Un grande SI ai quesiti referendari di giugno

Un grande SI dell'Osservatorio ai quesiti referendari di giugno Quando Renzi introdusse il Jobs act  nel 2015 erano già otto anni che monitoravo imorti sul lavoro e vedevo nelle tabelle excel  dove c'erano più morti:per giorno, mese e anno, l'identità della vittima, l'età, la professione (anche in nero) e nazionalità. Oltre alnero morivano e muoiono numerosissimi nelle piccole e piccolissime aziende senza sindacati e senza Articolo 18 che Renzi aboliva per i nuovi assunti nel settore privato: la raccolta dati parlava chiaro, era lì che c'era la stragrande maggioranza dei morti per infortuni. abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavori, quello che recitava "no ai licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo", è stata un'autentica vigliaccata a favore delle aziende". Chi poteva più rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi se potevano licenziarti senza motivo e darti se il licenziamento era ingiusto una manciata di euro? Ma l'abolizione dell'articolo 18 aveva anche un altro scopo, demolire larappresentanza sindacale dei sindacati più combattivi e favorire quelli più accomodanti. Da allora come potete vedere dal grafico c'è stata un'impennatadei morti sul lavoro. Occorre ricordare che l'abolizione dell'articolo 18riguarda solo il settore privato, per il Settore Pubblico tutto rimane comeprima, ma se non passano i Referendum, anche loro possono subire la stessa sorte. E allora cosa fanno anche le grandi aziende del Settore Pubblico vistoche non potevano licenziare gli Statali? Cominciarono  a utilizzare il avoratori in appalto, invece di assumerli come dipendenti diretti, così scaricavano su quello che io chiamo Caporalato (anche) di Stato tutti i lavori più pericolosi e a più basso reddito: nuovi schiavi senza più diritti. Ricordo che le ultime recenti stragi di Brandizzo (ferrovia delloStato), Suviana (Enel) e Calenzano (Eni) sono grandi aziende a partecipazione statale. Poi c'è la strage all'Esselunga di Firenze dove lavoravano ben 49 aziende appaltata. Ma queste aziende che sono Capo Commesse non hanno nessuna responsabilità se per esempio ci sono morti sul lavoro, o non rispettano anche le più elementari misure di Sicurezza le aziende appaltate, SI. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli ericattabili. Si alla loro abolizione. Quindi è giusto votare Si anche a questoReferendum dove il Capo Commessa diventa responsabile di tutta la catena delsub appalto. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli ericattabili anche questo aspetto fa aumentare i morti sul lavoro. Si anche a questo quesito. È anche giusto votare Si e dare la cittadinanza italiana a chi già da 5 anni lavora in regola in Italia, dieci anni sono troppi. Ricordo atutti che l'anno scorso il 35% dei morti sui luoghi di lavoro, sotto i 60 anni sono stranieri, che fanno i lavori più umili e pericolosi, non possiamo considerarli e farli considerare diversi, e fare diventare questi lavoratori corpi estranei, per poi ritrovarci come nelle periferie francesi, anche in Italia ci sono le prime avvisaglie. Altra cosa se mi chiedete se occorre l'espulsione immediata per chi commette reati gravi: di delinquenti ne abbiamo già troppi tra gliitaliani e quindi ci vuole l’espulsione immediata per gli stranieri che commettono reati. Volevo dire a che essendo assunto prima del 2015 e che si sente protetto dall’articolo 18, che oltre alla solidarietà per gli altri lavoratori, difende così anche la sua posizione, tra pochi anni, se i Referendum non passeranno, la maggioranza dei lavoratori non avrà più l’articolo 18, eanche loro saranno meno tutelati e guardati come dei privilegiati, Poi se si hanno figli e nipoti occorre cercare di non farli entrare in una giunglalavorativa. In allegato l’andamento dei morti sui luoghi di lavoro dal 2014, l’anno prima dell’introduzione del Jobs Act e l’impennata dei morti anche dopo l’introduzionedegli appalti del Governo Meloni. Carlo Soricellicuratore dell’osservatorio di Bologna morti sul lavoro attivo dal 1° gennaio2008, e artista sociale da oltre 50 anni http://cadutisullavoro.blogspot.it  

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025

Morti sui Luoghi di lavoro nell'intero 2025
intero 2024 Morti sui luoghi di Lavoro nelle Regioni (escluso itinere) in rapporto al numero di abitanti, così come li conta eurostat

Speciale TG1 sui morti sul lavoro 1 dicembre 2024

https://youtu.be/qMAiVFQXRJE?si=-9PsVpF3dsg7dMpT

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 17 aprile 2025

Karoshi, la morte per troppo lavoro, gli italiani muoiono per troppo lavoro come i giapponesi

Karoshi,è il termine giapponese per indicare i lavoratori che muoiono per troppo lavoro, succede molto anche in Italia e quest'anno è diventata un'epidemia: succede massicciamente nell'autotrasporto, in tanti hanno malori mentre guidano e muoiono poi per incidenti: escono dalle strade, cadono nei burroni, si scontrano con altri bisonti della strade, e spesso coinvolgono altri mezz e automobilisti, sono già 55 gli autotrasportatori morti quest'anno, un'autentica strage. Io ho paura quando li vedo nel retrovisore o davanti, o che per la fretta sorpassano altri mezzi come quello cghe guidano. ma muoiono di Karoshi in tanti in altre categorie, anche artigiani, padroncini, operai ecc. Siamo gli ultimi in Europa e non solo (anche OCSE) in salari e Sicurezza.m % SI ai Referendum dell'8 di giugno

lunedì 14 aprile 2025

Cinque sì ai Referendum che personalmente chiedevo dal 2015, basta guardare i miei post di allora, in questa mail i motivi. Di carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro

