quell’Istituto dello Stato come morti sul lavoro di loro competenza: ed è giusto così, visto che tantissimi morti sul lavoro non sono assicurati all’INAIL. Ma però non viene mai detto chiaramente. Ma chi rappresenta INAIL? Tutti i lavoratori italiani che muoiono lavorando? No, solo una parte di essi. Sarebbe opportuno che lo Stato crei un Istituto apposito che autonomamente monitori tutte le morti sul lavoro. Noi lo facciamo autonomamente da 12 anni. Ma purtroppo non abbiamo l’autorevolezza necessaria e ci sentiamo come Davide che combatte contro Golia: già anni fa il Giudice Guariniello chiedeva una Procura Nazionale per questo fenomeno che porta il lutto in migliaia di famiglie ogni anno. E neppure lui è riuscito a scalfire quella coltre di silenzio che c’è su questo fenomeno, con interessi enormi. È ora che i media vadano a vedere se quello che ho denunciato tutti questi anni è vero: la politica è troppo schierata e succube dei veri poteri forti che co sono in questo Paese. Mai ho sentito un politico, anche quelli che dicono di essere dei “cittadini” dire o fare qualcosa contro questa strage dimenticata: tantissimi militanti di Cinque Stelle hanno mandato mail o contattato i deputati e senatori di riferimento, ma nessuno di questi, anche quelli che sono nelle Commissioni Lavoro si sono mai fatti sentire. Eppure scrivo a tutti da anni, e le mail arrivano a tutti ogni mese: che i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che vengono diffusi. Allora cari “cittadini” che avete anche il Ministro del Lavoro È possibile che a nessuno venga in mente e la voglia d’andare a vedere se è vera ch3e questa “bomba” sociale che sono le morti sul lavoro, spariscono come fantasmi? Possibile che a nessuno interessi la vita di oltre 500 lavoratori morti sul lavoro che con un colpo di genio e con una bacchetta magica spariscono dalle statistiche? Come giustificare del resto i miliardi di euro spesi sulla Sicurezza senza avere nessun risultato concreto? Come vengono spesi questi soldi della collettività? Chi controlla se vengono spesi bene o male? Chi muore lavorando in nero è un morto sul lavoro o no? I poliziotti morti a Triste sono da considerare morti sul lavoro o no? L’agricoltore che muore schiacciato dal trattore (già 121 quest’anno) sono da considerare morti sul lavoro o no? il lavoratore che va autonomamente a lavorare con un mezzo proprio e ha in itinere un infortunio mortale è da considerare morto sul lavoro o no? Chiediamo all’INAIL come li considera, se li mette tra i morti sul lavoro. Per me che li monitoro da 12 anni Si, sono morti sul lavoro che vanno inseriti come morti sul lavoro, allora si che si vedrebbe di cosa stiamo parlando e la vera dimensione del fenomeno. L’Osservatorio il 29 settembre ha anche fatto uno sciopero dal web per sensibilizzare gli italiani e in migliaia hanno aderito. Ma non basta, non bastano neppure gli oltre 2000000 di visitatori che sono venuti a visitare l’Osservatorio in questi 12 anni. Ma a forza di denunciare, denunciare e denunciare posso orgogliosamente dire che la sensibilità rispetto a 12 anni fa è enormemente aumentata. Lasciato solo da tutti, tolta l’amicizia da diversi fideisti e trafficoni di partito: e l’elenco è lunghissimo. Ormai ho 70 anni, ne avevo 58 quando mi sono imbarcato in questa avventura; mi volete fare un regalo prima che passi a miglior vita? Volete finalmente occuparvi di queste tragedie che sono le morti sul lavoro? Situazione ad oggi delle morti sul lavoro dall’inizio dell’anno a oggi 12 ottobre: sono morti complessivamente 1130 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere), di questi ben 561 sui luoghi di lavoro e oltre 1130 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere. il 30% di tutti i morti sui luoghi di lavoro (escluso itinere) ha oltre 60 anni, oltre il 30% muoiono in agricoltura, il 60% in questa categoria muoiono schiacciati dal trattore. Le cadute dall’alto dei tetti e delle impalcature sono la principale causa di morte in edilizia. L’autotrasporto è la terza causa di morte, a pari dell’Industria di tutte le categorie. Le industrie con più di 15 lavoratori hanno pochissimi
