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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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domenica 30 giugno 2019

Report morti sul lavoro nei primi 6 mesi del 2019 (manca il giorno 30). Ieri 29 giugno ci sono stati 4 morti sui luoghi di lavoro: due di questi erano ventenni. nella foto Nicolas Lazzarin, il bellissimo giovane che ha perso la vita a soli 23 anni


Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
L’unico sito in Italia che monitora in tempo reale i morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008
Curatore Carlo Soricelli pittore
Su Facebook
Report morti sul lavoro dei primi sei mesi del 2019, si conclude con 69 morti sui Luoghi di Lavoro questo mese (manca questa ultima domenica, l’aggiornamento dell’Osservatorio nei primi di luglio sarà parziale perché andrò qualche giorno in ferie)) Il giorno 29 giugno ci sono stati 4 morti, di questi due avevano poco più di vent’anni. Vincenzo Ferrigno aveva 27 anni ed è morto fulminato a Palermo mentre faceva di notte le pulizie in una polleria. In provincia di Rovigo è morto a soli 23 anni Nicolas Lazzarin, distribuiva all’alba i giornali con il furgone. Un agricoltore (ma ne muoiono più di uno al giorno) è stato ucciso dal trattore, Nella Provincia di Potenza un altro agricoltore è morto investito da una mietitrebbia guidata dal fratello. Sui luoghi di lavoro assistiamo nei primi sei mesi ad un decremento dell’8% rispetto ai 369 morti al 30 giugno 2018. NOTA BENE l’Osservatorio monitora tutti i morti sui luoghi di lavoro, non solo gli assicurati inail quindi ha un numero di morti notevolmente superiore a quelli che diffonde INAIL. Il 2018 è stato un anno terrificante e far peggio è molto difficile. Ma è la strage verde che preoccupa molto, i morti provocati dal trattore sono già stati 77 in questi primi sei mesi e 177 da quando si è insediato il Governo Conte e alle Politiche Agricole il leghista Centinaio. Ricordiamoci anche del povero operaio Zyber Curri che è morto in un cantiere ed ancora a oggi dopo diversi mesi non si sa ancora per chi lavorasse in quel cantiere, dov’erano presenti diverse imprese che lavoravano
Dall’inizio dell’anno sono morti 692 lavoratori (compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 340  lavoratori morti sui luoghi di lavoro 77 sono stati schiacciati dal trattore.  177 morti guidando questo mezzo da quando è nato il nuovo governo a giugno 2018. N.B I dieci lavoratori morti nella tragedia aerea in Etiopia non sono conteggiati come morti sui luoghi di lavoro

https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/
Aperto il 1° gennaio 2008 in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima
Non segnalati nelle Province e Regioni i morti in autostrada, chi lavorava all’estero e i lavoratori morti sulle strade e in itinere che sono a parte, visto che per la prevenzione richiedono interventi completamente diversi e mirati rispetto ai lavoratori che muoiono sui luoghi di lavoro.
Lombardia 41 Milano (10), Bergamo (9), Brescia (5), Como (6), Cremona (1), Lecco (2), Lodi (1), Mantova (3), Monza Brianza (7), Pavia (1), Sondrio (), Varese (2)  CAMPANIA 33 Napoli (8), Avellino (7), Benevento (4), Caserta (9), Salerno (5).)   SICILIA 27 Palermo (10), Agrigento (5), Caltanissetta (1), Catania (3), Enna (), Messina (2), Ragusa (), Siracusa (2), Trapani‎ (4 LAZIO 27 Roma (17), Viterbo (4) Frosinone (5) Latina () Rieti (1 4 TOSCANA 22 Firenze (3), Arezzo (1), Grosseto (6), Livorno (2), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa‎ (5), Pistoia (2), Siena (1) Prato (). ) PIEMONTE 23 Torino (10), Alessandria (5), Asti (), Biella (), Cuneo (7), Novara (1), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli VENETO 21 Venezia (2), Belluno (), Padova‎ (1), Rovigo (2), Treviso (2), Verona (10), Vicenza (PUGLIA 17 Bari (1), BAT (3), Brindisi (), Foggia (8), Lecce (4) Taranto (1) TRENTINO ALTO ADIGE 15 Trento (6) Bolzano (9). EMILIA ROMAGNA 15 Bologna (2), Rimini (). Ferrara (1) Forlì Cesena () Modena (2) Parma (4) Ravenna () Reggio Emilia (3) Piacenza (3).  FRIULI VENEZIA GIULIA 8. Trieste (2), Gorizia (1), Pordenone (2), Udine (2). CALABRIA 7 Catanzaro (1), Cosenza (1), Crotone (2) Reggio Calabria (1) Vibo Valentia (2) ABRUZZO 8 L'Aquila (), Chieti (4), Pescara (2) Teramo (1).  MARCHE 7 Ancona (), Macerata (4), Fermo (1), Pesaro-Urbino (2), Ascoli Piceno     LIGURIA 5  Genova (2), Imperia (1), La Spezia (1), Savona (1). UMBRIA 5 Perugia (5) Terni () ).  SARDEGNA 5 Cagliari (3), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (1), Oristano (), Sassari (1). Sulcis iglesiente  Molise 4 Campobasso (3), Isernia (1) VALLE D’AOSTA 3. () BASILICATA 5  Potenza (2 ) Matera (3).

