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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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giovedì 31 gennaio 2008

E' MORTO PIETRO PINTAUDI DI 25 ANNI

31 GENNAIO

Pietro Pintaudi, 25 anni, è morto in un incidente sul lavoro mentre smontava il copertone di un camion all'interno di un'autofficina a San'Angelo di Brolo (Me). L'operaio stava smontando la ruota del camion del padre quando il cerchione è saltato colpendolo al volto. Il giovane è morto sul colpo.

DUE GIORNI SENZA MORTI SUL LAVORO

FINALMENTE DUE GIORNI, 29 E 30 GENNAIO SENZA MORTI SUL LAVORO

DUE GIORNI SENZA MORTI BIANCHE
DUE GIORNI SENZA CIELI NERI
DUE GIORNI SENZA SANGUE ROSSO
VERSATO DA INNOCENTI
DUE GIORNI SENZA URLA DISPERATE
DI BAMBINI, DI DONNE, DI MADRI E PADRI
CHE VIVONO ANCHE IN TERRE LONTANE

DUE GIORNI SENZA VEDER MORIRE CHI TI LAVORA ACCANTO
DUE GIORNI SENZA I VOLTI TRISTI DI CARABINIERI
CHE PORTANO LA TERRIBILE NOTIZIA
DUE GIORNI SENZA CORPI STESI A TERRA

CHE IN POCO TEMPO PERDONO CALORE
DUE GIORNI SENZA OCCHI SBARRATI
CHE GUARDANO TERRORIZZATI IL BUIO CHE STA ARRIVANDO

DUE GIORNI SENZA LENZUOLA BIANCHE
CHE COPRONO I MORTI DI LAVORO
SPERIAMO CHE DUE GIORNI DIVENTINO MILLE GIORNI.


PURTROPPO HO LETTO CHE ANCHE IL GIORNO 30 GENNAIO C'E' STATO ALMENO UN MORTO

lunedì 28 gennaio 2008

SONO MORTI PASQUALE E IONEL E UN CONTADINO SENZA GENERALITA'

NAPOLI, 28 GEN - PASQUALE di 35 anni e' morto mentre stava lavorando in un cantiere edile in via Toscanini, nella zona alta di Quarto nei Campi Flegrei.
PasqualeTamburelli sarebbe stato colpito al capo dalla sponda di un camion. Pasquale era sposato e padre di due figli.

Pasquale un edile di 35 anni è morto mentre stava lavorava in un cantiere edile in via Toscanini, nella zona alta di Quarto (Napoli).Il giovane lavoratore sarebbe stato colpito al capo dalla sponda di un camion.Si chiamava Pasquale Tamburelli, l'operaio edile di 35 anni, residente a Marano (Napoli), morto mentre lavorava in un cantiere per conto della Fiona Costruzione, a Quarto.Stava scaricando un camion di tufi che servivano alla costruzione di una casa agricola in via Toscanini, sulla collina Viticella nella parte alta di Quarto, quando per un malore o perchè colpito dalla sponda del camion si è accasciato al suolo. Soccorso dai suoi colleghi, è stato portato all'ospedale, dove è morto subito dopo.Sul posto sono intervenuti gli uomini della caserma dei carabinieri, della compagnia di Pozzuoli, guidati dal capitano Alessandro Mucci, che dovranno ricostruire la dinamica dell'incidente. Il cantiere è stato posto sotto sequestro.Lascia una moglie e due figli, una femminuccia di sette anni e un maschietto di 10, Pasquale Tamburelli, morto mentre lavorava in un cantiere edile a Quarto (Napoli).L'operaio era anche il conducente del camion che stava scaricando quando, per un malore o per cause che sono all'esame degli investigatori, ha perso l'equilibrio accasciandosi a terra.Da sette anni Pasquale Tamburelli era assunto regolarmente dalla Fiona Costruzione, una azienda edile di Quarto, e tutti quelli che lo conoscevano bene hanno per lui parole di grande affetto e ammirazione: «Una persona sempre disponibile, un grande lavoratore», dicono i colleghi.Un giudizio condiviso dal geometra Giovanni Mallardo, uno dei responsabili della Fiona Costruzioni, che definisce Pasquale come «una persona adorabile, a cui il lavoro piaceva».Rispetto alle voci circolate in un primo momento, di un malore probabile conseguenza di una sofferenza alle coronarie da parte di Pasquale, il geometra Mallardo dice: «Pasquale si è sempre sottoposto regolarmente a tutte le viste mediche di routine, e non è mai risultato niente di particolare».Così si fa sempre più plausibile l'ipotesi di una tragica fatalità che le indagini potranno confermare o smentire, visto che nessuno dei colleghi di Pasquale era presente sul luogo al momento dell'incidente.

