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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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venerdì 30 novembre 2012

Strage DI LAVORATORI: Sono 18 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro negli ultimi 6 giorni

Catania 29 novembre E' morto Felix Pereira un lavoratori straniero di 53 anni. Pereira e' morto in un infortunio sul lavoro in una fabbrica di manufatti in cemento a Caltagirone. La tragedia e' avvenuto nel pomeriggio . Pereira secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, sarebbe precipitato da un'altezza di circa 4 metri probabilmente a causa di un malore. Oggi nella fabbrica, in parte sequestrata, c'e' stato un sopralluogo dei carabinieri dell'Ispettorato del lavoro per accertare se siano state rispettate le norme sulla sicurezza. Con i 4 lavoratori morti oggi arriviamo a contare 18 morti in solo sei giorni

Le regioni che nel 2012 hanno il peggior andamento sulle morti sui luoghi di lavoro

Le sorprese in questa triste classifica nei primi 11 mesi del 2012 E'il Trentino Alto Adige che ha la maglia nera nel rapporto morti sui luoghi di lavoro e numero di abitanti, segue l'Abruzzo, la Val D'Aosta,la Calabria e l'Emilia Romagna.Le regioni con il miglior andamento sono il Lazio(al 20° posto), la Lombardia (19°), la Puglia e la Campania pari merito al 18° posto, e la Sicilia al 17° posto. Occorre ricordare che altri parametri quali l'indice occupazionale e d altri non hanno nessun valore, a morire sono soprattutto anziani agricoltori e in nero in tutte le professioni, vittime che spesso non compaiono nelle statistiche ufficiali.

mercoledì 28 novembre 2012

Sono otto le vittime sul lavoro in soli due giorni. Trovato il corpo di Francesco Zaccaria a 30 m di profondità

E' stato trovato a 30 metri di profondità il corpo di Francesco Zaccaria il giovane operaio disperso a causa della tromba d'aria Un operaio risulta disperso all'ILVA per una tromba d'aria che ha colpito lo stabilimento ILVA. I lavoratori che avevano occupato gli impianti lasciano lo stabilimento per il pericolo di scoppi. I sommozzatori sono al lavoro per cercare l'operaio disperso che era alla guida della gru, ma si teme per la sua vita. Anche in questi due giorni ci sono state 8 vittime sui luoghi di lavoro in Piemonte, in Lombardia, in Emilia romagna, in Puglia e in Sicilia: su queste tragedia l'Italia è unita dalle stesse barbarie.

martedì 27 novembre 2012

E' morto davide Bellei a Modena

Modena 26 novembre 2012 E' morto Davide Bellei un lattoniere di 74 anni. Bellei, è morto sul lavoro precipitando da una piattaforma per compiere lavori sul tetto della sede della Maserati Corse in via delle Nazioni, nella zona industriale a nord di Modena. Dalle prime ricostruzioni, Bellei, è precipitato da un'altezza di 7 metri. E' stato soccorso e portato in ospedale, ma sono stati vani i tentativi per salvargli la vita. Sono già 60 i morti sui luoghi di lavoro in Emilia romagna, che si conferma anche quest'anno una regione con più vittime sul lavoro anche se si escludono i lavoratori morti sotto i capannoni del terremoto.

lunedì 26 novembre 2012

Muore un operaio a Vercelli

Vercelli 26 novembre 2012 E' morto Salvatore giunta di 49 anni. La tragedia in un magazzino di Vercelli. questa mattina l'operaio dipendente di una cooperativa stava aiutando un trasportatore a scaricare il mezzo,quando nella manovra è rimasto schiacciato dall'automezzo. Inutili i soccorsi. Sull'accaduto sta indagando la polizia. L'azienda è rimasta chiusa tutto il giorno in segno di lutto.