sabato 29 giugno 2019

Uffaaaa è morto un altro agricoltore schiacciato dal trattore

Tanto è inutile lanciare allarmi, chiedere di fare qualcosa d'intervenire contro questa strage nella strage che da un decennio denuncio senza che nessuno faccia qualcosa: sono già 23 da quando il 4 di giugno ho fatto il video per denunciare questa terribile realtà dei morti provocati da questo mezzo.  UFFAaaaa sarà questa la reazione che avranno apprendendo di questa nuova morte. Ma per me è anche peggio: non sanno neppure quanti sono i morti provocati dal  killer degli agricoltori. Mica sono importanti le migliaia di agricoltori morti in questi anni schiacciati dai trattori che guidano. Con la morte il giorno 28 giugno di Romeo Marini di soli 50 anni schiacciato da nella provincia di Pesaro Urbino arriviamo a contarne ben 76 dall'inizio dell'anno e 176 da quando a giugno 2018 si è insediato questo governo a morire di trattore. E' un orrore che non vogliono vedere nelle loro placide poltrone, e non sentono l'indignazione e la rabbia che si è diffusa nel Paese per questa strage.
Se non l'hai visto guarda il video che ho girato il 4 giugno su questa strage dimenticata

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/?fref=mentions

venerdì 28 giugno 2019

Non ci resta che piangere. ce le riempono ogni giorno con quei poveri 45 migranti lasciati a friggere sulla nave al largo di Lampedusa, così distolgono l'attenzione su tragedie come quelle delle morti sul lavoro

La Stampa riporta anche il numero di morti dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. Nei Rapporti dell'Osservatorio ci sono tutti i morti sul lavoro, non solo quelli assicurati all'INAIL che sono solo una parte. Ma anche 27 giugno ci sono stati morti sui luoghi di lavoro. Ricordiamo Gabriele Scarano un piccolo imprenditore che morto a San salvo di Chieti. Gli è caduto addosso del materiale edile da una gru. Ma il 27 è morto un altro agricoltore schiacciato dal trattore a Liscia sempre in provincia di Chieti. siamo già all'incredibile numero di 75 morti schiacciati dal trattore dall'inzio dell'anno e 175 da quando a giugno 2018 si è insediato il Governo conte con alla guida delle politiche Agricole il Ministro Centinaio. Una strage vergognosa che dovrebbe far indignare gli italiani: intanto distolgono l'attenzione verso queste tragedie, riempendoci i cosidetti con quei poveri diavoli che sono a "friggere" sulla nave della Capitana
LASTAMPA.IT
Nei primi cinque mesi del 2019 i casi mortali denunciati sono stati 391

giovedì 27 giugno 2019

I morti sul lavoro che resuscitano o spariscono I morti sul lavoro nel 2018 sono stati oltre 1400

Se le denunce dei morti per infortunio sul lavoro arrivate all'Inail nel 2018 sono state 1208 (per l'Osservatorio le morti complessive, con itinere sono state oltre 1400, come potete andare a vedere già nel Report del 5 gennaio 2019 dove scrivevo già di tutti i morti del 2018) di queste 1208 denunce ne sono state riconosciute sole 704, gli altri morti sono resuscitati? Mai chiarezza viene fatta dalla politica e dalle Istituzioni su questo aspetto. Cosa fanno le Commissioni Parlamentari che si occupano di Lavoro? Parliamo di oltre 500 lavoratori (ma per noi ce ne sono almeno altri 200) che spariscono dalle statistiche e solo l'Osservatorio denuncia queste sparizioni. Tra l'altro nessuno se ne occupa, Nessuno!!! Ve ne volete finalmente occupare cari ministri Di Maio e Centinaio e parlamentari scalda poltrone? Ma anche il giorno 26 giugno sono stati tre (escluso itinere) i morti sui luoghi di lavoro: nelle province di Mantova, di Bergamo e di Vibo Valentia dove Saverio Colloca un parrucchiere è morto per le gravi ustioni riportate 10 giorni prima
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mercoledì 26 giugno 2019

