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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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lunedì 31 maggio 2021

Operatori del Settore Sicurezza screditano, anche sul piano personale, il mio lavoro con l'Osservatorio, lo fanno da anni perchè denuncio la loro inadeguatezza e che loro hanno interessi da difendere, a volte anche poco trasparenti

Da anni subisco attacchi, tentativi di delegittimarmi, offendendomi anche sul piano personale. Questo perché ormai da 14 anni denuncio il rialzo costante delle morti sul lavoro, denuncio gli interessi miliardari sulla Sicurezza, il diffondere un numero di morti sempre inferiore alla realtà interessi a volte neppure trasparenti. Vorrei sapere come vengono spesi i soldi dei lavoratori che versano i contributi, chi controlla che i soldi siano spesi bene e non a cascata. Un importante giornalista di una testata nazionale mi ha detto che sono considerato il peggior nemico, immaginate da chi.... certo che la vedo questa delegittimazione, la vedo per il tentativo di vuoto che cercano di fare intorno all'Osservatorio, il tentativo anche di farmi apparire come un "pensionato, uno che è un pittore e anche un guaritore" così per far passare il messaggio, ma come fate a credergli…. questo perché come artista, ho fatto oltre 70 mostre, sono presente in diversi musei con le mie opere e da 25 anni cerco con la pittura pranica di far emergere il potere curativo dell'arte, con determinati colori, su chi la osserva in un dato modo. Si la mia attività artistica è stata penalizzata proprio per l'Osservatorio. Ma gli oltre due milioni di visitatori del blog dell'Osservatorio dimostrano che è una credibilità conquistata sul campo. Queste stupide critiche mi fanno solo diventare più determinato nel continuare, fino a quando ne avrò le forze, a stare dalla parte di chi lavora, della convinzione che si deve vivere per lavorare e non per morire. Carlo Soricelli

sabato 29 maggio 2021

Cinque morti anche il 28 maggio dopo i cinque del giorno prima. Con i due operai morti per la nube assassina nel pavese sono morti anche altri tre agricoltori schiacciati dal trattore: già 62 i morti per infortuni in maggio , 58 dalla morte di Luana D'Onofrio che tanto clamore ha suscitato; per gli altri il silenzio

Incidente a Pavia, la nube assassina A Villanterio in provincia di Pavia, presso la facility industriale dell’azienda Digima sono morti due lavoratori Andrea Brigo e Andrea Lusini. La ditta si occupa di raccolta e lavorazione di sottoprodotti alimentari della macellazione. Tra le proprie competenze specialistiche, anche il commercio e la lavorazioni di pellame. Si tratta dunque di una realtà aziendale di medie dimensioni. All’improvviso, per cause ancora sconosciute, la tragedia. Due operai sono stati travolti dalla fuoriuscita di vapori tossici contenenti probabilmente ammoniaca. Una vera e propria nuvola velenosa e letale, Una morte terribile tra atroci sofferenze. Lusini e Brigo sono decedute poco dopo, nonostante gli sforzi dei soccorritori del 118. Sul luogo della tragedia è presenta anche il corpo speciale NBCR (Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico), per individuare le cause delle ennesime morti bianche. I fatti avvengono proprio nei giorni durante i quali i sindacati si mobilitano in difesa dei diritti dei lavoratori e chiedono normative di sicurezza più stringenti. ma ci sono state altre tre vittime e sono tre agricoltori schiacciti dal trattore nelle province di Bolzano, frosinone e pesaro urbino. Sono già l'incredibile numero di 79 gli agricoltori schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno. Alberto atturi iange un'altra vittima in incidente agricolo. Questa volta a perdere la vita è stato Alberto Atturi di 65 anni residente ad Anagni. L'agricoltore stava lavorando la terra con un trattore in località Prato Dell’Olmo nella parte bassa dellà cittadina quando verso le 16 è rimasto vittima di un incidente con il mezzo meccanico che si sarebbe ribaltato, schiacciandolo. Il pesante trattore si è intraversato andato a finire in una scarpata. Dino Mattioli Stava effettuando dei lavori nel proprio campo, a bordo di un trattore, quando ha perso il controllo del mezzo, finendo contro i paletti in ferro della vigna e poi è stato sbalzato a terra, riportando ferite che gli sono state fatali. Bolzano Incidente mortale con il trattore poco prima di mezzogiorno di oggi a San Valentino in Campo, in Val d’Ega, dove un agricoltore che stava recuperando della legna è rimasto schiacciato dal mezzo agricolo. Imboccata una strada forestale, il trattore è finito in un terrapieno travolgendo l’uomo. Sul posto i vigili del fuoco volontari di Cardano e Cornedo all’Isarco, l’elicottero di soccorso Pelikan 1 con il medico d’urgenza, la Croce Bianca e i carabinieri. Ogni intervento è però risultato vano. Per lo sfortunato contadino non c’è stato purtroppo nulla da fare.

venerdì 28 maggio 2021

Si rompe un tubo che erogava ammoniaca morti due opera nel pavese

Si rompe tubo vapore, morti due operai in ditta nel pavese A Villanterio, Il luogo de in una foto dei vigili del fuoco © ANSAFOTO Due operai sono morti in seguito alla rottura di una tubatura di vapore nell'azienda in cui stavano lavorando. L'incidente, secondo le prime informazioni, si è verificato presso la ditta 'Digima' a Villanterio, un'azienda in provincia Pavia che si occupa di raccolta e lavorazione dei sottoprodotti della macellazione. Sul posto sono presenti diverse squadre dei vigili del fuoco e anche il nucleo Nbcr. Secondo quanto riferito dall'Areu, i due lavoratori sono stati investiti da vapori contenenti verosimilmente ammoniaca. Non si conosce ancora l'identità delle vittime