Quando Renzi introdusse il Jobs act nel 2015 erano già otto anni che monitoravo i morti sul lavoro e vedevo nelle tabelle excel dove registravo dove c'erano più morti:per giorno, mese e anno, l'identità della vittima, l'età, la professione (anche in nero) e nazionalità. Oltre al nero morivano e muoiono numerosissimi nelle piccole e piccolissime aziende senza sindacati e senza Articolo 18 che Renzi aboliva per i nuovi assunti nel settore privato: la raccolta dati parlava chiaro, era lì che c'era la stragrande maggioranza dei morti per infortuni. abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavori, quello che recitava "no ai licenziamenti senza giusta causa e giustificato motivo". Chi poteva più rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi se potevano licenziarti senza motivo e darti se il licenziamento era ingiusto una manciata di euro? Ma l'abolizione dell'articolo 18 aveva anche un altro scopo, demolire la rappresentanza sindacale dei sindacati più combattivi e favorire quelli più accomodanti. Da allora come potete vedere dal grafico c'è stata un'impennata dei morti sul lavoro. Occorre ricordare che l'abolizione dell'articolo 18 riguarda solo il settore privato, per il Settore Pubblico tutto rimane come prima, ma se non passano i Referendum, anche loro possono subire la stessa sorte. E allora cosa fanno anche le grandi aziende del Settore Pubblico visto che non potevano licenziare gli Statali? Cominciarono a utilizzare i lavoratori in appalto, invece di assumerli come dipendenti diretti, così scaricavano su quello che io chiamo Caporalato (anche) di Stato tutti i lavori più pericolosi e a più basso reddito: nuovi schiavi senza più diritti. Ricordo che le ultime recenti stragi di Brandizzo (ferrovia dello Stato), Suviana (Enel) e Calenzano (Eni) sono grandi aziende a partecipazione statale. Poi c'è la strage all'Esselunga di Firenze dove lavoravano ben 49 aziende appaltata. Ma queste aziende che sono capo commesse non hanno nessuna responsabilità se per esempio ci sono morti sul lavoro, o non rispettano anche le più elementari misure di Sicurezza le aziende appaltate, SI. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli e ricattabili. Si alla loro abolizione. Quindi è giusto votare Si anche a questo Referendum dove il Capo Commessa diventa responsabile di tutta la catena del sub appalto. Il precariato è un’autentica piaga che colpisce i più deboli e ricattabili anche questo aspetto fa aumentare i morti sul lavoro. Si anche a questo quesito. È anche giusto votare Si e dare la cittadinanza italiana a chi già da 5 anni lavora in regola in Italia, dieci anni sono troppi. Ricordo a tutti che l'anno scorso il 35% dei morti sui luoghi di lavoro, sotto i 60 anni sono stranieri, che fanno i lavori più umili e pericolosi, non possiamo considerarli e farli considerare diversi, e fare diventare questi lavoratori corpi estranei, per poi ritrovarci come nelle periferie francesi, anche in Italia ci sono le prime avvisaglie. Altra cosa se mi chiedete se occorre l'espulsione immediata per chi commette reati gravi: di delinquenti ne abbiamo già troppi tra gli italiani e quindi ci vuole l’espulsione immediata per gli stranieri che commettono reati. Volevo dire a che essendo assunto prima del 2015 e che si sente protetto dall’articolo 18, che oltre alla solidarietà per gli altri lavoratori, difende così anche la sua posizione, tra pochi anni, se i Referendum non passeranno, la maggioranza dei lavoratori non avrà più l’articolo 18, e anche loro saranno meno tutelati e guardati come dei privilegiati, Poi se si hanno figli e nipoti occorre cercare di non farli entrare in una giungla lavorativa. In allegato l’andamento dei morti sui luoghi di lavoro dal 2014, l’anno prima dell’introduzione del Jobs Act e l’impennata dei morti anche dopo l’introduzione degli appalti del Governo Meloni Carlo Soricelli curatore dell’osservatorio di Bologna morti sul lavoro attivo dal 1° gennaio 2008, e artista sociale da oltre 50 anni http://cadutisullavoro.blogspot.it

domenica 13 aprile 2025

Nella Basilica dei Servi, una delle più belle Chiese di Bologna c'è stato in Concerto il Requiem di Verdi dedicato ai morti sul lavoro, è stato commovente, hanno voluto che esponessi due mie opere sul tema hanno scelto il "Cristo operaio" dl 1984 e "morti bianche" che tutti conoscete, che apre l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro è stato struggende e mi sono sentito onorato per aver esposto queste due opere così importanti in un luogo così importante dal punto di vista storico/artistica

giovedì 10 aprile 2025

Mi è appena giunta la notizia che un operaio è morto questa mattina sulla tangenziale di Bologna, ieri 3 morti (due schiacciati dal trattore) , sono stati 7 il giorno prima

sono qui al computer a registrare i morti, diieri, ma mi è appena giunta la notizia di un morto anche oggi
sulla tangenziale di Bologna , UN POVERO APPALTATO è morto alle 5 di mattina mentre stava smontando un cantiere, investito da un furgone, ieri sono morti due agricoltori schiacciati dal trattore dopo un altro del giorno prima (Ministro Lollobrigida?), diventano così 24 dall'inzio dell'anno, il giorno prima i morti sui luoghi di lavoro sono stati 7. Ma voglio dedicare questo post alla povera e bellissima operaia Anila Grishaj uccisa da un robot l'anno scorso, tra poco inizierà il processo

