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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 30 settembre 2020

Muore operaio agricolo di 65 anni travolto da una cisterna: il cadavere trovato dal figlio

 

Cremona, 29 settembre 2020  L'infortunio sul lavoro in un terreno al confine fra Torricella del Pizzo, in provincia di Cremona, e Sissa, in provincia di Parma. Il corpo della vittima è stato trovato dal figlio preoccupato per il mancato ritorno a casa del padre nonostante il turno di lavoro finisse alle 18.  Ha lanciato l'allarme ma ormai non c'era più nulla da fare: vani i soccorsi degli operatori del 118.

martedì 29 settembre 2020

Muore il 106esimo agricoltore schiacciato dal trattore. Muore dissanguato un operaio agricolo


 Peter Hell è morto schiacciato da un trattore ribaltatosi in una curva sulla strada per Monticolo in provincia di bolzano. Era già morto quando sono arrivati i soccorritori

lunedì 28 settembre 2020

Un eroe del lavoro: Aurelio Visalli si butta in mezzo a onde alte 5 metri per salvare due ragazzini


 Tragedia sul lavoro Due adolescenti si sono buttati in acqua nonostante la tempesta, il sottoufficilae della Gurada Cosiera si è buttato in acqua per salvarli ma dopo averli salvati è stato dato per disperso e il corpo è stato trovato dopo 24 ore. I militari erano intervenuti per recuperarli, ma il sottufficiale è stato risucchiato dal mare. Il suo corpo è stato ritrovato all'alba nella scogliera della baia del Tono. Il cognato accusa: "I suoi colleghi lo hanno visto in difficoltà e sono rimasti inermi: la tragedia in provincia di Messina

domenica 27 settembre 2020

orribile morte di un operaio ferroviere: stritolato dagli ingranaggi di una macchina che sparge ghiaia sui binari

 

Reggio Calabria  Francesco Ventura, di 49 anni, ha perso la vita in un infortunio sul lavoro avvenuto a Condofuri. Ventura alle dipendenze di una impresa che lavora per conto di Rfi alla manutenzione della linea ferroviaria, è rimasto stritolato dagli ingranaggi di un macchinario che sparge la ghiaia tra i binari. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per estrarre il corpo dalla morsa del nastro. I sanitari del 118 giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso 

 

venerdì 25 settembre 2020

Un altro autotrasportatore morto: continua la strage

Continua la strage di autotrasportatatori, muoiono numerosissimi sulle strade e sono la terza categoria per numero di morti dopo Agricoltura e Edilizia. la vittima segnalata è morta sull'A 4 nei pressi di Venezia. La tragedia in un tamponamento tra mezzi pesanti


 

giovedì 24 settembre 2020

Addetto alla segnaletica stradale muore schiacciato tra automobile e furgone sulla Superstrada Ferrara-Mare

 FERRARA. Tragedia sul lavoro sulla Superstrada Ferrara-Mare. Alle 18 un operaio addetto alla segnaletica è morto sul colpo a seguito del tamponamento tra due mezzi. Secondo una prima ricostruzione l'operaio, dipendente di una ditta che opera per conto di Anas (la Cims di Castel Guelfo) si trovava sulla carreggiata per segnalare la presenza dei lavori quando è sopraggiunta una Panda che ha tamponato il mezzo utilizzato per la realizzazione delle strisce stradali. Proprio in quel momento la vittima si era avvicinato al mezzo per raccogliere i coni stradali ed è stato travolto dall'auto. Per lui non c'è stato nulla da fare. L'infortunio mortale è avvenuto nel tratto tra Cona e Ferrara, in direzione città. 

lunedì 21 settembre 2020

La CGIL dedica una sede sindacale a Luigi Davide morto sul lavoro

 Nonostante la fatica per la manifestzione in piazza Dante, Maurizio Landini non è voluto mancare all'inaugurazione della sede Filt Cgil di piazza Immacolatella Nuova, nel Porto di Napoli. Il nuovo sportello per i lavoratori del settore Trasporti è stato dedicato a Luigi Davide, ex dipendente della Conateco,morto nel 2007 per un infortunio mentre era in servizio. La verità sulla sua morte non è stata ancora chiarita. I suoi familiari hanno voluto ringraziare la Cgil con un messaggio.

