Cari visitatori, il regista Gianluca Marcon girerà un film documentario sull'Osservatorio e la sua attività che ormai conclude 17 anni di monitoraggio e ovviamente su di me come artista sociale da oltre 50 anni Stiamo raccoglendo fondi dal basso (Crowdfunding) per non avere condizionamenti, se vuoi dare una mano alla realizzazione del progetto e dare anche un piccolo contributo vai al link https://sostieni.link/36551 se sei al computer inquadra e clicca sul qrcode col cell. e vai al link
morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre
Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"
Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier
Soricelli
Carlo Soricelli attività artistica
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Elenco link
- Rifiutismo corrente pittorica di Soricelli
- Opere nello studio bunker di Casalecchio di Reno
- Opere di pittura e scultura
- Opere del museo di Casa Trogoni di Granaglione
- le mie opere nel patrimonio della Regione Emilia Romagna
- i libri scritti
- https://soricellifioriscolpiti.blogspot.com/
- http://pitturapranica.blogspot.it/
- Alcune poesie
martedì 29 novembre 2022
Quegli eroi volontari che sacrificano la loro vita per gli altri: Simone Sartini avave asolo 28 anni ed è morto alla guida della croce Rossa mentre trasportava un anziano. Mamma Luisa vorrebbe sapere a chi sono andati gli organi di suo figlio furio Gianluca Abbafati morto per infortunio sul lavoro nel 2016. sarebbe consolante per lei sapere a chi ha dato nuova vita il suo Furio
domenica 27 novembre 2022
La situazione delle morti aggiornata a questa mattina
giovedì 24 novembre 2022
lunedì 21 novembre 2022
Tre morti anche questa domenica, due in Veneto, che raggiunge lo spaventoso numero di 59 morti sui luoghi di lavoro, prima tra le grandi Regioni, ma in questo momento abbiamo superato i morti dell'intero 2021: sono stati 692 l'anno scorso, ora sono 702, ma se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere sfioriamo i 1350 morti: se qualcuno è incuriosito, ma dubito, e me lochiede, gli scrivo chi sono i morti di ieri. Nel post c'è la reale situazione dei morti sul lavoro dall'inizio dell'anno, in ogni provincia e regione
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.
Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
Nazionale di Bologna morti sul lavoro
Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 15 novembre
Sono morti complessivamente 1348 lavoratori, 702 (sono stati 962 nell’intero
2021, esclusi i morti per covid) di questi sui luoghi di lavoro gli altri sulle
strade e in itinere
In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati
all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati
dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio
lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi
dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci
sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette
operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui
luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con
data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima,
età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura
dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di
lavoro,
160 agricoltori schiacciati dal
trattore nel 2022.
Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 98
I lavoratori stranieri morti
quest’anno sui luoghi di lavoro sono 81 e rappresentano il 14% sul totale se si
escludono gli schiacciati dal trattore tutti italiani, molti lavoravano in
nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non ricordare i 5 operai
pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in Lombardia? Alcune di
queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in grandi cantieri nei quali esercitavano
diverse ditte, ma nessuno di queste ha detto che erano loro dipendenti, è già
capitato più di una volta e per non avere gravi problemi non essendo in regola.
Questa percentuale aumenterà progressivamente nei prossimi anni per la
denatalità italiana, la loro conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza
sulle Normative sulla Sicurezza diventeranno determinanti per porre argine a
queste tragedie, ma tanti, anche qui nella ricca Bologna, dormono per strada o
in dormitori perché non riescono a pagare l’affitto di casa, e quando vedono
che è straniero si rifiutano di affittare loro la casa.
Curatore Carlo
Soricelli metalmeccanico in
pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com
Su Facebook
https://www.facebook.com/carlo.soricelli
https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it
su Twitter
@pittorecarlosor
Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non
autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono
almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e
Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri
interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma
altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole
comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e
Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è
avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti
in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.
I
morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022.
Chiunque svolge un lavoro e muore per
infortunio è per noi un morto sul lavoro.
