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morti sul lavoro in Italia dall'inizio dell'anno al 5 novembre

OSSERVATORIO NAZIONALE DI BOLOGNA MORTI SUL LAVORO Il primo osservatorio nato in Italia (e ancora l’unico) che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia dal 1° gennaio 2008, anche quelli che non dispongono di un’Assicurazione o che ne hanno una diversa da INAIL Attivo dal 1° gennaio 2008 Una voce fuori dal coro minimalista su queste tragedie Morti sul lavoro nel 2024 al 5 novembre Dall’inizio dell’anno sono morti per infortuni in 880 sui Luoghi di lavoro (tutti registrati) e 1275 se si aggiungono i morti in itinere e sulle strade di categorie non Assicurate a INAIL e in nero NOTA BENE I MORTI IN ITINERE VENGONO AGGIORNATI OGNI DUE MESI MENTRE I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO OGNI GIORNO MORTI TOTALI SUI LUOGHI DI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE TRA QUESTI ANCHE I MORTI IN ITINERE E IN ALTRE SITUAZIONI LAVORATIVE la seconda voce in azzurro riguarda ESCLUSIVAMENTE i morti sui luoghi di lavoro. N.B i morti sono segnalati nelle Province e Regioni dove c’è stata la tragedia LOMBARDIA 173 totali 118 sui luoghi di lavoro Milano 14 (35 con itinere), Bergamo 9 Brescia 28 (43 con itinere) Como 6 Cremona 4 Lecco 4 Lodi 8 Mantova 7 Monza Brianza 14 Pavia 12 Sondrio 5 Varese5 CAMPANIA 130 totali 83 sui luoghi di lavoro Napoli 22 Avellino 11 Benevento 6 , Caserta 19 Salerno 24 VENETO 98 totali 63 luoghi di lavoro Venezia 9 Belluno 4 Padova 6 Rovigo 3 Treviso 11 Verona 13 Vicenza 13 EMILIA ROMAGNA 101 totali 65 sui luoghi di lavoro Bologna 19 Rimini 2 Ferrara 5 Forlì Cesena 5 Modena 9 Parma 7 Ravenna 2 Reggio Emilia 9 Piacenza 3 SICILIA 96 64 sui luoghi di lavoro Palermo 21 Agrigento 5 Caltanissetta 3 Catania 8 Enna Messina 10 Ragusa 5 Siracusa 2 Trapani‎ 8 TOSCANA 79 totali 52 sui luoghi di lavoro Firenze 10 Arezzo 2 Grosseto 5 Livorno 2, Lucca 6, Massa Carrara 1 Pisa 14 Pistoia 1 Siena 3 Prato 5LAZIO 115 totali 58 sui luoghi di lavoro Roma 17 Viterbo 11 Frosinone 11 Latina 13 Rieti 2 PIEMONTE 77 totali 48 sui luoghi di lavoro Torino 1 Alessandria 5 (+1 cantiere autostradale) Asti 3 Biella 1 Cuneo 7 Novara 3 Verbano-Cusio-Ossola 2 Vercelli 1PUGLIA 80 totali 52 sui luoghi di lavoro Bari 13 BAT 3 Brindisi 8 Foggia 3 Lecce 13 Taranto 5 TRENTINO ALTO ADIGE 49 totali 36 sui luoghi di lavoro Bolzano 16 Trento 19 ABRUZZO 39 totali 27 sui luoghi di lavoro L'Aquila 6 Chieti 10 Pescara 2 Teramo 6 SARDEGNA 47 totali 34 sui luoghi di lavoro Cagliari 8 Sud Sardegna 3 Nuoro 4 Oristano 4 Sassari 11MARCHE 45 totali 29 sui luoghi di lavoro Ancona 6 Macerata 10 Fermo 1 Pesaro-Urbino 6 Ascoli Piceno 6 CALABRIA 31 totali 22 sui luoghi di lavoro Catanzaro 4 Cosenza 9 Crotone 1 Reggio Calabria 4 Vibo Valentia 4FRIULI VENEZIA GIULIA 26 totali 17 sui luoghi di lavoro Pordenone 6 Triste 1 Udine 7Gorizia 2 LIGURIA 29 totali 16 sui luoghi di lavoro Genova 4 Imperia 2 La Spezia 3 Savona 1 UMBRIA 20 totali 13 sui luoghi di lavoro Perugia 11 Terni 2 BASILICATA 16 totali 12 sui luoghi di lavoro Potenza 9 Matera 3 Molise 11 totali 6 sui luoghi di lavoro Campobasso 4 Isernia 2 VALLE D’AOSTA 5 totali 4 sui luoghi di lavoro Nel 2024 DOVE SI MUORE DI PIU’ Il 32% sono ultrasessantenni. Gli stranieri sotto i 60 anni sui luoghi di lavoro sono il 35% Regioni Lombardia, Campania Veneto Emilia Romagna e Sicilia quelle con più morti 125 gli schiacciati dal trattore e alcuni altri mezzi agricoli nel 2023 sono stati 167 125 gli autotrasportatori 99 i morti di fatica o stress da superlavoro tra operai/e, bracciati, autotrasportatori, medici, infermieri ecc. con il caldo aumentano moltissimo come nel 2023 79 i morti per infortuni domestici, soprattutto anziani soli (e abbandonati socialmente) ma anche quelli che svolgono lavori pericolosi senza averne la preparazione Tantissime le donne che muoiono per infortuni, soprattutto in itinere e per fatica: per la fretta, per la fatica del doppio e triplo lavoro, in itinere muoiono percentualmente quasi quanto gli uomini 21 i boscaioli morti