sabato 24 novembre 2012

Sono morti 6 lavoratori romeni stagionali, di cui 3 donne e 3 uomini

Cosenza 24 novembre. Sono 6 i lavoratori romeni di cui 3 donne, morti travolti da un treno mentre attraversavano i binari al ritorno di una giornata passata in un fondo a raccogliere clementine. La tragedia a Rossano Il treno coinvolto è il regionale 3753, partito da Sibari e diretto a Reggio Calabria e la tragedia è avvenuto verso le 17. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Sembra che l'auto travolta dal treno è una Fiat Multipla e secondo fonti delle Fs, dalle prime ricostruzioni è passata sui binari in un punto dove c'è un attraversamento in affidamento da un privato e dotato di cancello ad apertura manuale: colpita il pieno dal convoglio, l'auto sarebbe stata trascinata per una ventina di metri sui binari restando infine incastrata sotto la motrice. Altri due lavoratori che erano sulla Multipla si sono salvati perchè erano scesi dal mezzo ad aprire il passaggio a livello. Speriamo che questi lavoratori erano assunti con regolare contratto, altrimenti i loro famigliari non prenderanno neppure la pensione e l'eventuale risarcimento dall'INAIL. tra l'altro temiamo che non vengono neppure considerati morti sul lavoro dalle stattistiche ufficiali

Ancora un morto sul lavoro in provincia di Brescia

Brescia 23 novembre E' morto Emilio Mologni operaio edile di 44 anni. Melogni è stato vittima di un tragico incidente questa mattina intorno alle 5 Castrezzato. Secondo una prima ricostruzione, Melogni era alla guida di un furgone Renault Traffic e stava uscendo da un cantiere dove lavorava assieme a un collega che al momento dell'incidente era seduto accanto a lui, probabilmente non ha visto arrivare un'auto Audi A3 che ha travolto il furgone. Sono critiche le condizioni delle altre due persone, tra cui il conducente dell'Audi.

venerdì 23 novembre 2012

Muore un giovane autotrasportatore in provincia di Bergamo

Bergamo 22 novembre 2012 E' morto un camionista di 28 anni, di Foresto Sparso. Il giovane è morto schiacciato dal camion che aveva parcheggiato nel cortile dell' azienda florovivaistica per la quale lavorava. La vittima aveva parcheggiato il pesante mezzo che, forse per cause in fase d'accertamento si mosso, investendola e uccidendola sul colpo.

giovedì 22 novembre 2012

E' morto nel bresciano Claudio Ravelli

Brescia 22 novembre E' morto Claudio Ravelli di 44 anni. Ravelli è morto fulminato per aver toccato con il braccio della gru che stava manovrando i cavi dell'alta tensione: la tragedia a Montonale a Desenzano. Ravelli stava scaricando il suo camion, utilizzando la gru collocata sul mezzo, quando ha inavvertitamente toccato i cavi dell'alta tensione. Sul posto sono intervenuti il 118 e i Vigili del Fuoco. Ravelli lascia due figlie gemelle di dodici anni e la moglie Marina. Sono 18 i morti sui luoghi di lavoro in provincia di Brescia dall'inizio dell'anno e purtroppo si sta confermando anche quest'anno ai vertici di questa triste classifica. Quasi tutti i morti sui luoghi di lavoro di questa provincia sono in agricoltura e edlizia

mercoledì 21 novembre 2012

Muoiono due elicotteristi in provincia di Belluno

BELLUNO 20 novembre 2012 sono morti due elicotteristi di cui non si conosce ancora l'identità n località Morgan nel comune di Trichiana. L'elicottero provato con a bordo questi due lavoratori che stavano spargendo bocconi avvelenati anti-volpe è precipitato uccidendoli nello schianto con il suolo. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, Ansv, ha confermato la morte dei due occupanti del velivolo e ha aperto un’inchiesta. Le due vittime lavoravano per una azienda di Salerno che aveva vinto un appalto della Uls per limitare i danni dovuti dall’eccessiva presenza delle volpi. Secondo una prima ricostruzione, sembra che l'elicottero avrebbe deviato dalle rotte prestabilite ed abituali ed è andato a toccare dei cavi dell’alta tensione. Il velivolo nel precipitare a colpito anche una casa abitata da due donne che per fortuna sono rimaste illese ma sotto choc.

domenica 18 novembre 2012

Muore dopo più di un mese Giuseppe Barletta nel brindisino

Brindisi E' morto Giuseppe Barletta, operaio di 47 anni a Masagne. Barletta e’ morto all'ospedale Perrino di Brindisi per le ferite da schiacciamento avvenuto lo scorso 27 settembre nell'officina di una ditta di autodemolizioni. La tragedia per un cedimento di un cric mentre smontava un'automobile.