"Ancora oggi, la sicurezza è considerata un costo da tagliare - afferma Landini - Ci sono troppe morti sul lavoro. Credo che si debba affermare che la sicurezza è, invece, un investimento". Sul recovery fund, Landini ha ribadito che i progetti del Governo vanno discussi con i sindacati: "Siamo ancora in una fase embrionale, ma noi vogliamo partecipare perché si individuino le priorità. E' arrivato il momento che al centro vengano messi Sanità, Scuola, Mezzogiorno, infrastrutture".  


sabato 19 settembre 2020

venerdì 18 settembre 2020

Altri due morti il 18 settembre: muore cadendo da un lucernario che ha ceduto

 

PRATO  Un edile di 56 anni originario è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone:  stava effettuando alcune verifiche sulla copertura dell'edificio insieme ad altri due

Secondo una prima ricostruzione, o mentre era sul tetto il lucernario ha ceduto, facendolo precipitare al suolo morendo all'istante. Sul posto sono intervenuti medici del 118 che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso . Intervenuti anche il personale della Asl, la polizia e la municipale.

La seconda vittima nel torinese, dopve un 73enne si è recisa una gamba con la motosega e morendo dissanguato

giovedì 17 settembre 2020

Stefano Alocchi era un fattorino: muore dopo 5 anni dopo essere rimasto paralizzato per un infortunio sul lavoro. Riusciva solo a ad aprire e chiudere gli occhi

 

Rimini, 17 settembre 2020 - Dopo cinque anni di agonia è morto Stefano Alocchi 44 anni nella Rsa di Forlimpopoli dove era ricoverato. Era caduto dalle scale di un pub di Torre Pedrera mentre faceva una consegna, ed era rimasto tetraplegico. Condannato a una non vita, negli ultimi tempi riusciva però ad aprire e a chiudere gli occhi, comunicando in questo modo con la madre e il fratello. Alla sbarra ci sono invece padre e figlio, gestori del locale. Chiesto un risarcimento di 14 milioni di euro. La scala non era a norma ed era pericolosa. Le morti sul lavoro sono terribili per l'ingiustizia e quasi sempre per responsabilità di terzi. 

mercoledì 16 settembre 2020

Muore dopo una settimana per aver inalato gas: Il 15 settembre ci sono stati 4 morti sui luoghi di lavoro

 Continua la strage A una settimana dal suo ricovero a Palermo è morto Giuseppe Caruso, il tecnico che il 7 settembre scorso era rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro in un distributore di carburanti alla periferia di Marsala (Trapani). Caruso, dipendente di una ditta che si occupa della manutenzione e della pulizia delle cisterne, secondo la ricostruzione avrebbe inalato gas o vapori del carburante mentre stava lavorando in un serbatoio di gasolio, subendo così gravi danni ai polmoni: la vittima   aveva riportato anche ustioni su varie parti del corpo, causate da una fiammata nata da una scintilla durante la chiusura di un coperchio del serbatoio. E' morto dopo una settimana di agonia a Palermo. 

Ma oggi rendiamo omaggio anche a Don Roberto Malgesini il Prete degli ultimi che a Como è stato ucciso a coltellate da un immigrato che stava aiutando assieme a tantissimi altri poveri e immigrati. La sua era una missione, ma anche un lavoro per aiutare i poveri: gli ultimi della Società.

Le altre due vittime a Cosenza e Catania.

Nella foto Don Roberto

martedì 15 settembre 2020

Il camion accartocciato: precipita in un burrone col camion che trasportava acqua, muore schiacciato. Già 30 gli autotrasportatori morti dall'inizio dell'anno


 

La tragedia  in provincia di Reggio Calabria. Un camion che trasportava acqua è finito, per causa ancora in corso d’accertamento, in una scarpata nelle montagne della Limina, sulla strada che porta a Giffone, Il camion ha carambolato per una ventina di metri giù nel burrone. 

Inutili i soccorsi per il conducente, di cui non sono note le generalità, morto sul colpo . Sul posto sono ancora in corso le operazioni dei vigili del fuoco (nella foto), al lavoro con la squadra Saf del comando provinciale di Reggio Calabria e con la partenza del distaccamento di Polistena, per estrarre il cadavere dalle lamiere.

Quella degli autyotrasportatori è la terza categoria per numero di morti sui luoghi di lavoro dopo agricoltura e  edilizia 

lunedì 14 settembre 2020

Operaio muore alla FCA di Torino dopo due giorni di agonia. è stato travolto da un carico di metallo

 Un operaio è morto per un infortunio sul lavoro nel comprensorio Fca di Mirafiori schiacciato sotto un carico di metallo. La vittima di 49 anni, era un operaio di una ditta esterna che lavorava per Fenice, l’azienda che gestisce le attività termoelettriche di tutto il comprensorio di Fca.