Georg Reiterer muore a 35 anni dopo un'agonia di 4 giorni a causa del ribaltamento del trattore

VERANO. Georg Reiterer, il contadino di 35 anni coinvolto giovedì pomeriggio in un incidente con il trattore è morto all'ospedale di Bolzano. 
Reiterer stava spargendo liquame su un prato in discesa, quando il mezzo agricolo si è ribaltato. Il medico d'urgenza, giunto sul posto con l'elicottero , aveva rianimato l'agricoltore, prima del trasferimento a Bolzano. Il 35enne era rimasto sepolto dal liquame. 
Durante l'intervento di soccorso era stato interrotto il servizio della funivia che passa proprio sopra luogo dell'incidente, per evitare gli sguardi dei curiosi. sono 74 gli schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno e 174 da quando un anno fa si è insediato il governo Conte e alla guida dell'Agricoltura il leghista Centinaio

martedì 25 giugno 2019

sono 4 i morti sui luoghi di lavoro il 24 giugno

Sull'A31 nei pressi di Vicenza ha perso la vita Daniele Abertinelli di soli 36 anni (nella foto). E' stato investito da un tir mentre segnalava lavori in corso sulla segnaletica. ma perdono la vita altri tre agricoltori schiacciati dal trattore anche il 24 giugno: tutti e tre nelle province campane di Avellino, Caserta e Napoli

lunedì 24 giugno 2019

l'incredibile strage in agricoltura degli schiacciati dal trattore di cui nessuno si occupa. Sono 5 i morti sui luoghi di lavoro weekend: 4 in agricoltura. se vuoi guarda il video che ho girato sulla strage di agricoltori

L'incredibile strage in agricoltura continua inesorabile e senza interventi di sorta da parte di chi dovrebbe occuparsene come il Ministro delle Politiche Agricole Centinaio.
Due fratelli di 58 e 55 anni sono morti dopo essere stati travolti da una mietitrebbia, nelle campagne di Miglionico di Matera.  I due sono stati travolti da una mietitrebbia che stavano usando per il lavoro nei campi di proprietà del fratello minore. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto fatta dai carabinieri accorsi sul posto, il mezzo agricolo si sarebbe improvvisamente ribaltato travolgendo i due fratelli. Al momento dei fatti uno si trovava sopra la mietitrebbia insieme alla figlia 19enne, l’altro a terra vicino al cassone di raccolta.
Ma la strage è continuata anche domenica: In provincia di Cosenza è morto un agricoltore di 53 anni schiacciato dal trattore

Mentre un agricoltore di 35 anni è stato trovato dalla famiglia dopo 4 giorni: era partito alla mattina andato a lavorare in un podere. Non vedendolo rientare alla sera si sono preoccupati e sono andati dai carabinieri. L'hanno trovato travolto dal mezzo dopo 4 giorni

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTEyMDUyMjYxNjQ6MTAyMTY1MDUxODkzNjEzMTk/?notif_id=1561351871828968&notif_t=feedback_reaction_generic_tagged

sabato 22 giugno 2019

Sono diventati 4 i morti sui Luoghi di Lavoro il giorno 22 giugno: orribile morte di un 61enne dilaniato da una fresa agricola che l'ha investito


E' la quarta vittima del giorno 21 a Pietrastornina di Avellino, un 61enne
mentre effettuava lavori all'interno del proprio fondo agricolo veniva investito dalla fresa agricola. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della locale Stazione nonché personale del 118 che ne constatavano il decesso. Indagini in corso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Avellino.

venerdì 21 giugno 2019

Già 3 morti sui luoghi di lavoro anche il 21 giugno

Continua inesorabile la strage di lavoratiri senza che nessuno che governa s'indigna e faccia qualcosa: sono sempre lì a occuparsi "dell'invasione" degli extracomunitari che non ci fanno più dormire la notte. Ne vedo da tutte le parti: nelle scarpe, sotto il letto, di fianco, sopra e sotto: è un tema che non si puo' mollare, porta tanti voti. invece della vita di chi lavora CHISSENEFREGA
Muore a Pomigliano d'Arco Virgilio pettirossi (nella foto) che è caduto da un'impalcatura
Perde la vita anche un lavoratore della Cantieristica Navale a Gioia Tauro: è stato colpito mortalmente da un cavo che si è rotto
sono stati cinque i morti sui Luoghi di lavoro il giorno 20