domenica 6 aprile 2025

Le stragi sono dovute a una nuova forma di caporalato, anche di Stato

Mercoledì 9 aprile ci sarà il primo anniversario della strage di Suviana dove 7 lavoratori persero la vita in una centrale dell’ENEL. Mi prende l’angoscia sapere che tre delle ultime stragi sono in grandissime aziende con compartecipazione dello Stato: parliamo di Enel (strage del Brasimone provincia di Bologna), di ENI (Calenzano di Firenze) e di Ferrovie dello Stato (Brandizzo di Torino). Solo all’Esselunga di Firenze la strage fu in un’azienda privata). Quello che caratterizza queste stragi è che quasi tutti i lavoratori morti non sono dipendenti diretti delle aziende ma sono lavoratori in appalto nelle aziende stesse. Come non definire queste nuove forme di lavoro come moderne forme di caporalato, che purtroppo utilizzano anche aziende dello Stato. Una strategia ben chiara: questi lavoratori non possono rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi, pena il licenziamento, hanno salari più bassi e non sono sindacalizzati. Il mondo del lavoro non ha mai avuto una situazione simile dal dopoguerra: sono riusciti a dividere il mondo del lavoro: molti dirigenti, anche sindacali, sono utili idioti che hanno fatto da cavalli di troia per smantellare i diritti dei lavoratori: per la costruzione di un semplice capannone del supermercato Esselunga di Firenze, ci lavoravano ben 47 aziende. Una situazione normale? No sfruttamento allo stato puro. A centinaia muoiono lontano da casa: fuori provincia e regione. E che anche lo Stato si presti a questo è davvero desolante. Tante le leggi liberticide che hanno ridotto il mondo del lavoro in questo stato. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it Ho chiamato questa installazione dove ci sono le foto di 300 lavoratori morti , tra questi anche di queste stragi "Muro delle farfalle bianche": tanti familiari di morti sul lavoro vedono farfalle bianche sulla tomba dei propri cari: simboleggiano in tante culture la purezza e l'immortalità. L'Osservatorio ha registrato a questa mattina del 6 aprile dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni sui luoghi di lavoro 246 lavoratori e 313 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade. Attenzione però, parliamo di un numero di morti ben più grande di quello che diffonde INAIL che monitora solo i suoi assicurati, mentre l’Osservatorio li monitora tutti, anche in nero o che dispongono di un’assicurazione diversa da INAIL

venerdì 4 aprile 2025

Oggi il funerale del povero Felice. riposa in pace, la tua famiglia non ha colpe per la tua morte :è la politica e i ministri che si sono succeduti all'Agricoltura che non hanno mai fatto e detto niente su questa strage

Io vi accuso Ministri siete voi i responsabili della morte di questo povero giovane. Domani i funerali di Felice Laveglia il povero 16enne morto schiacciato dal trattore. Da 17 anni denuncio la strage nella strage che sono gli schiacciati dal trattore, il povero Felice è già il 20esimo quest'anno. nel 2024 sono stati 143. Da quando ho aperto l'Osservatorio il 1° gennaio 2008 sono morti quasi in 3000 schiacciati da questo mezzo terrorizzante e assassino Vi accuso, siete voi ministri dell'Agricoltura che vi siete succeduti al ministero a non aver mai fatto niente seppure informati. Vi ho tempestato di mail ogni mese e ogni anno, vi ho pregati di fare almeno una campagna informativa sulla pericolosità di questo mezzo, ma mai vi siete degnati di rispondere. Poi avete dato incentivi per rinnovare il Parco Trattori ma solo a parole. I campi italiani sono impregnati del sangue degli agricoltori, considerati niente. Che dire? VERGOGNATEVI E ASSUMETEVI LA RESPONSABILITA' di queste morti dovute all'indifferenza o alla connivenza con le lobby agricole. Mi rivolgo al papà di Felice: non si senta in colpa per aver permesso a Felice di guidarlo: nessuno le aveva detto che 19 prima di lui erano già morti quest'anno. Se decide di citare in giudizio il Ministero dell'Agricoltura e del Lavoro io sarò al suo fianco.

mercoledì 2 aprile 2025

oggi i funerali di Paolo Cervini (nella foto)

dopo i tre funerali di ieri, oggi ci sarà il funerale del gommista Paolo Cervini morto il 30 marzo, mentre smontava un pneumatico è sta
to colpito da un oggetto metallico morto dopo 4 giorni di agoniadopo 4 giorni di agonia

martedì 1 aprile 2025

a marzo sono morti 96 lavoratori sui luoghi di lavoro, che diventano oltre 120 con l'itinere, 5 i morti del 31 marzo. Nelle foto Francesco Bernieri che non suonerà più la chitarra, morto qualche giorno fa Procopio morto ieri e Giampalo

Io piango, com'è possibile vedere morire un 16enne schiacciato dal trattore? il 20esimo schiacciato di quest'anno, dopo i 143 del 2025, se ne vuole occupare Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida? Faccia almeno una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, se i genitori di questo povero ragazzino avessero saputo che il trattore è la più feroce macchia di morte, l'avrebbero fatto lavorare con questo mezzo, probabilmente non a norma? immaginate il povero papà che non vedendolo rientrare a casa a cena, lo è andato a cercare vedendolo schiacciato sotto il mezzo. mi sono venuti gli occhi lucidi, ha l'età dei miei nipoti. Gli altri morti in Provincia di torino è morto Francesco Procopio travolto a 57 anni da un armadio blindato in provincia di Bolzano è morto Heinz Leubin è il 20esimo morto nella potatura alberi In Provincia di macerata è morto Nazareno Bisostini di 65 anni che ancora lavorava, è rimasto intossicato mortalmente dallo scoppio di un compressore il quinto morto del quale non si conosce ancora il nome, come del povero 16enne, morto è stato in itinere al ritorno di notte in moto, in uno scontro con una vettura. Mi ero illuso vedendo i primi due mesi di un calo del 7% rispetto a febbraio del terribile 2024. Mi ero illuso, ora la differenza è di solo pochi morti. L'introduzione del jobs act renziano e della liberalizzazione degli appalti del governo Meloni, hanno prodotto un'impennata dei morti come potete vedere dal grafico. l'Osservatorio di bologna morti sul lavoro li monitora tutti, anche i non assicurati a INAILe i morti in nero e gli agricoltori schiacciati dal trattore. agghiacciante come potete vedere nell'allegato sono state registrate già 46 autotrasportatori morti in soli 3 mesi. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it Nota bene indiscrezioni mi dicono che i morti a marzo sono stati solo 48, mentre in realtà sui luoghi di lavoro sono stati 96 se si contano tutti non solo gli assicurati a INAIL Giampaolo Bernieri (nella foto) morto qualche giorno fa non suonerà più la chitarra come le ho scritto senatore Renzi, tra poco ci saranno i Referendum, se vuole ancora avere un ruolo importante deve analizzare quello che è successo dopo l'introduzione del Jobs act, non si può subire un licenziamento senza giustificato motivo anche se un o si rifiuta di svolgere un lavoro pericoloso. Un politico risulta anche più autentico se ammette i propri errori di valutazione.