IONEL un operaio romeno di 39 anni è morto cadendo da un'altezza di circa 7 metri a Toscanella di Dozza, nell'imolese (Bologna). Ionel Florea è morto intorno intorno alle 17 in un cantiere di via Marmane. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri sulla dinamica precisa dell'infortunio mortale.

Ionel di 39 anni è morto precipitando dal tetto di una casa in ristrutturazione a Toscanella di Dozza, nell'imolese (Bologna). L'incidente sul lavoro è avvenuto intorno alle 17 in un cantiere di via Marmane. In base alla prima ricostruzione dei carabinieri, l'uomo, residente a Castello d'Argile, è caduto da un'altezza di circa sette metri, mentre si trovava con altri colleghi che hanno subito dato l'allarme. Il personale del 118 ha tuttavia potuto solo constatare il decesso dell'operaio.Dinamica precisa e cause dell'infortunio mortale sono all'esame dei militari dell'Arma e dei funzionari della medicina del lavoro dell'Ausl.La vittima si chiamava Ionel Florea ed era dipendente di una piccola impresa edile di proprietà del cugino, con sede a Zola Predosa (Bologna). Tra i colleghi presenti al momento della caduta, a quanto si è appreso, c'erano anche altri suoi parenti, anch'essi alle dipendenze del cugino. In attesa di completare gli accertamenti sulle cause dell'incidente, il cantiere è stato posto sotto sequestro.L'uomo, questa la prima ricostruzione dell'accaduto, stava eseguendo delle opere murarie su un solaio quando il pavimento ha improvvisamente ceduto e l'uomo è stramazzato al suolo. L'operaio, che era sposato, è deceduto sul colpo.La Cgil di Imola ha sottolineato che è il terzo decesso nell'arco di sei mesi accaduto in zona (la settimana scorsa era morto un operaio allaCerdomus di Castelbolognese). La Camera del Lavoro territoriale ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza a tutte le famiglie delle vittime cadute sul lavoro.La Fillea di Imola ha evidenziato la situazione di insicurezza in molti appalti del territorio, rilevando che le iniziative adottate fino ad oggi sono «largamente insufficienti rispetto ai risultati ottenuti».

UN ALTRO MORTO SCONOSCIUTO ALLA CRONACA. CONTADINO TRAVOLTO DA UN TRATTORE AD OSTRA (ANCONA)

DAL 2000 AL 2006 FERMI I SALARI (E LE PENSIONI) DEI LAVORATORI DIPENDENTI, SOLO I MORTI PER INFORTUNI SUL LAVORO NON SI FERMANO

BANKITALIA: REDDITI LAVORATORI DIPENDENTI FERMI DAL 2000
Il reddito delle famiglie con capofamiglia lavoratore dipendente ''e' rimasto sostanzialmente stabile'' (+0,3%) dal 2000 al 2006, considerando l'aumento del costo della vita. Lo sottolinea la Banca d'Italia nell'indagine campionaria sui bilanci delle famiglie italiane nel 2006. Nello studio si evidenzia che invece il reddito delle famiglie con capofamiglia autonomo, nello stesso periodo, sempre in termini reali, e' cresciuto del 13,1%.Le famiglie che devono contare su un capofamiglia a libro paga da sei anni debbono contare dunque piu' o meno sempre sullo stesso budget. Nell'ultimo biennio (2004-2006) si e' registrata, per la precisione, una crescita dei redditi del 4,3% in termini reali. Ma questo incremento, osserva lo studio di Bankitalia, ''compensa soltanto in parte la riduzione osservata fra il 2000 e il 2004''. Nella eterogenea categoria dei lavoratori 'indipendenti' va meglio alle famiglie di artigiani e titolari di imprese familiari e imprenditori che hanno visto il loro reddito crescere dell'11,2% dal 2004 al 2006. Addirittura ''negativo'' invece l'andamento del bilancio familiare per le altre tipologie, come i liberi professionisti o i lavoratori atipici. Dallo studio di Palazzo Koch emerge anche una novita': il reddito familiare medio mostra una crescita in termine reali maggiore al Sud e alle Isole (5,6%) rispetto al Centro (3,5%) e al Nord (0,7%). L'istituto spiega che il migliore risultato, relativo sempre al biennio 2004-2006, registrato dai nuclei del Sud ''e' in misura significativa legato alla maggiore crescita del numero medio di percettori per famiglia''.