La tragedia risale a giovedì pomeriggio, l’operaio è morto sabato in ospedale  al Cto di Torino


a causa di un’emorragia interna. Troppo gravi i traumi riportati nell’incidente sul lavoro su cui ora sono in corso gli accertamenti del caso. Nella foto un'opera di Carlo Soricelli "Cristo operaio"

domenica 13 settembre 2020

Muore il 104esimo agricoltore dall'inizio dell'anno schiacciato dal trattore: è Domenico Di Sano

 

La tragedia è avvenuta ieri sera verso le ore 20. Di Sano Mentre stava effettuando dei lavori sul terreno di un familiare a bordo di un trattore, ha perso controllo del mezzo che si è ribaltato. L’agricoltore è rimasto schiacciato, morendo sul colpo: quando sono arrivati i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. dernuncio questa strage nella strage da 13 anni, purtroppo nessuno ha mai fatto niente, neppure i ministri delle politiche Agricole che si sono succeduti l'hanno mai fatto. In questi 13 anni ne sono morti oltre 1600. foto di repertorio


venerdì 11 settembre 2020

Muore vecchio operaio senegalese di 63 anni nella realizzazione di una discarica in provincia di Alessandria

 Un operaio di 63 anni originario del Senegal ma residente a Parma è morto nella mattina del 10 settembre investito da un pesante mezzo mentre si trovava nel cantiere della ditta Riccoboni di Piacenza che sta allestendo la nuova discarica che dovrà ospitare rifiuti di vario genere. Ad intervenire, l’elisoccorso del 118. Sul posto anche i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale dello Spresal ma per l'anziano operaioo non c’è stato nulla da fare. la tragedia o nell’area in cui sorgerà la discarica per cui sono al lavoro da oltre un anno gli operai che stanno scavando per riporto terra. Il mezzo  facendo retromarcia non ha visto il collega travolgendolo. 

giovedì 10 settembre 2020

Orribile mercoledì 9 settembre con 6 morti sul lavoro. i morti dai 19 anni a 74 anni

 Un mercoleì da incubo per i lavoratori: ne sono morti 6. Colpiscono le morti di un volontario 19enne e un 74enne che ancora lavorava sui tetti a quell'età, la tragedia a Nola in provincia di Napoli, Ciro il 19enne era un volontario della Protezione Civile investito da un automobilista mentre spegneva un incendio. Orribile morte di un autorasportatore in sardegna, mentre era nella cabina del suo camion una trave in cemento armato lo ha schiacciato (vedi foto), aveva solo 35 anni. perde la vita anche un autotrasportatore in Veneto. In provincia di Potenza un edile ha perso la vita cadendo dall'alto sotto gli occhi del figlio. A Torre Predera di Rimini un fabbro di 48 anni è morto cadendo da 12 metri d'altezza. 


mercoledì 9 settembre 2020

Muore 26enne indiano cadendo da una serra: tante giovani vite straniere che pagano un tributo di sangue al nostro benessere


 Un ragazzo di 26 anni è morto mentre lavorava in un’azienda agricola a San Vito, tra San Felice e Terracina. Il giovane sarebbe caduto da una scala mentre si occupava di lavori di manutenzione. la caduta gli ha provocato lesioni mortali alla testa: è stato trasportato all’ospedale Fiorini di Terracina. Inutili i tentativi degli operatori sanitari di salvarlo. E’ morto poco dopo. Immediato il commento del giornalista e sociologo Marco Omizzolo: “Un altro bracciante indiano morto durante il lavoro. È caduto anche lui dalla solita infame Serra. Aveva 26 anni. Il dolore e la rabbia urlano più forte dei vostri interessi e delle vostre ipocrisie così ha dichiarato un altro giovane lavoratore indiano”. Nella foto Willy Montero, il giovane di 21 anni ucciso da energumeni picchiatori 

lunedì 7 settembre 2020

Un autotrasportatore eroico muore per soccorrere un automobilista in difficoltà

 Salvatore Zito muore a 44 anni per aver soccorso un automobilista. La tragedia sull'A1 nel tratto Roma/Napoli. Zito era sceso dal camion che guidava per soccorrerlo quando una Mercedes ha travolto lui e l'automobilista in panne. Spero che a questo eroe venga riconosciuto l'infortunio sul lavoro. A bordo della Mercedes c'erano tre bambini

domenica 6 settembre 2020

Terribile tragedia: dopo Davide di 22 anni muore anche suo fratello Francesco di 25 anni dopo tre giorni di agonia