Terribile sequenza di morti sul lavoro: altri 5 morti sui luoghi di lavoro il 27 maggio (ieri). stefano Zanni muore in una cappella cimiteriale cadendo da un'impalcatura

Foggia Un incidente sul lavoro si è verificato questa mattina all’interno del cimitero di Orta Nova. Un muratore 61enne (Stefano Zanni, originario di Orta Nova), impegnato in lavori di edilizia presso delle cappelle private, è caduto da una impalcatura di diversi metri. Sul posto l’ambulanza del 118, i cui sanitari hanno provato ad attuare delle manovre di rianimazione ma non c’è stato nulla da fare. Sono giunti in Via Stornara anche i Carabinieri per gli accertamenti del caso. Il campo santo è stato chiuso al pubblico per consentire tutte le operazioni necessarie. Cosenza– E’ successo a Cellara lo scorso 14 maggio ma della tragedia si è appreso solo oggi. Ionel Schipor, 33 anni, impiegato in un’impresa di Figline Vegliaturo e i suoi familiari sanno solo che è morto al lavoro, che sarebbe stato colpito e schiacciato dalla grossa cima di un albero che stava tagliando ma cosa sia veramente accaduto a Ionel Schipor, a quasi due settimane da una tragedia passata del tutto sotto silenzio, è ancora un mistero. I Al momento non è chiaro se si tratti di un incidente sul lavoro o di un infortunio, i carabinieri della Compagnia di Villacidro e della Stazione di Gonnosfanadiga hanno avviato gli accertamenti.Da quanto si apprende, il 61enne si trovava sul tetto di un capannone situato lungo la strada provinciale 57, in località Santa Maria. Non è chiaro cosa stesse facendo sul tetto dello stabile (cosa ci fa mai uno su un tetto di un capannone?), sta di fatto che un lastrone si è sbriciolato sotto i suoi piedi e lui è caduto nel vuoto. Un volo di diversi metri e poi lo schianto sul pavimento. Immediata la richiesta di soccorsi e l'arrivo sul posto dell'ambulanza del 118 e dei carabinieri. Ma per il 61enne non c'è stato nulla da fare. Muore Nicola Gualà un altro agricoltore schiacciato dal trattore in provincia di Teramo, è il secondo in 48 ore. L’incidente nelle campagne di Bellante. E’ la quarta vittima in due mesi, la seconda in 48 ore Sul posto è intervenuto il personale del 118 e i vigili del fuoco. Le indagini sull’ennesimo incidente sono condotte dai carabinieri della stazione di Bellante. In appena due mesi si contano quattro morti per via di incidenti con i mezzi agricoli: era successo già a Battaglia di Campli lo scorso 18 marzo, con il decesso di un 60enne, poi 31 marzo a Tossicia (dove perse la vita il 65enne Aldo Lanti) Muore 33enne in uno scontro fabio Ferri di soli 33 anni, ha avuto uno scontro col suo tir con un furgone nei pressi di Spilamberto in provincia di modenae Carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

giovedì 27 maggio 2021

Con i due morti sui luoghi di lavoro del 26 maggio siamo a +25% dei morti per infortuni sui luoghi di lavoro rispetto allo stesso giorno del 2020

Federico Regoli di 44 anni ha perso la vita a Castiglione della Pescaia (Grosseto), 26 maggio 2021 - Un'altra tragedia sul lavoro in Toscana: è accaduto a Castiglione della Pescaia, sul cantiere per la costruzione di una pista ciclabile. Regoli è rimasto travolto da un furgone a sua volta violentemente tamponato da un'auto. E' accaduto nel tratto tra il Camping Riva del Sole e la località Casa Mora. Regolistava lavorando quando un'auto avrebbe perso il controllo piombando sul cantiere. Ha prima tamponato il furgone degli operai, che a sua volta è finito contro il povero operaio, che è stato travolto. Immediati i soccorsi dei colleghi e l'allarme al 118. E' intervenuto anche l'elicottero Pegaso ma per l'operaio, 44 anni, non c'è stato niente da fare: è morto per le gravi ferite. Tragico schianto tra furgone e camion: un morto Bilancio drammatico per un incidente stradale avvenuto alle 15.45 lungo la 235 tra Copiano e Vigalfo in provincia di pavia. Secondo quanto riportato dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza nello schianto, che ha visto coinvolto un camion e un furgone, ha perso la vita un lavoratore.

mercoledì 26 maggio 2021

Muore a 34 anni Matteo Leone (nella foto) per un infortunio al Porto di Salerno, ma sono stati tre i morti per infortunio anche il 25 maggio

Infortunio mortale nel porto di Salerno Matteo Leone non ce l’ha f
atta: il giovane operaio rimasto ferito nell’incidente avvenuto al porto è morto intorno all’una di notte all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dove era ricoverato per le gravi ferite riportate. Matteo Leone, come riporta Le Cronache, è morto, troppo gravi le sue condizioni dopo l'infortunio. Il 30enne era rimasto ferito incidente sul lavoro al Porto di Salerno. Per cause ancora da chiarire, è stato travolto da un carrello. Immediati i soccorsi da parte dei sanitari 118, che hanno provveduto a trasferire d’urgenza l’uomo all’ospedale Ruggi, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Poi il decesso. In provincia di Teramo è morto il 78esimo agricoltore schiacciato dal trattore. Sull'A14 nei pressi di Imola ha perso la vita un autorasportatore che si è ribaltato con il camion

martedì 25 maggio 2021

SVEGLIA MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE PATUANELLI: FERMI LA STRAGE DI AGRICOLTORI SCHIACCIATI DAL TRATTORE; DUE ANCHE IERI. 79 DALL'INIZIO DELL'ANNO