Sono 5 i lavoratori morti sul lavoro il 20 giugno

Continua la strage anche nei mesi estivi
Sono 5 i lavoratori morti sui Luoghi di Lavoro il 20 giugno: nelle province di Gorizia dove ha perso la vita un agricoltore mentre caricava un trattore, a Rocca di Papa è morto il Sindaco che era stato gravemente ferito nell'esplosione, perde la vita un agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Bolzano, muore un operaio Cristian Catalano a soli 35 anni che è stato colpito al torace da un tubo di ferro.
Sono già 65 gli schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno e 165 da quando si è insediato il governo Conte a giugno 2018. guarda il video della strage di agricoltori che ho girato il 4 giugno: da quel giorno, di soli 15 giorni fa ne sono morti altri 14 in questo modo orribile.
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxNjgwNjM5MzE4ODg/

giovedì 20 giugno 2019

Ancora due morti anche il 19 giugno: uno dei due era un agricoltore di 30 anni schiacciato dal trattore. Guarda il video di questa strage nella strage provocata da trattore

Un giovane di soli 30 anni ha perso la vita cadendo in un burrone col trattore mentre trasportava legna. La tragedia a soriano del Cimino in provincia di Viterbo: perde la vita anche un autrasportatore di 57 anni nei pressi di Urbino. Il video del 4 giugno dove parlo della strage di agricoltori schiacciati dal trattore: già 64 dall'inzio dell'anno e 164 da quando si è insediato il governo conte e c'è alla guida delle Politiche Agricole il Ministro Centinaio
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxNjI2NDk3MTY1MzY/

mercoledì 19 giugno 2019

Sono sei i lavoratori morti nelle ultime 48 ore: due schiacciati dal trattore. Guarda il video dove parlo di questa strage nella strage. Già 163 gli schiacciati da questo mezzo quando a giugno 2018 è nato il nuovo governo Conte

Continua inesorabile la strage: sono altri 6 i lavoratori che sono morti nelle ultime 48 ore. perde la vita anche Emilio Lucatone un imprenditore crotonese che era stato travolto da un rullo il 25 maggio: è morto dopo lunghe sofferenze all'ospedale. Sono due gli agricoltori che hanno perso la vita schiacciati dal trattore il 17 giugno: nelle province di Foggia e di Campobasso: muoiono a un ritmo forsennato, non passa giorno che non apprendiamo della morte di qualcuno che guida questo killer degli agricoltori. perde la vita anche un 59enne nella provincia di Verona investito da un camion che trasportava bitume. ricordiamo anche la morte dell'appuntato dei carabinieri Emanuele Anzini che è morto a un posto di blocco alle 4 del mattino investito da uno senza patente e in stato d'ubriachezza. perde la vita un autotrasportatore straniero nell'alessandrino, la morte provocata dalla perdita di controllo del tir.
GUARDA IL VIDEO CHE PARLA  DELLA STRAGE DI AGRICOLTORI: DA QUANDO L'HO GIRATO IL 4 GIUGNO SONO STATI BEN 13 GLI AGRICOLTORI MORTI SCHIACCIATI; 63 DALL'INIZIO DELL'ANNO E 163 DA QUANDO A GIUGNO DEL 2018 è NATO QUESTO GOVERNO: UNA STRAGE CHE DOVREBBERO FARLI VERGOGNARE: MA LA VITA DI CHI LAVORA PER LA POLITICA NON VALE NIENTE
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMzkyNTk0OTE3OTU/

martedì 18 giugno 2019

Sono altri 5 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro il 17 giugno e uno già anche il 18 giugno. Due i morti schiacciati dal trattore anche il 17 giugno a Foggia e Campobasso

Continua inesorabile la strage: sono altri cinque i lavoratori che sono morti nelle ultime 24 ore. perde la vita anche Emilio Lucatone un imprenditore crotonese che era stato travolto da un rullo il 25 maggio: è morto dopo lunghe sofferenze all'ospedale. Sono due gli agricoltori che hanno perso la vita schiacciati dal trattore il 17 giugno: nelle province di Foggia e di Campobasso: muoiono a un ritmo forsennato, non passa giorno che non apprendiamo della morte di qualcuno che guida questo killer degli agricoltori. perde la vita anche un 59enne nella provincia di Verona investito da un camion che trasportava bitume. ricordiamo anche la morte dell'appuntato dei carabinieri Emanuele anzini che è morto a un posto di blocco alle 4 del mattino investito da uno senza patente e in stato d'ubriachezza.
GUARDA IL VIDEO CHE PARLA  DELLA STRAGE DI AGRICOLTORI: DA QUANDO L'HO GIRATO IL 4 GIUGNO SONO STATI BEN 13 GLI AGRICOLTORI MORTI SCHIACCIATI; 63 DALL'INIZIO DELL'ANNO E 163 DA QUANDO A GIUGNO DEL 2018 è NATO QUESTO GOVERNO: UNA STRAGE CHE DOVREBBERO FARLI VERGOGNARE: MA LA VITA DI CHI LAVORA PER LA POLITICA NON VALE NIENTE
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMzkyNTk0OTE3OTU/