LOMBARDIA 95 Milano (19),
Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova
(5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 59 Venezia (10),
Belluno (4), Padova (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona
(12), Vicenza (17)
CAMPANIA 54 Napoli (11),
Avellino (5), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16)
PIEMONTE 50 Torino (24), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1),
Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma
(18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3)
Rieti (6) SICILIA 41 Palermo (7),
Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3),
Siracusa (), Trapani (5) EMILIA ROMAGNA 37 Bologna (4), Rimini (5)
Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5) Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (6)
Piacenza (4) CALABRIA 30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio
Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30
Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO
ALTO ADIGE 32 Trento (22) Bolzano
(10) PUGLIA
30 Bari (3), BAT (), Brindisi
(2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 27
Firenze (5), Arezzo (7), Grosseto (2), Livorno (1), Lucca (2), Massa
Carrara (2), Pisa (3), Pistoia (3), Siena () Prato (2) SARDEGNA 22
Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro (3),
Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari (9).Sulcis
iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8), Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia (8) Terni (1) LIGURIA 9
Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona (3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone
(1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA
6 Potenza (3) Matera (3) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia ()
Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio.
sabato 19 novembre 2022
Superati i morti sui luoghi di lavoro dell'intero 2021, non parlate di cali, sono menzogne se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL. Grazie al Cardinale Matteo Zuppi per aver risvegliato le coscienze su queste tragedie,
Ma che cali dei morti sui luoghi di lavoro se si contano tutti e non solo gli assicurati INAIL, superati i morti dell’intero 2021, erano al 31 dicembre dell’anno scorso 692, sono in questo momento già 698, con buona pace dell’INAIL e di chi elabora i loro morti inventando fantasiosi indici. Ma attenzione se li mettiamo insieme come fa INAIL con i morti sulle strade, sfioriamo già 1400 morti complessivi, con itinere e con chi sulle strade ci lavora. Dopo l’iniziativa con il Cardinale di Bologna e Presidente CEI Matteo Zuppi, che mi ha dato bonariamente del rompiscatole e che mi ha incoraggiato a continuare con l’attività dell’Osservatorio, finalmente qualcosa si muove nelle Istituzioni, almeno in quelle della Regione Emilia Romagna. La Consigliera dei Verdi Europei Silvia Zamboni ha fatto un’interrogazione regionale rivolta all’Assessore al Lavoro Vincenzo Colla per parlare della chiusura dell’Osservatorio e cosa fare per poter continuare l’attività. Il 14 dicembre ci sarà un incontro in Regione con Colla e dirigenti regionali per parlarne, vediamo le proposte d’aiuto, se ce ne saranno. Ma torniamo ai morti sul lavoro, nessuno ne parla, ma anche ieri ci sono stati tre morti sui luoghi di lavoro, un geometra è morto nell’avellinese cadendo in una vasca di cemento, due gli agricoltori morti a causa del trattore, nella province di Trapani e di Massa Carrara, sempre in Toscana il giorno prima ha perso la vita un 38enne albanese, la versione ufficiale parla di caduta da una scala, ma i carabinieri stanno indagando perché sembra che il cadavere sia stato spostato da un cantiere a un altro: la povera vittima sarebbe caduta da un ponteggio, probabilmente non a norma e per evitare conseguenze penali l’hanno spostato in un altro cantiere simulando la caduta da una scala, c he così toglie le responsabilità a terzi, così vanno alla povera vittima. Se confermata l’ipotesi, siamo di fronte ad un autentico crimine barbarico. Informo gli italiani che un morto su sette sui luoghi di lavoro (esclusa agricoltura dove sono tutti italiani) sono stranieri, un’infinità di nazionalità danno il sangue per il nostro benessere, occorre ricordare anche questo quando si parla di stranieri. Una strage nella strage è quella degli agricoltori schiacciati dal trattore, già 157 quest’anno e oltre 2000 da quando il 1°gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio. Un morto su quattro sui Luoghi di lavoro ha più di 60 anni; occorrerebbe diversificare la possibilità d’andare in pensione: chi svolge un lavoro pericoloso a causa delle sue condizioni fisiche che si deteriorano con gli anni deve avere la possibilità di potere andarci prima. ATTENZIONE nell’intero 2008 anno di apertura dell’Osservatorio i morti sui luoghi di lavoro furono 632 e chi parla di cali mente agli italiani e la politica, e la stampa dovrebbe fare piena luce su questa incongruenza: parliamo della vita dei nostri lavoratori. C’è qualcosa di più importante in un paese civile? Io direi di no. INAIL spieghi agli italiani i suoi presunti cali delle morti, io sono a disposizione con la mia raccolta dati, dove i lavoratori sono tutti registrati per mese, giorno e anno della tragedia, provincia, regione, identità, età, professione (anche se in nero) e nazionalità. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Nazionale di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.
