Inail ha diffuso il numero di denunce che gli sono pervenute nel 2021, sono state 1361, comprensivi dei morti sulle strade e itinere e dei morti per covid, nel nostro report diffuso già il 2 gennaio 2022, come vedete non c'è molta differenza, anche se parliamo di vite spezzate. Ma nel loro conteggio non ci sono tante morti sul lavoro, molte altre non verranno riconosciute per svariati motivi. Milioni di lavoratori non sono assicurati a INAIL, ma molti muoiono in nero o già pensionati, come la maggioranza degli agricoltori anziani schiacciati dal trattore o da minorenni che ovviamente non dipsongono di nessuna assicurazione. Quest'anno sarà un anno tragico, mai stati così tanti morti da quando 15 anni fa ho aperto l'Osservatorio. Con questo ritmo si supereranno i 1600 morti complessivi. spero che qualche partiti inserirà tra le priorità questa carneficina, che si rimetta a mano l'età della pensione che per i lavori pericolosi non può essere la stessa che per gli altri, che si ripristini l'articolo 18 per tutti e si aboliscono i lavori precari che uccidono i giovani lavoratori. carlo soricelli curatore dell'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna
Report morti sul lavoro
nell’intero 2021
Nel 2021 sono morti 1404
lavoratori per infortuni sul lavoro, di questi 695 sui luoghi di lavoro, con un
aumento del 18% sui luoghi di lavoro rispetto all’anno 2020, ma l’anno scorso
c’è stato il fermo covid (nel nostro monitoraggio non ci sono i lavoratori
morti per infortuni da covid). Rispetto al 2008 anno di apertura
dell’Osservatorio l’aumento dei morti sui luoghi di lavoro è del 9%. In questi
14 anni non c’è stato nessun miglioramento, nonostante lo Stato attraverso i
suoi Istituti ha speso miliardi di euro per la Sicurezza. INAIL dall’inizio
dell’anno al 30 novembre ha ricevuto 1116 denunce per infortuni mortali
(mancano i morti di dicembre), ma ricordiamo che molte categorie di lavoratori
non sono assicurati a questo Istituto e quindi questi morti non vengono
rilevati: poi ci sono i morti in nero. La situazione delle varie province e
regioni, con relativi morti per infortuni sui Luoghi di lavoro escluso itinere la
trovate qui sotto. Le categorie con più morti sul lavoro sono:
L’Agricoltura che ha il 30,22% di tutti i morti sui luoghi di lavoro, di questi ben
il 75% sono stati schiacciati dal trattore, 158 complessivi a morire in modo
così orrendo, e l’età varia dai 14 agli 88 anni. Il 22% di tutti i morti sui
Luoghi di Lavoro di tutte le categorie ha perso la vita schiacciato da questo
mezzo. L’edilizia ha il 15% dei morti sul
totale, di queste per la maggioranza sono provocate da cadute dall’alto, sono
moltissimi i morti in nero in questa categoria, soprattutto nelle regioni del
sud, ma non solo. Autotrasporto Rappresentano il 10,75
di tutti i morti sui luoghi di lavoro: in questa categoria sono inseriti tutti
i lavoratori che guidano un mezzo sulle strade e autostrade (gli
autotrasportatori morti sulle autostrade non sono inseriti nei morti delle
province), i morti in questa categoria sono aumentati di molto; non sarà un
caso che è aumentato in modo esponenziale il trasporto su gomma dovuti agli
acquisti on line. Industria Rappresentano il 5,89% di tutti i morti
sui luoghi di lavoro, sono relativamente molto pochi; in questa categoria
abbiamo inserito le industrie di tutte le categorie (esclusa edilizia). I morti
in questa categoria sono quasi tutti nelle piccole e piccolissime aziende dove
non è presente il Sindacato o un responsabile della Sicurezza, Nelle medie e
grandi aziende i morti sono quasi inesistenti, quei pochi sono tutti lavoratori
che lavorano all’interno dell’azienda stessa ma che non sono dipendenti
diretti, ma di aziende appaltatrici: le aziende e i sindacati devono accertarsi
che questi lavoratori, che svolgono generalmente lavori pericolosi, svolgono il
loro lavoro in sicurezza e siano tutelati come i dipendenti. In alcune grandi
aziende emiliane i datori di lavoro hanno fatto accordi col sindacato per
tutelare meglio questi lavoratori in appalto. Artigiani una miriade di
lavoratori artigiani o di loro dipendenti perdono la vita lavorando, elencare i
lavori che svolgevano questi morti per infortuni diventerebbe molto dispersivo
per chi legge il report. Ricordiamoci anche di poliziotti,
carabinieri e vigili del fuoco che hanno perso la vita lavorando: anche questi
lavoratori non sono assicurati all’INAIL. Età delle
vittime È impressionante vedere che i morti sui Luoghi di Lavoro (escluso itinere)
che hanno più di 61 anni sono oltre il 20% di tutti i morti sui luoghi di
lavoro; i morti da questa età in su sono soprattutto in agricoltura, in
edilizia e tra gli artigiani. Non si può far svolgere lavori pericolosi a
lavoratori anziani. Ma ci sono anche molti giovani di vent’anni a morire sul
lavoro, soprattutto precari, che hanno perso la vita quest’anno, non solo Luana
D’Onofrio ma anche altre decine di giovani che svolgevano lavori pericolosi
senza nessuna preparazione, e con il rischio di venir licenziati se avevano da
ridire sui lavori pericolosi che dovevano svolgere. Nazionalità delle
vittime rappresentano il 6,5% di tutti i morti sui luoghi di lavoro: c’è stato un
netto calo delle morti tra gli stranieri rispetto agli anni precedenti, probabilmente
a causa della pandemia. Gli anni precedenti al covid erano sempre intorno al
10%. Sono lavoratori marocchini, albanesi e romeni gli stranieri con più morti.