lunedì 17 giugno 2019

Dei 33 morti sui Luoghi di lavoro in giugno ben 16 sono stati schiacciati dal trattore che guidavano. sabato due morti in questo modo orrendo in Emilia

domenica 16 giugno 2019

Il sangue d'agricoltore bagna i campi anche dell'Emilia: due schiacciati dal trattore in Emilia sabato 15 giugno nelle province di Modena e Reggio Emilia. guarda il video dove denuncio questa strage dell'indifferenza https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMzkyNTk0OTE3OTU/

Purtroppo è una strage senza fine quella che accompagna gli agricoltori schiacciati dal trattore: lo denuncio ogni giorno perché ogni giorno ci sono i morti provocato da questo mezzo che uccide anche innocenti senza colpa e senza aver commesso imprudenze. Giancarlo Curocchi aveva 61 anni e ha perso la vita il 15 giugno schiacciato dal trattore come l'altro emiliano paolo ferri che di anni ne aveva 56: uomini nella piena efficenza psicofisica. Chi pensa che a morire schiacciato da questo mezzo sia solo un anziano si sbaglia di grosso: muoiono in questo modo orrendo anche giovani di vent'anni. Nulla fa la politica e il Ministro competente per arginare questo fenomeno: sono già 61 i morti schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno e 161 da quando a giugno 2018 si è insediato questo governo che vede il Ministro leghista Centinaio alla guida del Ministero delle Politiche Agricole. Dal video che consiglio di vedere fatto il  4 di giugno dove denuncio questa strage ne sono morti in questo modo ben 12
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMzkyNTk0OTE3OTU/

domenica 16 giugno 2019

Il sangue d'agricoltore bagna i campi anche dell'Emilia: due schiacciati dal trattore in Emilia sabato 15 giugno nelle province di Modena e Reggio Emilia. guarda il video dove denuncio questa strage dell'indifferenza https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMzkyNTk0OTE3OTU/

Purtroppo è una strage senza fine quella che accompagna gli agricoltori schiacciati dal trattore: lo denuncio ogni giorno perché ogni giorno ci sono i morti provocato da questo mezzo che uccide anche innocenti senza colpa e senza aver commesso imprudenze. Giancarlo Curocchi aveva 61 anni e ha perso la vita il 15 giugno schiacciato dal trattore come l'altro emiliano paolo ferri che di anni ne aveva 56: uomini nella piena efficenza psicofisica. Chi pensa che a morire schiacciato da questo mezzo sia solo un anziano si sbaglia di grosso: muoiono in questo modo orrendo anche giovani di vent'anni. Nulla fa la politica e il Ministro competente per arginare questo fenomeno: sono già 61 i morti schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno e 161 da quando a giugno 2018 si è insediato questo governo che vede il Ministro leghista Centinaio alla guida del Ministero delle Politiche Agricole. Dal video che consiglio di vedere fatto il  4 di giugno dove denuncio questa strage ne sono morti in questo modo ben 12
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMzkyNTk0OTE3OTU/

venerdì 14 giugno 2019

14 giugno. un giorno stragista di lavoratori, ben in 7 hanno perso la vita oggi. continua la strage nella strage: due di questi hanno perso la vita schiacciati dal trattore

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMjExMTU2MzgyMTA/ Davvero un altro giorno orribile per chi lavora: sono morti ben sei lavoratori dal nord al sud dell'Italia e due di questi provocati dal trattore.
Due sono i morti nella provincia veneta: a Venezia e a Rovigo, due i morti in Campania nelle province di Avellino e Salerno: sono i due morti schiacciati dal trattore. Un altro lavoratore ha perso la vita in Basilicata, nello Stabilimento Ferrero un manutentore esterno ha perso la vita cadendo da un tetto. La sesta vittima in provincia di Catanzaro dove un agricoltore ha perso la vita in un incendio che l'ha carbonizzato, muore un altro agricoltore soffocato mentre bruciava le sterpaglie in Sicilia
. Sono diventati 59 gli agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno, 159 col nuovo governo e ben 10 da quando il 6 giugno ho fatto il video per informare di questa strage nella strage. Spero che il Ministro delle Politiche Agricole Centinaio trovi il tempo, tra un'intervista e l'altra, di occuparsi anche di questa carneficina.
Nella foto Fabio, il pescatore morto a Chioggia dopo essere caduto in acqua

mercoledì 12 giugno 2019

Dopo la morte del Vigile del Fuoco in provincia di Taranto apprendiamo della morte di un altro lavoratore, questa mattina alle 6,30 all'aeroporto di Malpensa di Milano