domenica 30 marzo 2025

Domani ci saranno 3 funerali di lavoratori morti sui luoghi di lavoro ecco chi sono Osservatorio di Bologna morti sul lavoro Posta in arrivo

Carlo Soricelli
Già decine gli orfani causati dagli infortuni anche quest'anno. Siamo in questo momento a 299 morti complessivi, di questi 235 sui luoghi di lavoro: continua una strage inaccettabile di autotrasportatori, già 45 e di agricoltori schiacciati dal trattore, già 19. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro. http://cadutisullavoro.blogspot.it I funerali di domani in ordine Federico Ricci Marius Viorel Bochis Moreno Finocchio

mercoledì 26 marzo 2025

InSicurezza sul lavoro, non solo i 5 di ieri (tre mediatici) ma 20 negli ultimi 4 giorni, tutti registrati dall'Osservatorio nelle tabelle excelper giorno mese e anno, identità, età, professione, nazionalitàe con cenni sulla tragedia

Chi vuole sapere chi sono mi chiami che glielo dico (ma dopo il "basta morti sul lavoro" a nessuno interessa più il resto, basta dare la notizia, poi che siano 3 o 5 non ha più nessun interesse, ma anche che siano 20 in 4 giorni poco interessa. Come potete vedere in allegato ci sono i morti di ogni provincia italiana aggiornati a questa mattina. Finalmente dopo 18 anni INAIL si è decisa come fa l'Osservatorio a separare i morti sui luoghi di lavoro da quelli che muoiono in itinere. Nella foto il povero giovane Daniel Tafa morto ieri. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it inviate quasi 1000 mail

martedì 25 marzo 2025

orribile morte dell'operaio Nicola Sicignano Nella foto)

Nicola Sicignano di 51 anni addetto in un ditta di smaltimento rifiuti a sant'Antonio Abate nel napoletanto è morto agganciato per un braccio e con la testa da un nastro trasportatore, lascia la moglie e due figli, Ma anche ieri 5 morti, se si contano tutti ovviamente. c'è Alessandro Ghigo un quarantenne travolto da un albero, un altro di 79 per lo stesso motivo nel pistoiese....e gli altri due? I copioni che si fanno belli col mio lavoro, spacciandolo per il loro se li vadono a cercare, marzo si sta rilevando un brutto mese, ovviamente se li contiamo tutti e non solo gli assicurati a INAIL, tre su 5 dei morti di ieri, non sono asicurati a INAIL

venerdì 21 marzo 2025

Signor Presidente abbiamo una classe dirigente che con il loro silenzio assassinano i lavoratori. Anche ieri 5 morti, 19 negli ultimi 3 giorni: ma quasi la metà non andranno nelle statistiche italiane e europee perchè non sono assicurati a INAIL

Caro Presidente come non scandalizzarsi del silenzio del Ministro dell'Agricoltura quando vedi che negli ultimi due giorni sono morti in tre schiacciati dal trattore: nelle province di Piacenza, Foggia e Lecce, e che quest'anno sono morti già 18 agricoltori schiacciati dal trattore e nel 2024 sono stati 143, e quasi 3000 nei 18 anni di monitoraggio dell'Osservatorio. Come non scandalizzarsi nel vedere che sono già 39 gli autotrasportatori morti nel 2025, e che negli ultimi 4 giorni sono morti 19 lavoratori. Come non scandalizzarsi leggere che l'anno scorso in provincia di Trento sono morti 10 lavoratori l’Osservatorio ne ha registrati 25? lo stesso in Friuli Venezia Giulia: vengono diffusi 19 morti complessivi, mentre solo sui luoghi di lavoro l'Osservatorio ne ha registrati 26. Ed è così in tutto il Paese caro Presidente, un terzo dei morti sul lavoro vengono occultati, e di questo occultamento è responsabile tutta la classe dirigente del Paese, che è sempre avvertita dall'Osservatorio ma che è indifferente: tutta la politica, sia chi governa, sia chi è all’opposizione. Anche nel 2025 siamo già a 263 morti complessivi e di questi 203 sui luoghi di lavoro. Si faccia sentire Signor Presidente non bastano più i richiami alla responsabilità, di questi se ne fregano, tanto questi morti mica toccano le loro famiglie. io conosco personalmente la disperazione dei famigliari di chi perde un caro sul lavoro: sono madri, mogli, mariti, figli e nipoti. Carlo Soricelli curatore dell'osservatorio di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

lunedì 17 marzo 2025

è morto all'ospedale dopo sei giorni di atroci sofferenze Sandro Mendoza l'operaio di 26 anni dipendente della Tapojärvi, che gestisce le scorie dell'acciaieria Terni (appalto), Sandro era rimasto gravemente ustionato il 10 marzo in un incidente sul lavoro avvenuto nell'area del polo siderurgico di Ast a Terni. Nessuno ne parla ma anche tra sabato e domenica sono morti altri 4 lavoratori, ormai arriviamo ai 250 morti complessivi nel 2025. http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 13 marzo 2025

ci saranno oggi 13 marzo i funerali del povero giovane di 27 anni Umberto Coghetto, morto fulminato mentre montava una tensostruttura