Non se ne può più di assistere all'indifferenza verso i morti sul lavoro e nello specifico verso gli agricoltori schiacciati dal trattore già 73 dall'inizio dell'anno con i due morti il 24 maggio di 41 e 69 anni, nelle province di Benevento e Roma. Tragedia nella tarda mattinata a Velletri, in via Acquavivola . Un trattore si è ribaltato e il conducente è rimasto travolto rimanendo ucciso. Sul posto sono intervenuti tre mezzi dei Vigili del Fuoco di Velletri con autogru, il 118 e l'elisoccorso. Sul luogo della tragedia sono arrivati anche i Carabinieri della stazione di Velletri e gli ispettori del servizio sicurezza del lavoro della Asl Roma 6 in quanto l'uomo, 68enne A.C di Velletri stava svolgendo dei lavori con il suo trattore presso un terreno non di proprietà. Da quanto si apprende, stava pulendo alcuni tratti quando su un avvallamento il mezzo agricolo si è rivoltato e lui è morto schiacciato. Era in compagnia della moglie e stava effettuando interventi in un uliveto di una società agricola del posto. È stata proprio la moglie a chiamare i soccorsi. Nel giro di pochi giorni è il secondo caso simile. Stessa sorte è toccata anche a un 41enne nel beneventano . A perdere la vita è un 41enne di Vitulano morto a causa di un incidente agricolo dovuto al trattore. Il 41enne di cui non si conosce ancora l'identità
stando ad una prima ricostruzione, era alla guida di un trattore che si sarebbe ribaltato per cause ancora in corso di accertamento. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio in località Santo Stefano. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e il 118.

mercoledì 19 maggio 2021

Anche ieri 18 maggio una strage con 4 morti sui luoghi di lavoro: due schiacciati dal trattore, uno travolto da un cancello e un fulminato

Si chiamavano Stepan Mikalyu, 51 enne originario dell’Ucraina morto nel piacentino travolto dal cancello che stava installanodo, Armando Rocco Mita, 49 anni rimasto ucciso nel materano schiacciato dal trattore che guidava, stessa morte per un 72enne nel chietino, Valeriano Fregonese, 58 anni, morto nel trevigiano fulminato nel suo laboratorio. Stepan Mikalyu è morto che non erano ancora le 8 e 30. Stava lavorando in un cantiere edile a Croara, in Valtrebbia, vicino a Piacenza. Mentre era impegnato nel rifare la recinzione di una Rsa, un pesante cancello di acciaio che stava montando gli è caduto addosso. Colpito al capo l’operaio è stato soccorso dai suoi colleghi in cantiere e dal personale medico della struttura per anziani. Sul posto sono arrivati da Sant’Agata Rivergaro i soccorsi. Insieme ad un’ambulanza è arrivato anche un elicottero dell’elisoccorso. Inutile il massaggio cardiaco, secondo i primi accertamenti l’operaio sarebbe morto sul colpo. I carabinieri hanno aperto un’inchiesta per accertare come mai il pesante cancello si sia sganciato dalle guide e gli sia finito in testa. Stepan Mikalyu, in Italia da tanti anni, lascia la moglie e due figli. perde la vita schiacciato dal trattore in mattinata, Armando Rocco Mita. Era alla guida di un trattore a San Mauro Forte vicino a Matera. Sembra che Mita fosse da solo nel campo, , in una zona collinare coltivata. Forse per la pendenza del terreno, l’agricoltore ha perso il controllo del pesante mezzo che si è rovesciato, schiacciandolo. Quando gli altri agricoltori lo hanno trovato, era già morto, probabilmente sul colpo. Anche in questo caso i carabinieri hanno aperto un’inchiesta, per accertare le modalità dell’incidente. La terza vittima, all’ora di pranzo, ancora al Nord, a Maserada sul Piave in provincia di Treviso. Valeriano Fregonese, un ex autista in pensione, era impegnato in un piccolo laboratorio che aveva creato dietro casa, per svolgere alcuni lavori. Attorno alle 13, mentre stava usando una fresatrice, è stato investito da una scossa elettrica partita dall’utensile. un 72enne di Atessa di Chieti è la quarta vittima del 18 maggio: ha perso la vita schiacciato dal trattore che guidava, con i due morti schiacciati di ieri arriviamo già a contare 67 agricoltori morti in modo così orrendo dall'inizio dell'anna, praticamente uno ogni due giorni muore schiacciato da questo mezzo killer

martedì 18 maggio 2021

Sergio Colpani, un mulettista di 53 anni muore investito da un camion in retromarcia nella provincia di Bergamo

Colpanil’uomo si trovava all’interno della sua azienda quando è rimasto vittima di un camion in retromarcia che si muoveva all’interno del parcheggio della ditta in cui lavorava.

domenica 16 maggio 2021

Incredibile: morì due anni fa in nero in un grande cantiere, ma ancora sconosciuta l'azienda che lo faceva lavorare. Il lavoratore kossovaro aveva 4 figli che sono stati privati dal sostentamento famigliare.