Un ritmo impressionante delle morti sul lavoro, apprendiamo della morte di altri due lavoratori.
 Ieri in provincia di Taranto è morto un Vigile del Fuoco mentre spegneva un incendio in un agriturismo. sembra sia stato colpito da uno sportellone di un camion che lo ha travolto.

Un lavoratore  di 49 anni è morto questa mattina a seguito di un infortunio sul lavoro all’interno del Terminal 2 di Malpensa. A causare il decesso del lavoratore sarebbe stato un trauma da schiacciamento.
L’incidente si è verificato attorno alle 6,30 di questa mattina. Inutili i soccorsi da parte di un’ambulanza della Croce Rossa di Gallarate, un’automedica e dell’elisoccorso dell’Areu.

martedì 11 giugno 2019

5 morti sui luoghi di lavoro anche il 10 giugno. Che dire cari visitatori del blog che siete migliaia ogni giorno? Continuiamo questa battaglia di civiltà che ci vede impegnati ogni giorno contro l'indifferenza verso queste tragedie

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQxMDQwOTg4NTI4MDE/

Ieri pomeriggio vi avevamo informati della morte del rider (porta pizza) a Bologna e del lavoratore nel porto di Ancona ucciso da un cavo di una nave all'attracco. Poi abbiamo appreso della morte di altri tre lavoratori: oltre a un assessore che incautamente è salito su un cipresso per dare una mano a potarlo, hanno perso la vita anche altri due agricoltori schiacciati dal trattore: in Veneto e in Campania. Arriviamo così a contarne 56 schiacciati da questo mezzo dall'inizio dell'anno e 156
da quando a giugno del 2018 si è insediato il nuovo governo che vede alla guida del Miniostero delle Politiche Agricole il leghista Centinaio. Che dire? Cosa sta facendo il Miniostro per questa strage? Se volete guardate il video che ho fatto il 4 giugno dove parlavo di questa strage nella strage, in pochi giorni ne sono morti altri 8.


lunedì 10 giugno 2019

Strage continua. Ancora due morti sui luoghi di lavoro: :muore a 51 anni portando delle pizze Mario Marino Ferrara, un'altra vittima nel porto di Ancona dove un 33enne perde la vita colpto da un cavo di una nave

Mario Marino Ferrara è morto travolto mentre portava le pizze da una Volante della Polizia. Non si conoscono le dinamiche dell'incidente. Ma quello che sconvolge che Marino faceva questo lavoro pur avendo già 51 anni. Si associa sempre l'immagine di giovani quando si pensa a questi lavoratori che stanno cercando di organizzarsi. Non si sa che tipo di contratto avesse Ferrara, o se addirittura l'avesse. Ma uno che ha bisogno di lavorare si adatta a far tutto, anche questo lavoro ingrato che si associa a un ragazzino che si vuole pagare gli studi, o a immigrati che si adattano a fare qualsiasi lavoro.
Perde la vita anche un giovane di 33 anni nel porto di Ancona: è stato colpito mortalmente da un cavo di una nave alle 6 di questa mattina. Davvero non c'è pace per chi lavora, che se non prende coscienza di questa strage, non cambierà nulla: tutti possono essere colpiti: anche chi pensa di essere al sicuro, come gli impiegati e gli Statali. Oltre la metà dei morti sul lavoro sono in itinere: moltissime anche le donne sovraccaricate dal doppio o triplo lavoro.

Per piacere non chiamateli rider, in italiano si chiamano "porta pizze" che è meno figoso.