Flavio Insinna recita la poesia di Carlo Soricelli "Morti Bianche"

Chiamatele pure morti bianche. Ma non è il bianco dell’innocenza- non è il bianco della purezza- non è il bianco candido di una nevicata in montagna- E’il bianco di un lenzuolo, di mille lenzuoli che ogni anno coprono sguardi fissi nel vuoto- occhi spalancati dal terrore- dalla consapevolezza che la vita sta scappando via. Un attimo eterno che toglie ogni speranza- l’attimo di una caduta da diversi metri- dell’esalazione che toglie l’aria nei polmoni- del trattore senza protezioni che sta schiacciando- dell’impatto sulla strada verso il lavoro- del frastuono dell’esplosione che lacera la carne- di una scarica elettrica che secca il cervello. E’ un bianco che copre le nostre coscienze- e il corpo martoriato di un lavoratore. E’ il bianco di un tramonto livido e nebbioso. di una vita che si spegne lontana dagli affetti. di lacrime e disperazione per chi rimane. Anche quest’anno oltre mille morti- vite coperte da un lenzuolo bianco. Bianco ipocrita che copre sangue rosso- e il nero sporco di una democrazia per pochi. Vite perse per pochi euro al mese- da chi è spesso solo moderno schiavo. Carlo Soricelli

Grazie a tutta la redazione di Via delle Storie, a Giorgia Cardinaletti, a Giovanna Brausier

Carlo Soricelli attività artistica

Carlo Soricelli Metalmeccanico in pensione. Pittore-scultore. Soricelli nasce a San Giorgio del Sannio in provincia di Benevento nel 1949, ed all'età di quattro anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. Nella tarda adolescenza Soricelli comincia a produrre i primi quadri in cui si nota un forte interesse per le problematiche legate all'ecologia ed una grande attrazione nei confronti della natura; lo si vede negli animali che ripropone spesso e negli alberi morenti che assumono sembianze umane. Fin d'allora l'arte di Soricelli è di denuncia nei confronti di una società che sta progredendo alle spese dell'equilibrio ambientale e della giustizia sociale. Nei primi anni Settanta i soggetti delle opere diventano soprattutto figure umane legate al mondo dell'emarginazione, accattoni, raccoglitori di cartone, handicappati, anziani, ma anche lavoratori ed operai che incontra ogni giorno sul posto di lavoro. Nelle sue tele ci scontriamo con visi stanchi ed abbruttiti, solcati dalla sofferenza e dalla solitudine, con corpi pesanti che non hanno niente del bello classico, cromatismi scuri di nero, marrone, blu, mai decorativi. Non c'è speranza, né si allude a qualche possibilità di riscatto, ma troviamo una costante messa in visione di tutto ciò che normalmente siamo portati ad evitare perché disturbante. Questa pittura, che giunge immediata ed essenziale, è spesso associata al filone dell'arte Naïve, quella di grandi come Ligabue, Covili, Ghizzardi. Infatti, a partire dall'84, Soricelli inizia ad esporre alla Rassegna di Arti Naïves ospitata presso il Museo Nazionale "Cesare Zavattini" di Luzzara a Reggio Emilia, dove riceve vari riconoscimenti tra cui il titolo di Maestro d'arte. All'inizio degli anni Ottanta l'artista bolognese realizza le prime opere di scultura, ulteriore ed efficace veicolo espressivo del suo messaggio; è del 1985 “Il Consumista”, scultura emblematica in cui una creatura umana mostruosa, vestita di ritagli di spot e slogan pubblicitari, sta divorando se stesso ed ancora, del 1989, Il Comunicatore, ironica e brutale visione Orwelliana. Già dai primi anni Ottanta Soricelli propone il tema degli angeli e lo elabora a suo modo; l'angelo è l'escluso, prima schiacciato e deformato, ora alleggerito da un paio d'ali che garantiscono una dignitosa speranza, non tanto con l'intento di avvicinare al sovrannaturale, ma al contrario per riportare l'esistenza ad un'unica dimensione Umana. Da vent’anni Soricelli sta lavorando a quella da lui definita Pittura Pranica, che consiste nella visualizzazione dell'energia comune a tutti gli esseri viventi allo scopo di produrre effetti terapeutici per mente e corpo dell’osservatore La prima opera pranica del 1996 Soricelli si ritrae nelle vesti di cavaliere pranico, è stata acquistata dal Museo Zavattini. Soricelli espone dal 1976 con circa una settantina di mostre, tra cui quelle al Palazzo Re Enzo di Bologna nel 1986, alla Festa Nazionale dell'Unità di Reggio Emilia con una personale insieme a Cesare Zavattini nel 1995 e presso Palazzo d'Accursio a Bologna nel 1996. Ha esposto con prestigiose mostre in Francia, Germania, Unione Sovietica, Grecia e Jugoslavia. E' presente in numerose collezioni pubbliche e private ed è presente in diversi musei. Da 15 anni ha aperto a Casa Trogoni di Granaglione, in provincia di Bologna, una casa museo delle sue opere, visitabile al pubblico su appuntamento. Una stanza è stata dedicata alla pittura pranica e qui nel silenzio chi vuole può gratuitamente sottoporsi all’esperimento di autoguarigione attraverso la visione delle opere praniche. Da qualche anno ha ripreso a creare opere che faceva già dagli anni ottanta con materiali di scarto della nostra società, trovati sulle strade come per esempio mozziconi di sigarette e copricerchioni, di fianco a bidoni della spazzatura, macerie di vecchie case ecc. Ha chiamato questo filone d’arte “Rifiutismo”. Nel 1997 ha pubblicato un libro dal titolo “Maruchèin”, con prefazione di Pupi Avati, in cui ha raccontato le sue esperienze di bambino meridionale emigrato al Nord negli anni Cinquanta. Nel 2001 ha pubblicato il suo secondo libro “Il Pitto” con prefazione di Maria Falcone. Il terzo “Pensieri liberi e sfusi”, il quarto “La classe operaia è andata all’inferno”, il quinto ”Terramare” e il sesto “Porta Collina, l’ultima battaglia dei Sanniti”. Il sesto Pensieri Liberi e Sfusi, il settimo un libro di poesie “Canti Aionici”. E' l'ideatore e curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro sito http://cadutisullavoro.blogspot.it/ . Attivo dal 1° gennaio 2008 in ricordo dei sette operai della ThyssenKrupp di Torino morti tragicamente poche settimane prima. E' il primo osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro nato in Italia ed è formato solo da volontari diventando punto di riferimento nazionale per chi cerca notizie su queste tragedie.