E' MORTO MICHELE MENDICINO DI 32 ANNI 26 GENNAIO. E' MORTO GEORGHE BADICEL


E' MORTO GEORGHE BADICEL Non ce l’ha fatta Georghe Badicel, l’operaio romeno di 40 anni abitante a Torbole Casaglia, vittima di un incidente sabato scorso in paese, in via Mazzini, mentre pedalava in bicicletta a fianco di un compatriota (leggi qui).L’uomo giaceva in condizioni disperate in un letto del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civile di Brescia, ma dal momento del ricovero non aveva più ripreso conoscenza dal coma provocato da gravi lesioni alla testa. Venerdì mattina è spirato.Dalle indagini effettuate dalla Polizia di Chiari - che ha controllato senza risultati il fianco destro del veicolo - non sarebbero emerse responsabilità a carico del guidatore del pullman che proprio un istante prima della caduta aveva affiancato e superato i due romeni in bicicletta.

E' MORTO Michele
MENDICINO, consigliere comunale del Pd di San Mango d'Aquino (Catanzaro), di 32 anni, è morto questa mattina a seguito di un incidente sul lavoro avvenuto in una fabbrica di stufe, dove Mendicino lavorava come operaio. era consigliere comunale di maggioranza, eletto in una lista socialista facente capo all'ex sindaco di San Mango d'Aquino, Leopoldo Chieffallo, ed ora confluita nel Pd.
Primo dei non eletti, era entrato nell'Assise a seguito delle dimissioni di un consigliere comunale.
Sul posto, attualmente, ci sono i carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli, che stanno effettuando i rilievi del caso per cercare di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente che ha stroncato la vita al giovane operaio. MICHELE, molto benvoluto dai suoi compaeseani, era sposato e padre di una bambina di pochi mesi.

DALL'INIZIO DELL'ANNO 78 MORTI E 78844 FERITI

28 GENNAIO
Dall'inizio dell'anno ad ora, per lavoro, ci sono:78 morti 78844 infortuni1971 invalidi
PIU' DELLA META' DEI MORTI SONO INVISIBILI ALLA CRONACA E NON SI POSSONO NEPPURE ONORARE RICORDANDO IL LORO NOME.

venerdì 25 gennaio 2008

E' MORTO LENIS

25 gennaio 2008
Porto Venezia, è morto LENIS DEMITROS un operaio greco.
Lenis che aveva 34 anni è rimasto schiacciato da camion mente seguiva operazioni di sbarco auto oggi pomeriggio sul pontile del porto turistico di Venezia, a San Basilio. Stava controllando la discesa di alcune vetture da una nave. Lenis sarebbe stato travolto da un camion, che lo avrebbe colpito e schiacciato durante una manovra. E' morto poco dopo il ricovero in ospedale. Indaga la polizia marittima.

giovedì 24 gennaio 2008

E' MORTO GIANCARLO. E' MORTO FULMINATO GIUSEPPE

24 gennaio 2008

GIANCARLO e' rimasto schiacciato sotto un carro ponte a Savona
L'operaio GIANCARLO GARABELLO di 45 anni di Saliceto Cuneo e' morto poco in un infortunio sul lavoro nell'azienda siderurgica 'Italiana Coke' di Cairo Montenotte, in Val Bormida , di 45 anni di Saliceto (Cuneo). Secondo le prime notizie l'uomo, dipendente di un'azienda metalmeccanica esterna che si occupa di manutenzione, la Simic, e' rimasto schiacciato sotto un carro ponte