San Nazzaro Val Cavargna (Como) - Curri Zyber non ha ancora trovato giustizia, il lavoratore kossovaro era precipitato il 12 dicembre del 2018 in un dirupo mentre percorreva un costone di roccia trasportando materiale edile in località Mondrago, tutto per costruire la grande diga che costerà qualche milione di euro e ne frutterà a decine una volta in funzione, ma che già costata troppo in termini di infortuni sul lavoro. quella di Curri Zyber origine kosovara è una vicenda incredibile e kafkiana con una moglie e quattro figli non è solo morto, è stato rinnegato da chi lo aveva assunto in nero e ha dichiarato di non conoscerlo anche quando i carabinieri hanno chiesto di lui, dopo il ritrovamento del cadavere. Toccherà ai giudici del Tribunale di Como stabilire se Curri si poteva salvare,
la prima buona notizia è che il gup ha ammesso la costituzione di parte civile della Fillea Cgil Lombardia e di quella di Como. È grazie alla loro insistenza se la Procura di Como è riuscita a dipanare una matassa ingarbugliatissima di appalti e subappalti che hanno reso possibile, anche nel ricco Nord Italia e nonostante un appalto del valore di milioni di euro per la costruzione di una centrale idroelettrica, l’impiego di lavoratori in nero pronti ad essere scaricati, anzi trasformarsi in fantasmi, in caso di problemi.

Impressionanete frequenza; dall'inizio dell'anno un morto schiacciato dal trattore ogni due giorni: gli ultimi due ieri nelle province di Firenze e Agrigento

Firenze Rignano sull’Arno – Un trattore che si ribalta, un uomo che perde la vita. E’ l’ennesimo tragedia sui campi che vede la morte di un altro agricoltore, la vittima di 71 anni che intorno a mezzogiorno, ha perso la vita in località Le Torri, a Rignano sull’Arno. Il trattore su cui lavorava si è infatti ribaltato per cause ancora in via di accertamento, schiacciandolo. Quando i soccorsi sono giunti sul posto, per l'agricoltore non c'era più niente da fare. Un agricoltore di 62 anni, Agostino Ciaccio, di Cianciana, in provincia di Agrigento, è morto schiacciato dal trattore mentre si trovava al lavoro in un podere. La tragedia è avvenuta
in un terreno lungo la provinciale tra Cianciana ed Alessandria della Rocca in provincia di Agrigento. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato in elisoccorso il ferito all'ospedale Civico di Palermo. Ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Cammarata
.

sabato 15 maggio 2021

Muore in Sicilia il 63esimo agricoltore schiacciato dal trattore dall'inizio dell'anno in Italia

Agrigento Tragedia sul lavoro a Sambuca di Sicilia. Antonino Ienna, pensionato di 74 anni, è morto in un incidente verificatosi in campagna, mentre a bordo del trattore stava lavorando la terra all’interno di un podere. Per cause in via di accertamento da parte dei carabinieri della locale stazione, Ienna sarebbe caduto in un fosso
e travolto dal mezzo.

giovedì 13 maggio 2021

Donna di 50 anni muore in un incidente mentre guidava un furgone Doblò. In un panificio dell'avvellinese muore un operaio di 34 anni schiacciato da da un macchianrio: le due tragedie in Campania

Avellino tragedia sul lavoro: muore un 34enne. L’incidente si è verificato verso mezzogiorno all’interno di un panificio di Guardia Lombardi. Secondo una prima ricostruzione, il giovane di origini romene e residente in Spagna, dipendente di una ditta esterna, sarebbe stato travolto da un pesante macchinario che stava installando. Inutili i soccorsi. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi. Caserta Incidente mortale a Francolise. Una cinquantenne Maria Scarnecchia, ha perso la vita in un tremendo sinistro stradale. La donna era alla guida del suo furgoncino, un Fiat doblò, lungo la strada statale Appia. Nei pressi del chilometro 184, all'interno del territorio francolisano, sembrerebbe che la signora abbia azzardato un sorpasso, occupando la corsia opposta. Un enorme camion stava arrivando sull'altra corsia. L'impatto frontale è stato tremendo. Subito dopo, i passanti hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono giunti i carabinieri di Sant'Andrea del Pizzone, frazione francolisana, e l'equipe del 118. Sfortunatamente, al loro arrivo per la signora non c'era più nulla da fare. Il camionista invece è stato portato subito all'ospedale. Fortunatamente, le sue condizioni sembrano stabili. Il corpo della donna invece, verrà ora trasferito presso l'istituto di medicina legale di Caserta.

mercoledì 12 maggio 2021

Orazio muore a 21 anni per infortunio sul lavoro: ma nessuno si commuove per lui come per Luana: eppure anche lui è morto sul lavoro, è un giovane agricoltore caduto dal trattore guidato da un amico. è il 62esimo dall'inizio dell'anno a morire a causa di questo mezzo mortale

Modica di Ragusa-Non è ancora stata chiarita del tutto la dinamica dell’incidente sul lavoro nel quale ha perso la vita un ragazzo modicano di 21 anni, Orazio Iabichino. Il giovane, stamattina, era a bordo su un trattore, viaggiava come passeggero sul mezzo che percorreva c.da Zappulla, quando sarebbe stato sbalzato finendo a terra e sbattendo con violenza la testa. Così sarebbe morto tra l’incredulità di familiari e amici Orazio. Sotto shock il conducente del trattore agricolo che ha visto morire il suo compagno di lavoro. Sul posto oltre ai soccorsi, anche la Polizia che ha avviato le indagini per accertare eventuali responsabilità. Si era anche tentato di far intervenire l’elisoccorso per trasportare, viste le gravi condizioni, il giovane a Catania.