 

La tragedia di Cavallermaggiore di Cuneo: avevano sperato che almeno lui potesse salvarsi, dopo l’incidente sul lavoro accaduto giovedì mattina, quando si è sentito male per le esalazioni del mais all’interno del silos  nell’azienda agricola di famiglia. Suo fratello Davide Gennero, 22 anni,, aveva immediatamente provato a soccorrerlo: anche lui pero’ aveva perso i sensi per i gas ed era morto tra le braccia del padre Claudio, davanti ai cui occhi si era consumata la terribile tragedia. Povero padre che vede morire due suoi figli: Davide era morto subito, mentre  Francesco era stato portato in condizioni gravissime all’ospedale di Savigliano. Per 40 minuti, per via delle esalazioni, non era riuscito a respirare: un tempo eccessivamente lungo che aveva portato a poche speranze di ripresa dallo stato di coma in cui si trovava.



sabato 5 settembre 2020

Altri 3 morti sul lavoro il 4 settembre, già 9 a settembre sui luoghi di lavoro

 

Un operaio lombardo di 46 anni, di cui non sono ancora note le generalità, è morto oggi, venerdì 4 settembre, in Val D'Aosta, il secondo quest'anno

Il 46enne stava eseguendo lavori di manutenzione in una centrale idroelettrica lungo il torrente Artanavaz e sarebbe caduto in una vasca di carico e scarico dell’impianto, rimanendo ucciso

Roma Tragico incidente nell’ecocentro a Rocca di Papa per un autotrasportatore rimasto ucciso sul colpo a seguito dell’urto dell’autoarticolotato che stava guidando contro un ufficio dell’isola ecologica. Il mezzo ha sbandato ed è finito contro la struttura e l’uomo, 49 anni di Lariano, non è riuscito a salvarsi

Arezzo, 4 settembre 2020 E' morto il 102esimo agricoltore schiacciato dal tratttore- La Tragedia nei campi a Foiano della Chiana,  Sul posto i vigili del fuoco di Cortona che hanno sollevato il cingolato con un autogru. Purtroppo il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell guidatore. 


giovedì 3 settembre 2020

Tragedia a Cuneo per due fratelli: uno di 22 morto l'altro di 25 gravemente ferito

 


Tragedia del lavoro a Cavallermaggiore due fratelli cadono dentro un silos: il più giovane muore l'altro è gravissimo


Quello morto aveva solo 22 anni, il ferito 25. 

La tragedia a Cavallermaggiore in provincia di Cuneo. Questa mattina due fratelli impegnati nella verifica di un silos alto una quarantina di metri, riempito di mangime per animali, sono caduti all'interno del silos. Il più giovane è morto, l'altro ricoverato in gravi condizioni Uno dei due ragazzi, 22 anni,i è morto, l'altro che ne ha 25 è in gravi condizioni. Non ancora chiaro se la morte del giovane è stata provocata dalle inalazioni o per la caduta

Autotrasportatore 40enne muore bruciato vivo dentro il camion finito in una scarpata

 La tragedia in molise

Pomeriggio drammatico con un incidente stradale in Molise, dove muore  bruciato un camionista. E’ accaduto sulla strada statale 17, la Appulo-Sannitica. Giuseppe Coppola aveva 42 anni e, per cause ancora da chiarire, avrebbe perso il controllo del suo tir, con l’autotreno che si è ribaltato fino a finire in una scarpata ai bordi della strada ed ha fatto una morte orribile.  ma sono già 5 i morti per infortunio a settembre

mercoledì 2 settembre 2020

Anche settembre è cominciato male: 3 morti sui luoghi di lavoro

 Sono 3 i morti per infortuni il 1° settembre. A Rende di cosenza ha perso la vita a 40 anni Giiovanni Spadafora, è stato colpito da un montacarichi ed è precipitato dall'alto

A porto Rotondo di Olbia, in una villa ha perso la vita un 62enne di Olbia è rimasto fulminato mentre eseguiva dei lavori

Perde la vita un anziano che si è sentito male mentre bruciava delle sterpaglie

martedì 1 settembre 2020

Report morti sul lavoro nei primi 8 mesi del 2020

 