GIUSEPPE MESTRE di 50 anni è morto folgorato in un cantiere edile di Santa Maria di Piave, frazione di Vazzola, nel trevigiano.

mercoledì 23 gennaio 2008

SONO MORTI ANTONINO E GIANCARLO

23/01/2008

ANTONINO , è stato travolto da un'enorme lastra di cemento armato di 18 tonnellate, e per lui non c'é stato niente da fare. Antonino Scalia di 33 anni, è morto in una cava di marmo di Custonaci, in provincia di Trapani. Nell' incidente è rimasto ferito un suo collega, Salvatore Scaduto di 25 anni, è ricoverato in ospedale a Trapani, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

GIANCARLO è stato ucciso da una pesante lastra di cemento armato Giancarlo Settinieri, 40 anni, lavorava nella ditta Tidona prefabbricati. L'incidente è avvenuto in provincia di Ragusa nel pomeriggio nell'area esterna alla sede dell'azienda dove vengono depositati i prefabbricati: in dieci giorni è il terzo incidente mortale sul lavoro registrato in provincia di Ragusa.

martedì 22 gennaio 2008

E' MORTO FRANZ UCCISO DALL'ESPLOSIONE DI UNA BOMBOLA Di AMMONIACA, FERITI DIECI BAMBINI

Bolzano 22 gennaio
Esplosione a Ora: FRANZ era un operaio esperto, venti ragazzi sotto choc
L'esplosione al palazzetto del ghiaccio di Ora ha causato anche un ferito che non versa in gravi condizioni. Sotto choc 10 bambini.La vittima dell'incidente e' Franz Baumgartner ,operaio esperto di un'azienda di Bolzano. Il ferito, Helmuth Zelger, e' un suo collega da 30 anni.Lo scoppio di una bombola di ammoniaca che alimentava l'impianto di refrigerazione ha creato molto spavento e bruciore agli occhi anche a 10 studenti che stavano lasciando la struttura. Se la caveranno in due giorni.

lunedì 21 gennaio 2008

E' MORTO NICOLO'

NICOLO' 21/01/2008 Un muratore di 54 anni, Nicolò Roberti, di Comiso (Ragusa) è morto in un incidente sul lavoro; titolare di una impresa edile, stava lavorando sul muro di una casa in costruzione di contrada Terrepupi, in territorio di Vittoria, quando, per cause ancora da accertare, è precipitato al suolo da un'altezza di oltre tre metri.
È stato soccorso da un operaio che lavorava nello stesso cantiere e trasportato all'ospedale "Guzzardi" di Vittoria con un'ambulanza del 118.

domenica 20 gennaio 2008

STRAGE CONTINUA SONO MORTI IN UN GIORNO DI FESTA CARLO, GIOACCHINO E ROBERTO

E' morto Gioacchino 20/01/2008 Un morto a Canicattì. Un agricoltore, Gioacchino Giardina, 40 anni, di Canicattì è morto stamani in un incidente avvenuto mentre tentava di riparare il suo trattore che aveva il motore acceso. E' accaduto nelle campagne al confine fra Canicattì e Montedoro. Una manica del maglione di Giardina si è impigliata fra gli ingranaggi che lo hanno dilaniato e ucciso.

E' morto Carlo. Potenza 20 gennaio Carlo Montoleone è morto in un incidente sul lavoro nelle campagne di contrada "Reddito San Tommaso" a Fprenza (Potenza). Carlo, che vivevea a Torino e si trovava a Florenza ospite di alcuni parenti, era sul un trattore e stava lavorando in un campo. Il trattore si è ribaltato e Carlo è rimasto schiacciato.