venerdì 11 ottobre 2019
Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore è la 122esima vittima dall'inzio dell'anno e la 17esima con il nuovo governo insediato il 10 settembre
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4NDIzMzg0NjgzMzA/
Muore nella provincia di Rieti Vittorio Spelndori dopo essere stato schiacciato dal trattore. Dal giorno in cui ho girato il video il 4 giugno sono morti in modo così atroce altri 71 agricoltori
martedì 8 ottobre 2019
Niente di nuovo. Tutto normale: tre morti sui luoghi di lavoro anche il 7 ottobre. La politica è impegnata in tutt'altre emergenze: la vita di chi lavora non conta niente
La strage continua: fanno tavoli istituzionali contro queste tragedie. i Cinque Stelle che hanno il ministro del Lavoro si scopre una volta al potere, il partito più istituzionale, parlano solo con le istituzioni, seppure dalla loro base arrivano sollecitazioni ad ascoltare quello che viene dai "cittadini" sul fronte delle morti sul lavoro. Invitiamo la ministra del Lavoro Catalfo ad ascoltare e sentire voci come quella dell'Osservatorio Indipendente di Bologna che monitorano i morti sul lavoro da 12 anni e senza interesse di sorta, e che non trucca il numero di morti sul lavoro. Abbiamo numeri ben più alti su queste tragedie. i morti sul lavoro l'Osservatorio li archivia tutti su apposite tabelle Excel per data della tragedia, provincia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sulla modalità dell'infortunio mortale. Ministra Catalfo i morti sul lavoro sono molti di più di quelli che diffonde Inail. Ascolti anche i cittadini volontari che lo fanno per passione civile e non per mestiere. Non possono esistere morti sul lavoro di serie A e di serie B che spariscono dalle statistiche. Anche il giorno 7 ottobre c'è stata la solita strage di lavoratori. Un operaio ha perso la vita in provincia di Cuneo travolto da una gru. perde la vita anche un marittimo di 24 anni travolto insieme ai sui colleghi da un'onda anomala: era su una nave che navigava tra la Sardegna e l'Isola d'Elba. perde la vita ancora un agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Verona.
lunedì 7 ottobre 2019
Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore nella provincia di Brescia
Con la morte il 6 ottobre di Cesare Bettoni schiacciato dal trattore il giorno 6 ottobre diventano 15 i morti schiacciati da questo mezzo col nuovo governo che ha alla guida la Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, ex sindacalista della CGIL. Sono già 120 a morire in questo modo atroce dall'inizio dell'anno. Una strage nella strage che lascia ammutoliti, ma solo i cittadini normali, non la politica che se dovrebbe occupare. Guarda il video del 4 giugno da quel giorno ne sono morti altri 72 https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/?fref=mentions
domenica 6 ottobre 2019
Altri due morti anche il 5 ottobre, uno di questi schiacciato dal trattore è il 119esimo dall'inzio dell'anno. Guarda il video della strage in agricoltura nhttps://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4MDkxMTExMTc2Njc/
Continua la strage anche il 5 ottobre: hanno perso la vita altri due lavoratori, in Provincia di varese un 38enne ha perso la vita travolto da un carico sospeso. Ha perso la vita un altro agricoltore schiacciato dal trattore il 60enne Fesderico poggi che è il 119esino a predere la vita schiacciato dal questo mezzo dall'inzio dell'anno e il 15 con il nuovo governo entrato in carica il 10 settembre. Guarda il video
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQ4MDkxMTExMTc2Njc/ il giorno 4 giugno quando l'ho girato per sensibilizzare su questa strage nella strage gli schiacciati dal trattore erano 48 dall'inizio dell'anno, oggi sono diventati 119
sabato 5 ottobre 2019
4 ottobre: un altro giorno orrendo: sono sei i lavoratori morti il giorno 4 ottobre.