venerdì 16 novembre 2012

E' morto Federico lappo di 43 anni nel padovano

Padova 16 novembre 2012 E' morto Federico Lappo un artigiano di 43 anni cadendo dal tetto di un'abitazione a San Martino di Lupari. Lappo stava eseguendo alcuni lavori e per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri e dei tecnici dello Spisal, è precipitato al suolo da un'altezza di diversi metri, e rimanendo ucciso sul colpo. Inutile l'immediato arrivo dei sanitari del Suem 118, giunti sul posto anche con un elicottero. Lappo era il titolare di una ditta della provincia di Vicenza, specializzata in impianti fotovoltaici.

giovedì 15 novembre 2012

E' morto nel bellunese Franco Ganz cadendo dal tetto di una porcilaia

Belluno E' morto Franco Ganz di 59 anni cadendo dal tetto a Limona. Un pezzo di sostegno che cede e sotto c’è il vuoto: cinque metri di volo, la testa su uno spigolo di una mangiatoia. E' morto così Franco Ganz, allevatore di suini da Sedico La tragedia davanti ad alcuni dipendenti: Ganz era salito sul tetto di una delle porcilaie dell’azienda, dove avrebbe dovuto effettuare dei controlli sul lavoro svolto da un'azienda che stava sostiuendo la copertura in eternit. la vittima è caduta al suolo per la rottura di un pannello del solaio.

mercoledì 14 novembre 2012

I morti sul lavoro in Emilia Romagna nel 2011 sono stati molti di più

Sono uscite le "statistiche ufficiali" delle morti sul lavoro in Emilia Romagna, dove si scrive che sono stati nel 2011 84 complessivi (compresi i morti sulle strade e in itinere), mentre sono stati oltre 100 morti, 109 per l'esattezza: 55 solo sui luoghi di lavoro e si arriva a 109 con i morti sulle strade e in itinere. Purtroppo è così per tutte le regioni italiane. Questi dati parziali fanno pensare ad un fenomeno in calo, mentre è in forte aumento. nel 2011 abbiamo registrato un aumento di oltre l'11% rispetto al 2010.

martedì 13 novembre 2012

Muoiono 3 lavoratori dell'ENEL travolti dal crollo di un ponte. E' morto un operaio colpito mortalmente da una gru a Lanciano di Chieti

Grosseto Sono morti Antonella Vanni, 34 anni, di Larderello di Pomarance, Paolo Bardelloni di Massa Marittima, e Maurizio Stella di Follonica tre lavoratori dell'ENEL mentre tornavano a casa da una riunione a Roma. Le vittime sono morte intrappolate a bordo di un'auto con il logo dell'ENEL mentre attraversavano il ponte sul fiume Albegna che è crollato per la furia dell'acqua. Tutte le vittime lavoravano all'impianto geotermico dell'Enel Green Power di Larderello, frazione di Pomarance. QUELLA STRADA ERA CHIUSA La strada che transita sul ponte del fiume Albegna sul quale sono morti i tre dipendenti dell' Enel "era chiusa, come molte altre delle strade intorno, fin dalla notte precedente". Lo ha detto Massimo Luschi, direttore dell'ufficio lavori pubblici della Provincia di Grosseto e dirigente della protezione civile. Resta da capire se i lavoratori dell'ENEL abbiano attraversato il ponte anche se era chiuso al traffico, ma se era chiuso come hanno fatto a passare? Purtroppo temo ci saranno anche dei problemi per il riconoscimento dell'infortunio mortale, e queste vittime probabilmente non verrano neppure considerate "morti sul lavoro", altre morti sul lavoro considerate "invisibili"? Chieti E' morto un operaio, di cui non si conosce ancora l'identità oggi pomeriggio a Fara S.Martino. Da una prima ricostruzione sembra che nel corso dello scavo di alcune fondamenta una ruspa abbia colpito a morte il manovale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Casoli e i carabinieri di Palombaro.

lunedì 12 novembre 2012

E' morto un operaio di 50 anni investito in un cantiere mobile sull'A2

Autostrada A2 E' morto un operaio di un cantiere autostradale di 50 anni investito da un camion all'altezza di Biasca. Stando alle informazioni raccolte sul posto, alcuni addetti dei servizi di manutenzione erano in corsia di emergenza intenti a lavorare in un cantiere mobile che stavano provvedendo alla pulizia dell'autostrada. I colleghi di lavoro della vittima e l’autista del camion sono stati assistiti dal personale medico poiché in evidente stato di shock.

