Se vuoi dare anche un piccolo contributo per il film documentario sull'Osservatorio ecco il link. clicca sopra l'immagineO

morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

Translate (traduci nella tua lingua)

domenica 27 novembre 2022

La situazione delle morti aggiornata a questa mattina

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO. L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia. Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022 Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 27 novembre Sono morti complessivamente 1374 lavoratori, 715 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere(sono stati 962 nell’intero 2021, esclusi i morti per covid e ovviamente i morti sulle strade) In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro, 162 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022. Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 101 I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa. Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it su Twitter @pittorecarlosor Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province. I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro. LOMBARDIA 96 Milano (19), Bergamo (11), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 59 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 56 Napoli (12), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (17) PIEMONTE 51Torino (25), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6) SICILIA 41 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5) EMILIA ROMAGNA 38 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (7) Piacenza (4) CALABRIA 31 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (6) Vibo Valentia (3) MARCHE 30 Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano (10) PUGLIA 33 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (13), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 28 Firenze (6), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA 9 Potenza (5) Matera (4) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 24 novembre 2022

Poesia Reddito di Cittadinanza scritta in queste ore, l'ho scritta quando muovendo la mia miniera di quadri è sbucato fuori questo dipinto del 1978, racconta i genitori che salutano un figlio in partenza per il nord e che forse non rivedranno più se non in una bara. Reddito di Cittadinanza Preparate le valige voi poveri del sud Ma mi raccomando che siano di plastica di cartone con lo spago non ne fanno più Prendetele belle e colorate così sembrate anche alla moda il colore allegro mette di buon umore Quando vi toglieranno il Reddito di Cittadinanza sarà agosto non partite in quel mese di svago e di riposo i tristi volti, le lacrime e i saluti ai vostri cari turberebbero chi va in vacanza Ma poi che volete voi meridionali? C’è tanto lavoro anche da voi Vediamo i negri che lavorano al posto vostro a cinque euro all’ora nella raccolta di olive e pomodori e sono netti senza nessun contributo da pagare siate contenti Se avete braccia buone e non lavorate siete solo terroni scansafatiche impoltroniti Qui al nord già ci lecchiamo i baffi che ora vanno anche di moda con voi mica rischiamo la galera Non siete clandestini ma italiani Possiamo sfruttarvi alla luce del sole vi assumiamo con salari e buste paga regolari ma con il jobs act renziano così se protestate c'è la porta Non troviamo più mano d'opera per ristoranti, cantieri, officine e campi Offriamo anche ottocento euro netti al mese Ma volete anche il nostro sangue e questo maledetto reddito vi permette di poltrire Se poi non trovate da dormire quassù quando al telefono vi sentono stranieri o meridionali e vi dicono ci dispiace, non c'è posto non vi preoccupate ci sono dormitori e stazioni dove di notte potete riposare Poi c’è anche una nota positiva se venite su a morire anche qui al nord per infortuni siete quasi tutti voi del sud o stranieri muore Francesco, Antonio, Giuseppe e Vito le vostre vedove avranno la pensione a vita e i vostri figli cresceranno anche senza padre Ma se proprio non ce la fate a partire State sereni come disse Renzi a Letta lui e Salvini il Reddito lo toglierebbero anche ai pensionati al minimo
per farci arricchire ulteriormente e prendere il nostro voto Non venite su? Mafia e camorra vi aspettano a braccia aperte.

lunedì 21 novembre 2022

Tre morti anche questa domenica, due in Veneto, che raggiunge lo spaventoso numero di 59 morti sui luoghi di lavoro, prima tra le grandi Regioni, ma in questo momento abbiamo superato i morti dell'intero 2021: sono stati 692 l'anno scorso, ora sono 702, ma se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere sfioriamo i 1350 morti: se qualcuno è incuriosito, ma dubito, e me lochiede, gli scrivo chi sono i morti di ieri. Nel post c'è la reale situazione dei morti sul lavoro dall'inizio dell'anno, in ogni provincia e regione

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022

     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 15 novembre

Sono morti complessivamente 1348 lavoratori, 702 (sono stati 962 nell’intero 2021, esclusi i morti per covid) di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere

In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere  

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro,

160 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 98

I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa.    