Zyber Curri? Chi la visto? Una storia Incredibile di una morte di un fantasma. Questo povero lavoratore lavorava in un grande cantiere ma "nessuno lo conosceva". Da sei mesi non si sa per quale aziende presente nel cantiere lavorasse. Una storia incredibile


È morto sul lavoro sei mesi fa, il 12 dicembre del 2018 in un cantiere . Ma ancora oggi non si riesce a stabilire per chi stesse lavorando: perché tutte le imprese edili chiamate in causa negano di conoscerlo. Zyber Curri aveva 48 anni, una moglie e quattro figli. Si era trasferito in Italia con tutta la famiglia quando il suo Kosovo era diventato teatro di guerra. Abitava a Edolo, in Valle Camonica, ma il suo lavoro di operaio edile lo portava pressoché ovunque in Lombardia. La mattina del 12 dicembre 2018 si trovava nel cantiere di una centrale idroelettrica in Val Cavargna, provincia di Como. Stava posando tubature in località Mondrago, quando — probabilmente a causa del ghiaccio — è scivolato per diversi metri lungo un dirupo, battendo più volte la testa contro le pietre. «È successo attorno alle 11,30 ma noi lo abbiamo saputo soltanto dopo le 21 — ricorda la figlia Mina, la primogenita — da un ex collega di papà. Da noi non è venuto nessuno, né per informarci né per chiedere informazioni utili alle indagini». MA QUESTO LAVORATORE NON SI SA PER CHI STESSE LAVORANDO NEL CANTIERE. LAVORAVA SICURAMENTE IN NERO, MA NON SI SA PER CHI. DAVVERO UNA STORIA ORRIBILE CHE LA DICE LUNGA SULLE CONDIZIONI DI TANTI NOSTRI LAVORATORI. L'OSSERVATORIO VUOLE GIUSTIZIA PER QUESTO POVERO LAVORATORE CHE LASCIA MOGLIE E 4 FIGLI. PER CHI LAVORAVA ZYBER CURRI?

venerdì 7 giugno 2019

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQwODYzNjEzNjkzNzU/ Aiuto, i nostri agricoltori stanno tutti morendo schiacciati dal trattore: tre anche il 6 giugno. Guardate il mio vide che parla di questa strage il 4 giugno, ne sono morti in due giorni altri 5 in questo modo terribile

Purtroppo è così: è una strage inarrestabile. Anche ieri, dopo i due del 5 gli agricoltori schiacciati dal trattore, sono stati 12 in 10 giorni. Le ultime tre vittime nelle province di Viterbo, dove ha perso la vita a soli 26 anni Innocenzo Ceccarelli: ma anche a Castellamare del golgo, in provincia di Trapani ha perso la vita un altro agricoltore, perde la vita in modo così atroce anche Franco Cioni in provincia di Grosseto
https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/UzpfSTExMjI1NjY4Mjg6MTAyMTQwODYzNjEzNjkzNzU/

mercoledì 5 giugno 2019

Orribile morte sul lavoro del 22enne Vincenzo Lomuscio. Ma sono stati tre anche il 4 giugno i morti sui LUOGHI DI LAVORO. Sulle mia pagine di Facebook un mio video sulla situazione

Povero giovane, morire così, a 22 anni, schiacciato dalla ruota di un tir mentre cercava di cambiarla. E' morto così in questo modo orribile Vincenzo Lomuscio alla periferia di Trani. Possibile che si fanno svolgere lavori così pericolosi a un giovane di 22 anni?
Muore a 57 anni sull'A1 un operaio investito da un suo collega che era alla guida di una macchina spazzatrice a una decina di km da Orvieto.
Perde la vita anche un agricoltore che è morto dissanguato dopo essersi ferito mentre tagliava l'erba in un terreno di sua proprietà.

martedì 4 giugno 2019

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/l mio video sulle morti sul lavoro fatto su facebook

https://www.facebook.com/carlo.soricelli/videos/10214073530408609/

Oggi alle 18 parlerò in diretta Facebook della drammatica situazione delle morti sul lavoro, soprattutto in agricoltura, ieri la quarta vittima degli ultimi tre giorni provocata dal trattore in Puglia, e questo dopo le morti di sabato in Trentino e in emilia Romagnae, e di domenica in Toscana

Davvero una situazione insostenibile quella degli schiacciati dal trattore in agricoltura, sono stati 4 negli ultimi 3 giorni: anche il giorno 3 giugno ha perso la vita ribaltandosi col mezzo un 45enne nella provincia di BAT. Sono già 48 dall'inizio dell'anno a morire in modo cosi atroce e 148 dalla nascita dal giugno 2018 del nuovo governo. Una strage vergognosa che chiederebbe l'impegno di tutti, ma soprattutto del Ministro delle Politiche Agricole e del suo Ministero. Fanno vedere nelle televisioni pubbliche, pagate coi soldi dei contribuenti conduttori a cavallo in terreni immacolati, conduttori che conoscono ogni tipo di mucca e di razze di pecore. Ma porca puttana della vita dei nostri agricoltori non si occupa nessuno? Oltre dieci anni di denunce senza riuscire a smuovere nemmeno un culo da quelle sedie.