martedì 11 maggio 2021

Altri tre morti sul lavoro anche il giorno 10 maggio

Sono tre i morti sui Luoghi di lavoro il 10 maggio: due nell'autotrasporto nelle province di Napoli e macerata e un agricoltore schiacciato dal trattore a Ariano di A
vellino

lunedì 10 maggio 2021

Quei morti sul lavoro che non commuovono nessuno e che spariscono dalle statistiche: sono gli schiacciati dal trattore. Ne sono morti altri tre schiacciati da questo mezzo in questo fine settimana, 60 dall'inizio dell'anno e oltre 1400 negli ultimi dieci anni. sono già 19 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro dalla morte di Luana D'Orazio

C.A di 50 anni muore schiacciato dal trattore a Lamezia terme di Catanzaro: si trovava alla guida del suo trattore quando, per cause in corso di accertamento, è finito in una scarpata dopo che si è ribaltato con il mezzo. Pavullo di Modena, Un agricoltore è morto nel tardo pomeriggio di oggi, travolto dal proprio trattore. L’uomo stava lavorando in un campo, in località Montecuccolo di Pavullo, quando il mezzo agricolo si è ribaltato, schiacciandolo. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e il 118, con ambulanza, auto medica ed elicottero, ma quando i pompieri lo hanno liberato, l’agricoltore era già morto. I tentativi di rianimazione sono risultati vani. Sul posto anche i carabinieri. Dell’incidente è stato informato il magistrato di turno. Agrigento E’ morto schiacciato dal trattore, che stava guidando. La tragedia si è consumata nelle campagne, tra il quartiere di Montaperto, e la strada che porta a Montallegro. Vittima dell’incidente un uomo del posto Gaetano Bonanno, 68 anni, insegnante in pensione, originario di Raffadali. E Quando sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e il personale medico di un’ambulanza del 118, il pensionato era agonizzante. I soccorritori hanno liberato lo sfortunato pensionato, ma non c’è stato nulla da fare. Sull’incidente la Procura della Repubblica, subito informata dell’accaduto, ha aperto un’indagine. Sul luogo si sono portati i carabinieri. Un operaio di 52 anni è morto dopo essere precipitato da un ponteggio a Tradate (Varese), intorno alle 11 di sabato. A quanto emerso l’uomo sarebbe scivolato dalla struttura all’interno di un cantiere di un centro commerciale, cadendo nel vuoto per circa quattro metri. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 ma, nonostante il tentativo di rianimarlo, l’uomo è morto. Sono intervenuti i tecnici Ats. Indagano i carabinieri. ncidente sul lavoro: muore operaio. Erano state amputate le gambe. Una strage continua quella degli agricoltori schiacciati dal trattore, ma non interessano nessuno, neppure il nuovo ministro delle politiche Agricole Stefano patuanelli sembra indifferente a questa strage che ha visto morire oltre 1600 agricoltori nei 14 anni di monitoraggio dell'Osservatorio Indipendente di bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogpsot.it Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio

sabato 8 maggio 2021

Lo sterminio dei lavoratori: 15 morti sui luoghi di lavoro dopo la morte di Luana D'Orazio. Una shoah quella dei lavoratori italiani: ne sono morti oltre 20000 per infortuni in 14 anni di monitoraggio dell'Osservatorio. i morti di ieri nelle province di Perugia (due morti), di Bolzano, di Parma e sull'A14 dove un operaio di 60 anni è caduto da un viadotto. Nella foto Andrea Recchia il giovane morto a Parma

Si rimane sgomenti nel vedere la terribile sequenza delle morti sul lavoro, i media si sono svegliati dopo la morte di Luana, ma in soli altri tre giorni ne sono morti altri 15. Non è una situazione eccezionale, capita molto spesso di avere una conta così orribile. Solo sui luoghi di lavoro dall'inzio dell'anno sono morti 339 lavoratori, a questi occorre aggiungerne almeno altrettanti morti sulle strade e in itinere, poi ci sono anche i morti per infortuni da covid. ma cosa stanno facendo concretamente la politica, le istituzioni e i media che su questo fronte non fanno i "cani da guardia". Niente, non hanno mai fatto niente in questi 14 anni, migliaia di post con morti, migliaia mail di denuncia. Anche questa volta tutto si spegnerà lentamente, mentre questo sterminio continuerà. Ecco le 5 vittime sui luoghi di lavoro di ieri: A BRUNICO di Bolzano incidente mortale sul lavoro questa mattina (8 maggio) a Teodone, in un’azienda agricola Sandro Casarottoo è stato travolto da una balla di fieno. Sandro Casarotto, 64 anni, uno dei pochi contadini di lingua italiana della val Pusteria A Parma è morto Andrea Recchia schiacciato da un sacco di mangime mentre era impegnato in una ditta alle porte della città dove lavorava da qualche mese. Il cordoglio dei sindaci di Sorbolo e del paese di origine nel materano. Aveva 60 anni l'operaio che è precipitato da un ponte dell' A14 poco dopo le 14 da un'altezza di 30 metri. Stava lavorando nel cantiere di un viadotto in località Colle Lame, nel territorio di Campomarino. A dare l'allarme i colleghi di lavoro. L'area è attualmente presidiata dalle forze dell'Ordine. Sul posto Carabinieri, personale della Misericordia di Termoli e del 118 Per ultima una violenta esplosione ha sventrato un laboratorio di cannabis light a Gubbio, in provincia di Perugia. Sono morti un povero giovane di 19 anni Samuel Cuffaro e una donna di 52 anni Emanuele D'Innocenzo. Immediato l'intervento dei Vigili del fuoco, il cui obiettivo principale è stato quello di mettere in sicurezza le persone presenti in quel momento. Tre sono state estratte vive dalle macerie.