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mercoledì 31 marzo 2021

Antonio Cavallucci di 58 anni muore investito da un escavatore, era di Pescara e lavorava in un cantiere in provincia di Potenza. Ieri sono morti due agricoltori schiacciati dal trattore nelle province di torino e Benevento

Brienza (Pz), martedì 30 marzo 2021 – Antonio Cavalluccci un operaio che era al lavoro su un escavatore in un cantiere per la realizzazione del sesto lotto della strada Tito-Brienza, è morto questo pomeriggio a seguito del ribaltamento dell'escavatore. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il mezzo su cui si trovava lCavallucci si sia ribaltato uccidendolo. Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118, due squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri.Lo sventurato operaio, di 58 anni, era originario di Caramanico di Pescara Torino TeSAUZE DI CESANA – Un uomo muore investito dal trattore a Sauze di Cesana. È successo oggi pomeriggio nella borgata di Bessen Haut. Il sessantenne stava lavorando nella azienda agricola di famiglia, quando il trattore guidato dalla nipote lo ha investito incidentalmente. Sono intervenuti subito i soccorsi e l’elisoccorso, ma per il sessantenne non c’è stato nulla da fare. La nipote in evidente stato di choc è stata condotta in ospedale per accertamenti. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno cercato di ricostruire le dinamiche dell’incidente.
Benevento Tragedia a Casalduni nel pomeriggio di oggi, martedì 30 marzo, dove un anziano agricoltore è morto travolto dal trattore col quale stava lavorando. A perdere la vita un 75enne che stava lavorando all’interno di un uliveto in contrada Santa Maria con il suo trattore I familiari hanno subito allertato i soccorsi e sul posto sono giunte diverse squadre dei vigili del fuoco dal comando provinciale di Benevento. Sul posto anche un’ambulanza del 118 e i carabinieri della compagnia di Benevento.

martedì 30 marzo 2021

Muore operaio di 56 anni dopo due giorni di agonia, la famiglia dona gli organi, lascia la moglie e tre figli. Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore questa volta in provincia di Massa Carrara

Un gesto di grande generosità quello della famiglia dell’operaio che nei giorni scorsi è caduto da un’impalcatura mentre era al lavoro nel comune di Nettuno e che, dopo due giorni di di agonia, non ce l’ha fatta. I famigliari hanno deciso di salvare altre vite donando i suoi organi. Ora si sta cercando di fare chiarezza sulle cause che hanno portato al decesso del lavoroatore che, subito soccorso con l’eliambulanza, era stato trasferito al San Camillo di Roma. la vittima ha lasciato la moglie e tre figli. Muore un altro agricoltore schiacciato dal trattore questa volta in provincia di Massa Carrara

domenica 28 marzo 2021

Che sfortuna quella di Guglielmo Gava morire a 64 anni nell'ultimo giorno, e negli 'ultimi minuti di lavoro di lavoro. ma ieri ha perso la vita anche Antonello Mendicino un 35enne padre di due bambine, cadendo dal tetto di un capannone