Sono stati 51 i morti sui luoghi di lavoro a agosto, dall’inizio dell’anno 370 sui luoghi di lavoro (tutti registrati in apposite tabelle excel), oltre 700 con le morti in itinere e sulle strade, altri 368 lavoratori hanno perso la vita per infortuni da covid, per un totale di 1168. Già 102 gli agricoltori schiacciati dal trattore, categoria che si conferma sempre da quando è stato aperto l’Osservatorio quella con più morti, in questo momento ha il 36,4% di tutti i morti sui luoghi di lavoro. Segue l’edilizia con il 16,5%, con le cadute dall’alto come principale causa. L’autotrasporto di tutte le categorie ha il 9,7% di tutti i mori sui luoghi di lavoro. L’industria ha l’8,6%. Seguono una miriade di lavori che hanno qualche morto sul lavoro, ma l’elenco è tanto ampio che sarebbe dispersivo elencare tutte le varie figure professionali che hanno perso la vita lavorando. Il 32,4% di tutti i morti sul lavoro hanno perso la vita per infortuni da covid

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro.

Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli

1 settembre

Dall’inizio dell’anno sono morti 753, lavoratori di questi 369 sui luoghi di lavoro (tutti i morti sul lavoro sono registrati da 13 anni in apposite tabelle excel con identità, luogo e data della tragedia, professione, età e nazionalità), a questi occorre aggiungere altri 369 lavoratori morti a causa del coronavirus, un conto ancora parziale che stiamo cercando di aggiornare), tra questi 176 medici, il 50% quelli di base, 46 infermieri e operatori sanitari, 105 parroci, 10 carabinieri, 3 giornalisti, poi 8 farmacisti, poliziotti/a, vigili del fuoco, operai, impiegati, cassiere, autotrasportatori, sindacalisti ecc. l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità, che svolgono altri lavori e che sono rimasti contagiati per il lavoro svolto) 270 con i morti sulle strade in itinere, sono già 101 gli agricoltori schiacciati dal trattore dal 1° gennaio: il più giovane aveva solo 13 anni il più anziano 90

Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni

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Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima

Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati i morti in itinere e sulle strade, tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus

CAMPANIA 44 Napoli (12), Avellino (10), Benevento (5), Caserta (9), Salerno (6) SICILIA 36  Palermo (9), Agrigento (6), Caltanissetta (3), Catania (2), Enna (3), Messina (5), Ragusa (5), Siracusa (2), Trapani‎ (2) PIEMONTE 29 Torino (5), Alessandria (4), Asti (7), Biella (), Cuneo (7), Novara (1), Verbano-Cusio-Ossola (4) Vercelli (1) Lombardia 28 Milano (3), Bergamo (3), Brescia (4), Como (3), Cremona (2), Lecco (2), Lodi (4), Mantova (4), Monza Brianza (2), Pavia (), Sondrio (), Varese(1) EMILIA ROMAGNA 28 Bologna (6), Rimini (2). Ferrara (2) Forlì Cesena () Modena (6) Parma (3) Ravenna (3) Reggio Emilia (4) Piacenza (2 VENETO 25 Venezia (6), Belluno (1), Padova‎ (2), Rovigo (1), Treviso (2), Verona (7), Vicenza (6) TOSCANA  LAZIO 25 Roma (13), Viterbo (2) Frosinone (5) Latina (2) Rieti (2). Toscana 23 Firenze (3), Arezzo (3), Grosseto (4), Livorno (1), Lucca (3), Massa Carrara (3), Pisa‎ (3), Pistoia (1), Siena (1) Prato (1) TRENTINO ALTO ADIGE 17 Trento (7) Bolzano (10)   PUGLIA 16 Bari (3), BAT (2), Brindisi (2), Foggia (6), Lecce (2) Taranto(1)  MARCHE 16 Ancona(4), Macerata (4), Fermo (), Pesaro-Urbino (3), Ascoli Piceno (3) Fermo () LIGURIA 11 Genova (4), Imperia (1), La Spezia (2), Savona (3) ABRUZZO 10 L'Aquila (2), Chieti (3), Pescara (2) Teramo (3)  CALABRIA 8  Catanzaro (1), Cosenza (2), Crotone (2) Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (1) SARDEGNA 6 Cagliari (2), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (2), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (). Sulcis iglesiente FRIULI VENEZIA GIULIA 5 Pordenone (2) Trieste () Udine (2) Gorizia (1) UMBRIA 5Perugia (4) Terni (1)  BASILICATA 2 Potenza (1) Matera(1) Molise 3 Campobasso (2), Isernia (1). VALLE D’AOSTA (1)

Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?