Oltre ai due poliziotti Pierluigi Rotta 34 anni e Matteo Demenego 31, morti in una sparatoria in questura a Trieste ci sono stati altri 4 morti.
Nell’astigiano è morto un giovane di 23 anni mentre stava vendemmiando in un’azienda agricola, era su un rimorchio su cui stava lavorando, è caduto dal mezzo battendo violentemente la testa, riportando un trauma alla testa, con emorragia celebrale che gli è stato fatale. S.I era un richiedente asilo, Il povero giovane lavorava in regola, è possibile con la richiesta di asilo?
Un operaio, Mauro Angiono, di 48 anni, è morto stamani a Crotone, per la caduta da un’impalcatura, da un’altezza di 15 metri.
Vincenzo Caccia, artigiano di 57 anni, è morto sul lavoro, per essere caduto da un terrapieno, da un’altezza di 4 metri la tragedia in provincia di Bergamo.
Un anziano agricoltore è morto in provincia di Pescara mentre bruciava sterpaglia. Una strage continua e che non conosce soste.
Sono già 10 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro in ottobre, 550 dall’inizio dell’anno, con i morti sulle strade e in itinere si superano già i 1100 morti, 117 di questi schiacciati dal trattore
venerdì 4 ottobre 2019
Intervista di Enrico Pasini a carlo soricelli sui morti schiacciati dal trattore
Testo di Enrico Pasini – nella foto Carlo Soricelli
Incontro Carlo Soricelli tutte le mattine in edicola poco prima di andare al lavoro. Arriva da Ceretolo e passeggia fino a Riale per prendere il giornale. Non di rado ci fermiamo a fare due chiacchiere. Si parla di tutto con lui in quei pochi minuti, si spazia dalla politica al calcio, fino all’arte. E’ un ex metalmeccanico in pensione ed è un artista ancora in attività. Abita a Casalecchio, è originario di Benevento, in cima all’Appennino, dove sono più i lupi che gli esseri umani, nascosta nella foresta tra Emilia e Toscana, ha una casa. E’ allestita anche a museo, abitata dalle sue opere, spesso di denuncia, che negli anni ha realizzato e che gli sono valse anche diversi riconoscimenti.
Circa 12 anni fa Soricelli ha aperto l’Osservatorio Indipendente morti sul lavoro, (http://cadutisullavoro.blogspot.com/?m=0)e in questo lasso di tempo i morti che ha monitorato sono stai più di 17 mila, padri, madri, figli, nipoti, che si guadagnavano da vivere e invece hanno trovato la morte.
Questo numero impressionante lo definisce: Strage ! E in questa strage il suo grido più forte, profondo e inascoltato è quello per le morti di centinaia di agricoltori arrivate per ribaltamento del trattore che guidavano e dal successivo schiacciamento sul terreno che stavano curando.
Un problema che nel solo 2019 ha causato già 117 morti, 13 nel solo settembre quando l’attività di aratura è nel pieno del suo svolgere.
Carlo denuncia da anni questo problema portando questi tristi, ma freddi e precisi numeri nelle aule parlamentari e negli uffici tecnici, eppure il contatore del suo osservatorio non si ferma e le famiglie distrutte dalla più grande incoerenza di questo mondo, morire sul lavoro, non si ferma.
Nessuno ancora è riuscito a fermare questa strage.
La notizia del ragazzo di 21 anni morto mentre stava aiutando il fratello nei campi a Monte San Pietro, mi ha obbligato a contattare Carlo per capire come sia possibile morire in questo modo nel 2020.