20/01/2008

ROMA - Incidente sul lavoro questa mattina in una ditta di ceramiche a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. Roberto Imperiale, secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco, è stato sommerso dall'argilla in un silos in cui stava lavorando. E' probabile, che si trovava assieme ad un'altra persona, stesse facendo manutenzione del silos quando, per cause ancora da accertare è stato travolto dall'argilla. L'altra persona che era con lui è invece riuscita a mettersi in salvo. Roberto, aveva 37 anni, era residente a Marradi (Firenze) ma era nato a Forlì. L'incidente è avvenuto attorno alle 9.30. La dinamica esatta è ancora al vaglio di carabinieri e personale della Medicina del Lavoro, ma Roberto è probabilmente morto per un'asfissia provocata dalle polveri fini per prodotto ceramico contenute nel silos. Il corpo è stato estratto dai vigili del fuoco, arrivati nella sede delle ditta, la Cerdomus Ceramiche spa di via Emilia Ponente 1000.



sabato 19 gennaio 2008

E' MORTO FEDERICO DOPO 3 GIORNI PER LE CADUTE RIPORTATE

Non ce l'ha fatta FEDERICO dopo la caduto da un'impalcatura giovedi' durante i lavori di ristrutturazione di uno stabile di Napoli. Federico Artiaco, e' morto nell'ospedale Loreto Mare per le gravi ferite riportate. Per Giovanni Sannino (leader della Fillea Cgil di Napoli), emergono 'chiare responsabilita' delle imprese'.'Nel 2007 -dice- e' aumentata la percentuale dei casi di morte per caduta dai ponteggi: questo conferma la regressione di civilta' delle condizioni di lavoro'.

venerdì 18 gennaio 2008

SIAMO GIA' A 50 MORTI

CHI E' A CONOSCENZA DI MORTI NON SEGNALATI E' PREGATO DI COMUNICARLO.

18/01/2008
INFORTUNI LAVORO: GIA' 50 VITTIME DA INIZIO ANNO. PORTI ITALIANI A RISCHIO Con le ultime due vittime, al porto di Marghera, i caduti sul lavoro hanno gia' raggiunto quota 50, dall'inizio dell'anno ad oggi. Di molti morti non si conoscono le generalità e le località dove si è verificato l'evento.

STRAGE CONTINUA

SONO MORTI PAOLO E DENIS

Due operai addetti ai lavori di pulizia della stiva di una nave sono morti a Porto Marghera. I due - secondo quanto riferito dai loro colleghi - stavano ultimando le operazione di prelievo di un carico di soia dalla nave "World Trader". L'incidente è avvenuto intorno alle una e mezzo di questa notte.Sono Paolo Ferrara, 47 anni, e Denis Zanon (39) i due operai morti questa notte in un incidente di lavoro al Centro Intermodale Adriatico di Marghera (Venezia). Ferrara risiedeva a Ponte Longo (Padova) ed era dipendente della Icco Logistica. Zanon abitava a Mestre (Venezia) ed era un addetto della Nuova compagnia lavoratori portuali.Secondo una prima ricostruzione, i due operai morti al Centro Intermodale Adriatico avrebbero perso la vita per asfissia. A far mancare l'ossigeno nella stiva della nave "World Trader" che stavano scaricando sarebbe stato il contatto tra la soia che era nella stiva della nave e l'acqua piovana caduta abbondantemente questa notte. Secondo quanto riferito dai colleghi delle vittime uno dei due operai, quella della Ico Logistica, era stato calato con una benna all'interno della stiva per raccogliere in un'unico mucchio i rimasugli del carico ma già in questa fase si è sentito male ed è svenuto. Il secondo operaio, quello della Nuova compagnia lavoratori portuali, si sarebbe calato per prestargli soccorso ma a sua volta sarebbe svenuto per la mancanza d'aria. Altri due operai hanno tentato di assistere i primi, ma accortisi del pericolo di svenire a loro volta hanno fatto marcia indietro e hanno dato l'allarme. Sul posto sono quindi giunti i Vigili del Fuoco che una volta scesi in stiva con le bombole d'ossigeno non hanno potuto che constatare la morte dei due operai. Gli stessi Vigili del Fuoco, a mezz'ora dall'incidente, hanno registrato nella stiva una presenza di ossigeno pari a zero.SOCCORSI MA BOMBOLA OSSIGENO VUOTA Un primo tentativo di soccorrere i due operai morti nella "World Trader" durante un'operazioni di scarico al Centro Intermodale Adriatico di Marghera (Venezia) sarebbe andato a vuoto a causa di una bombola di ossigeno scarica. Secondo fonti sindacali, nelle prime fasi concitate dei soccorsi, i due uomini sarebbero stati portati fuori della stiva della nave e per tentare di rianimarli il capitano della "World Trader" avrebbe usato una bombola d'ossigeno in dotazione per le emergenze. La stessa però - sempre secondo i lavoratori - sarebbe stata scarica e quindi inutile. La nave è stata posta sotto sequestro mentre indagini sono in corso da parte dello Spisal e della Polizia. Il primo dei soccorritori, un rumeno di 53 anni che appartiene all'equipaggio della nave, nonostante il respiratore di cui era munito, si è sentito male ed è stato ricoverato per accertamenti all'Ospedale Civile di Mestre.