SPRESIANO di Treviso -Guglielmo Gava, 65 anni, si trovava a Spresiano sul tir di un collega di origini rumene, I.L., classe 1971: era al suo ultimo giorno di lavoro. Un giro assieme, sul camion, per farsi spiegare gli ultimi dettagli. Ma verso le 18, una volta sceso dalla cabina dell'autoarticolato per tornare alla sua auto, Gava è stato travolto dal tir: il collega, svoltando a destra, non si è accorto di lui e lo ha investito. Nulla hanno potuto i medici del 118 intervenuti dove è avvenuto l'incidente e dove gli accertamenti della Polstrada di Treviso sono proseguiti fino a tarda serata, fino alle 22. Gli agenti hanno sentito a lungo il collega del camionista per capire con precisione come mai non si sia accorto della presenza del 65enne, colpito frontalmente dal tir durante la manovra. Il 50enne era inconsolabile: «Ci siamo salutati, è sceso dal tir ed è andato verso il marciapiede - ha detto in lacrime -. Io ho controllato gli specchietti e ho svoltato a destra. Non mi ero accorto che era davanti al mezzo, non potevo vederlo». CUTRO di Crotone– Ha perso la vita a causa di un incidente sul lavoro Antonio Mendicino, 35 anni, di Cutro, dipendente di una ditta che era stata incaricata della riparazione del tetto di un capannone nell’azienda Mida che gestisce il termovalorizzatore di località Passovecchio. L’operaio si trovava sul tetto insieme ad un collega per un sopralluogo quando, per cause che sono ancora in fase di accertamento, è scivolato cadendo
al suolo. Nonostante l’arrivo dei sanitari del 118 per il giovane non c’è stato nulla da fare. Il giovane operaio lascia la moglie e due bambine. Sul posto anche gli agenti della squadra volanti e dello Spisal. In corso le indagini per svolgere accertamenti sull’incidente.

sabato 27 marzo 2021

Muore in servizio Salvatore Brancaccio capostazione Curcumvesuviana travolto da un furgone sfrenato

La tragedia alla stazione Circum di Botteghelle in un’area di smistamento dei convogli della Curcumvesuviana. Secondo le prime ricostruzioni era in corso un’operazione di bonifica e pulizia affidata ad una ditta esterna quando un loro camion fermo, per cause ancora da accertare, probabilmente senza freni e in discesa ha travolto due persone, il capostazione ucciso e ferita l'altra persona. Immediata la chiamata ai sanitari del 118 che, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Salvatore Brancaccio, 40 anni. Troppo gravi le ferite provocate dall’investimento che si sono rivelate fatali rendendo vano ogni tentativo di rianimazione. L’altro ferito, un addetto alle pulizie, è stato trasportato all’Ospedale del Mare dove si trova tuttora ricoverato.

venerdì 26 marzo 2021

Muore a 72 anni cadendo da un ponteggio

LIMBADI (VV) – Francesco D'Alessandro aveva 72 anni. Il tragico incidente sul lavoro ieri a Mandaradoni di Limbadi, nel vibonese. A perdere la vita Francesco D’Alessandro, di 72 anni che per cause ancora in corso di accertamento, è precipitato al suolo dopo essere caduto da un’impalcatura mentre stava eseguendo alcuni lavori in una sua proprietà. Nonostante l’arrivo dell’elisoccorso l’anziano è morto. Sul luogo del tragico incidente i carabinieri della locale Stazione per accertare eventuali responsabilità. Purtroppo questo ed altri casi di anziani che muoiono per infortuni, spesso sono dipendenti in nero, dimostrano una scarsa cultura della sicurezza. a questa età non si può svolgere lavori pericolosi, la possibilità di un evento funesto si moltlipica

giovedì 25 marzo 2021

schiacciato dalla betoniera finita fuori strada; aveva 51 anni Massimo Cusano. Ma sono tre i morti sul lavoro il giorno 24

Betoniera si rovescia, 51enne muore schiacciato Tragedia della strada nel pomeriggio di oggi, 23 marzo, al confine tra Morgano e Quinto di Treviso, dove un autotrasportatore della Superbeton, Massimo Cusano, 51 anni di Casier, ha perso il controllo del suo mezzo pesante che è finito fuori strada, capovolgendosi al lato, in un fossato. Cusano alla guida, probabilmente colto da un malore, è morto sul colpo, schiacciato all'interno della cabina di guida. Per estrarre il corpo dalle lamiere del mezzo sono intervenuti i vigili del fuoco di Treviso.

martedì 23 marzo 2021

Muore autotrasportatore con "l'ombra" del lavoro nero in edilizia, aveva 56 anni

La Spezia – F.C in un primo momento, non voleva neppure essere soccorso. Si teneva una mano sulla testa, lamentava dolori alla schiena, ma diceva di non avere bisogno di medicazioni. L’hanno trovato a terra, in un piccolo cortile, nelle vicinanze di una scala posizionata in un cantiere edile allestito per mettere a nuovo un terrazzino di un bed and breakfast a Fossamastra. Le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente e all’arrivo al pronto soccorso il suo cuore s’è fermato e non c’è stato più nulla da fare. C’è l’ombra del «lavoro nero» sulla morte di F.C 54 anni, autotrasportatore con le mani d’oro, tanto che spesso, durante le giornate di ferie, si dilettava in lavori di muratura.

domenica 21 marzo 2021

Muore il 25esimo agricoltore schiacciato dal trattore: con l'arrivo della bella stagione c'è un incremento enorme di queste orribili morti. Che fa il Ministro Patuanelli (nella foto) per porre rimedi a questa strage di sua competenza

la strage di agricoltori schiacciati dal trattore con l'arrivo del bel tempo assume dimensioni intollerabili: e nessuno che faccia niente. Anchq quest'anno moriranno come i precedendi anni almeno 140/50 agricoltori. In questo periodo perde la vita quasi un agricoltore al giorno schiacciato da questo mezzo. Mi aguro che questo nuovo ministro faccia qualcosa di concredo per mettere arigini a questa strage nella strage.