lunedì 3 giugno 2019

tre agricoltori schiacciati dal trattore in questo weekend. Grazie ai 15000 italiani che hanno visitato questo sito tra venerdì, sabato e domenica

Continua a un ritmo impressionante la strage di agricoltori schiacciati dal trattore tra sabato e domenica: un 54enne è morto nella provincia di Reggio Emilia sabato, lo stesso giorno ha perso la vita in questo modo orribile un agricoltore di 53 anni nella provincia di Trento, ieri che era domenica un 75enne in provincia di Massa Carrara. Sono dieci anni che inondo di mail e scrivo post su questa strage assurda e dell'indifferenza. Tutti i ministri che si sono succeduti, non hanno mai fatto niente e non ne hanno mai parlato: eppure un morto su 5 per infortuni sui luoghi di lavoro (escluso itinere) è provocato dal trattore. Si potrebbe fare una forte campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, che tra l'altro uccide anche piccoli innocenti trasportati a bordo da nonni e genitori, di anziani che muoiono numerosi, come altrettanti nel pieno delle forze e con riflessi pronti, perché con questo mezzo si muore anche senza nessuna distrazione: spesso per il terreno collinare infido. Occorrerebbe oltre che fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo  chi se non il Ministro delle Politiche Agricole Centinaio? Di mettere a disposizione fondi per rinnovare il parco trattori e rispettare una legge europea che obbligherebbe di sottoporre a un esame per il rilascio di un patentino per guidare questo mezzo: chi non è in buono stato di salute, se è anziano coi riflessi poco pronti non lo deve guidare: rischia la vita. Ma purtroppo so anche che i miei appelli saranno inutili come sempre: già 47 gli schiacciati da questo mezzo dall'inizio dell'anno e 147 da quando abbiamo il nuovo governo e alla cui guida c'è il ministro centinaio della Lega. Carlo Soricelli

domenica 2 giugno 2019

Finalmente un calo delle morti, ma leggete attentamente. Report morti sul lavoro dal 1° gennaio al 31 maggio 2019


In questi primi 5 mesi del 2019 sono morti 535 lavoratori per infortuni, di questi 270 sono morti sui LUOGHI DI LAVORO (esclusi i morti sulle strade e in itinere). Registriamo un calo dell’8,17 rispetto ai primi 5 mesi del 2018. Ma occorre su questo aspetto delicatissimo fare la massima chiarezza. Il 2018 è stato un anno disastroso, l’Osservatorio monitora tutti i morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL. Partendo da un numero molto più alto di vittime rispetto alle denunce che arrivano all’INAIL (sono denunce che arrivano dal territorio e molte di queste non verranno riconosciute) e non riconoscimento dell’infortunio mortale. Quindi è per questo che noi registriamo un calo e non un aumento: partiamo da un numero molto più elevato di morti sui LUOGHI DI LAVORO. E poi che nessuno si prenda il merito di questo calo: è dovuto solo alla casualità e all’enorme numero di morti sul lavoro registrai nel 2018, il più disastroso in assoluto da quando è stato aperto l’Osservatorio. Anche da questo governo non è stato messo in campo niente che può aiutare concretamente a diminuire il numero di morti. Dei 270 morti sui LUOGHI DI LAVORO del 2019 ben 82 sono morti in agricoltura, che rappresentano da soli il 30% dei morti di tutte le categorie. Di questi ben 44 sono stati schiacciati dal trattore. La seconda categoria per numero di morti è l’edilizia con 54 vittime sui luoghi di lavoro e rappresentano il 18,37% sul totale delle morti. Sono 33 gli autotrasportatori, raggruppati tutti nella stessa categoria sono il 12,22% sul totale. Segue l’industria con 31 morti e rappresentano l’11,48%. Seguono una miriade di figure che non stiamo ad elencare. Impressionante vedere che ben 66 di questi morti sui luoghi di lavoro ha più di 61 anni e rappresentano da soli il 24,4% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, muoiono in tantissimi di questa età in agricoltura e in edilizia. Ma sono 18 i morti sui luoghi di lavoro che hanno perso la vita avendo meno di trent’anni. Sono la Lombardia, la Sicilia, la Campania e il Lazio le Regioni che guidano questa triste classifica. Sono le Province di Roma, di Milano, di Palermo, di Verona ad avere il numero più alto di morti sui luoghi di lavoro. Sono 37 gli stranieri che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro e rappresentano il 13,7%. È la Romania con 8 morti la nazionalità con più vittime, segue l’Albania con 5. Per approfondimenti andare nel sito dell’Osservatorio http://cadutisullavoro.blogspot.it
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio


Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?