E' morto un netturbino strangolato dal braccio di un compattatore

Teramo 12 novembre 2012 E' morto un netturbino di 52 anni strangolato dal braccio di un un compattatore. La vittima è rimasta strangolata dal braccio meccanico mentre stava completando le operazioni di svuotamento dei cassonetti dei rifiuti a Sant'Egidio alla Vibrata. Il compattatore e' stato sequestrato e il magistrato ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima per stabilire se alla base della tragedia ci sia stato un malore. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne la morte

E' morto un operaio di circa 40 anni all'aeroporto di Fiumicino

Roma 11 novembre 2012 E' morto G.M un operaio di 40 anni schiacciato da un carrello elevatore all'aeroporto di Roma. La tragedia questa sera all'aeroporto di Fiumicino, la vittima era un addetto di una società di handling,l'Aviapartner ed è rimasto schiacciato sotto un carrello elevatore durante le operazioni di scarico di un aereo. L'infortunio mortale sul lavoro di cui non si conosce ancora l'esatta dinamica e per la quale sta indagandola Polizia giudiziaria dell'aeroporto, coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Alla scena avrebbero assistito alcuni colleghi della vittima sentiti poi dalla Polizia giudiziaria. Appena dato l'allarme, sul posto sono subito intervenuti i mezzi di soccorso: Polizia, Vigili del fuoco e un'autoambulanza, ma purtroppo non c'era più niente da fare. i passeggeri, che non si sarebbero accorti di nulla, erano già entrati in aerostazione in attesa di ritirare le valigie.

domenica 11 novembre 2012

sono 6 gli agricoltori morti schiacciati dal trattore in novembre e oltre 100 dall'inizio dell'anno

Anche oggi 4 morti sul lavoro Varese 10 novembre 2012 E' morto un agricoltore di 45 anni schiacciato dal trattore a Cadegliano Viconago. Il mezzo si è ribaltato con grande probabilità dalla forte pioggia, che ha reso il terreno della mulattiera instabile. Per lui non c’è stato nulla da fare se non constatarne la morte.

Anche il 10 novembre 3 vittime sui luoghi di lavoro: in provincia di Udine, di Torino e di Verona

Torino 10 ottobre E' morto Fabio Rascacci di 43 anni. Rascacci titolare di un'officina meccanica di Nichelino specializzata in riparazione di mezzi pesanti, è stato schiacciato dal dall'elevatore un camion per il compattamento dei rifiuti. A dare l'allarme suo fratello, che non vedendolo rincasare era andato a cercarlo nella ditta, facendo quindi la terribile scoperta. Secondo i primi rilievi Rascacci sarebbe morto sul colpo,

venerdì 9 novembre 2012

Anche oggi 3 morti sui luoghi di lavoro

Reggio Emilia, 9 nov. E' mortoGiuseppe Magnani un operaio di 54 anni questa mattina a Quattro Castella, La tragedia mentre l'operaio effettuava operazioni di manutenzione di un miscelatore orizzontale. Per cause in via d'accertamento dei carabinieri intervenuti sul posto con il personale della Medicina del Lavoro dell'Ausl di Reggio Emilia, la vittima e' finita all'interno del vano di carico del miscelatore per alimenti morendo sul colpo per i gravi traumi da schiacciamento. Purtroppo l'intervento immediato del 118 è risultato vano. sono due i morti sul lavoro in 2giorni in provincia di reggio Emilia e 3 in una settimana in Emilia Romagna che dall'inizio dell'anno ha già avuto 59 morti sui luoghi di lavoro. Come l'anno scorso, anche se si esculudono i morti sul lavoro causati dal terremoto,l'Emilia Romagna è una delle regioni con più morti sul lavoro. la prima in rapporto al numero di abitanti che è, per noi l'unico parametro valido per valutare l'andamento di una regione per quanto rigurda i morti sul lavoro. Oristano E' morto Giorgio Murtas, un operaio impegnato nello sfalcio dell’erba nei pressi della rotatoria di Cabras. Murtas è caduto e ha battuto con violenza la testa sulla strada dopo essere stato investito da una moto guidata da un govane di 17 anni. Probabilmente abbagliato dal sole il giovane non ha visto l’operaio e l’ha travolto. Sul posto i soccorsi sanitari, che non hanno potuto salvargli la vita. Firenze E' morto Daniele Zini un giovane di 34 anni. Zini è morto in provincia di Firenze dopo essere stato schiacciato da un macchinario. Inutili i soccorsi del 118, giunto sul posto insieme ai carabinieri: per il giovane non c'è stato niente da fare, ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.