venerdì 19 marzo 2021

19 marzo Muore il 24esino agricoltore schiacciato dal trattore: aveva solo 60 anni. Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli faccia qualcosa, non sia inerme come i suoi predecessori

Teramo La tragedia è avvenuta a Campli, intorno alle 12.20. Un agricoltore di 60 anni alla guida di un trattore, sarebbe finito in una scarpata (per cause ancora da accertare) e sbalzato fuori e schiacciato dal mezzo. Sul posto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza e i sanitari del 118 ma per il sessantenne non c’è stato nulla da fare. Sono già 24 i morti schiacciati dall'inizio dell'anno; 139 nel 2020, oltre 1700 da quando il 1° gennai
o 2008 ho aperto l'Osservatorio

giovedì 18 marzo 2021

Muore edile travolto da un braccio di una gru; muore agricoltore travolto da un cancello

Incidente mortale sul lavoro per un operaio edile a Gravina in Puglia. La vittima di 55enne, stando ad una prima ricostruzione dei fatti sarebbe morto in seguito al cedimento del braccio di una gru che l'ha travolto durante lo spostamento di materiale edile. Sul posto, in contrada Graviglione, sono giunti i carabinieri e la polizia locale. Incidente mortale in Costiera Amalfitana, nel Salernitano. Agostino Della Pietra, 69enne agricoltore di Maiori, e’ morto dopo essere rimasto schiacciato da un cancello a Tramonti. Portato all’ospedale di Salerno, San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, e’ morto per le lesioni troppo estese degli organi addominali e polmonari. L’agricoltore, ex dipendente della Comunita’ Montana, si era recato a Tramonti, nella frazione di Pietre, in un capannone per la vendita di macchinari per l’agricoltura, per far riparare un attrezzo di sua proprieta’. Una grande sfortuna la sua

mercoledì 17 marzo 2021

Stanno indagando sulla morte di Hamid Znaidi un marocchino di 51 anni che lavorava in nero in un magazzino allagato in cui lavorava: lavorava in nero per una piccola azienda.

Hamid Znaidi si arrangiava con lavoretti in nero: elettricista, idraulico e muratore, l'aveva trovato privo di sensi un amico nell'androne allagato, probabilmente per la rottura di un tubo. Lo Spresal dell'Asl Torino e la polizia stanno indagando sulla morte di Hamid Znaidi, 51enne marocchino che ha perso la vita nella tarda serata di mercoledì 3 marzo 2021 nelle cantine del palazzo di strada del Fortino 30 a Torino. Quando i sanitari sono arrivati a soccorrerlo ormai non c'era più nulla da fare. È probabile che l'uomo, che era in Italia da 30 anni, viveva in un magazzino in corso Vercelli e si trovasse in quel posto proprio per lavorare. Questa anche la versione dei parenti, secondo cui era al servizio di una piccola impresa da alcuni mesi. Nello scantinato sono stati trovati alcuni cavi a vista. È possibile, quindi, che quando si è allagato l'uomo sia morto folgorato.

martedì 16 marzo 2021

Muoiono schiacciati dal trattore altri due agricoltori, arriviamo già a 23 morti in modo così orrendo nel 2021. Muore un adetto al Soccorso Stradale investito da un camion. Nella foto il Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli responsabile delle politiche agricole (che sta facendo per questa strage?)

Continua la strage di agricoltori schiacciati dal trattore; altri due ieri nelle province di Alessandria e Brescia, ci chiediamo cosa sta facendo il nuovo ministro delle politiche Agricole stefano patuanelli. Da quando ho aperto l'Osservatorio si sono susseguiti alle Politiche Agricole ministri di diversi partiti politici, di destra e di sinistra, ma tutti hanno mostrato la stessa indifferenza su questa strage nella strage degli agricoltori schiacciati dal trattore ne sono morti oltre 1700 in questi 14 anni, tutti morti in modo orribile e dall'età di 14 anni fino ai 90. Muore un addetto al soccorso Stradale sull'A14 nei pressi di Pescara. Nella foto il Ministro delle Politiche agricole Patuanelli

sabato 13 marzo 2021

Muoiono due operai rimasti sepolti sotto le macerie di un edificio a l'Aquila: Terribile: chiedevano aiuto sotto le macerie ai soccorritori. Ha perso la vita anche un collaudatore della Ducati coinvolto in un incidente stradale otto giorni fa

Tragedia in un cantiere per la ricostruzione post terremoto dell’Aquila a San Pio delle Camere, comune ad una trentina di chilometri dal capoluogo: nel pomeriggio due operai stranieri, un romeno Cristian Susanu, di 42 anni e un macedone,Dzevdet Uzeiri, 61 anni, sono morti per il crollo di un muro di un fabbricato nel centro storico del piccolo centro, dove stavano per cominciare le operazioni di demolizione di un caseggiato seriamente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009. Altri tre operai sono riusciti miracolosamente a mettersi in salvo. I cinque erano alle dipendenze della ditta edile Habita, con sede all’Aquila. Sulla tragedia,
sta indagando la procura della Repubblica dell’Aquila che dovrà ricostruire la complessa vicenda, in particolare la dinamica dell’incidente in un cantiere aperto il sabato pomeriggio. I due sfortunati operai edili, sono rimasti sepolti sotto le macerie: inizialmente, i soccorritori, hanno sperato di poterli salvare visto che chiedevano aiuto. Muore in provincia di Udine Fabio segato collaudatore di moto Ducati: è morto otto giorni dopo l'incidente

venerdì 12 marzo 2021

Dopo quella di 3 giorni fa un'altra morte provocata dal muletto, questa volta in provincia di Alessandria. Muore colpito da una trave caduta dall'alto edile di 42 anni, la tragedia in provincia di Reggio Calabria