Qui sotto i morti in ogni provincia e regioni italiane. Carlo Soricelli
curatore dell’Osservatorio Nazionale morti sul lavoro
OSSERVATORIO NAZIONALE
MORTI SUL LAVORO
Aperto dal 1° gennaio
2008 da Carlo Soricelli con lavoro volontario
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Morti sul lavoro nel
2021 al 31 dicembre.
Ci sono stati 1404 morti complessivi per
infortuni sul lavoro, 695 sono morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle
strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro
dalle Istituzioni, non ci sono in questi numeri i lavoratori morti per covid.
Aperto il 1° gennaio
2008 da Carlo Soricelli per non dimenticare i sette operai della ThyssenKrupp
di Torino morti poche settimane prima. I morti sui luoghi di lavoro sono da 14
anni tutti registrati in apposite tabelle excel con data della morte, provincia
e regione della tragedia, identità della vittima, età, professione, nazionalità
e cenni sull’infortunio mortale. Dal 1° gennaio 2008 anno di
apertura dell’Osservatorio sono morti oltre 20000 lavoratori per infortuni
per contatti carlo.soricelli@gmail.com
L’unico sito che
monitora in tempo reale i morti sul lavoro.
158 gli
agricoltori schiacciati/e dal trattore nel 2021.
Occorre aggiungere i
morti per infortuni da coronavirus: 90 medici morti per coronavirus nel 2021
(368 totali dall’inizio epidemia) 80 gli infermieri in servizio. Il 70% dei
lavoratori morti per infortuni sul lavoro da coronavirus sono donne.
l’INAIL considera i
propri assicurati morti a causa del coronavirus, come morti per infortuni sul
lavoro, noi aggiungiamo anche gli altri che non lavorano nella Sanità.
Curatore Carlo
Soricelli tecnico metalmeccanico in pensione e pittore sociale da 50 anni.
Su Facebook
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https://www.instagram.com/pittorepranico/channel/?hl=it
Qui sotto i MORTI SUI
LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province (non ci sono i morti per covid). Non
sono contati neppure i morti in itinere e sulle strade: tenete presente che i
morti in itinere e sulle strade sono almeno altrettanti rispetto a quelli
segnalati qui sotto nelle Regioni e Province. Ma noi preferiamo tenerli
separati, perché richiedono altri interventi, che sono diversi da quelli delle
morti sui Luoghi di Lavoro. Ma altri li conteggiano tutti insieme generando
confusione tra chi vuole comprendere le reali dimensioni e qualità del
fenomeno. NB nelle province e Regioni non ci sono i morti per infortuni
provocati dal coronavirus I morti sul lavoro sono segnati
nella provincia dove è avvenuto l’infortunio mortale e non in quella di
residenza
I morti sui LUOGHI DI LAVORO nelle Regioni e Province
nel 2021: a questi occorre aggiungere almeno altrettanti lavoratori morti sulle
strade e in itinere che sono considerati a tutti gli effetti morti per
infortuni sul lavoro
Lombardia
78 Milano (15), Bergamo (15), Brescia (15), Como (3), Cremona (2),
Lecco (3), Lodi (1), Mantova (3), Monza Brianza (3), Pavia (9), Sondrio (4),
Varese(4) CAMPANIA 70 Napoli
(22), Avellino (12), Benevento (6), Caserta (13), Salerno (17) TOSCANA 55 Firenze (12), Arezzo
(2), Grosseto (4), Livorno (3), Lucca (6), Massa Carrara (3), Pisa (9),
Pistoia (10), Siena (3) Prato(3) EMILIA
ROMAGNA 53 Bologna (6), Rimini (4) Ferrara (5) Forlì
Cesena (4) Modena (10) Parma (7) Ravenna (5) Reggio Emilia (10) Piacenza
(1) PIEMONTE 53 Torino
(17), Alessandria (11), Asti (3), Biella (2), Cuneo (17), Novara
(1),Verbano-Cusio-Ossola() Vercelli (1) VENETO
51 Venezia (7), Belluno (2), Padova (14), Rovigo (1), Treviso (12), Verona
(6), Vicenza (8) LAZIO 40 Roma (22),
Viterbo (2) Frosinone (7) Latina (6) Rieti (3) CALABRIA 34 Catanzaro (7), Cosenza (16),
Crotone (2) Reggio Calabria (5) Vibo Valentia (3) PUGLIA 32 Bari (6), BAT (4), Brindisi (4), Foggia (4),
Lecce (7) Taranto (7) SICILIA 30 Palermo
(4), Agrigento (5), Caltanissetta (), Catania (5), Enna (1), Messina (6),
Ragusa (8), Siracusa (1), Trapani ()ABRUZZO
28 L'Aquila (5), Chieti (11), Pescara (1) Teramo (10) TRENTINO ALTO ADIGE 24 Trento (9) Bolzano
(15) MARCHE 22 Ancona
(4), Macerata (4), Fermo (1), Pesaro-Urbino (7), Ascoli Piceno (6) Fermo FRIULI VENEZIA GIULIA 15 Pordenone
(2) Trieste (2) Udine (9) Gorizia (2) SARDEGNA
15 Cagliari (4) Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (1), Nuoro
(6), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (1), Sassari (2).Sulcis
iglesiente () UMBRIA 9 Perugia
(7) Terni (2) BASILICATA 9 Potenza
(6) Matera (3) Molise 6 Campobasso
(2) Isernia (4). LIGURIA 7 Genova
(3), Imperia () La Spezia (2), Savona (2) VALLE
D’AOSTA (3)
Carlo Soricelli curatore
dell’Osservatorio