venerdì 7 maggio 2021

Dopo la morte di Luana sono morti altri otto lavoratori sui luoghi di lavoro. ma c'è il silenzio mediatico che uccide. Cito Liliana Segre "l'indifferenza che uccide" e Primo Levi "Se questi sono uomini" quelli che muoiono numerosissimi sul lavoro nell'indifferenza ipocrita e assassina di politici, media, sindacati e classe dirigente.

Dopo la morte di Luana D'Onofrio che ha visto un grande clamore mediatico sono morti altri otto lavoratori, ieri ho parlato dei 4 morti del 5 maggio e oggi degli altri quattro morti il 6. A Pagazzano di Bergamo è morto in un cantiere edile è morto Maurizio Gritti di 46 anni mentre stava lavorando in un cantiere nella Bassa bergamasca. L’uomo è stato schiacciato da un carico che è caduto dall’alto. Sul posto un’ambulanza e un’automedica, ma all’arrivo dei mezzi per la vittima non c’era più nulla da fare. Ats e forze dell’ordine si stanno occupando dei rilievi. A Modica di Ragusa ha perso lavita dopo un'infortunio del 14 aprile un operiao travolto da una motozappa, E' morto all'Ospedale Canizzaro di Catania Stessa sorte è capitata a un agricoltore a Fano di pesaro Urbino, dilaniato dalla motozappa In Abruzzo sull'A14 ha perso la vita un giovane di 29 anni che ha avuto un incidente stradale mentre guidava un furgone; è morto sul colpo Che dire? Una società che vive nell'indifferenza quando vede la parte migliore del paese, che muore lavorando mi ricordano per l'appunto Liliana segre e primo Levi: i meccanismi dell'indifferenza sono gli stessi. dall'inizio dell'anno sono morti 233 lavoratori sui luoghi di lavoro e oltre 450 con i morti sulle strade e in itinere. Non dimentichiamoci poi dei tantissimi lavoratori morti per infortunio sul lavoro causati dal covid
Voglio ricordarli con un vaso di fiori che feci per ricordare Andrea Gagliardoni, morto a soli 23 anni schiacciato da una pressa

giovedì 6 maggio 2021

Cinque morti sui luoghi di lavoro il giorno dopo la morte di Luana D'Onofrio, ma nessuno ne parlerà. Muore operaio 49enne dilaniato da una fresatrice. Muoiono 4 agricoltori schiacciati dal trattore. Non si può considerare un morto sul lavoro il 16enne che è andato a "divertirsi" col trattore ma che è rimasto schiacciato: questo per evidenziare la pericolosità di questo mezzo. Tra le vittime del trattore assassino un 39enne e un 55enne. Sono già 55 i morti schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno

Dilaniato da una fresa: muore Christina Martinelli (nella foto) un operaio di 49 anni a Busto Arsizio. Nuovo incidente mortale sul lavoro Nuova tragedia sul lavoro questa mattina: un operaio, intorno alle 9.40 del mattino, è rimasto stritolato da uan fresa industriale, all’interno di una fabbrica di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Intervenuti i soccorsi, l’uomo è stato portato in ospedale in gravi condizioni. Poco più tardi la notizia della morte. Schiacciato da una fresa: morto operaio È morto l’operaio di 49 anni che questa mattina era rimasto Schiacciato da una fresa industriale, mentre stava lavorando all’interno di una fabbrica di Busto Arsizio. Il 49enne era stato trasportato d’urgenza nell’ospedale di Legnano, ed era in gravi condizioni. I medici ... MATERA - E' morto Antonio Leone a causa del ribaltamento di un trattore, in un terreno di contrada Lame di Irsina (Matera), un agricoltore di 55 anni è morto nel pomeriggio. Nell’incidente - secondo quanto si è appreso - è rimasto ferito un altro uomo, trasportato dal 118 «Basilicata soccorso» in eliambulanza all’ospedale San Carlo di Potenza. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Secondo la prima ricostruzione, l'agricoltore era al lavoro in un terreno di sua proprietà, quando - per cause in fase di accertamento da parte dei Carabinieri - è stato travolto dal trattore. Insieme a lui, c'era un altro uomo, di 75 anni: la gravità delle sue condizioni hanno reso necessario il trasporto in eliambulanza nell’ospedale del capoluogo lucano. Muore a 39 anni schiacciato dal trattore sul quale stava lavorando. Il fatto è avvenuto nella tarda mattinata di oggi in una zona rurale di Tarsia (Cosenza). A dare l'allarme è stato il padre del giovane agricoltore, che seguiva il mezzo a bordo della sua auto. Inutili i tentativi di soccorrerlo da parte dei sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i carabinieri. Tragedia nelle campagne di Guasila, nel sud Sardegna, dove un ragazzino di 16 anni, Nicola Melas, è morto schiacciato dal trattore che stava guidando. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che si stanno occupando del caso, il giovane si trovava a casa dei vicini e senza che nessuno si accorgesse di nulla ha preso il loro trattore per fare un giro.Ha percorso dei tratti sterrati, raggiungendo una salita ripida. Proprio in questa fase il mezzo agricolo, a causa dell'elevata pendenza, si è ribaltato, uccidendolo.Sono stati gli stessi vicini di casa e proprietari del trattore ad accorgersi della tragedia. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri, ma ormai per il 16enne non c'era più nulla da fare. Del caso è stata informata la Procura di Cagliari che ha disposto il sequestro del mezzo e l'esame esterno della salma della vittima
Matera Muore schiacciato dal trattore un anziano di solofra Nonostante l’eta’ non rinunciava a lavorare nel suo fondo agricolo e a salire sul suo trattore. Ed e’ morto schiacciato proprio dal pesante mezzo, mentre stava lavorando nel terreno alla periferia di Santo Stefano del Sole.Un 83enne e’ stato estratto senza vita dal trattore ribaltato, dopo che i familiari avevano chiesto l’intervento dei carabinieri della compagnia di Solofra.L’anziano ha perso il controllo del mezzo in una zona scoscesa e il trattore si e’ improvvisamente ribaltato. Dall’inizio del mese e’ gia’ la seconda vittima per un incidente nei campi. Il primo maggio scorso e’ morto un 51enne di Manocalzati, travolto dal trattore in un fondo di Paternopoli.