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

Su Facebook

https://www.facebook.com/carlo.soricelli

https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/

https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it

su Twitter @pittorecarlosor

Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro.

LOMBARDIA 95 Milano (19), Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO  59 Venezia (10), Belluno (4), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (17) CAMPANIA 54  Napoli (11), Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16) PIEMONTE 50  Torino (24), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3)  LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6)    SICILIA 41 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (5)  EMILIA ROMAGNA 37 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (6) Piacenza (4) CALABRIA   30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30 Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4)  TRENTINO ALTO ADIGE 32  Trento (22) Bolzano (10)  PUGLIA 30 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7)  TOSCANA 27 Firenze (5), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (2), Pisa‎ (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente  () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9  Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3)  FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1)  BASILICATA 6  Potenza (3) Matera (3)    VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia () 

                                       Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. 

http://cadutisullavoro.blogspot.it

sabato 19 novembre 2022

Superati i morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2021, non parlate di cali, sono menzogne se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL. Grazie al Cardinale Matteo Zuppi per aver risvegliato le coscienze su queste tragedie,

 Ma che cali dei morti sui luoghi di lavoro se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL, superati i morti dell’intero 2021, erano al 31 dicembre dell’anno scorso 692, sono in questo momento già 698, con buona pace dell’INAIL e di chi elabora i loro morti inventando fantasiosi indici. Ma attenzione se li mettiamo insieme come fa INAIL con i morti sulle strade, sfioriamo già  1400 morti complessivi, con itinere e con chi sulle strade ci lavora. Dopo l’iniziativa con il Cardinale di Bologna e Presidente CEI Matteo Zuppi, che mi ha dato bonariamente del rompiscatole e che mi ha incoraggiato a continuare con l’attività dell’Osservatorio, finalmente qualcosa si muove nelle Istituzioni, almeno in quelle della Regione Emilia Romagna. La Consigliera dei Verdi Europei Silvia Zamboni ha fatto un’interrogazione regionale rivolta all’Assessore al Lavoro Vincenzo Colla per parlare della chiusura dell’Osservatorio e cosa fare per poter continuare l’attività. Il 14 dicembre ci sarà un incontro in Regione con Colla e dirigenti regionali per parlarne, vediamo le proposte d’aiuto, se ce ne saranno. Ma torniamo ai morti sul lavoro, nessuno ne parla, ma anche ieri ci sono stati tre morti sui luoghi di lavoro, un geometra è morto nell’avellinese cadendo in una vasca di cemento, due gli agricoltori morti a causa del trattore, nella province di Trapani e di Massa Carrara, sempre in Toscana il giorno prima ha perso la vita un 38enne albanese, la versione ufficiale parla di caduta da una scala, ma i carabinieri stanno indagando perché sembra che il cadavere sia stato spostato da un cantiere a un altro: la povera vittima sarebbe caduta da un ponteggio, probabilmente non a norma e per evitare conseguenze penali l’hanno spostato in un altro cantiere simulando la caduta da una scala, c he così toglie le responsabilità a terzi, così vanno alla povera vittima. Se confermata l’ipotesi, siamo di fronte ad un autentico crimine barbarico. Informo gli italiani che un morto su sette sui luoghi di lavoro (esclusa agricoltura dove sono tutti italiani) sono stranieri, un’infinità di nazionalità danno il sangue per il nostro benessere, occorre ricordare anche questo quando si parla di stranieri. Una strage nella strage è quella degli agricoltori schiacciati dal trattore, già 157 quest’anno e oltre 2000 da quando il 1°gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio. Un morto su quattro sui Luoghi di lavoro ha più di 60 anni; occorrerebbe diversificare la possibilità d’andare in pensione: chi svolge un lavoro pericoloso a causa delle sue condizioni fisiche che si deteriorano con gli anni deve avere la possibilità di potere andarci prima. ATTENZIONE nell’intero 2008 anno di apertura dell’Osservatorio i morti sui luoghi di lavoro     furono 632 e chi parla di cali mente agli italiani e la politica, e la stampa dovrebbe fare piena luce su questa incongruenza: parliamo della vita dei nostri lavoratori. C’è qualcosa di più importante in un paese civile? Io direi di no. INAIL spieghi agli italiani i suoi presunti cali delle morti, io sono a disposizione con la mia raccolta dati, dove i lavoratori sono tutti registrati per mese, giorno e anno della tragedia, provincia, regione, identità, età, professione (anche se in nero) e nazionalità. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 17 novembre 2022