L.G La vittima sarebbe stata colpita da una trave di legnoa Placanica di Reggio Calabria. Inutili i soccorsi. E' morto così un operaio di 42 anni mentre ristrutturavano il castello di Placanica Alessandria, Tragedia a TERZO D’ACQUI. Incidente mortale sul lavoro stasera 11 marzo intorno alle 20 a Terzo, nell’Acquese. Secondo quanto riferisce il 118, un uomo di 58 anni è morto schiacciato da un muletto in Regione Domini. Stava lavorando alla Corino spa, axienda che produce macchine per il settore tessile. Indagini
da parte dei carabinieri e dei vigili del fuoco, sul posto insieme ai medici.

martedì 9 marzo 2021

Muore per infortunio Luigi Vailati a soli 45 anni: un altro morto provocato dal muletto che uccide tantissimi lavoratori, è la seconda macchina di morte dopo il trattore

Cremona A Rivolta d'Adda– Rimane tutta da chiarire la dinamica del grave incidente sul lavoro costato la vita al 45enne Luigi Vailati. Domenica sera Vailati, residente a Rivolta d'Adda, ha perso la vita mentre era al lavoro in una cascina alle porte del paese: è rimasto schiacciato tra il carrello elevatore e il tettuccio del muletto che stava utilizzando, tuttavia come possa essersi verificato un simile incidente rimane al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Crema intervenuti per i rilievi. Sulla tragedia sono scattati tempestivi i soccorsi con l'intervento del personale del 118 di Crema e dei Vigili del fuoco. I rilievi sono proceduti anche nella giornata di oggi da parte dei militari.

lunedì 8 marzo 2021

Badante muore nell'incendio di una casa per salvare una coppia di anziani E' successo a Battipaglia, in provincia di Salerno. La donna di 56 anni aveva origini romene, ha messo in salvo i due anziani ed è tornata dentro per recuperare qualcosa, quando le fiamme l'hanno circondata non ha avuto più via di fuga

Muore l'edile Giuseppe Fiore cadendo dal balcone del terzo piano di un condominio di Ferrara. I familiari donano gli organi di Vincenzo Mirabella morto cadendo da un'impalcatura a Nocera Inferiore di Salerno

Giuseppe Fiore BOLOGNA. Incidente sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi a Ferrara, Giuseppe Fiore, un operaio edile di 59 anni residente a Finale Emilia (Modena) è morto dopo essere caduto dal balcone dell'appartamento in cui stava compiendo lavori di ristrutturazione per conto della ditta per cui lavorava. Fiore, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, si sarebbe sporto dal balcone, al terzo piano, e sarebbe caduto accidentalmente. Sul posto anche il Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spsal) dell'Ausl. Sono stati donati e trapiantati gli organi di Vincenzo Mirabella, vittima di un infortunio su lavoro alcuni giorni fa. Mirabella di 66 anni, operaio edile, era caduto da un’impalcatura allestita in un cantiere nel comune di San Valentino Torio. Soccorso era stato trasportato prima all’ospedale di Sarno e poi trasferito all’Umberto I di Nocera Inferiore. Ricoverato in gravissime condizioni muore a causa dei politraumi derivati dalla caduta. Accertata la morte secondo criteri neurologici, come previsto dalla legislazione vigente, la famiglia ha dato il consenso per la donazione degli organi. Ieri notte, il fegato, i reni, e le cornee, sono stati prelevati dai chirurgi. Gli interventi sono riusciti, ridando la speranza di vita a un paziente di Napoli in lista d’attesa per un trapianto di fegato; i reni sono stati destinati a un ospedale di Genova, mentre le cornee sono andate alla Banca degli Occhi di Napoli – Ospedale dei Pellegrini

domenica 7 marzo 2021

Muore Vincenzo Mirabella un 66enne dopo giorni di agonia, era caduto da un'impalcatura quei morti sul lavoro. Diversi morti sul lavoro non sono dovuti a terzi ma alla sottovalutazione del rischio da parte dell'infortunato; chi svolge lavori pericolosi deve stare molto attento e di utilizzare tutte l'equipaggiamento necessario. E rifiutarsi di svolgere lavori non in sicurezza

Purtroppo lo vedo in decine di casi, a volte si sottovaluta il pericolo e si compiono azioni che mettono in pericolo la vita, soprattutto tanti artigiani si sentono sicuri e sottovalutano il rischio. Salerno a Nocera Inferiore è morto dopo diversi giorni di agonia Vincenzo Mirabella, un 66enne muratore di Sarno vittima di un incidente sul lavoro a San Valentino Torio dove è precipitato da un’impalcatura. Il suo cuore ha smesso di battere ieri notte all’ospedale “Umberto I” d Nocera Inferiore, dove era arrivato in condizione critiche. La salma è stata sequestrata ed è ora a disposizione della magistratura per l’autopsia che si terrà nei prossimi giorni per chiarire le cause del decesso. Si tratta della sesta
vittima sui luoghi di lavoro nel Salernitano dall’inizio del 2021, in Campania già 16 i morti complessivi sui luoghi di lavoro.