mercoledì 5 maggio 2021

Luana D'Orazio e quelle migliaia di morti sul lavoro che sono spariti dalle statistiche. Ancora pochi giorni e il clamore suscitato dalla morte di Luana sparirà e tutti i giorni avremo dai 3 a 4 morti per infortuni sul lavoro di cui nessuno si preoccuperà

La morte di Luana D’Orazio ha sconvolto l’opinione pubblica e i media se ne stanno occupando diffusamente. Ma anche ieri sono rimasto sconvolto per l’ignoranza mediatica sull’argomento, che non interessa a giornali e televisioni. Una piccola chicca” sono morti dall’inizio dell’anno 187 lavoratori sul lavoro”. In realtà ci sono già stati 230 morti. Chi diffonde il numero di morti inferiori è l’INAIL che non spiega mai che quelle che denuncia sono le morti che arrivano dal territorio, che non sono rappresentative di tutta la realtà lavorative, che le loro sono “solo” le morti inerenti ai loro assicurati. Tutti gli anni “spariscono” quasi un terzo delle morti sul lavoro, che tra l’altro non sono state in calo da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio. I morti sono tutti registrati in appositi file e non temo smentite. Da quel giorno di lavoratori ne sono morti oltre 20000, se ci mettiamo anche i morti sulle strade e in itinere.
Da quel giorno sono spariti dalle statistiche oltre 1600 agricoltori schiacciati dal trattore. E le morti in nero? E tutte le altre categorie non assicurate all’INAIL che fine fanno? Evidentemente sono morti che resuscitano. Con grande amarezza devo constatare che il mio lavoro di denuncia in questi 14 anni non è servito a niente: che non interessa a nessuno, né alla politica, né ai media, e neppure all’opinione pubblica. Solo tra qualche giorno si saranno tutti dimenticati della morte di Luana D’Orazio e tutto tornerà come prima; con due o tre morti al giorno per infortuni sul lavoro, che non interessano però a nessuno. Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

martedì 4 maggio 2021

Muore a 22 anni Luana D'Orazio dilaniata da un rullo in una fabbrica tessile di Prato

Una 22enne, Luana D'Orazio, è morta in seguito a un infortunio sul lavoro avvenuto lunedì 3 maggio in un'azienda tessile a Oste di Montemurlo, in provincia di Prato. La giovane, mamma di un bambino di 5 anni, residente a Pistoia con i genitori e il fratello, lavorava nell'azienda da un anno. Secondo le prime ricostruzioni la giovane sarebbe rimasta intrappolata in un macchinario, un orditoio, dopo essere stata trascinata dal rullo. Una morte atroce la sua. Una volta arrivato sul posto il personale inviato dal 118 non ha potuto che constatare il decesso. Intervenuti anche i vigili del fuoco per liberare il corpo della giovane. Indagano i Carabinieri e l'Ispettorato dell'ASL sul rispetto delle norme antiinfortunistiche

lunedì 3 maggio 2021

Un 1° maggio di sangue: morti quattro agricoltori schiacciati dal trattore nel giorno della Festa dei Lavoratori: già 50 morti schiacciati dall'inizio dell'anno. La terra italiana è impregnata del sangue dei nostri agricoltori. Cosa sta facendo il Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli per queste tragedie?

Avellino Un morto e un ferito mentre erano al lavoro nei fondi agricoli in Irpinia. Un bilancio piuttosto preoccupante che ricade proprio nel giorno del Primo Maggio. Il dramma si è materializzato nel primo pomeriggio a Paternopoli, Contrada Cerreto. A perdere la vita un 51enne di Manocalzati, schiacciato dal trattore mentre effettuava lavori nel proprio fondo agricolo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Montella. Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri, finalizzate a stabilire l’esatta dinamica dell’incidente. Tragedia sul lavoro sabato primo maggio a Cretone di Roma. Mauro PalocciUn artigiano di 59 anni padre di 4 figli, è morto dopo essere rimasto schiacciato dal trattore con il quale stava lavorando il proprio uliveto. La tragedia nel primo pomeriggio, in località Valle Roncetta, frazione di Palombara Sabina. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale stazione, l’artigiano era impegnato in una manovra quando il trattore si è ribaltato schiacciandolo. Il mezzo è stato sequestrato e il corpo messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Caserta un 37enne P.A d'origine romena muore schiacciato dal trattore, lascia moglie e un figlio. Si registra ancora una volta un mortale incidente agricolo. Tragedia questo pomeriggio in località Pugliano a Teano. U P.A. ha perso la vita in moro orribile. Il trattore che stava guidando, ad un certo punto, si è ribaltato. Il 37enne ha effettuato un volo ed è andato a finire sotto il mezzo pesante. rimanendo schiacciato dal trattore. Chieti Incidente mortale a Tollo. Antonio Gialloreto, un anziano pensionato di 81 anni, sposato con figli, ha perso la vita nella tarda mattinata di oggi, sabato 1 maggio, in un incidente agricolo. L’agricoltore 81enne, secondo quanto si è appreso, stava cambiando una gomma al suo trattore, quando per cause ancora in corso di accertamento il mezzo si sarebbe sganciato dal cric e lo avrebbe schiacciato. Inutili i soccorsi chiamati dai familiari. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 ed i Vigili del Fuoco. L’anziano agricoltore è morto prima del loro arrivo a causa dei traumi riportati.