E' MORTO FRANCESCO 51 ANNI
Un commerciante di Bagnoli di Sopra (Padova), Francesco Pizzo, 51 anni, è morto ieri sera a Padova in un incidente sul lavoro avvenuto mentre stava scaricando un paio di tonnellate di ghiaia dal suo autocarro. La disgrazia è avvenuta nel deposito della ditta Beton Condeo, dove Pizzo si era recato per consegnare il carico. Dopo aver espletato le pratiche burocratiche negli uffici dell'azienda, l'uomo, da solo, ha portato il camion nel luogo dello scarico e ha azionato il cassone. Non si è accorto, però, secondo la ricostruzione degli investigatori, che il terreno sul quale si trovava il mezzo aveva un avvallamento, che lo ha fatto rovesciare il camion sul fianco destro, causando la morte del conducente. L'incidente, che non ha avuto testimoni, è stato scoperto da un dipendente della Beton. Sul posto sono intervenuti la polizia e i vigili del fuoco. UN
E' MORTO AGOSTINO DI 31 ANNI
Agostino Lorusso, di 31 anni, di Andria, è morto in un cantiere edile, ad Andria, nella zona 'Pia'. Sulla base di una prima ricostruzione dell'incidente fatta dai carabinieri, Lorusso sarebbe precipitato mentre stava lavorando alla costruzione di un opificio.

SONO MORTI PHILEMON KOUDA E UN'ALTRO OPERAIO MORTO IN EDILIZIA (SCONOSCIUTO)

VICENZA 16 GENNAIO- È originario del Burkina Faso PHILEMON l'operaio morto stamane in una fonderia a Castelgombeto. Si tratta di Philemon Kouda, 21 anni, da tempo residente a Schio (Vicenza). Il giovane, secondo quanto si è appreso, aveva il compito stamane di pulire il nastro trasportatore di uno dei macchinari dell'azienda dai residui della lavorazione ma, per cause in corso di accertamento, è rimasto incastrato con un braccio agli ingranaggi. L'operaio, trascinato dall'ingranaggio, avrebbe anche sbattuto violentemente contro un fianco della macchina riportando un forte trauma toracico.

Cosenza, 17 gen. Un operaio e' morto a Crosia, nel cosentino, a causa di un incidente sul lavoro. A quanto si apprende, l'uomo stava lavorando alla costruzione di una mansarda quando e' precipitato al suolo. Sul caso indagano i Carabinieri della Compagnia di Rossano.

mercoledì 16 gennaio 2008

Muore Giuseppe di 73 anni

Mortale infortunio sul lavoro questa mattina prima delle 11 in una cava per l'estrazione di pietra in contrada Tabuna alla periferia di Ragusa. Per cause ancora da accertare un operaio Giuseppe Corallo, 73 anni , di Giarratana (Ragusa) è rimasto schiacciato da alcuni massi caduti da una parete dove stava operando un bulldozer all'interno di una cava. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.

E' MORTO CLAUDIO

16 gennaio
Un operaio e' morto stamani in una fonderia di Castelgomberto (Vicenza), schiacciato dal macchinario presso il quale stava lavorando. La disgrazia e' avvenuta all'interno della Friber, azienda specializzata in fusioni in leghe di alluminio, ottone e bronzo. Da quanto si e' appreso, l'uomo rimasto incastrato negli ingranaggi della macchina, era stato liberato dai colleghi di lavoro ma e' morto per le gravi ferite riportate.