Roberto Ienco, l'anziano di 67 anni morto dopo un mese di agonia, non era dipendente della ditta che eseguiva i lavori, quindi lavorava in nero, ma era ovvio che fosse così, è per questo che appaiono così pochi morti nelle statistiche INAIL, non sono in regola, oltre il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. La procura di Ivrea, dove è avvenuto l'infortunio mortale apre un'inchiesta

 Era addirittura ovvio pensare che Roberto Ienco non era in regola, è così per la maggioranza dei morti di quell'età e anche più anziani che muoiono nei cantieri, nelle officine e schiacciati dal trattore.

SCARMAGNO di Torino - La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla morte di Roberto Ienco, il 67 enne di Piossasco che domenica è deceduto al Cto di Torino ad un mese di agonia era stato coinvolto in un infortunio in un cantiere edile di Scarmagno. Ci sarebbero già dei nomi iscritti nel registro degli indagati. Un atto dovuto, da parte degli inquirenti, per cercare di fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto. E c'è di più: l'operaio edile che ha perso la vita nell'incidente non era dipendente della ditta che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione dell'edificio. Di fatto, secondo le prime risultanze, la procura di Ivrea dovrà capire innanzitutto perchè l'uomo si trovava in quel cantiere e, soprattutto, a che titolo. Saranno gli accertamenti dello Spresal dell'Asl To4 a fare luce su ogni aspetto. 

Ma se Roberto Ienco è caduto da un ponteggio  allestito per i lavori di restauro dell'ex sede della Società Operaia di Scarmagno cadendo nel vuoto, cosa volete che facesse se non lavorando? ma come si fa ad essere così incoscienti di far lavorare in nero dei lavoratori, tra l'altro anziani. Ma poi a leggere bene la cronaca ci si accorge che nessuno paga con la galera questi omicidi 


martedì 15 novembre 2022

Roberto Lenco di 66 anni muore dopo un mese di agonia. fabio Ferrara dopo il gravissimo infortunio sul lavoro rimane disoccupato e dichiara "era meglio se fossi morto" almeno i miei famigliari avrebbero avuto un risarcimento

 


Non ce l'ha fatta Roberto Ienco, 66 anni, l'operaio edile di Piossasco che è morto dopo un mese di agonia al'aspedale, era il 14 ottobre 2022, era rimasto vittima di una brutta caduta all'interno di un cantiere in corso d'opera a Scarmagno.

Dopo un mese di ricovero all'ospedale Cto di Torino, domenica 13 novembre 2022, il cuore dello sfortunato operaio ha cessato di battere. I medici Ma si può morire a 66 anni cadendo da un'impalcatura?

Era il 5 gennaio 2022 quando Fabio Ferrara, operaio  di 43 anni, rimase schiacciato da un bancale


 da oltre una tonnellata all’interno degli stabilimenti della Brivaplast, azienda di Ornago specializzata nel confezionamento di prodotti cosmetici. A quasi un anno da quel terribile incidente che ha segnato per sempre la sua vita rendendolo invalido per sempre, dichiara che per la sua famiglia sarebbe stato meglio se fosse morto, almeno avrebbero avuto un risarcimento, ora sono disoccupato

"Sono un miracolato - ha raccontato - ma per la mia famiglia sarebbe stato meglio se fossi morto quel giorno".