giovedì 8 novembre 2012

E' morto un camionista falciato da un'auto in provincia di reggio Emilia. E' morto un cinquantenne mentre riparava l'ascensore del suo condominio in provincia di Latina

Reggio Emilia, 7 novembre 2012 - È morto Gianfranco Peta un camionista di 56 anni. Peta era sceso dal suo mezzo in una strada di Bibbiano, quando è stato travolto da una Fiat Punto. È stato trasportato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale di Reggio, dove è deceduto poco dopo. Peta era sceso dal mezzo per scaricare del materiale, lasciando acceso il mezzo con le frecce lampeggianti quando attraversando la strada per risalire, è stato travolto dall'automobile. Latina Un cinquantenne è rimasto schiacciato dall’ascensore che stava riparando, nel condominio in cui abitava: è successo a Sonnino. La vittima aveva già in passato messo mano all’ascensore del condominio ma, questa volta, gli è stato fatale lo sganciamento della puleggia della catena che sorregge la cabina. Sul posto è intervenuta,ma inutilmente, una squadra di Vigili del fuoco. Ci sono tante persone che muoiono mentre svolgono attività diverse da quelle in cui sono impiegate, tra l'altro queste morti non sono neppure considerate morti sul lavoro, visto che probabilmente non era assicurato per svolgere quel lavoro. I problemi per queste morti sono gravissimi per chi incautamente li commissiona e per i familiari della vittima stessa.

mercoledì 7 novembre 2012

E' morto un operaio di 38 anni del Togo nel ferrarese

Ferrara 7 novembre 2012 E' morto Moudanzirou Sankay Souleymane operaio di 38 anni del Togo. La tragedia che ha colpito Souleymane nel pomeriggio a Fossanova San Marco. la vittima era addetta alla manutenzione de è caduto dal tetto, da un’altezza di diversi metri ed è deceduta a causa dei traumi riportati nell'impatto con il suolo. : Souleymane lavorava per una ditta esterna di Forlì specializzata nella manutenzione degli impianti di refrigerazione industriali e si trovava assieme a un collega sul tetto di un'azienda di Fossanova per effettuare la manutenzione dei motori che permettono il funzionamento delle celle frigorifere. Al termine del lavoro il lavoratore del Togo deve aver messo un piede in fallo, scivolando e precipitando al suolo. La dinamica dell’infortunio è ancora al vaglio degli inquirenti giunti sul posto dopo l’allarme lanciato dal collega della vittima presente alla tragedia.

E' morto a Formia di Latina Vincenzo capasso cadendo dal quarto piano di un'abitazione

LATINA 7 novembre 2012 E' morto Vincenzo Capasso edile di 52 anni. Capasso, di Napoli, è morto cadendo dal quarto piano di una palazzina in ristrutturazione a Formia. La vittima era senza imbragatura ed era dipendente di una ditta di ponteggi e costruzioni di Napoli, la tragedia mentre smontava la struttura. Per cause ancora in via d'accertamento, ha perso l'equilibrio ed è caduto nel vuoto facendo un volo di più di dieci metri. I soccorsi sono stati inutili. La procura di Latina ha aperto un'inchiesta per accertare le eventuali responsabilità. Occorre ricordare che quasi la metà dei morti in edilizia sono provocate da cadute dall'alto e che se tutti gli edili avessero a disposizione le imbragature queste morti si dimezzerebbero.

lunedì 5 novembre 2012

Oltre 100 agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno, come gli anni passati anche quest'anno assistiamo ad un'autentica carneficina causata dall'indifferenza della politica che non è capace di mettere in campo misure semplici ed efficaci per queste tragedie

Grosseto E’ morto Edo Toninelli di 75 anni. Toninelli, è morto all'ospedale Le Scotte di Siena dove era stato trasportato in gravissime condizioni con il Pegaso. Tolinelli è rimasto schiacciato dal trattore come oltre 100 agricoltori morti dall'inizio dell'anno ,la tragedia dmentre si trovava in un agriturismo a Roselle, sulla strada dei Laghi. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e il pensionato é deceduto poco dopo il suo arrivo all'ospedale di Siena. Sul luogo della tragedia, oltre al personale del 118, sono intervenuti anche i tecnici della prevenzione sui posti di lavoro dell'Asl, i carabinieri e i vigili del fuoco.

domenica 4 novembre 2012

E' morto a Lodi ucciso da tre colpi d'arma da fuoco, mentre era in servizio il carabiniere Giovanni Sali. Anche i carabinieri sono morti sul lavoro "invisibili" per le statistiche ufficiali.