11 gennaio
CUNEO - E' morto all'ospedale di Cuneo, dove era stato trasferito con l'elisoccorso, Claudio Ponzo, di 49 anni, l'operaio rimasto gravemente ferito mercoledì mentre stava scaricando pietrisco dal camion della ditta di cui era dipendente. Mentre controllava che il cassone si fosse svuotato, era stato colpito dalla sponda basculante del mezzo. L'uomo viveva con una sorella e non era spostato. (Agr)

E' morto Massimiliano

Incidente mortale sul lavoro ieri sera intorno alle 20 all'interno della Lam di San Giovanni in Marignano, nel Riminese, azienda produttrice di porte e finestre in metallo.
E' morto un operaio di 41 anni di Morciano, Massimiliano Guazzolini, sposato e con due figli. Dai primi accertamenti sembra che l'uomo sia finito tra un carrello trasportatore e il bancone di una macchina punzonatrice per la lavorazione delle lamiere, e sia rimasto schiacciato a livello della cassa toracica.
Quando lo hanno trovato i suoi colleghi, non vi era piu' nulla da fare. Sono intervenuti gli ispettori della Medicina del lavoro dell'Ausl di Rimini che hanno posto sotto sequestro i macchinari. Sull'incidente indagano anche i Carabinieri di Riccione.

venerdì 11 gennaio 2008

E' Morto fulminato Emanoil un giovane rumeno di 35 anni

15 gennaio 2008

Emanoil un operaio rumeno di 35 anni è morto folgorato perche' ha toccato i cavi della linea elettrica con la punta dell'ombrello, che aveva tirato fuori per ripararsi dalla pioggia. Il giovane è morta questa mattina a Calenzano (Firenze), in un cantiere di via degli Olmi, dove stava lavorando alla costruzione di un capannone industriale per conto della societa' 'Sestocom srl' di Sesto Fiorentino. Emanoil viveva in provincia di Verona, dove lavorava per la ditta edile Pregeco. Da una prima ricostruzione dei fatti e' emerso che si era posizionato all'interno del cestello di un braccio meccanico, montato su un camioncino della ditta Pregeco, per raggiungere la sommita' del capannone in costruzione.


11 gennaio. Muore Giuseppe Della Siega di 48 anni, Un morto e un ferito grave e' il bilancio di un infortunio avvenuto stamattina verso le 10 nelle acciaierie Palini e Bertoli a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine. Giuseppe insieme al collega rimasto ferito è un dipendente di una ditta esterna friulana di elettroimpianti di Porpetto. Dalla ricostruzione fornita dai carabinieri di Latisana, la vittima insieme al collega Alberto Cecotti, di 26 anni, era su un trabattello, impegnato nella manutenzione di una lampada, quando la piattaforma semovente, forse per un cedimento, si e' inclinata. I due operai sono precipitati da un'altezza di circa 14-15 metri. I primi soccorritori hanno tentato un disperato massaggio cardiaco, che ha fatto riprendere momentaneamente il battito; ma l'operaio e' deceduto poco dopo il ricovero all'ospedale di Udine. Sul posto stanno operando i carabinieri.

martedì 8 gennaio 2008

SONO MORTI RICCARDO, LUIGI E CIRO

8 gennaio
GROTTAGLIE (TARANTO) - CIRO STEFANI DI 51 ANNII, di Grottaglie (Taranto), è caduto da un'altezza di quattro metri mentre stava lavorando su un'impalcatura in un cantiere edile in via Ariosto, a Grottaglie. L'uomo era impegnato con alcuni compagni di lavoro nel rifacimento della facciata. L'operaio ha subito gravissime ferite, un trauma cranico e un trauma toracico: è stato condotto da un'ambulanza del 118 all'ospedale 'Santissima Annunziatà di Taranto, dove si trova ricoverato con prognosi riservata. Indagini sono state avviate dalla polizia per ricostruire le modalità dell'incidente. Accertamenti sono in corso anche da parte dell'ispettorato del lavoro
7/01/2008 Riccardo Demichelis, 42 anni, ha perso la vita in un incidente sul lavoro avvenuto nella zona tra Caramagna Piemonte e Sommariva del Bosco, in provincia di Cuneo. Riccardo era alla guida di una macchina per movimento terra, su cui stava lavorando in un cantiere nei pressi dell'autostrada Torino-Savona, nei pressi dell'intersezione con la provinciale 29 tra Caramagna e Sommariva.
Il mezzo si è ribaltato ed è finito in un canale a lato della carreggiata, dove c'era acqua. Nonostante gli sforzi, i vigili del fuoco non sono ancora riusciti a rimuovere subito il mezzo e a estrarre il cadavere. Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri della stazione di Racconigi e gli uomini del 118.