giovedì 17 novembre 2022
Roberto Ienco, l'anziano di 67 anni morto dopo un mese di agonia, non era dipendente della ditta che eseguiva i lavori, quindi lavorava in nero, ma era ovvio che fosse così, è per questo che appaiono così pochi morti nelle statistiche INAIL, non sono in regola, oltre il 20% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. La procura di Ivrea, dove è avvenuto l'infortunio mortale apre un'inchiesta
Era addirittura ovvio pensare che Roberto Ienco non era in regola, è così per la maggioranza dei morti di quell'età e anche più anziani che muoiono nei cantieri, nelle officine e schiacciati dal trattore.
SCARMAGNO di Torino - La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla morte di Roberto Ienco, il 67 enne di Piossasco che domenica è deceduto al Cto di Torino ad un mese di agonia era stato coinvolto in un infortunio in un cantiere edile di Scarmagno. Ci sarebbero già dei nomi iscritti nel registro degli indagati. Un atto dovuto, da parte degli inquirenti, per cercare di fare chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto. E c'è di più: l'operaio edile che ha perso la vita nell'incidente non era dipendente della ditta che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione dell'edificio. Di fatto, secondo le prime risultanze, la procura di Ivrea dovrà capire innanzitutto perchè l'uomo si trovava in quel cantiere e, soprattutto, a che titolo. Saranno gli accertamenti dello Spresal dell'Asl To4 a fare luce su ogni aspetto.
Ma se Roberto Ienco è caduto da un ponteggio allestito per i lavori di restauro dell'ex sede della Società Operaia di Scarmagno cadendo nel vuoto, cosa volete che facesse se non lavorando? ma come si fa ad essere così incoscienti di far lavorare in nero dei lavoratori, tra l'altro anziani. Ma poi a leggere bene la cronaca ci si accorge che nessuno paga con la galera questi omicidi
martedì 15 novembre 2022
Roberto Lenco di 66 anni muore dopo un mese di agonia. fabio Ferrara dopo il gravissimo infortunio sul lavoro rimane disoccupato e dichiara "era meglio se fossi morto" almeno i miei famigliari avrebbero avuto un risarcimento
Non ce l'ha fatta Roberto Ienco,
66 anni, l'operaio edile di Piossasco che è morto dopo un mese di agonia al'aspedale, era il 14 ottobre
2022, era rimasto vittima di una brutta caduta all'interno di un cantiere in
corso d'opera a Scarmagno.
Dopo
un mese di ricovero all'ospedale Cto di Torino, domenica 13 novembre 2022, il cuore dello sfortunato operaio ha cessato di
battere. I medici Ma si può morire a 66 anni cadendo da un'impalcatura?
Era il 5 gennaio 2022 quando Fabio Ferrara, operaio di 43 anni, rimase schiacciato da un bancale
da oltre una tonnellata all’interno degli stabilimenti della Brivaplast, azienda di Ornago specializzata nel confezionamento di prodotti cosmetici. A quasi un anno da quel terribile incidente che ha segnato per sempre la sua vita rendendolo invalido per sempre, dichiara che per la sua famiglia sarebbe stato meglio se fosse morto, almeno avrebbero avuto un risarcimento, ora sono disoccupato
"Sono un miracolato - ha raccontato - ma per la mia famiglia sarebbe stato meglio se fossi morto quel giorno".
lunedì 14 novembre 2022
La rivolta delle mucche che uccidono, un altro che muore per le mucche che si rivoltano nelle stalle, dopo la veterineria Chiara Santoli un altro caso nel parmense
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.
Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
Nazionale di Bologna morti sul lavoro
Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 12 novembre
Sono morti complessivamente 1336 lavoratori, 690 di questi sui luoghi di
lavoro gli altri sulle strade e in itinere
In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati
all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati
dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio
lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi
dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci
sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette
operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui
luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con
data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima,
età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura
dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di
lavoro,
156agricoltori schiacciati dal
trattore nel 2022.
Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 96
I lavoratori stranieri morti
quest’anno sui luoghi di lavoro sono 79 e rappresentano il 14% sul totale,
molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non
ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in
Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in
grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha
detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non
avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà
progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro
conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza
diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie.
Curatore Carlo
Soricelli metalmeccanico in
pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com
Su Facebook
https://www.facebook.com/carlo.soricelli
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Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non
autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono
almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e
Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri
interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma
altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole
comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e
Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è
avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti
in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.
I
morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022.
Chiunque svolge un lavoro e muore per
infortunio è per noi un morto sul lavoro.
LOMBARDIA 95 Milano (19),
Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova
(5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 56 Venezia (9),
Belluno (3), Padova (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona
(12), Vicenza (16)
CAMPANIA 53 Napoli (11),
Avellino (4), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16)
PIEMONTE 48 Torino (22), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1),
Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma
(18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3)
Rieti (6) SICILIA 40 Palermo (7),
Agrigento (3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3),
Siracusa (), Trapani (4) EMILIA ROMAGNA 36 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5)
Parma (1) Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (4) CALABRIA 30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio
Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30
Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO
ALTO ADIGE 30 Trento (20) Bolzano
(10) PUGLIA
30 Bari (3), BAT (), Brindisi
(2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 24 Firenze (5), Arezzo (6), Grosseto (2),
Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa (2), Pistoia (3), Siena ()
Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio
Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari
(9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17 L'Aquila (1), Chieti (8),
Pescara (6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia
(8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona
(3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone
(1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA
6 Potenza (3) Matera (3) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia ().
Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio.
sabato 12 novembre 2022
Due i morti anche ieri, uno è un quarantenne marocchino di 40 anni. Un morto su sette è straniero ed è di una ditta in appalto sono queste le condizioni della strage, fanno svolgere lavori pericolosi a lavoratori che non sono dipendenti e ricattabili, così evitano problemi coi dipendenti. Gli stranieri aumenteranno in modo esponenziale in questa orribile conta: la vittima aveva una bimba di 5 anni e doveva farla venire in Italia con la moglie. Tornerà a casa lui, in una bara. Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna. Nel post la reale situazione delle morti sul lavoro in Italia, che sono molti di più
OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO.
L’unico osservatorio che monitora i morti sul lavoro in Italia.
Aperto 15 anni fa il 1° gennaio 2008 chiuderà il 31 dicembre 2022
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio
Nazionale di Bologna morti sul lavoro
Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 12 novembre
Sono morti complessivamente 1331 lavoratori, 687 di questi sui luoghi di
lavoro gli altri sulle strade e in itinere
In questi “numeri” ci sono anche i morti sul lavoro non assicurati
all’INAIL (oltre 4 milioni) poi i morti in nero, e gli agricoltori schiacciati
dal trattore, spesso anziani in pensione, ma non solo, diversi col doppio
lavoro perché i terreni di famiglia non li sfamano. Inail nei primi nove mesi
dell’anno ha ricevuto 790 denunce di morti sul lavoro tra i suoi assicurati, ci
sono in questo numero anche i morti sulle strade e in itinere
Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette
operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima. I morti sui
luoghi di lavoro sono da 15 anni tutti registrati in apposite tabelle Excel con
data della morte, provincia e regione della tragedia, identità della vittima,
età, professione, nazionalità e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di apertura
dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni sui luoghi di
lavoro,
156agricoltori schiacciati dal
trattore nel 2022.