Umberto Coghetto, il giovane 27enne morto folgorato lo scorso 7 marzo in un tragico incidente sul lavoro nell'azienda agricola Tocchio in provincia di Padova. Mamma Silvia Zambon e il papà Giuseppe Coghetto hanno voluto ricordare il loro figlio con uno struggente messaggio d'addio dopo che il Pubblico Ministero ha dato loro il nullaosta per la sepoltura. La tragedia aveva lasciato senza parole la comunità di Nervesa della Battaglia dove Umberto era nato e cresciuto. Titolare della Br Technology di Selva del Montello, Umberto ha perso la vita mentre stava lavorando al montaggio di una tensostruttura.

mercoledì 12 marzo 2025

43 morti sul lavoro spariti a gennaio 2025

INAIL ha diffuso 59 morti sul lavoroa gennaio 2025, di questi 14 in itinere, l'Osservatorio ne ha registrati 85 sui luoghi di lavoro e 17 in itinere, che tra l'altro potrebbero non essere tutti. Finiti nell'oblio 42 lavoratori morti sul lavoro, e c'è chi elaborando questi 59 morti, ben sapendo che sono solo i morti di INAIL fa anche delle statistiche farlocche che però fanno guadagnare denaro a chi le fa. INAIL e ANMIL dichiarino chiaramente che sono solo una parte dei morti sul lavoro in Italia, che sono solo i suoi assicurati

domenica 9 marzo 2025

L'INAIL denuncia al 31 gennaio 89 morti complessivi, l'Osservatorio solo sui luoghi di lavoro ne ha registrati 87, che diventano oltre 100 con Itinere

Dedichiamo questa pagina a Irene Furiesi, la mammina di 2 gemelli di
37 anni che è morta pochi giorni fa in itinere; ieri si sono svolti i funerali con grande ppartecipazione dei cittadini

sabato 1 marzo 2025

Report morti sul lavoro nei primi due mesi del 2025, Finalmente dopo 18 anni registriamo un calo del 12% rispetto ai primi due mesi del 2024, ma parliamo di un numero di morti ben maggiore di quello che diffonde INAIL

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2025 Report nei primi due mesi del 2025 1 marzo Dall’inizio dell’anno al 28 febbraio sono morti per infortuni in 155 sui Luoghi di lavoro, finalmente dopo 18 anni registriamo un calo del 12%, erano 175 nei primi due mesi del 2024 sperando che questo calo non sia provvisorionon sia provvisorio (tutti registrati) e 202 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade. Attenzione però, parliamo di un numero di morti ben più grande di quelli che diffonde INAIL che monitora solo i suoi assicurati, mentre l’Osservatorio li monitora tutti, anche in nero o che dispongono di un’assicurazione diversa da INAIL NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI TANTO MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE (per ora senza itinere). N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza della vittima: sono centinaia i morti in province e regioni diverse, a carico della Regione (provincia no) ci sono anche i morti in autostrada LOMBARDIA 24 sui luoghi di lavoro Milano 2 Bergamo 8 Brescia 7 Como Cremona 1 Lecco 1 Lodi 1 Mantova 1 Monza Brianza 2 Pavia 1 Sondrio Varese VENETO 16 sui luoghi di lavoro Venezia 6 Belluno 1 Padova 2 Rovigo Treviso 2 Verona 1 Vicenza 2 PUGLIA 14 sui luoghi di lavoro Bari 5 BAT Brindisi 4 Foggia 1 Lecce Taranto 3 CAMPANIA 13 sui luoghi di lavoro Napoli 4 Avellino 2 Benevento 1 , Caserta 3 Salerno 3 PIEMONTE 12 sui luoghi di lavoro Torino 3 Alessandria 1 Asti Biella 1 Cuneo 4 Novara 2 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli EMILIA ROMAGNA sui luoghi di lavoro 12 Bologna Piacenza 1 Parma 3 Reggio 3 Emilia Modena Ferrara Forlì Cesena1 Ravenna 1 Rimini ‎ TOSCANA 12 luoghi di lavoro Firenze Arezzo Grosseto 1 Livorno 1 Lucca 2 Massa Carrara 3 Pisa 1 Pistoia 2 Siena 1 Prato LIGURIA sui luoghi di lavoro 7 Genova 3 Imperia La Spezia 1 Savona 2 SICILIA 7 sui luoghi di lavoro Palermo 1 Agrigento 3 Caltanissetta Catania Enna Messina 1 Ragusa 1 Siracusa 1 Trapani ABRUZZO totali 7 sui luoghi di lavoro L'Aquila1 Chieti 2 Pescara 2 Teramo 1 SARDEGNA totali 3 sui luoghi di lavoro Cagliari Sud Sardegna Nuoro Oristano Sassari 3 UMBRIA 4 totali sui luoghi di lavoro Perugia 4 Terni LAZIO sui luoghi di lavoro 3 Roma 1 Viterbo Frosinone1 Latina 1 Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 4 totali sui luoghi di lavoro Bolzano 2 Trento 1 MARCHE sui luoghi di lavoro 4 Ancona 3 Macerata Fermo Pesaro-Urbino Ascoli Piceno 1 CALABRIA totali sui luoghi di lavoro 3 Catanzaro 1 Cosenza 2 Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia FRIULI VENEZIA GIULIA totali sui luoghi di lavoro Pordenone Triste Udine Gorizia BASILICATA totali sui luoghi di lavoro 3 Potenza 1 Matera2 Molise totali sui luoghi di lavoro Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA totali sui luoghi di lavoro 12 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 143 31 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 19 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 15 i morti in infortuni domestici 4 potatura alberi Sui luoghi di lavoro ultrasessantenni, Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro, tra pochi anni saranno la maggioranza 2024 Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, delle quali, anche in questo caso nessuno parla

martedì 25 febbraio 2025

Thomas Gobbi è morto ieri a soli 35 anni schiacciato dalla cabina del camion che si è chiusa all'improvviso http://cadutisullavoro.blogspot.it