07/01/2007
LUIGI un settantenne assunto con lavoro a progetto
Luigi Sguazza un 71enne ha perso la vita dopo essere caduto da un silos a cinque metri dal suolo. Portato in gravissime condizioni all'ospedale di Circolo di Varese, residente a Venegono Superiore (Varese) è deceduto qualche ora dopo.
L'incidente è avvenuto attorno alle 10.30 alla ditta 'Axial', nella zona industriale di Vedano Olona (Varese), che si occupa di termoplastica. Stando alle prime informazioni, Luigi era assunto con un contratto a progetto. Sempre secondo le ricostruzioni fatte dai carabinieri di Malnate, il settantunenne sarebbe salito in cima a un silos per verificare se fosse il caso di saldare un 'turbo separatore'. Nella caduta ha riportato un forte trauma cerebrale e altre gravi ferite che l'hanno ucciso

Morto Agente di un Istituto di Vigilanza non si conoscono le generalità

GROSSETO, 7 GEN - Un agente di un istituto di vigilanza privata e' rimasto ucciso in uno scontro a fuoco durante una rapina a un furgone portavalori. E' accaduto nel pomeriggio nel territorio comunale di Massa Marittima (Grosseto). Non sono note ne' l'identita' dell'agente ucciso ne' le modalita' della rapina. (Ansa)

MORTO UN CAMIONISTA (Senza nome)

7 gennaio, un camionista di 40 anni è morto schiacciato in Lombardia tra il rimorchio e la motrice del suo automezzo parcheggiato in una ditta per le operazioni di scarico. Chi conosce le generalità della vittima è pregato di comunicarlo

lunedì 7 gennaio 2008

VITTIMA SCONOSCIUTA

4Un uomo di 33 anni, residente a San Severo (Foggia), è morto oggi in un incidente sul lavoro in Abruzzo. L'uomo, titolare di una ditta di smaltimento di materiale ferroso, era alle prese con le delicate operazioni di smontaggio del macchinario di un pastificio dismesso da tempo a Gissi (Chieti), quando è stato travolto e schiacciato da un grosso pezzo di metallo. Trasportato d'urgenza al San Pio da Pietrelcina di Vasto (Chieti), l'uomo si è spento alle 17,30, due ore e mezza dopo l'incidente. L'opificio è stato sequestrato dai carabinieri della compagnia di Vasto che conducono le indagini assieme all'Ispettorato del Lavoro di Chieti. Nelle notizie non appaiono le generalità della vittima

morto Claudio Ferrazzoli di 23 anni e altri due di cui non si conosce il nome

TREVISO, 1 GEN - Maciullato da un tritamangime: e' morto cosi' un agricoltore di 50 anni residente a Miane, nel Trevigiano. non si conosce il nome della vittima.

Treviso, 4 gen. (Adnkronos) - Tragedia sul lavoro a Loreggia, in provincia di Treviso, dove un 48enne, di origini rumene, ma in Italia da circa 10 anni, e' morto stritolato in un trituratore mentre era al lavoro in una azienda agricola. Secondo quanto ricostruito l'operaio e' finito dentro gli ingranaggi mentre si trovava a bordo di un carro adibito allo sminuzzamento di materiale vegetale. Sul caso indagano i Carabinieri. Non si conosce il nome della vittima


4/1/2008
Claudio Ferrazzoli di 23 anni, originario di Pavone Mella, nel bresciano e morto oggi dopo essere rimasto ferito gravemente in un incidente sul lavoro avvenuto ieri mattina.

venerdì 4 gennaio 2008

INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO

3/01/2008
Muore Luigi Varallo di 57 anni, di Brienza (Potenza) per le ferite riportate. E' stato colpito alla testa dalla sponda di un cassonetto carico di rottami.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?