 

 

lunedì 14 novembre 2022

La rivolta delle mucche che uccidono, un altro che muore per le mucche che si rivoltano nelle stalle, dopo la veterineria Chiara Santoli un altro caso nel parmense


 

Dopo la morte della veterenaria Chiara Santoli di 25 anni uccisa da una mucca che stava visitando, ieri nel parmese un allevatore rimane ucciso da un'altra mucca mentre l'accudiva. Un animale mansueto che probabilemente è stanco di essere trattata in questo modo dagli umani: schiave che non vedono mai il sole, chiuse in fila una accanto all'altra nelle loro prigioni, a produrre latte. Rimasi impressionato anni fa quando vidi in una stalla alcune mucche, mi guardavano con terrore negli occhi, si chiedevano perchè ero li, se le avrei condotte alla morte, se ero un violento che voleva fare loro del male, uno sguardo intelligente che mi è rimasto dentro. Cosa succede, cominciano a ribellarsi? ma è giusto ridurre questi maglifici animali in quelle condizioni? Che vita gli facciamo fare? Dopo Chiara santoli la veterinaria di 25 anni morta il 2 novembre per aver probabilmente sottovalutato la reazione di questo gigante, ieri un caso simile nel parmense. 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022

     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 12 novembre

Sono morti complessivamente 1336 lavoratori, 690 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere

In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere  

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro,

156agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 96

I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 79 e rappresentano il 14% sul totale, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie.    

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

Su Facebook

https://www.facebook.com/carlo.soricelli

https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/

https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it

su Twitter @pittorecarlosor

Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro.

LOMBARDIA 95 Milano (19), Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO  56 Venezia (9), Belluno (3), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (16) CAMPANIA 53  Napoli (11), Avellino (4), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16) PIEMONTE 48  Torino (22), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3)  LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6)    SICILIA 40 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (4)  EMILIA ROMAGNA 36 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (4) CALABRIA   30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30 Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4)  TRENTINO ALTO ADIGE 30  Trento (20) Bolzano (10)  PUGLIA 30 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7)  TOSCANA 24 Firenze (5), Arezzo (6), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa‎ (2), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente  () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9  Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3)  FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1)  BASILICATA 6  Potenza (3) Matera (3)    VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia (). 

                                       Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. 

http://cadutisullavoro.blogspot.it

sabato 12 novembre 2022

Due i morti anche ieri, uno è un quarantenne marocchino di 40 anni. Un morto su sette è straniero ed è di una ditta in appalto sono queste le condizioni della strage, fanno svolgere lavori pericolosi a lavoratori che non sono dipendenti e ricattabili, così evitano problemi coi dipendenti. Gli stranieri aumenteranno in modo esponenziale in questa orribile conta: la vittima aveva una bimba di 5 anni e doveva farla venire in Italia con la moglie. Tornerà a casa lui, in una bara. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna. Nel post la reale situazione delle morti sul lavoro in Italia, che sono molti di più

 

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.

L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.

Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022

     Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro

Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 12 novembre

Sono morti complessivamente 1331 lavoratori, 687 di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle strade e in itinere

In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere  

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale.  Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di lavoro,

156agricoltori schiacciati dal trattore nel 2022.

Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 96

I lavoratori stranieri morti quest’anno sui luoghi di lavoro sono 79 e rappresentano il 14% sul totale, molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie.    

Curatore Carlo Soricelli metalmeccanico in pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com

Su Facebook

https://www.facebook.com/carlo.soricelli

https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/

https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it

su Twitter @pittorecarlosor

Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.

I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022. Chiunque svolge un lavoro e muore per infortunio è per noi un morto sul lavoro.

LOMBARDIA 95 Milano (19), Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova (5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO  55 Venezia (9), Belluno (3), Padova‎ (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona (12), Vicenza (15) CAMPANIA 53  Napoli (11), Avellino (4), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16) PIEMONTE 48  Torino (22), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3)  LAZIO 44 Roma (18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3) Rieti (6)    SICILIA 40 Palermo (7), Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ (4)  EMILIA ROMAGNA 35 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma () Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (4) CALABRIA   30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30 Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4)  TRENTINO ALTO ADIGE 30  Trento (20) Bolzano (10)  PUGLIA 30 Bari (3), BAT (), Brindisi (2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7)  TOSCANA 24 Firenze (5), Arezzo (6), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa‎ (2), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis iglesiente  () ABRUZZO 17L'Aquila (), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9  Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3)  FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone (1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1)  BASILICATA 6  Potenza (3) Matera (3)    VALLE D’AOSTA 3  (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia (). 

                                       Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio. 

http://cadutisullavoro.blogspot.it

 


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?