sabato 1 maggio 2021

Report morti sul lavoro nei primi 4 mesi del 2021. Più 30% rispetto allo stesso giorno del 2020 (c'è stato il fermo covid) .Più 5% rispetto allo stesso giorno del 2019

Report morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 1° maggio Osservatorio Indipendente di Bologna Independent Observatory for deaths at work Aperto il 1° gennaio 2008 dall’artista Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti poche settimane prima per contatti carlo.soricelli@gmail.com L’unico sito che monitora in tempo reale i morti sul lavoro. Morti sul lavoro nel 2021 Dall’inizio dell’anno al 1° maggio ci sono stati 218 morti su luoghi di lavoro, 57 a Aprile, 435 con i morti sulle strade e in itinere Già 46 gli agricoltori schiacciati dal trattore nel 2021 Occorre aggiungere i morti per infortuni da coronavirus: 88 medici morti per coronavirus nel 2021 (358 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne Aperto il 1° gennaio 2008 da Carlo Soricelli in memoria dei sette operai della Thyssenkrupp di Torino morti poche settimane prima l’INAIL considera i propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità Curatore Carlo Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni Su Facebook https://www.facebook.com/carlo.soricelli https://www.facebook.com/osservatorioindipendente/ https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it Qui sotto i MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni provocati dal coronavirus Morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni nel 2021 Lombardia 22 Milano (2), Bergamo (1), Brescia (9), Como (), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (1), Mantova (), Monza Brianza (), Pavia (2), Sondrio (2), Varese(1) CAMPANIA 20 Napoli (6), Avellino (1), Benevento (1), Caserta (5), Salerno (7)) VENETO 22 Venezia (2), Belluno (1), Padova‎ (8), Rovigo (), Treviso (2), Verona (2), Vicenza (6) TOSCANA 19 Firenze (4), Arezzo (), Grosseto (1), Livorno (1), Lucca (4), Massa Carrara (1), Pisa‎ (1), Pistoia (6), Siena () Prato(1 PIEMONTE 18 Torino (8), Alessandria (4), Asti (1), Biella (1), Cuneo (4), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli) LAZIO 14 Roma (7), Viterbo () Frosinone (4) Latina (3) Rieti () EMILIA ROMAGNA 13 Bologna (2), Rimini (1) Ferrara (2) Forlì Cesena () Modena (3) Parma () Ravenna (2) Reggio Emilia (3) Piacenza () PUGLIA 12 Bari (2), BAT (1), Brindisi (2), Foggia (), Lecce (3) Taranto (4) iglesiente () ABRUZZO 9 L'Aquila (2), Chieti (4), Pescara () Teramo (3) CALABRIA 10 Catanzaro (2), Cosenza (4), Crotone (1) Reggio Calabria (2) Vibo Valentia (1) SICILIA 8 Palermo (), Agrigento (1), Caltanissetta (), Catania (2), Enna (), Messina (2), Ragusa (3), Siracusa (), Trapani‎ () TRENTINO ALTO ADIGE 7 Trento (3) Bolzano (4) FRIULI VENEZIA GIULIA (7) Pordenone (1) Trieste (1) Udine (4) Gorizia (1) MARCHE 5 Ancona (2), Macerata (), Fermo (), Pesaro-Urbino (2), Ascoli Piceno (1) Fermo LIGURIA 2 Genova (), Imperia (, La Spezia (1), Savona (1) BASILICATA 3 Potenza (3) Matera () UMBRIA 1 Perugia (1) Terni () Molise 2 Campobasso (1) Isernia (1). SARDEGNA 2 Cagliari () Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (), Sassari (1). Sulcis VALLE D’AOSTA (1) Morti sul lavoro nel 2020 574 i lavoratori morti sui luoghi di lavoro nel 2020, 1172 complessivi con i morti sulle strade e in itinere. Altri 525 morti per infortunio da coronavirus: 276 i medici morti nel 2020, 74 gli infermieri e innumerevoli altri lavoratori di tante categorie lavorative. È sempre l’agricoltura con oltre il 30% ad avere più morti sui luoghi di lavoro, segue l’edilizia, l’autotrasporto e l’industria. Rispetto al 2019 registriamo per il fermo provocato dal lockdown un calo dei morti del 18% sui luoghi di lavoro, ma superiamo i 1600 morti complessivi se si aggiungono i morti sulle strade e causati per infortuni da coronavirus Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Per informazioni carlo.soricelli@gmail.com

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?