Arturo stava guidando il trattore su un pendio che probabilmente anche quel potente mezzo non poteva affrontare. Il trattore si è rovesciato e l’ha trascinato sotto di lui schiacciandolo su quella terra che lui stesso stava curando e portandoli via la sua vita. Aveva solo 21 anni.
Era in sicurezza Arturo? Le cinture erano allacciate? Il mezzo poteva affrontare quel lavoro? Arturo aveva l’esperienza necessaria per quel genere di lavoro?
Le autorità competenti lo stanno accertando, ma quel che è certo che un ragazzo di 21 anni è morto mentre lavorava.
Carlo cosa ti ha spinto, ormai 12 anni fa, ad aprire l’Osservatorio Indipendente delle Morti sul Lavoro? Quando ti sei accorto dell’elevato numero di agricoltori che morivano ribaltandosi con il trattore mentre lavoravano i campi?
Ho cominciato a monitorare i morti sul lavoro 20 giorni dopo la tragedia della ThyssenKrupp di Torino dove morirono 7 operai.
Cercavo notizie aggiornate sul numero di morti e quelle più recenti andavano dai sei mesi ad un anno addietro.
Erano le statistiche INAIL che allora diffondeva solo dopo diversi mesi. Mi chiesi com’era possibile, coi mezzi tecnologici che c’erano, non sapere quanti morti c’erano stati nel 2007. Con l’aiuto dei miei due figli cominciai a farlo io: da allora i morti sul lavoro sono tutti registrati su tabelle Excel, divisi per anno, giorno della tragedia, località della morte, anni della vittima, identità, professione, nazionalità e modalità della tragedia.
Mi sono accorto di questa strage degli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2010 quando ho cominciato a vedere sulle tabelle Excel in quanti morivano in agricoltura guidando questo mezzo. Sui luoghi di lavoro un morto su cinque, (escluso itinere), muore schiacciato dal trattore e nel comparto agricolo sono il 60% ogni anno.
Non lavoro nell’agricoltura ma personalmente ho già partecipato a diversi corsi obbligatori pagati dalla mia azienda riguardanti la sicurezza sul lavoro. È realmente un problema di norme e leggi oppure è anche e soprattutto un problema culturale, e del nostro sfrenato modo di vivere, quello del morire mentre si lavora?
E’ un problema culturale e di norme non rispettate.
In questi anni la politica ha sempre fatto leggi per far diminuire la Sicurezza dei lavoratori: pensa che l’obbligo di aver un patentino per guidare i trattori, una legge europea del 2003, è entrata in vigore in Italia da pochi mesi, con tra l’altro un esame annacquato come capita spesso qui in Italia.
Nelle aziende piccole o piccolissime le normative non sono mai rispettate, dove c’è il sindacato e un rappresentante della Sicurezza i morti sono quasi inesistenti. Ma il Sindacato non riesce ad arrivare in queste aziende molto piccole. Prima di far lavorare un operatore in agricoltura, o ancor peggio in edilizia, dovrebbe essere obbligatorio un corso dove si addestra chi svolge lavori pericolosi, sui rischi, sui diritti e soprattutto sui doveri.
Nel 2020 come è possibile morire ancora ribaltandosi con un trattore. Quali sono le norme che ne regolano la guida e il lavoro? Quali le tecnologie che si usano o si potrebbero e dovrebbero usare?
Schiacciati dal trattore in questi 12 anni sono stati oltre 1600.
Già 117 quest’anno e tre negli ultimi due giorni, una strage nella strage di cui nessuno si occupa. Occorrerebbe una grande campagna informativa sulla pericolosità del mezzo che uccide anche se non commetti errori.
Il terreno collinare è infido, soprattutto dopo alcuni giorni dall’ultima pioggia, sembra asciutto poi invece a mezzo metro sotto terra è cedevole e quando in collina, o vicino a un canale, fai una manovra, cede di lato e travolge il guidatore. Occorrerebbe mettere a disposizione soldi VERI per rinnovare il parco trattori. Quelli dell’ultima generazione sono molto più sicuri, ci sono quelli che addirittura si guidano da terra, così il guidatore non viene travolto.