sabato 22 febbraio 2025

Morire di lavoro a 21 anni

Si chiama Andrea Canzonieri il povero giovane morto ieri a soli 21 anni a Chioggia per essere stato colpito da un pannello di ferro, il giorno prima ero al Tribunale di Treviso per dare supporto alla famiglia di Mattia Battistetti morto a 23 anni sul lavoro dove era in corso la decima udienza. Il Veneto sempre ai vertici di questa triste classifica

venerdì 21 febbraio 2025

Strage continua

Raccontiamo le morti sul lavoro che più ci hanno colpito in questi giorni: Giorgio Bedini (nella foto) è morto a 82 anni travolto da una gru nel suo laboratorio di marmi a Carrara, un edile albanese di 66 anni è morto cadendo da un capannone in provincia di La Spezia:  era partita IVA o dipendente? Un muratore è morto per un incendio scoppiato nella baracca in cui viveva. Già 12 gli schiacciati dal trattore in questo primo scorso del 2025, nel 2024 sono stati 143 e quasi 3000 da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l'osservatorio. ma sono morti inesistenti perchè non sono assicurati a INAIL, il Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida cosa sta facendo per questa piaga?  Siamo a questa mattina a 186 morti comprensivi di itinere nel 2025, di questi 138 sui luoghi di lavoro, nel 2024 i morti sul lavoro sono stati 1482, se si contano tutti, e non solo i 1090 assicurati a INAIL. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio di Bologna morti sul lavoro

mercoledì 19 febbraio 2025

Ieri 5 morti complessivi tre sui luoghi di lavoro e due sulle strade: una è una donna che stava andando a lavorare

ecco chi sono i 3 morti sui luoghi di lavoro ieri: Antonio Fabiano 46 anni in abruzzo è stato schiacciato da un braccio di una betoniera. Gianni Cauda 57 anni schiacciato da una tranciatrice sollevata per ripararla a Cuneo. A Salerno un morto nella potatura alberi di 57 anni è caduto battendo la testa, stava dando una mano un amico. gli altri due morti sulle strade (uno dei due è una donna) che monitoriamo a parte, Ci stiamo avvicinando paurosamente ai 200 morti complessivi nel 2025

lunedì 17 febbraio 2025

CASTROVILLARI. IL SUD CHE INTEGRA. LA CITTADINA CALABRESE RICORDA CON UNA FIACCOLATA L'ALBANESE EDISON MALAJ MORTO SUL LAVORO NEL 2024

Fiaccolata a Castrovillari in memoria di Edison Malaj, operaio albanese morto sul lavoro
, per sensibilizzare sulla sicurezza e combattere il fenomeno delle morti bianche in Italia.

sabato 15 febbraio 2025

Raffaele Sicari calabrese di Vibo Valentia di 26 anni muore lavorando in provincia di Siracusa dopo 3 giorni di agonia. Muore a 70 anni su un tetto di un'abitazione dove c'era un ponteggio. Per malore o per infortunio' nulla cambia per l'Osservatorio, a quell'età non si può ancora lavorare, svolgendo lavori pericolosi o faticosi.

Ancora un povero calabrese che muore sul lavoro lontano da casa. il povero Raffaele (nella foto) è morto cadendo da un cestello mentre effettuava lavori sull'illuminazione stradale. Un 70enne trovato morto su un tetto di un'abitazione di Ovidia nell'alessandrino, cosa ci faceva sul tetto se non lavorando, visto che c'erano anche dei ponteggi? In nero o in regola? Per infortunio o malore? Per l'Osservatorio non cambia nulla, a quell'età non si può svolgerem lavorimpericolosi e faticosi

venerdì 14 febbraio 2025

Mirko Serpelloni è morto il 6 settembre del 2023: il 27enne stava riparando la copertura esterna del capannone della Errepi Interni di Manerbio, per conto della Bettinelli Group di Robecco d'Oglio, quando è caduto al suolo da un'altezza di almeno sei metri. Ccondannato a 3 anni

lunedì 10 febbraio 2025

Donne du di du di du du

L'operaia Cristina costretta a licenziarsi, anche se amava il suo lavoro perché non c'è la faceva più dopo che ha voluto avere dei figli: correre correre e correre e sborzare migliaia di euro nei mesi estivi per non lasciare i figli sulle strade. Alternative? Incidenti stradali per la fretta e morte o esaurimento fisico e psicologico. Un'altra donna costretta a licenziarsi perché non gli hanno dato un quarto d'ora di flessibilità in entrata al lavorodu du du du

giovedì 6 febbraio 2025

giornata tragica anche quella di ieri: sono morti in sette sui luoghi di lavoro ecco chi sono

ecco chi sono i sette morti per infortuni di ieri: nel porto di Genova è morto Roberto Bertarelli (nella prima foto)
, a Castel Vol
turno di Caserta è morto Emanuele D'Asta (nella seconda foto) travolto dalle macerie di un balcone, tre sono i morti provocati dalla caduta dell'elicottero due sono i piloti e il terzo è Lorenzo Ravagliati, un autrasportatore ghanese è morto in un incidente sull'A 7 in Piemonte, in provincia di Ancona a Fabriano è morto un anziano agricoltore travolto dalla motozappa

domenica 2 febbraio 2025

Spaventoso aumento dei morti nell'autotrasporto a gennaio,che quasi raddoppia i morti in agricoltura, che è da sempre la categoria con più morti

già 21 gli autotrasportatoi morti a gennaio, una mattanza che lascia senza fiato. Tra l'altro queste morti coinvolgono anche diversi automobilisti; stanchezza, fretta, sfruttamento, età avanzata sono le cause di questa mattanza incredibile, pericolosa per tutti quelli che li incrociano sulle strade, oltre che per loro

venerdì 31 gennaio 2025

aAnche ieri ci sono stati 6 morti sul lavoro. tre sui luoghi di lavoro e altri 3 in itinere. Già 83 i morti nel 2025 sui luoghi di lavoro (con itinere 108) il 30 gennaio 2024 erano 76, l'aumento è dell'8,5%