sabato 6 marzo 2021

Venerdì tragico con quattro morti sul lavoro: muore giovane di 19 anni travolto dal trattore che guidava, muore il secondo cantoniere dopo tre giorni di agonia, era rimasto ferito gravemente, il suo collega morto subito. A Pordenone muore un artigiano 39enne cadendo da una scala. perde la vita un secondo agricoltore schiacciato dal trattore

Strage continua Un infortunio sul lavoroha provocato la morte di un ragazzo di 19 anni questa mattina in località Le Corbaie a Civitella Paganico, in provincia di Grosseto. Il trattore sul quale stava lavorando si sarebbe ribaltato. A darne notizie alcune fonti locali. la tragedia si sarebbe verificata in mattinata ed avrebbe coinvolto un 19 enne di nazionalità romena. Il ragazzo sarebbe stato a bordo di un trattore agricolo quando lo stesso, per motivi ancora sconosciuti, si sarebbe ribaltato schiacciandolo. Il fatto sarebbe avvenuto in località Le Corbaie Muore dopo tre giorni dall'incidente Massimiliano Ferraro aveva già visto morire Rino Riceri nell'incidente di Pinerolo di Torino, cantoniere da una vita e dipendente della Città Metropolitana di torino. Mercoledì è stato travolto da un camion compattatore della Csea, insieme al collega Rino Riceli, 44 anni, sulla sp 129 di Pinerolo, davanti a Eataly. Riceli è morto sul colpo. Ferrero ha lottato per due giorni tra la vita e la morte all'ospedale Cto, dove i medici hanno fatto di tutto per salvargli la vita, ma non c'è stato nulla da far Incidente mortale nei campi, questo pomeriggio, a Reggello di Reggio emilia in località Tallini. L'allarme è scattato intorno alle 16: sul posto sono arrivati i sanitari del 118 ma per la vittima, un uomo di 77 anni, non c'era più niente da fare. Secondo le prime ricostruzioni, l'agricoltore sarebbe caduto dal trattore che stava conducendo, e in quel momento sarebbe rimasto travolto dalla falciatrice in azione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Reggello e gli ispettori Asl infortuni sul lavoro. Paolo Gaetani, 43 anni
l'operaio monfalconese di 46 anni che nei giorni scorsi era stato vittima di un brutto infortunio sul lavoro in un garage di via Tivarnella a Trieste, non ce l'ha fatta. E' morto all'ospedale di Cattinara dove era stato trasportato in condizioni che ai sanitari del 118 fin da subito erano apparse gravissime. Gaetani era titolare di una ditta ed era caduto da una scala mentre stava lavorando, picchiando violentemente a terra la testa. “

venerdì 5 marzo 2021

Morti sul lavoro: Tre morti anche il 4 marzo. Operaio FIAT di Cassino licenziato per assenteismo ottiene giustizia dopo 13 anni anni e solo dopo che era già morto da 8 anni, la sua numerosa famiglia ridotta alla fame

BOLOGNA, 04 MAR - Incidente sul lavoro nel pomeriggio, intorno alle 17.30, in una azienda in via del Lavoro a Minerbio nel Bolognese. Un operaio di 57 anni, è morto mentre era alla guida di un muletto che si è ribaltato. E' probabile, come emerso dai primi accertamenti, che l'operaio abbia perso il controllo del mezzo che durante una manovra si è ribaltato. Per l'operaio, originario del Marocco, soccorso dal 118, sul posto con ambulanza e automedica, non c'è stato nulla da fare. Operaio licenziato per assenteismo impugna il provvedimento e vince. Ma la sentenza del tribunale del lavoro di Cassino, che gli dà ragione, arriva dopo tredici anni, dopo ben sette dalla sua morte. Una vicenda amara, che racconta di una famiglia costretta a fare i salti mortali in attesa di una giustizia lumaca quasi irraggiungibile. Ma che oggi potrà certamente ridare dignità alla memoria di un lavoratore che ha lottato per i suoi diritti non potendo conoscere l'esito di una battaglia difficile. E piena di ostacoli burocratici. Muoiono anche un autrasportatore e la 15esima vittima del trattore killer

giovedì 4 marzo 2021

Muore cantoniere investito in un cantiere stradale a Pinerolo: Rino Riceri aveva solo 49 anni. Muore il 14esimo agricoltore schiacciato dal trattore. Il 70% degli infortuni da covid sono donne, soprattutto infermiere

Due operai cantonieri sono stati investiti questo pomeriggio a Pinerolo mentre svolgevano alcuni lavori stradali. Uno è morto, il secondo è in condizioni gravissime. Sul colpo è morto Rino Riceli, 45 anni, di Torre Pellice. Il suo collega Massimiliano Ferrero, 57 anni, di san Secondo di Pinerolo, già scampato ad altri due incidenti, è in condizioni gravi ricoverato al Cto di Torino dove è stato trasportato dall'elisoccorso. In provincia di Venezia è morto il 14esimo agricoltore schiacciato dal trattore e dilaniato dalla fresa del trattore

martedì 2 marzo 2021

Morti sul lavoro: operaio di 49 anni muore travolto da un camion in retromarcia

Un operaio di 49 anni è morto sul lavoro in un’azienda di Rho, hinterland ovest di Milano, schiacciato da un articolato in manovra. All’arrivo dei soccorritori del 118, le sue condizioni erano già critiche. È deceduto durante il trasporto in ospedale. La Polizia Locale è ora al lavoro per ricostruire la dinamica della tragedia.