Gli autotrasportatori morti dall’inizio dell’anno sono 96
I lavoratori stranieri morti
quest’anno sui luoghi di lavoro sono 79 e rappresentano il 14% sul totale,
molti lavoravano in nero. Ma altrettanti sono morti sulle strade: come non
ricordare i 5 operai pakistani che all’alba da Torino andavano a lavorare in
Lombardia? Alcune di queste morti sono allucinanti, lavoravano in nero in
grandi cantieri nei quali esercitavano diverse ditte, ma nessuno di queste ha
detto che erano loro dipendenti, è già capitato più di una volta e per non
avere gravi problemi non essendo in regola. Questa percentuale aumenterà
progressivamente nei prossimi anni per la denatalità italiana, la loro
conoscenza dei diritti/doveri e la conoscenza sulle Normative sulla Sicurezza
diventeranno determinanti per porre argine a queste tragedie.
Curatore Carlo
Soricelli metalmeccanico in
pensione e artista sociale da 50 anni. per contatti carlo.soricelli@gmail.com
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Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade se non
autotrasportatori: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono
almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e
Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi,
che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li
conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le
reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci
sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus. I morti sul lavoro sono segnati nella provincia dove è
avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di residenza, non ci sono i morti
in autostrada che non è giusto addebitarli alle province.
I
morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province nel 2022.
Chiunque svolge un lavoro e muore per
infortunio è per noi un morto sul lavoro.
LOMBARDIA 95 Milano (19),
Bergamo (10), Brescia (25), Como (7), Cremona (6), Lecco (7), Lodi (1), Mantova
(5), Monza Brianza (4), Pavia (5) Sondrio (3), Varese (3) VENETO 55 Venezia (9),
Belluno (3), Padova (8), Rovigo (3), Treviso (5), Verona
(12), Vicenza (15)
CAMPANIA 53 Napoli (11),
Avellino (4), Benevento (3), Caserta (19), Salerno (16)
PIEMONTE 48 Torino (22), Alessandria (9), Asti (2), Biella (1),
Cuneo (8), Novara (1),Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (3) LAZIO 44 Roma
(18), Viterbo (6) Frosinone (11) Latina (3)
Rieti (6) SICILIA 40 Palermo (7), Agrigento
(3), Caltanissetta (6), Catania (9), Enna (1), Messina (7), Ragusa (3),
Siracusa (), Trapani (4) EMILIA ROMAGNA 35 Bologna (4), Rimini (5) Ferrara (3) Forlì Cesena (6) Modena (5)
Parma () Ravenna (3) Reggio Emilia (5) Piacenza (4) CALABRIA 30 Catanzaro (10), Cosenza (8), Crotone (4) Reggio
Calabria (5) Vibo Valentia (3) MARCHE 30
Ancona (12), Macerata (4), Fermo (3), Pesaro-Urbino (9), Ascoli Piceno (4) TRENTINO
ALTO ADIGE 30 Trento (20) Bolzano
(10) PUGLIA
30 Bari (3), BAT (), Brindisi
(2), Foggia (10), Lecce (8) Taranto (7) TOSCANA 24 Firenze (5), Arezzo (6), Grosseto (2),
Livorno (1), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa (2), Pistoia (3), Siena ()
Prato (2) SARDEGNA 22 Cagliari (3) Carbonia-Iglesias (), Medio
Campidano (1), Nuoro (3), Ogliastra (), Olbia-Tempio (2), Oristano (5), Sassari
(9).Sulcis iglesiente () ABRUZZO 17L'Aquila (), Chieti (8), Pescara
(6) Teramo (3) UMBRIA 9 Perugia
(8) Terni (1) LIGURIA 9 Genova (2), Imperia (2) La Spezia (2), Savona
(3) FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Pordenone
(1) Trieste () Udine (5) Gorizia (1) BASILICATA
6 Potenza (3) Matera (3) VALLE D’AOSTA 3 (3) Molise 2 Campobasso (2) Isernia ().
Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio.
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2
via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro
Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli
1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati
2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza
3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica
4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere
5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro
6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)
7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi
8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni
9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.
10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.
11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.
12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori
13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.
14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.
15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.
16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.