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Report morti sul lavoro del 2024. Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione (morti in nero) o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2025 Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 83 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 108 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI MESE MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia e non in quella di residenza: sono centinaia i morti in province e regioni diverse, a carico della Regione (provincia no) ci sono anche i morti in autostrada LOMBARDIA 17 sui luoghi di lavoro Milano 2 Bergamo 6 Brescia 3 Como Cremona 1 Lecco 1 Lodi 1 Mantova Monza Brianza 2 Pavia 1 Sondrio Varese CAMPANIA 8 sui luoghi di lavoro Napoli 3 Avellino 1 Benevento 1 , Caserta 2 Salerno 1 VENETO 9 sui luoghi di lavoro Venezia 4 Belluno Padova 2 Rovigo Treviso 1 Verona Vicenza 2 ‎ TOSCANA 8 luoghi di lavoro Firenze Arezzo Grosseto 1 Livorno Lucca 2 Massa Carrara 1 Pisa 1 Pistoia 2 Siena Prato PUGLIA 8 sui luoghi di lavoro Bari 4 BAT Brindisi 3 Foggia Lecce Taranto PIEMONTE 5 sui luoghi di lavoro Torino 2 Alessandria Asti Biella 1 Cuneo 1 Novara 1 Verbano-Cusio-Ossola Vercelli EMILIA ROMAGNA sui luoghi di lavoro 6 Bologna Rimini Ferrara Forlì Cesena 1 Modena Parma Ravenna Reggio Emilia 2 Piacenza SARDEGNA totali 3 sui luoghi di lavoro Cagliari Sud Sardegna Nuoro Oristano Sassari 3 UMBRIA 3 totali sui luoghi di lavoro Perugia 3 Terni SICILIA 2 sui luoghi di lavoro Palermo Agrigento 1 Caltanissetta Catania Enna Messina 1 Ragusa Siracusa Trapani LAZIO sui luoghi di lavoro 1 Roma 1 Viterbo Frosinone Latina Rieti TRENTINO ALTO ADIGE 2 A22 totali sui luoghi di lavoro Bolzano Trento 1 ABRUZZO totali 1sui luoghi di lavoro L'Aquila1 Chieti Pescara Teramo MARCHE sui luoghi di lavoro 2 Ancona 1 Macerata Fermo Pesaro-Urbino Ascoli Piceno 1 CALABRIA totali sui luoghi di lavoro 2 Catanzaro 1 Cosenza 1 Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia FRIULI VENEZIA GIULIA totali sui luoghi di lavoro Pordenone Triste Udine Gorizia LIGURIA sui luoghi di lavoro 2 Genova 1 Imperia La Spezia Savona 1 BASILICATA totali sui luoghi di lavoro Potenza Matera Molise totali sui luoghi di lavoro Campobasso Isernia VALLE D’AOSTA totali sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Regioni 5 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 17 gli autotrasportatori e autotrasportatrici 11 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 9 i morti in infortuni domestici 2 potatura alberi Sui luoghi di lavoro ultrasessantenni, 14 Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro, tra pochi anni saranno la maggioranza 2024 Stragi 2 morti Imperia per infortunio domestico, 2 a Pisa infortunio domestico, 5 Firenze Esselunga. 7 morti Bologna Suviana centrale Enel, 5 morti Palermo servizi fognari, 2 scontro tra due articolati Verona, 3 guardie di finanza Sondrio, 2 Monza Brianza infortunio domestico, 2 Bologna Toyota 2 autotrasportatori A1, Foggia 2 ambulanti incidente, 5 Calenzano Firenze, 3 morti Latina infortunio domestico, 3 morti Napoli esplosione fabbrica abusiva, 2 Lucca infortunio domestico, 3 Firenze infortunio domestico Nel 2024 ci sono state 14 stragi di lavoratori con 52 morti, 6 di queste per infortuni domestici, di cui, anche in questo caso nessuno parla

mercoledì 29 gennaio 2025

Altri 4 morti anche oggi, supereremo a fine mese i 100 morti nel 2025 nel 2024 sono stati 1482. Ma Inail e chi copia la sua raccolta dati sono ancora a novembre del 2024, ma saranno compreso itinere meno di 1100. Sono solo i morti di Inail, mancano chi ha assicurazioni diverse e i morti in nero

Anche oggi 4 morti Adriano Rigon è morto a Padova cadendo da 7 metri era in appalto. in provincia di Brindisi un operaio è morto stritolato da un macchinario. in provincia di Venezia è morto cadendo in acqua un altro lavoratore. Postiglione un giornalista del Corriere della Sera è morto nel ritorno dal lavoro questa notte. Afine mese arriveremo a superare i 100 morti sul lavoro

lunedì 27 gennaio 2025

Ma che malori, sono simulazioni per nascondere gli infortuni e non assumersi responsabilità per la mancata sicurezza

Angelo Frassi è stato trovato senza vita in Val Palot (Brescia) lo scorso 28 dicembre. Secondo la Procura, il corpo del 67enne sarebbe stato spostato per simulare un malore e per nascondere l’incidente sul lavoro. Ma in questi ultimi tempi in tanti, per sfuggire alle loro responsabilità dicono che sono morti all'improvviso per un malore, mentre spesso sono per cadute dall'alto, ma anche in altre situazioni

domenica 26 gennaio 2025

muore nel tentativo di salvare le sue amate capre

monza Brianza l'agricoltore Carlo Biffi di 59 anni muore soffocato nel tentativo di salvare le sue capre nella stalla mentre si stava sviluppando un incendio; Biffi aveva visto uscire fumo dalla stalla, la scelta senza pensarci un attimo di precipitarsi all’interno per salvare le sue amate capre. Un gesto d'amore che igli è costata la vita sposato, era proprietario dell'azienda agricola “I Muron” di Roncello, in Brianza.