Una poesia in memoria dei sette lavoratori della Thyssenkrupp
morti nel 2007 a Torino scritta due giorni questa tragedia

Il cuore rimasto in Fabbrica
anche adesso che ho raggiunto la pensione
Sognavamo il cielo ma da decenni è sempre più lontano
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
La classe operaia non è più centrale
e il paradiso è diventato inferno
di fiamme di fuoco e d'olio bruciato
di operai sfiniti che fanno notizia solo quando diventano torce umane
Operai sfruttati come non è successo mai
Il silenzio e la solitudine circondano la mia Fabbrica
e tutte le fabbriche d'Italia
Anche il nostro bravo Presidente
urla instancabile le morti sul lavoro
ma anche le sue sono urla impotenti
Addio Compagni di fatica, di sogni e d'ideali
Bagnati dalle nostre lacrime riposate in pace.

Carlo Soricelli intervistato dalla trasmissione num3ri su Rai2

via delle storie, l'intervista che mi fece questa primavera la redazione RAI di Via delle Storie, al

https://youtu.be/9cJbdjQQ7YQhttps://www.raiplay.it/video/2022/05/Via-Delle-Storie-Carlo-Soricelli-l-artista-delle-morti-infinite-sul-lavoro-0cd0bfa2-df0a-4fbc-b70a-3bdba7d7ca51.html

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Le verità scomode sulle morti per infortunio sul lavoro

Anche tu, indipendentemente dal lavoro che svolgi corri seri pericoli

1) Da quando il 1° gennaio 2008 è stato aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna le morti per infortunio sul lavoro non sono mai calate se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL, istituto che monitora solo i propri assicurati

2) In base a questi presunti cali inesistenti e diffusi dalla stampa, dal potere politico e economico in Parlamento si sono fatte leggi per alleggerire le normative sulla sicurezza

3) Almeno un terzo dei morti sul lavoro sfuggono a qualsiasi statistica

4) In questi dieci anni sono morti per infortunio sul lavoro oltre 13.000 lavoratori se si prendono in considerazione tutti, comprensivi dei morti sulle strade e in itinere

5) Ogni anno oltre la metà dei morti sul lavoro sono sulle strade e in itinere (itinere significa mentre si va e si torna dal lavoro). La mancata conoscenza delle normative specifiche sull’itinere è spesso una trappola che impedisce il riconoscimento dell’infortunio, anche mortale e questo vale per tutti i lavoratori indipendentemente il lavoro che svolgono. Tutti si spostano da casa verso e al ritorno dal lavoro

6) Sui luoghi di lavoro in questi dieci anni sono morti oltre 7000 lavoratori (esclusi i morti sulle strade e in itinere)

7) Le donne muoiono relativamente poco sui luoghi di lavoro, ma tantissime perdono la vita in itinere. Sono dovute alla stanchezza per il doppio lavoro che svolgono tra casa e lavoro che ne riduce la prontezza dei riflessi

8) Oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro ha più di 60 anni

9) La Legge Fornero ha fatto aumentare le morti sul lavoro tra gli ultra sessantenni che non hanno più i riflessi pronti e buona salute per svolgere lavori pericolosi.

10) Il jobs act che ha abolito di fatto l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori fa aumentare le morti sul lavoro per l’impossibilità di rifiutarsi di svolgere lavori pericolosi. Prova ne è che la stragrande maggioranza di chi muore per infortunio lavora in aziende che non hanno la copertura dell’articolo 18, di rappresentanza sindacale e di un responsabile della Sicurezza. L’articolo 18 abolito dal jobs acts recitava che non si può licenziare senza Giusta Causa e Giustificato Motivo.

11) Moltissime sono le morti tra artigiani e partite iva individuali e in nero e grigio.

12) E’ l’agricoltura la categoria più a rischio: mediamente supera ogni anno il 30% delle morti sui luoghi di lavoro di tutte le categorie e tra gli agricoltori

13) Un morto si cinque sui luoghi di lavoro ogni anno è provocato dal trattore, ne sono morti in questi dieci anni almeno 1000 mentre guidavano questo mezzo, oltre 400 sono i morti accertati dall’Osservatorio provocati dal ribaltamento del trattore in questi ultimi tre anni.

14) L’edilizia ha mediamente il 20% di tutte le morti sui luoghi di lavoro. Le cadute dall’alto sono un’autentica piaga in questa categorie. In tanti muoiono lavorando in nero in edilizia e in aziende del subappalto.

15) In questi dieci anni non si è fatto niente per arginare questa piaga, il Parlamento ha ignorato le morti di tanti lavoratori e questo per il semplice fatto che il lavoro dipendente e gli artigiani non hanno nessuna rappresentanza di fatto nelle due Camere.

16) Se non vuoi morire lavorando occupati in prima persona della tua sicurezza personale e rifiutati di svolgere lavori pericolosi e denuncia chi ti obbliga a farlo, e se non ne hai la forza di opporti lascia una memoria scritta ai tuoi familiari che potranno un domani denunciare queste autentiche violenze.

L'Osservatorio a Storie Vere di RAI 1

Quando il lavoro uccide?