Ci vorrebbero degli incentivi per acquistare nuovi mezzi, invece, in un settore che vive già di guadagni minimi, gira voce che si voglia aumentare l’aliquota sul gasolio per agricoltura. L’agricoltura potrebbe essere un volano importante per la nostra crescita, invece sembra la si voglia limitare il più possibile. Non sembra anche a te così?
Sì, è cosi. Fanno trasmissioni in RAI dove si parla sempre delle eccellenze in agricoltura, ma mai delle numerosissime tragedie che ci sono sui campi. Se l’agricoltura desse da vivere bene ci sarebbe un forte ricambio generazionale e si risolverebbe il problema della disoccupazione giovanile.
Ma gli agricoltori sono strozzati sui prezzi dalle grandi catene di distribuzione che impongono prezzi stracciati per i prodotti agricoli compresi carne, latte e formaggi.
Non ci sono leggi? O sono troppe e quelle che ci sono non captano la realtà e le sue problematiche?
Le leggi ci sono, ma quasi nessuno le rispetta. Solo dove ci sono un controllo sindacale e un rappresentante della Sicurezza si è abbastanza sicuri. Certo si può anche morire per una serie di coincidenze sfortunate, ma in questi 12 anni ne ho viste ben poche.
Lo Stato può fare tantissimo, aumentando i controlli e gli ispettori, le leggi ci sono e molto avanzate, solo che non vengono rispettate. Si potrebbe dimezzare la disoccupazione se si prendessero di petto queste tragedie che sono dovute soprattutto al menefreghismo di chi ci ha governati.
Se ci fosse la volontà politica le morti sul lavoro si dimezzerebbero in poco tempo, ma della vita di chi lavora alla politica non interessa.
Carlo lo urla, il suo è uno sfogo di pura rabbia, dopo anni di denunce inascoltate.
TUTTI COLORO CHE SI SONO SUCCEDUTI AL GOVERNO DEL PAESE IN QUESTI 12 ANNI HANNO AVUTO LO STESSO ATTEGGIAMENTO, LA STESSA INDIFFERENZA. E questo capita perché i lavoratori, pur essendo decine di milioni, non hanno nessuna rappresentanza in Parlamento.
Le parole di Carlo sono chiare, non lasciano spazio ad equivoci. La politica non deve limitarsi a dare il compitino e poi lavarsene le mani, deve anche controllarlo e correggerlo dove occorre. L’Italia è piena di leggi, ce ne sono anche troppe, spesso creano un intricato gomitolo che è impossibile districare e questo gomitolo si è creato perché tutte quelle leggi non sono controllate.
Lo Stato e la politica sono viste dal cittadino come il professore cattivo che impone e non spiega, giudica e non educa, invece dovrebbero essere visti come quel professore, rigido e intransigente, che però con i suoi modi riesce a farti studiare e che una volta finito il corso di studi rimane legato a te tutta la vita.
La politica deve riprendere a fare cultura, senza paura ed eliminando quello stato di perenne campagna elettorale in cui ci fa vivere. Solo così si potranno evitare tragedie come quella di Arturo, solo così potremmo rispettare l’articolo 1 della nostra Costituzione.
Perché uno Stato che è fondato sul lavoro e lascia morire i propri figli mentre lavorano, è uno Stato Anticostituzionale.
Proprio pochi minuti prima di scrivere questo articolo Carlo Soricelli mi ha chiamato per informarmi dell’ennesimo morto schiacciato dal trattore. È un sessantenne di Bolzano. A Bolzano, in questo 2019, è il quinto morto, il secondo è stato un bimbo di 18 mesi investito dentro il suo passeggino da un ottantenne alla guida di un trattore che, svoltando, non si era accorto della presenza della mamma con il passeggino.
Il tempo passa e il contatore non si ferma.