sabato 25 gennaio 2025

Ieri 9 morti sul lavoro, non due morti sul lavoro come riportato da tutti i media. Nel post chi sono e dove si è verificata la tragedia. Nella foto Sara Piffer. Ma giovedì ci sono stati altri 4 morti

Ieri una mattanza sul lavoro, i morti sul lavoro sono stati ben 9, ma i media hanno diffuso solo i due di Torino. Chi sono i morti? Ecco l'elenco: a Torino è morto cadendo da un balcone, per il cedimento della ringhiera un edile di 57 anni Sempre a Torino è morto Eugen Daniel Vasiliu è morto mentre montava una giostra A Spoleto un agricoltore è stato schiacciato dal trattore, è già il quinto nel 2025, ma il Ministro dell'agricoltura è impegnato in cose ben più importanti che la vita degli agricoltori che sono di sua competenza? Una campagna sulla pericolosità del trattore no?. Nel 2024 ne sono morti in questo modo orribile ben 142. In provincia di Padova è morto mauro Stocco, travolto dal muletto che si è ribaltato, il muletto è la seconda macchina di morte dopo il trattore Un boscaiolo in provincia di Novara è morto travolto da un grosso ramo che tagliava Anche in provincia di Grossetto è morto un altro taglialegna travolto dall’albero che tagliava In provincia di Trento la campionessa di ciclismo Sara Piffer è morta investita mentre con il fratello si stava allenando in strada Altri due lavoratori/trici sono morti in itinere ricordo a tutti che anche INAIL nel suo numero di morti mette anche quelli che muoiono in itinere, lo Strato li considera (giustamente) morti sul lavoro A perdere la vita in itinere Niccolò Mattia Coppola di soli 25 anni In provincia di Padova a Albisegna una donna marocchina di 50 anni con 4 figli stava andando a lavorare a piedi ed è stata investita mentre attraversava la strada

lunedì 20 gennaio 2025

I drammi della solitudine degli anziani, già 9 morti, ma anche l'autotrasporto ha già 9 morti in soli 20 giorni del 2025

Già nove nel 2025 i morti per infortuni domestici, sono tutti anziani o che vivono da soli: per intossicazione da anidride carbonica o per incendi. Nessuno che li veglia o li aiuti e che va a controllare la situazione in cui vivono. Una società sempre più egoista che uccide i più fragili.

mercoledì 15 gennaio 2025

Ieri 14 gennaio ci sono stati 6 morti sui luoghi di lavoro + itinere

Con i 4 morti di ieri l lombardia già in "fuga" con 11 morti. In Italia già 42 morti, 35 di questi sui luoghi di lavoro, già + 4 morti rispetto al 14 gennaio 2024

lunedì 13 gennaio 2025

Ultima settimana per vedere la mostra di fotografia, pittura e scultura “Morti sul lavoro”. la mostra visitatissima di Carlo Soricelli che ha commossi i bolognesi e non solo, il tema è trattato nelle opere dell’artista fin dal 1980. Esposto anche il “Muro delle Farfalle bianche” un sacrario con le foto di 300 lavoratori e lavoratrici morti sul lavoro. Presso la Fondazione Carisbo di Via Farini 15 fino al 19 gennaio. Orari della mostra feriali dalle ore 15 alle 18. Sabato e festivi dalle 10 alle 18

sabato 11 gennaio 2025

già 21 i morti sul lavoro nel 2025

Muore giovane di 19 anni in appalto, in un'azienda del casertano, per una fuga di ammoniaca. Era in appalto. Con l'avvento dell'anno nuovo non si ferma la strage di lavoratori. Nel 2024 i morti sul lavoro complezzivi sono stati 1482, di questi 1056 sui luoghi di lavoro. gurada la posizione della tua provincia e quanti morti sui luoghi di lavoro ha avuto in rapporto agli abitanti

mercoledì 1 gennaio 2025

l'annus Horribilis 2024 si conclude con 10 morti negli ultimi 2 giorni: nel post chi sono le vittime

Auguro a tutti gli amici miei e dell'Osservatorio un Felice 2025 con la mia Colomba della Pace, augurando salute e serenità, e un mondo di Pace e senza più morti sul lavoro. Carlo Soricelli NB nei primi giorni del 2025 vi darò la situazione dei morti sul lavoro dell'intero anno, per numero di morti, provincia e Regione del tragico evento, dell'età , delle professioni e della nazionalità delle vittime.L'anno si è concluso con 1055 morti sui luoghi di lavoro che diventano con l'itinere così come li conta e diffonde INAIL 1481 (ma che potrebbero aumentare in fase di aggiornamento finale) negli ultimi 2 giorni del 2024 sono morti di lavoro in 10. Ecco chi sono: In provincia di Lodi è morto un giovane egiziano di 24 anni cadendo dal tetto di un capannone. In Provincia di Caserta ha perso la vita travolta da un muletto Pompeo Mazzacapo, in Provincia di Modena, a Finale Emilia ha perso la vita un giardiniere che stava potando un albero, trovato solo dopo 10 ore.nIn provincia di Parma è morto ucciso da un toro l'agricoltore Renzo Villani, in Piemonte nella provincia di Vercelli ha perso la vita fulminato Marco Bergamaschi. nel centro di Milano è morto sulle strade un rider pakistano di 43 anni, in Umbria una giovane donna è morta mentre si recava a lavorare in un ristorante per il Veglione di Capodanno, per infortuni domestici sono morti in tre: Paolo Vitelli un noto imprenditore che è morto aprendo una serranda, scivolando per terra e battendo la testa in un resort in Val D'Aosta, un'altra giovane donna di 25 anni è morto per un incendio a Torino, a Cefalù in Sicilia è morto un turista tedesco per monossido di carbonio, che in questo mese ha ucciso decine di persone, qua e là per l'Italia. In Allegato la mia Colomba della Pace 2025 senza guerre e morti sul lavoro

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?