Lodi E' morto Giovanni Sali, carabiniere di quartiere di 48 anni. Sali è stato colpito in via Indipendenza a Lodi. Il suo compito era quello di presidiare il centro storico della città. Un testimone ha riferito di aver sentito 3 colpi d'arma da fuoco e le forze dell'ordine hanno trovato l'arma di Sali di fianco al suo corpo. Sali era in divisa e stava svolgendo regolare servizio nel centro storico di Lodi. L'assassinio del carabiniere è avvenuto in una strada vicino ad una chiesa dove era in corso la messa. Secondo le prime testimonianze i fedeli hanno sentito i tre spari scambiandoli per lo scoppio di petardi. Gli avventori di un bar l'avevano visto passare poco prima dell'assassinio. L'ipotesi più probabile e che Sali si sia imbattuto in persone che stavano commettendo dei reati, che siano riusciti a strappargli l'arma e l'abbiano poi ucciso. Purtroppo sappiamo che anche i carabinieri come i poliziotti e i militari in Afghanistan disponendo di un'assicurazione propria non siano "conteggiati" tra i morti sul lavoro dalle statistiche ufficiali: lo stesso succede per tante altre situazioni di lavoratori che muoiono mentre lavorano sui luoghi di lavoro e sulle strade, in nero e non solo. Un "conteggio" parziale" che fa abbassare il numero complessivo dei morti sul lavoro. Questo vuol dire poi utilizzare queste statistiche non veritiere per rendere meno "burocratiche" e abbassare le normative sulla sicurezza e risparmiare sui controlli. E questa è un autentica vergogna: questi servitori dello Stato meritano tutta la nostra riconoscenza per quello che fanno per la nostra Sicurezza.

venerdì 2 novembre 2012

E' morto Giuseppe Petruzzi schiacciato dal trattore. E' morto Giovanni Palladoro cadendo dal tetto della sua azienda.

Brindisi E' morto Piuseppe Petruzzi agricoltore di 83 anni a Fasano. Petruzzi è l'ennesima morte provocata dal trattore killer. Petruzzi complice la bella giornata di sole era andato a fare alcuni lavori con il trattore quando il mezzo si è ribaltato uccidendolo sul colpo. Vani sono stati i tentativi dei soccorritori per rianimarlo. Napoli, 2 novembre 2012.E' morto Giovanni Palladoro di 64 anni. Palladoro titolare dell'azienda era salito sul tetto per controllare la tenuta della copertura per l'arrivo del maltempo ma il tetto ha ceduto facendolo cadere al suolo uccidendolo sul colpo. L'azienda era chiusa per il ponte di Ognisanti e purtroppo non ci sono testimoni diretti della tragedia.

Rendiamo omaggio in questo giorno ai morti invisibili del lavoro

I MORTI INVISIBILI DEL LAVORO Anche quest'anno, come nel 2011 si sta assistendo ad un'autentica carneficina, sono morti oltre 500 lavoratori sui luoghi di lavoro e più di 1000 complessivamente se si aggiungono i morti sulle strade. Purtroppo le statistiche ufficiali sono parziali, il triste fenomeno è molto più esteso. questo succede perchè vengono considerati morti sul lavoro solo chi dispone di un'assicurazione particolare. Non lo sono i lavoratori che muoiono in nero (tantissimi), non lo sono gli agricoltori pensionati, non lo sono i militari e i poliziotti e in tantissime altre situazioni. L'Osservatorio può documentare tutto questo, purtroppo sbandierando un calo costante delle vittime i cittadini hanno una visione distorta del problema e minimizza così queste tragedie. Con una diminuzione delle vittime che non esiste, si diminuiscono i controlli, gli ispettori e le aziende spendono meno in Sicurezza. RENDIAMO ALMENO UN OMAGGIO A QUESTE TANTISSIME MORTI SUL LAVORO CHE NON SONO NEPPURE CONSIDERATE TALI

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?